[email protected] - www.cadiai.it Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB BO numero 36 giugno 2012 Un pomeriggio in CADIAI Ci sono tante voci in una cooperativa È stata inaugurata la Residenza “Parco del Navile” Attivo a Casalecchio il nuovo Hospice Progetti internazionali, esperienze di scambio numero 36 giugno 2012 sommario 1 2 Comitato di redazione: Ornella Montanari, Gloria Verricelli Proprietario ed Editore: CADIAI Cooperativa Sociale via Boldrini 8 - 40121 Bologna Direzione e Redazione: via Boldrini 8 - 40121 Bologna Tel 051 74 19 001 Fax 051 74 57 288 18 Arboreto Summer 2012 Una bella festa 19 Ti porterò la luna... 20 La Ratatouille di Granarolo In copertina Ci sono tante voci in una cooperativa Periodico trimestrale di CADIAI Registrazione Tribunale di Bologna: n. 7703 del 18/10/2006 Direttore Responsabile: Gianluca Montante Editoriale 5 Cooperare con Libera Terra Una possibile rinascita 7 8 CADIAI a sostegno dei beni confiscati alle mafie e recentemente incendiati Bilancio Sociale 2011 Coordinatrice di redazione: Giulia Casarini 12 Progetti internazionali Collaboratori: Anna Chiara Achilli, Anna Soccorsa Antonelli, Domenico Capizzi, Lucia Cardone, Anna Di Lucia, Lisa Lambertini, Imma Massesio, Raffaele Montanarella, Laura Piana, Sandra Varani, Deborah Venturoli 14 Progetto grafico Impaginazione: Service Group - Galleria dei Notai, 1 40124 Bologna Stampa: Casmatipolito via Provaglia 3/b, 3/c, 3/d 40138 Bologna 21 Maggio in festa alla Casa Residenza Centro Integrato anziani di Granarolo 22 Rassegna musicale... con scossa! 23 Fava in festa! 24 L’eco dello jodel Pari opportunità La presenza delle donne è fortissima ma... 6 ComeTe, un servizio su misura Diario di bordo dell’“ABS” Saper valorizzare il positivo: i focus group del Progetto Leonardo Benvenuto Maicol! 26 Le stagioni nella musica, la musica nelle stagioni 27 Giochiamo coi cinque sensi 28 Sono qui con te 29 Una giornata al nido! “Le Nuvole” in musica 30 Liber Libero Perle di ossidiana 31 Testimonianze 15 Servizi Presentato alla cittadinanza il nuovo Hospice di Casalecchio di Reno Emergenza terremoto 16 “Parco del Navile” è stata inaugurata Racconti di pace 32 Alla Materna “Di Vittorio” la fantasia è... una secchiata di vernice Casa San Biagio e il volontariato, un racconto spontaneo 33 Lettere 34 Altre realtà Interno yoga Questa rivista è stata stampata su carta riciclata 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Greenlabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale. 35 I ritratti di Lele Il Duca d’Alzheimer nella valle dei Pregiudizi 36 Rubriche Un pomeriggio in CADIAI. editoriale Una bella festa di Franca Guglielmetti, Presidente di Cadiai Il 20 di Maggio abbiamo fatto una bella festa. A Villa Serena, in via della Barca, dalle quattro del pomeriggio: una merenda in compagnia tra soci, dipendenti e loro famiglie. C’eravamo in molti, più di 150, nonostante le tante avversità: pensavamo di poter passeggiare e giocare nel grande parco che circonda la villa e invece pioveva a dirotto; molti colleghi che avevano pensato di venire sono stati costretti a rimanere a casa o ad andare al lavoro per turni straordinari: nella notte infatti c’era stata la prima forte scossa di terremoto; inoltre solo il giorno prima c’era stato l’attentato di Brindisi nel quale aveva perso la vita una giovane studentessa. Nel corso della mattina abbiamo pensato più volte di rimandare l’iniziativa ma alla fine abbiamo deciso di andare avanti: non sarebbe stato possibile raggiungere tutti ed era forte il rischio per molti di scoprire che la festa era stata sospesa solo una volta arrivati sul posto. Poi abbiamo pensato che era una festa molto particolare, che aveva