“Soddisfatto, sì, ma cacciatore” Cerchi la novità con sua moglie

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IL CAFFÈ
16 novembre 2014
ilcaffètraparentesi
22 LE RUBRICHE
Animali.
BenEssere. La pillolina blu potrebbe avere
un effetto positivo sulle patologie di cuore e ventricoli
Il bull terrier
vive bene
in salotto
e in palestra
Insufficienza cardiaca
tamponata dal viagra
CRISTINA GAVIRAGHI
I
n fondo, all’inizio, era stato studiato
per questo: per far bene al cuore. Il sildenafil, meglio conosciuto con il nome
commerciale di “viagra” e con quello popolare di “pillola blu”, è il farmaco più noto per il trattamento della disfunzione
erettile, ma all’inizio fu sperimentato per
la cura dell’angina pectoris, il dolore al
petto causato da patologie coronariche. I
risultati per questo scopo si rivelarono
modesti, ma, durante la sperimentazione, emerse che uno dei suoi “effetti collaterali” era di migliorare le erezioni maschili. Da qui in poi la storia è nota.
Un gruppo di ricercatori dell’università
La Sapienza di Roma, però, ha riproposto
un possibile utilizzo del viagra per chi
soffre di alcune patologie cardiache. Sulla
rivista Bmc Medicine, gli esperti hanno
analizzato 24 studi sugli effetti del sildenafil sulla funzionalità cardiaca in 1622
pazienti. “I dati raccolti - spiega Andrea
Isidoro, principale autore della ricerca -,
mostrano come una prolungata assunzione di questo farmaco abbia un effetto positivo su forma e dimensioni del cuore di
chi soffre d’ipertrofia ventricolare sinistra
e migliori le performance cardiache”.
Il sildenafil inibisce la fosfodiesterasi
5, un enzima particolarmente presente
nella muscolatura liscia che ostacola il rilassamento muscolare. È questa sua capacità che fa distendere i corpi cavernosi
del pene consentendo un’erezione più
consistente e duratura. In campo cardiologico, l’azione di questo farmaco migliora il flusso sanguigno nel cuore, favorisce
il suo rilassamento durante la fase diasto-
lica, cioè dopo la contrazione, consentendo un corretto riempimento del ventricolo e rendendo la gittata cardiaca più efficiente. Il tutto con un effetto positivo su
forma e dimensione del cuore di chi ne
presenta ispessimenti anomali e sulla sua
funzionalità in chi soffre d’insufficienza
cardiaca. “Il farmaco è sicuro e ben tollerato anche negli anziani e andrebbe testato, per verificarne l’efficacia in questi
pazienti, in studi ampi e dedicati”, conclude Isidoro.
Ci sarebbe, però, un altro metodo per
consentire un corretto afflusso di sangue
al cuore: mantenere in salute le sue valvole. Tenere sotto controllo il livello di
zuccheri nel sangue. Già anni fa era stata
evidenziata una correlazione tra diabete
e calcificazione della valvola aortica,
condizione che ne provoca un irrigidi-
mento e una ridotta funzionalità. Alcuni
ricercatori statunitensi, sul Journal of
the Royal Society Interface, hanno cercato di spiegare le basi cellulari del fenomeno. Studiando in laboratorio le valvole
cardiache dei suini, in particolare quella
aortica, in presenza di diverse concentrazioni di glucosio, gli esperti hanno
evidenziato che le valvole, per funzionare correttamente, hanno bisogno della
giusta quantità di nutrienti.
Un eccessivo livello di glucosio
avrebbe effetti negativi sul metabolismo
delle cellule interstiziali, quelle che, producendo le sostanze extracellulari, sono
responsabili della struttura valvolare.
Troppo zucchero causerebbe un rallentamento della loro attività con conseguente indurimento e riduzione del flusso
sanguigno al cuore.
La lettera
E
gregio dottore, avvicinandosi il Natale, e con esso il
carico di doni, dopo lunghe
discussioni abbiamo deciso di
regalaci un nuovo compagno di
vita. La scelta, ovviamente preceduta dalle solite discussioni
sui pro e i contro di una razza rispetto ad un’altra, è caduta sul
bull terrier. Putroppo, esprimendo la nostra intenzione agli amici, ne sono venute fuori opinioni
totalmente discordanti ed opposte tra loro. Quindi eccoci qua a
chiedere il suo imparziale parere
su questa particolare razza, oltre
a qualche consiglio sulla sua gestione quotidiana.
Sesso e amore.
