IL PRESEPE 2014 ALLA SCUOLA PRIMARIA
Per il presepe di quest'anno alla scuola primaria ci siamo fatti ispirare dal tema dell'Expo che si terrà
a Milano il prossimo maggio, e che riguarderà alimentazione. Dal momento che il percorso è stato
compiuto dalle classi terze e quinte durante le ore di religione Cattolica, il punto di partenza è stata
la frase del vangelo di Giovanni: io sono il Pane disceso dal cielo. Per questo motivo l'idea è stata
quella di costruire un presepe simbolico, puntando solo l'attenzione sulla persona di Gesù visto,
appunto, nel simbolo che ha usato per rendersi presente all'uomo: il pane. Per capire meglio il senso
della scelta da parte di Gesù proprio di questo alimento siamo partiti da lontano, cercando di
verificare se il pane fosse davvero un alimento comune all'essere umano e da quando. Abbiamo
creato un percorso con il pane come protagonista, suddividendolo in varie parti sezioni.
Nella prima sezione, dedicata ai miti, con le classi terze, che prevedono i miti nella
programmazione, si sono privilegiati quest'anno quelli che avevano il pane e l'alimentazione come
oggetto. Partendo dalla Grecia, la cultura più vicina a noi, si è visto il mito di Demetra, dea del
grano, e Persefone che spiega il ciclo delle stagioni che permette il ritorno annuale della stagione
del raccolto.
Il secondo mito ci ha portato dall'altra parte del
mondo e abbiamo trovato un mito degli Indiani
d'America sulla donna grano e che spiega
l'importanza del grano come dono proveniente da
un' sacrificio della donna, che permette la
sopravvivenza dell'uomo anche in momenti di
carestia.
Per l'ambito Asiatico si è scelto invece un mito
riguardante il riso che come cereale ha la stessa
importanza del grano e della farina per alcuni
paesi dell'Oriente.
Ogni mito è stato ascoltato, analizzato e poi
ciascuna classe terza ha scelto di rappresentarne
graficamente uno scegliendo le parti che più
avevano colpito, in un lavoro di gruppo.
La seconda sezione del Pane riguarda più da vicino il significato del pane ed è stata affrontata dai
bambini delle classi quinte, da più punti di vista. Si è elaborato un cartellone in cui sono state fissate
le cose più importanti.
Prima di tutto il significato del pane come alimento fondamentale e comune all'umo in quanto uomo
e a tutti i popoli. Nella storia dell'umanità le sue tracce risalgono già nella preistoria, il grano è
risultato poi essere, per il mondo occidentale, il cereale più usato già da Sumeri, Egizi, Greci e poi
Romani. Nei paesi Oltreoceano, cereali importanti erano la Quinoa, l'Amaranto, con i quali si
facevano zuppe, focacce.
Si è voluto poi sottolineare l'importanza del pane
anche all'interno della stessa Lingua italiana, nella
quale abbondano detti sul pane. Li abbiamo cercati
insieme e abbiamo fissato quelli più comuni o più
interessanti.
Infine abbiamo cercato nelle varie religioni il
significato del pane e si è visto come esso compare
nelle
religioni
monoteistiche,
ma
anche
nell'Induismo. Per ora abbiamo solo fissato accenni, ma è un tema che approfondiremo meglio dopo
Natale con una ricerca sull'alimentazione e il significato del mangiare nelle grandi religioni del
mondo.
IL PRESEPE.
Infine l'ultima sezione è stata dedicata al presepe,
costruito insieme dalle classi terze e quinte. Il
grande sole come sfondo richiama il contesto della
festa del Sol Invictus contemporanea a Roma nel IV
secolo, periodo in cui fu fissata la data del Natale.
Gesù è visto come il vero Sole che non è stato vinto
dalla morte e che ha valorizzato e dato profondità al
significato della festa pagana. Il cerchio di bandiere
è per richiamare l'universalità della salvezza: tutti
gli uomini hanno come destino il Bene e la Felicità,
ed è significativo in una scuola multietnica come la
nostra. Le due frasi Io sono il pane disceso dal cielo
per tutti è dal Vangelo di Giovanni, mentre
Benvenuta Betlemme, casa del pane è di un monaco
del II secolo dopo Cristo, ed è stata scelta proprio
perché la parola Betlemme in ebraico significa
CASA DEL PANE, ed esprimeva il significato del
presepe 2014.
Il pane è stato impastato dai bambini di terza,
mischiando insieme farina e acqua, senza lievito, è
pane azzimo, come la tradizione vuole sia il pane
degli ebrei che fuggivano dall'Egitto ed è il pane
della Pasqua e il pane dell'Eucarestia. E' stato poi
cotto da un papà di una bambina di terza.