lo scopo di farci sentire più uniti e questo maggior senso di unità era importante anche e forse soprattutto in momenti difficili. Sospendere la festa avrebbe voluto dire cedere alle avversità, farsi prendere dallo sconforto o dalla paura: proprio quello che con la festa volevamo contrastare. Alla fine, visti i risultati, abbiamo fatto la scelta giusta: nonostante la paura e il cattivo tempo sono venuti in molti, con i mariti e le mogli, con i bambini, con gli amici e i nonni. I colleghi impegnati nell’allestimento degli spazi hanno avuto una grande soddisfazione: le due salette arredate per illustrare le attività e i servizi dei vari settori erano bellissime e sempre stipate di gente. Costumi, arazzi, disegni, foto, cartelloni, manufatti di ogni genere erano distesi su tutte le superfici possibili, verticali orizzontali e sghembe: l’insieme, molto colorato e vivace, era attraente e stupefacente per tutti. Il video box allestito al piano di sopra è stato frequentato da decine di persone, che si sono fatte riprendere sul sfondo realizzato da un nostro laboratorio e hanno registrato il loro messaggio su CADIAI. Alla fine ne è risultato un video bellissimo, che abbiamo proiettato il giorno 30 Maggio, nel corso dell’Assemblea dei Soci. Poi lo spettacolo teatrale, seguito con grande attenzione dai grandi e anche dai bambini (benché non fosse proprio dedicato a loro): tre atti dedicati alla CADIAI. Il primo disegnato sulla figura di Vittoria Lotti, prima Presidente di CADIAI, e sulle sfide affrontate per far nasce e poi crescere la Cooperativa agli inizi degli anni ‘70; il secondo dedicato all’inizio del progetto di chiusura dell’ospedale psichiatrico, progetto a cui CADIAI ha dato un forte contributo e che è stato molto importante per il nostro sviluppo; il terzo proiettato nel futuro, raccontato da un adulto che da piccolo ha frequentato un nostro nido e che ricorda quell’esperienza attraverso gli oggetti che la mamma, con l’aiuto delle educatrici, aveva costruito allora per lui. Un bello spettacolo, che ci ha restituito la storia della nostra Cooperativa, il suo spessore, la profondità e l’importanza dei valori su cui è nata e che l’hanno alimentata nel corso del tempo. Infine, la merenda-aperitivo, a cui hanno contribuito i soci che, ispirati dall’iniziativa, hanno voluto portare qualcosa di buono preparato da loro, per arricchire il buffet predisposto dagli organizzatori. E, a proposito di cibo, non solo per il corpo ma anche per il cuore e per la mente, bisogna proprio dire che “ali- numero 36 giugno 2012 mentarsi” – “nutrirsi” sono state le parole chiave di questa iniziativa. L’idea della festa è nata all’interno di un corso di formazione seguito dalla Direzione Operativa e da alcuni dei più stretti collaboratori dei Responsabili di Settore. Con lo scopo di rinforzare la capacità di lavorare in gruppo, i formatori ci hanno proposto di organizzare qualcosa che fosse al di fuori delle nostre attività abituali e che ci consentisse di rinnovare le motivazioni che tutti i giorni ci accompagnano nel nostro lavorare insieme. Alimentare le nostre motivazioni con una nuova esperienza di gruppo. Questa idea si è poi agganciata ed è cresciuta grazie al coinvolgimento del gruppo soci “Partecipazione” che da tempo poneva tra i propri obiettivi la realizzazione di una festa sociale. L’energia e l’inventiva dei soci ha alimentato l’idea iniziale e l’ha fatta crescere. I soci aderenti al gruppo hanno a loro volta sollecitato i colleghi dei servizi e così, attraverso questa catena di stimoli, si è arrivati al coinvolgimento di molti, che con le loro idee e le loro abilità, hanno contribuito alla realizzazione delle tante iniziative che hanno