La risposta
di Stefano Boltri
“Soddisfatto,sì,
ma cacciatore”
Cerchi la novità
con sua moglie
evo ammettere che con
il passare del tempo le
mie idee nei confronti
di questa razza sono notevolmente mutate. Si dice che il
bull terrier sia un cane che si
odia o si ama, ed in effetti la
mia diffidenza nei suoi confronti si è decisamente trasformata in simpatia. Fisicamente
ha l’aspetto di un vero atleta,
con un corpo muscoloso ed un
muso dall’aspetto inconfondibile.
La storia di questa razza
non si perde nella notte dei
tempi, ma, anzi, è piuttosto recente. Si può farla risalire alla
fine del diciottesimo secolo,
grazie a James Hinks che attraverso vari incroci tra bull
dog e white english terrrier
riuscì a stabilizzare i caratteri
di questa razza. Questi cani
dall’aspetto così particolare furono subito apprezzati tanto
che già nel 1887 esisteva un
club dedicato alla razza che fu
ufficialmente riconosciuta nel
1933.
Tra i suoi caratteri tipici
dominano equilibrio e grinta,
generando cani adatti sia ad
una vita cittadina, sia ad una
esistenza più rustica. Il bull
terrrier necessita sia il riposo
che un adeguato esercizio fisico. È indispensabile che il proprietario lo segua e gli permetta di compiere una attività fisica equilibrata e corretta ed è
altrettanto indispensabile che
il nostro “bull” abbia a
disposizione un luogo
tranquillo e sicuro dove
riposare indisturbato.
La razza è decisamente
rustica e raramente va
incontro a malattie; una
particolare attenzione va
però dedicata ai soggetti di colore bianco
perchè sembrano più
delicati rispetto a
quelli con mantello
di altro colore, soprattutto per quanto
riguarda allergie e
dermatiti a volte difficili da
gestire.
Il momento dell’ingresso di
un cane in casa è sempre delicato ed è importante conoscere
i tempi giusti di socializzazione. La bestiola, infatti, dovrà
vedere nella nuova famiglia
un punto di riferimento, altrimenti la sua esuberanza, forza
e spirito di indipendenza non
saranno mai gestiti in modo
corretto.
La lettera
H
o trentatré anni, sono
sposato da tre e sto con
mia moglie da sette anni. Abbiamo sempre avuto una
buona vita di coppia, anche sessuale. Mia moglie è molto soddisfatta di me, sento che ha
proprio piacere nel fare l’amore
e anche a me piace molto.
Intimamente ho però sempre avuto (a volte di più, a volte
di meno) il desiderio di avere
avventure con altre donne. Forse per il gusto di provare nuove
emozioni, ma anche per soddisfare il mio animo di cacciatore.
Mi considero un bel ragazzo e
so che nel mio piccolo posso
piacere. A volte riesco a fermare questi miei istinti masturbandomi e ci sono sempre riuscito tranne una sola volta in
cui ho tradito mia moglie. Ora
però, dopo questa prima esperienza, vorrei riprovare ma non
so bene come comportarmi. Infatti non mi va di andare a caccia di altre donne. Vorrei che se
dovesse capitare, che capiti
quasi per caso come la prima e
ultima volta (per ora). Ho anche
pensato di andare con una
escort. Non so davvero come
muovermi, nel senso che non è
un grosso problema perché mi
sento comunque soddisfatto,
però vorrei ogni tanto assaggiare il gusto del proibito.
La risposta
di Linda Rossi
G
razie per darmi lo spunto
di parlare della voglia di
trasgredire dell’uomo felicemente sposato. È un fenomeno alquanto diffuso ma, a dipendenza della persona, questo
comportamento assume connotazioni diverse. In lei c’è la voglia di provare nuove emozioni
e di soddisfare il suo istinto di
maschio cacciatore. In tutti questi anni di matrimonio ha “sgarrato” una sola volta e questo
sembra averle dato la voglia di
ripetere l’esperienza. Però, con-
La moda.
LINDA D’ADDIO
P
D
traddicendosi direi, sostiene di
non voler andare a caccia di altre donne, ma vorrebbe che capitasse per caso. Anche il pensiero di andare con una escort
annulla nuovamente l’istinto
cacciatore, poiché, in questo caso, basta pagare. Se una saltuaria esperienza adulterina si giustifica con il piacere che le può
La maglia antigelo
è extralarge e calda
esi sostanziosi, lavorazioni nordiche, colli
altissimi, misure over e cappelli, sciarpe e
guanti termici. È la nuova grande tendenza del knitwear, un trend che consente di sfidare le temperature più rigide e di prepararsi al
grande freddo, coccolati dal calore e dalla morbidezza della maglia. Quelle 2014/15 sono talmente larghe, lunghe e pesanti da fungere da
capospalla e riparano come un cappotto. I colli
sono alti, spesso altissimi, doppi, tripli, lavorati
a coste inglesi o a trecce e coprono anche le
spalle con un doppio strato di lana rendendo assolutamente superflua qualsiasi altra protezione, sciarpa, cappuccio o scaldacollo.
