Torino, 15 marzo 2012
COMUNICATO STAMPA
E' nata la prima bimba in Italia dopo autotrapianto di tessuto ovarico, presso l'Ospedale
Sant'Anna di Torino
Stamattina alle ore 9,37 è nata Aurora. La mamma Rosanna, 29 anni, è la prima donna in Italia (ed
una delle prime al mondo) ad aver concepito e portato a termine la gravidanza grazie ad un
autotrapianto del proprio tessuto ovarico, che era stato crioconservato prima dell’inizio della
chemioterapia.
Questo risultato è stato ottenuto grazie al lavoro dell’équipe universitaria che fa capo alla Clinica
universitaria di Ginecologia ed Ostetricia 1^ dell'ospedale Sant'Anna di Torino, diretta dalla
professoressa Chiara Benedetto. L’aspetto della crioconservazione e del ripristino della fertilità è
stato seguito dal professor Alberto Revelli, con le dottoresse Elisabetta Dolfin, Luisa Delle Piane,
Francesca Salvagno ed Emanuela Molinari, mentre gli interventi laparoscopici sono stati eseguiti
dal professor Gianluigi Marchino.
La neomamma era affetta da una forma di beta talassemia per la quale all’età di 21 anni era stata
sottoposta ad un trapianto di midollo osseo da donatore familiare, che richiedeva una preventiva
chemioterapia ad alte dosi. Prima della chemioterapia, che l’avrebbe certamente resa sterile, la
paziente era stata sottoposta a chirurgia laparoscopica, nel corso della quale erano state eseguite
biopsie ovariche multiple. Il tessuto ovarico prelevato, ricco di ovociti, era stato immediatamente
congelato e crioconservato in azoto liquido per circa 8 anni. La tecnica applicata, tuttora
sperimentale, rappresentava l’unico modo per offrire alla paziente una possibilità di gravidanza
futura.
Dopo il trapianto di midollo osseo e la chemioterapia la paziente era entrata in menopausa, aveva
accusato sintomi tipici ed era stato necessario impostare una terapia ormonale sostitutiva con
estrogeni e progesterone.
Il tessuto ovarico è stato conservato presso il Laboratorio FIVER dell’ospedale Sant’Anna
(coordinato dalla dottoressa Cinzia Racca), fino a quando, nel 2010, la paziente ha chiesto di poter
scongelare il proprio tessuto ovarico e di ritrapiantarlo per poter ricercare una gravidanza. Nel
marzo dello stesso anno la paziente è stata sottoposta a due interventi chirurgici laparoscopici, con
cui si è ritrapiantato il suo stesso tessuto ovarico, che era stato conservato per otto anni. Si è trattato
del primo intervento di questo tipo eseguito in Italia.
Dopo il trapianto la paziente ha potuto sospendere la terapia ormonale senza accusare i sintomi
della menopausa e, dopo tre mesi dall’intervento, si è osservata la ripresa di cicli mestruali
spontanei. Dopo poco più di un anno la paziente è rimasta incinta spontaneamente. La gravidanza
ha avuto un decorso regolare ed oggi ha partorito con taglio cesareo Aurora, una bimba di 3670
grammi.
Il caso descritto rientra nel progetto “Fertisave”, attivato nel 1997 presso il Dipartimento
Universitario di Discipline Ginecologiche ed Ostetriche dell'ospedale Sant’Anna dai professori
Marco Massobrio, Enrico Madon, Alberto Revelli e dalla dottoressa Franca Fagioli, con il sostegno
dell’Istituto Superiore di Sanità e della Compagnia di San Paolo. “Fertisave” è finalizzato alla
preservazione della fertilità delle bambine e giovani donne che rischiano di veder compromessa la
possibilità di procreare. La menopausa precoce, o meglio l’insufficienza ovarica prematura, è una
patologia in costante aumento, sia per cause genetiche o autoimmuni sia, in particolare, per l’effetto
indesiderato di terapie chemioterapiche o radiologiche finalizzate alla cura di tumori o di gravi
malattie internistiche. Una delle conseguenze della chemioterapia è, infatti, il danno indotto sulle
cellule uovo, presenti nelle ovaie in numero limitato e non in grado di moltiplicarsi ulteriormente. Il
danno agli ovociti risulta quindi irreparabile ed i farmaci chemioterapici con effetto tossico sulle
ovaie causano nella maggioranza dei casi menopausa precoce o infertilità incurabili.
Per approfondire l'evento sarà convocata una conferenza stampa oggi alle ore 15, presso
l'Aula G. Dellepiane dell'ospedale Sant'Anna di Torino con ingresso da via Ventimiglia, 3.
L’Addetto Stampa
Pierpaolo Berra
Per informazioni: tel.: 335 / 12.22.559