animato la festa. Di tutto questo percorso mi preme sottolineare due cose: la prima riguarda la formazione, che è un filo conduttore che accompagna CADIAI fin dalla sua nascita. Chi ha assistito allo spettacolo sa che, quasi ancora prima di nascere, CADIAI ha organizzato un corso di formazione per le operatrici, un corso di formazione in cui insegnarono docenti importanti come Eustachio Loperfido e Augusto Palmonari. Chi lavora in CADIAI da un po’sa anche che la formazione è un costante corollario all’attività professionale, che alimenta la motivazione al lavoro e aiuta a ridurre il rischio di burn out. La formazione a tutti i livelli, perché in ogni ambito della Cooperativa è segue a pagina 2... 1 numero 36 giugno 2012 in copertina Che dire dopo che l’editoriale della Presidente ha già raccontato la Festa che CADIAI ha organizzato? Forse potrebbe bastare quello, ma dato che “ci sono tante voci in una cooperativa”, lo raccontiamo anche con gli occhi di altri; di chi ha voluto scrivere un articolo a riguardo e dei partecipanti che ci hanno fornito le loro fotografie. Ci sono tante voci in una cooperativa Un pomeriggio in CADIAI per conoscerle e per parlarne. di Domenico Capizzi Domenica 20 Maggio la splendida ambientazione di Villa Serena ha fatto da cornice ad uno dei più importanti eventi nella storia della nostra Cooperativa. L’evento, organizzato dai membri della Direzione, è stato creato con lo scopo di far conoscere a tutti coloro che fanno parte del mondo CADIAI tutti i volti e le attività che fanno riferimento ai diversi servizi della Cooperativa. La giornata in realtà, per molti di noi, non era cominciata nel migliore dei modi, il risveglio piuttosto“scosso”e“tremolante” non predisponeva di certo ad una serena e festosa partecipazione. Anche il tempo poi non contribuiva a far sperare in un afflusso numeroso. La scenografia sarebbe stata perfetta se mano la portata “energetica” del coinvolgimento dei soci e dei dipendenti. Abbiamo visto come può prendere forma e corpo, arricchirsi e moltiplicarsi una singola proposta, per diventare opera collettiva, progetto cooperativo con una grande varietà di contenuti, che hanno continuato a crescere e svilupparsi anche durante la festa stessa. Il titolo della festa “Ci sono molte voci in una cooperativa”si è concretizzato nel cortometraggio realizzato tramite il video box; l’idea del lavoro di gruppo si è concretizzato nella facilità e naturalezza con cui si è montato e poi smontato tutto l’allestimento, con una grande e collettiva operosità diffusa, nel corso della quale tante mani sapienti hanno attaccato, disegnato, incollato, montato scritto, cantato e poi ripiegato, arrotolato, impilato e insaccato oggetti, striscioni, cartelloni, arazzi, bambole, manichini, pupazzi, vassoi, piatti bicchieri e anche una cassetta di fragole. Non era facile capire chi faceva parte dello staff organizzativo e chi invece era spettatore perché a dire il vero in molti momenti tutti siamo stati un po’ l’una e un po’ l’altra cosa. Soprattutto per questo É STATA PROPRIO UNA BELLA FESTA! ... segue da pagina 1 necessario sviluppare e sostenere le conoscenze e le competenze. Così, con la realizzazione della festa, la Direzione Operativa ha concluso un percorso formativo biennale, incentrato sugli strumenti per favorire la comunicazione e la collaborazione di gruppo. Una conclusione bizzarra, da un certo punto di vista, soprattutto se si pensa che ha riguardato un gruppo dirigente. Ma la formazione è anche questo: mettersi in discussione, mettersi in gioco e accettare nuove sfide. La seconda riguarda il coinvolgimento“a cascata”: dall’idea base alla festa concreta abbiamo toccato con 2 numero 36 giugno 2012 si