Così i grandi marchi hanno interpretato
questa nuova stagione fredda della maglia
giocando con le proporzioni, con i filati, con
le lavorazioni, con i dettagli, una sorta di
terapia “antifrozen” e “cocoon”, perfetta
per le alte quote e per i climi nordici, ma
da sfoggiare soprattutto in città. Abbinata alla pelliccia o ai tessuti tecnici e
termici, così l’hanno proposta griffe e
marchi tecnici per modelli in grado di
sfidare le temperature più rigide.
Colli di pelo ma anche inserti di pelliccia e parti in materiali trapuntati e
high tech.
Il marchio Herno abbina la maglia al
piumino in molti nuovi modelli. Calvin
Klein propone una maglia girocollo con il
davanti in pelliccia. Malo punta su un
supertermico maxipull lavorato a trecce con collo di pelliccia. Idem per il
maxipull lavorato a trecce di Laura
Biagiotti. È rivestito di maglia lavorata a coste inglesi il piumino zip-
pato di Elisabetta Franchi. Le proporzioni della
nuova maglia grossa sono sempre più spesso
over, over nelle larghezze e extra anche nelle
lunghezze. Dai maglioni a coste inglesi e a motivi irlandesi ai cappotti e giacconi ultrapesanti
e extralarge, tante interpretazioni per uno stile
comodo e caldo. Trecce e motivi irlandesi o jacquard le conferiscono quel sapore d’antan che
ricorda le maglie lavorate ai ferri dalle nostre
nonne che si indossavano anche negli ambienti
chiusi, ai tempi non molto riscaldati.
È maxi il pull a trecce bicolore bianco e azzurro con collo dolcevita di Tommy Hilfiger.
Proporzioni over per la maglia mélange con
collo a scialle di Sisley. Misura extralarge per
il pull girocollo con trecce e frange di &
Other Stories. Largo il cardigan con tasche
e collo scialle di Gazél, larga la maglia di
lana con collo alto Zara, il kimono in cashmere di Cruciani, il cardigan a trecce di
Manila Grace, quasi un cappotto. Copre
anche le spalle il collo alto e largo della
maglia over di The Row, con pantaloni
ampi in maglia coordinati.
Infine gli accessori, dai tradizionali
cappelli con il pompon alle sciarpe lavorate lunghissime fino ai poncho alle
mantelle, senza dimenticare guanti e
calzettoni a coste in lana grossa stile alta
quota. È lunghissima la sciarpa mélange di Gazél e anche quella di Relish.
Jacquard e a righe il berretto colorato
con pompon di Polo Ralph Lauren che
propone anche i calzettoni di lana
grossa a coste infilati negli scarponcini. Look country per berretti e
mantella di Tommy Hilfiger.
apportare il “gusto del proibito”, abbinabile alla ricerca di
provare nuove emozioni, allora
mi verrebbe da dirle che questo
può essere vissuto nel sup felice
rapporto di coppia.
Ad esempio evitando la solita routine, tanto nefasta per due
amanti. Certo che ci vuole un
po’ di inventiva e di coraggio nel
proporre alla propria donna
nuove fantasie erotiche, nuovi
scenari o giochi di ruolo. L’idea
di cercare fuori dalla propria
coppia un “plus” denota, a mio
avviso, un’incapacità nel saper
rinnovare la relazione che, se
trascurata perché data per
scontata, va progressivamente spegnendosi.
Se si vanno a cercare
nuove emozioni che la
trasgressione le procurerebbe, ci si abitua a trovare l’adrenalina all’esterno
e non all’interno della
propria coppia. Oltre
che renderla consapevole di quello che
può rappresentare il
suo bisogno di
uscire dai soliti binari, seppur questi
siano solidi e perfettamente funzionanti, la rendo
attenta anche al fatto che, visto
soprattutto che gli uomini sono
distratti, un giorno potrebbe
farsi beccare dalla sua amata
moglie. Allora sarebbero davvero guai perché una volta forse
si può perdonare e poi superare,
la seconda però lei è spacciato e
allora credo che per entrambi
saranno dolori. A lei quindi decidere come muoversi.
Scrivi a LINDA ROSSI
psicoterapeuta e sessuologa
Scrivi a STEFANO BOLTRI
veterinario del Caffè
Posta: Linda Rossi – Il Caffè
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