fossero riusciti ad utilizzare gli ampi spazi all’aperto offerti dalla villa ma la forte pioggia, che dal primo pomeriggio ha cominciato a cadere su Bologna, ha rischiato di compromettere tutto quanto. Se ciò non è avvenuto è stato grazie all’abilità degli organizzatori che, nel perfetto stile dello show must go on, hanno saputo estrarre il loro coniglio dal cilindro riadattando il tutto negli spazi interni che, sebbene non proprio enormi, hanno saputo comunque accogliere la nostra ‘famiglia’. Già, perché paradossalmente, proprio il fatto di dover riadattare tutto all’interno dei locali a causa del maltempo ha permesso un maggior contatto tra i partecipanti ed ha dato il senso di un abbraccio intenso e confidenziale proprio come tra i componenti di una famiglia. Il tutto è stato reso ancora più bello dalla segue a pagina 4... 3 numero 36 giugno 2012 in copertina ... segue da pagina 3 perfetta atmosfera creata nelle salette decorate ed allestite ad arte per intrattenere al meglio i numerosi soci, dipendenti e non, che, nonostante tutto, hanno deciso di intervenire. Fin dall’arrivo la sensazione è stata quella di un evento particolare, con la nostra Direttrice Generale nell’insolita veste di animatrice che invitava tutti ad entrare per l’inizio dello spettacolo. All’ingresso il “Capo del personale” accoglieva gli ospiti calorosamente, così come ha fatto con molti di noi all’ingresso nel mondo CADIAI ed, infine, il saluto della Presidente che manifestava la sua solita“compostezza gioviale”o“giovialità composta”. Numerosi, poi, sono stati i colleghi e le colleghe che si sono attivate affinché tutto potesse funzionare al meglio: immancabile l’ormai fotoreporter ufficiale CADIAI, Marco Matassa, così come la solita perfetta organizzazione dell Servizio Marketing. Un plauso va fatto, inoltre, all’inesauribile impegno dei colleghi dei diversi Settori che, nello specifico, hanno allestito ognuno un proprio spazio di partecipazione e un grazie particolare a tutti coloro che sono intervenuti, finanche ai bambini presenti, figli dei nostri colleghi e colleghe, ma anche un po’ figli di CADIAI, che hanno animato e reso ancora più divertente il pomeriggio. Simpatico è stato infatti vedere quei piccoli correre tra i presenti e fuori dai locali a dispetto della pioggia e le mamme ed i papà correre dietro di loro o cercare di sorreggerli perché troppo piccoli per andare da soli. E coinvolgenti sono stati poi gli spazi allestiti da tutti i Settori che, con ironia, divertimento ed originalità si sono presentati al resto della‘famiglia’. Tutto ciò mentre al piano di sopra, in uno spazio forse un po’ troppo piccolo per ospitare tutti quanti, veniva rappresentata, in vari flash, la vita della CADIAI: dalla sua nascita fino ai giorni nostri con un piccolo sguardo anche al suo speranzoso futuro. Alla fine il giusto brindisi ad una giornata che, come detto, non era cominciata nel migliore dei modi ma che è finita nel modo migliore. pari opportunità La presenza delle donne è fortissima ma... Valutazione, nell’ottica delle pari opportunità, dei dati 2011 sulle persone occupate in CADIAI. di Vania Zanotti, Responsabile per le politiche di Pari Opportunità Per verificare se il principio delle Pari Opportunità è applicato all’interno della Cooperativa CADIAI, non vi è dubbio che l’analisi dei dati relativi all’occupazione si rivelino estremamente significativi per fare una prima valutazione. Prendiamo in esame i dati relativi ai dipendenti occupati nell’anno 2011 e pubblicati nel Bilancio Sociale 2011. Il totale dei dipendenti è di 1.246 dei quali 1.057 sono le donne pari all’84,8% e 189 gli uomini, pari al 15,1%. Scherzosamente si potrebbe affermare che in CADIAI il problema delle pari opportunità lo hanno gli uomini. Ma se si va oltre la lettura quantitativa e si affronta un’analisi più qualitativa, si vedrà che non è del tutto vero. CADIAI conserva, a tutt’oggi, la caratteristica di Cooperativa con grande prevalenza di occupazione femminile e storicamente elegge sempre donne nei massimi vertici: Presidente e, più di recente, Direttore generale. Considero ciò un valore aggiunto della nostra Cooperativa che altre realtà non hanno. Ciò detto però, la continua attenzione che la Cooperativa pone per garantire a uomini e donne pari opportunità, non elimina la necessità di monitorare costantemente l’andamento occupazionale. In questo ambito i dati del 2011 confermano la forte presenza di dipendenti donne. La percentuale di donne si abbassa leggermente rispetto il 2010 e ciò è dovuto ad un leggero incremento della percentuale degli uomini al momento dell’assunzione a cui corrisponde anche una minore percentuale di dimessi. A tal proposito è importante ricordare che nel corso dell’anno vi è stata l’acquisizione del servizio per l’inserimento scolastico dei bambini disabili. In tale servizio è forte la presenza di educatori. Relativamente al titolo di studio, facendo un raffronto con l’anno 2010, aumenta la percentuale di donne laureate (+ 2,50) e aumenta anche quella degli uomini (+2,60). È praticamente immutata la percentuale di donne diplomate. Diminuisce invece la percentuale degli uomini. Diminuisce la percentuale di donne con licenza media inferiore e aumenta leggermente quella degli uomini. La lettura dei dati conferma che gli uomini dipendenti CADIAI hanno un maggior livello di scolarizzazione anche se un seppur leggero scostamento delle percentuali rispetto l’anno 2010 mette in evidenza una piccola inversione di tendenza, in positivo, dell’aumento del livello di scolarizzazione delle dipendenti donne. Anche l’analisi dei dati che riguardano la progressione di carriera assume un significato rilevante per verificare l’affermazione del principio delle pari opportunità fra uomini e donne. I dati del 2011 rilevano che, nei livelli dirigenziali più alti, la percentuale degli uomini è superiore se si fa il raffronto con la percentuale degli uomini dipendenti della Cooperativa. Se i dipendenti sono il 15,1% del totale, all’ottavo livello sono il 26,5% e al nono livello sono il 35%. Questo dato, che di per sé non è negativo in quanto il confronto fra il punto di vista delle donne e il punto di numero 36 giugno 2012 vista degli uomini non può che considerarsi un arricchimento per la Cooperativa, va però tenuto in osservazione per evitare che si possa creare squilibrio fra la presenza femminile e maschile nei livelli alti della Direzione di CADIAI. È comunque sempre importante riflettere sulla difficoltà maggiore che hanno le donne ad assumere incarichi di responsabilità. È certamente vero che, in generale, sono meno competitive e spesso si sottovalutano, è altrettanto vero, però, che fanno sempre più fatica a conciliare gli impegni di cura con quelli che richiede il lavoro. Se per un uomo è, probabilmente, meno complicato rimanere al lavoro anche dopo l’orario prestabilito, per le donne questa disponibilità è difficilmente praticabile. Altro elemento da monitorare è il part-time. I contratti part-time nel 2011 sono leggermente aumentati e ciò è dovuto all’apertura di nuovi nidi d’infanzia per i quali è previsto che le operatrici abbiano contratti di 30 o 36 ore e all’acquisizione di nuovi servizi per l’inserimento scolastico di bambini disabili. Percentualmente la differenza fra uomini e donne con contratto part-time si differenzia di soli 2 punti. segue a pagina 6... 5 numero 36 giugno 2012 cooperare con Libera Terra Una rinascita possibile Cooperiamo nelle terre confiscate alle mafie. a cura di Pia Accardi e Germana Grandi Cadiai ha partecipato alla 6a Assemblea ordinaria dei Soci di Cooperare con Libera Terra, Agenzia per lo sviluppo cooperativo e la legalità. Il 9 Giugno scorso si è svolta a Castel Volturno, presso il caseificio “Le Terre di Don Peppe Diana”, la 6a Assemblea dei Soci di “Cooperare con Libera Terra”, alla quale Cadiai è stata invitata a partecipare in quanto parte di questa agenzia. Le consigliere d’amministrazione Pia Accardi e Germana Grandi hanno rappresentato la nostra Cooperativa all’evento, ma sono state partecipi, soprattutto, di un’esperienza molto toccante ed istruttiva al tempo stesso. La scelta di realizzare questa convocazione in un bene confiscato a Castel Volturno non è stata affatto casuale, poiché il territorio casertano rappresenta un luogo di frontiera, in cui solo la forte presenza dello Stato, della società civile e delle imprese virtuose e responsabili possono determinare cambiamenti positivi. Nei saluti iniziali, Massimo Rocco, Presidente de “Le Terre di Don Peppe Diana”, ha condiviso con tutti noi le difficoltà che si incontrano nel costruire un’iniziativa imprenditoriale cooperativistica virtuosa partendo da beni confiscati alle mafie: perché una “rinascita possibile” parte proprio dal territorio, dalle persone che vi lavorano e scommettono sul loro futuro. L’incontro assembleare è poi proseguito nel ribadire l’impegno a sostegno delle cooperative costituenti “Libera” con interventi appassionati di ... segue da pagina 5 È importante, però, conoscere la motivazione che porta alla richiesta, da parte della lavoratrice/lavoratore del passaggio da tempo pieno a tempo parziale per capire se ciò è dovuto alla difficoltà di conciliazione fra il tempo di vita e il tempo di lavoro oppure se è una libera scelta non condizionata da alcunché. Per la stessa ragione è bene e per questo si vuole indagare ulteriormente sulla motivazione che porta la singola lavoratrice e lavoratore a dimettersi o, la lavoratrice, a non rientrare dopo la maternità. L’obiettivo che si prefigge CADIAI, 6 dopo una prima analisi, è quello di continuare a raccogliere dati disaggregati uomini/donne relativi alla selezione del personale, al turnover, ai permessi per motivi di famiglia, alla richiesta di aspettativa, alla formazione continua, per approfondire la conoscenza relativamente alla garanzia che si vuole dare del rispetto delle pari opportunità fra uomini e donne, valore ripreso nel Codice Etico della Cooperativa e sul quale occorre continuare a sensibilizzare le lavoratrici e lavoratori CADIAI senza alcuna distinzione di ruoli. Gianpiero Calzolari (Presidente di Cooperare con Libera Terra), Giuliano Poletti (Presidente di Legacoop), Nando Dalla Chiesa (Presidente Onorario di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le Mafie) e Gianluca Faraone (Amministratore Delegato di Libera Terra Mediterraneo). A conclusione dei lavori, “La Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità” all’interno del caseificio è stata inaugurata dal Sottosegretario Prefetto Carlo De Stefano, delegato dal Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri che purtroppo non ha potuto intervenire all’assemblea. Il punto vendita è stato dedicato alla memoria di Vanda Spoto, Presidente di Legacoop Campania e recentemente scomparsa. Concludendo, ci piacerebbe riportare le parole di Valentina Fiore, socia della cooperativa Placido Rizzotto, nell’intervento fatto durante i funerali di Stato del partigiano, sindacalista e cooperatore Placido Rizzotto: “Da 10 anni lavoriamo in questo territorio con grande voglia di dimostrare che un altro modo di vivere, lavorare e sperare nella nostra terra è possibile. Un modo che non svilisca l’impegno, le capacità, le passioni e le intelligenze, ma che dia dignità e fiducia. Pensi che sia un sogno? Sicuramente lo è, ma è un sogno che oggi diventa un po’ realtà”. numero 36 giugno 2012 CADIAI a sostegno dei beni confiscati alle mafie e recentemente incendiati Pubblichiamo di seguito la lettera di Giuliano Poletti e Gianpiero Calzolari a favore di una raccolta fondi per ripristinare le attività danneggiate. CADIAI aderisce con un versamento di €5.000. Carissime Cooperatrici, Carissimi Cooperatori, come avete potuto leggere dagli organi di stampa nell’ultimo periodo si è verificata un’impressionante serie di attentati incendiari contro i patrimoni confiscati gestiti dalle cooperative di Libera Terra. Le origini di tutte queste attività sono dolose e, anche in relazione alla concatenazione con cui si sono verificate, molto probabilmente riconducibili alla criminalità organizzata. Risulta evidente il tentativo, da parte delle mafie, di rendere il più difficile possibile e di arrestare il processo di crescita e sviluppo delle cooperative di Libera Terra che stanno dando lavoro a oltre 150 famiglie e raggiungendo importanti livelli di qualità produttiva e aziendale. Abbiamo sempre sostenuto convintamente Libera e i giovani cooperatori di Libera Terra. Di fronte ad atti straordinari come quelli accaduti in queste settimane, occorre uno sforzo straordinario della nostra rete e del movimento cooperativo come risposta netta e ferma ad un tentativo di aggressione delle mafie. Per questa ragione invitiamo i cooperatori e le cooperative ad attivarsi ancora a sostegno di Libera Terra attraverso una campagna di raccolta fondi straordinaria che abbia come prospettiva il ripristino degli impianti incendiati, sia dal punto di vista colturale, sia delle competenze tecniche aggiuntive che dovranno essere impiegate nelle varie fasi del reimpianto colturale. Anche piccole donazioni, insieme, possono fare tanto. Il quadro complessivo di quanto accaduto è il seguente. Nel territorio di Belpasso, nel catanese, l’incendio di domenica 3 Giugno ha coinvolto circa 2.000 piante di agrumi varietà“Navelina”e“Tarocco”e circa 100 piante di ulivo varietà “Nocellara dell’Etna”, completamente restituite alla produttività e provviste di un nuovo impianto di irrigazione, dopo anni di completo abbandono. Per la cooperativa Beppe Montana – Libera Terra il danno economico stimato è di 100.000€. A Mesagne, nel brindisino, domenica 10 Giugno, sono stati dati alle fiamme circa 6,5 ettari di grano della varietà autoctona“Senatore Cappelli”per una perdita complessiva di 150 quintali di materia prima. Inoltre sono andate completamente distrutte circa 1500 piante di pomodorino biologico varietà "Spotter" . Per la cooperativa Terre di Puglia – Libera Terra il danno economico stimato è di circa €15.000. Infine nel trapanese, lunedì 12 Giugno, sono stati incendiati 35 ettari di uliveti secolari varietà “Nocellara del Belice” nei terreni situati a Castelvetrano e Partanna, dopo che dieci giorni prima erano stati incendiati altri terreni. Complessivamente le piante di olivo danneggiate sono 3.800; di queste circa 550 sono distrutte. Il danno economico stimato è di €350.000 (comprendente anche i costi per il ripristino dell’impianto irriguo) ma in realtà, trattandosi di ulivi secolari, il danno è incalcolabile. L’azione a sostegno che come Cooperare con Libera Terra e Legacoop intendiamo promuovere, in linea con il nostro modo di operare, è raccogliere risorse economiche che garantiscano gli investimenti sul know how e sugli impianti che possano assicurare la continuità aziendale delle cooperative di Libera Terra colpite da questi vili attentati. In particolare le risorse saranno destinate a garantire: • supporto tecnico aggiuntivo per il ripristino degli impianti dati alle fiamme, in particolare sugli uliveti e agrumeti; • supporto nell’acquisto delle semente di grano, piante di pomodoro, ulivo e agrumi, sistemi di irrigazione e di videosorveglianza. Vi chiediamo di comunicarci la vostra adesione a questa campagna di raccolta fondi “NOI. Cooperative e cooperatori a sostegno di Libera Terra” e di potere inviare e utilizzare il logo della vostra cooperativa nei materiali di comunicazione on line che verranno prodotti e aggiornati di settimana in settimana. Potete scrivere a: [email protected]. La donazione potrà essere effettuata sul conto corrente bancario intestato a Agenzia Cooperare con Libera Terra – Agenzia per la promozione cooperativa e della legalità. UNIPOL BANCA - Codice IBAN: IT03V0312702403000000003566 con causale “Raccolta fondi straordinaria”. Giuliano Poletti Presidente di Legacoop Gianpiero Calzolari Presidente di Cooperare con Libera Terra 7 bilancio numero 36 giugno 2012 In queste pagine presentiamo un sunto dei dati contenuti nel Bilancio d’Esercizio 2011 e nel Bilancio Sociale Consuntivo 2011, approvati dall’Assemblea dei Soci del 30 Maggio scorso. In un anno come il 2011, pur contrassegnato dal perdurare della crisi economica, siamo stati capaci di raggiungere alcuni importanti obiettivi: • l’aumento del fatturato per acquisizione di nuovi servizi; • la sottoscrizione dei contratti per i servizi in accreditamento temporaneo e adeguamento delle tariffe; • il rafforzamento del nostro patrimonio per aumento della quota di capitale sociale ed aumento del numero dei soci; • l’aumento del numero degli OSS tramite il sostegno ai percorsi di qualificazione sul lavoro; • la chiusura dell’esperienza di GERSA e messa in liquidazione della società; • la costituzione del Consorzio KEDOS per la gestione delle Case Residenza di Bologna e Manzolino; • l’incremento del fatturato (+10,93%); • il consolidamento dell’occupzione; • la realizzazione del Codice Etico della Cooperativa; • la nomina della Responsabile delle Pari Opportunità; • nuovi investimenti per il consolidamento della nostra attività produttiva. Dati economici Destinazione dell’utile (€504.726) L’esercizio 2011 si è chiuso con un utile di € 504.726, a fronte di € 36.785.130 di ricavi. • 30% a riserva legale ordinaria: € 151.417 • 3% al fondo mutualistico: € 15.141 • 37,3% a riserva straordinaria: € 244.174 Ricavi caratteristici complessivi Risultato netto 2006 2007 2008 2009 131 2007 159 2008 129 2009 101 2010 25.522 504 (+399%) Valori espressi in migliaia di Euro. 27.387 30.139 2010 33.162 2011 36.785 (+10,93%) Ai Soci il 18,62% come segue: • a remunerazione del capitale sociale al tasso del 8%: € 70.276,12 • a rivalutazione gratuita del capitale sociale al tasso dell’2,7%: € 23.715,70 Patrimonio netto Ammontare ricavi (€) Settore Educativo Settore Residenze Anziani Settore Disabili Settore Socio Assistenziale Settore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro Attività formative Complessivo Dettaglio dei ricavi per tipologia di cliente Aziende Sanitarie Privati Aziende clienti del Settore Prevenzione e Sicurezza Aldebaran Gersa Consorzi Karabak Comuni Altri Totale Risultati 2011 € 11.490.755 € 10.797.222 € 6.306.909 € 5.808.213 € 2.369.431 € 12.600 € 36.785.130 € € 11.116.355 € 5.035.951 € 2.367.088 % 30,22% 13,69% 6,43% € 5.507.160 € 2.085.552 € 9.580.381 € 1.092.643 € 36.785.130 14,97% 0,00% 5,67% 26,04% 2,97% 100,00% La voce privati fa riferimento alle rette pagate dagli utenti delle residenze per anziani e di alcuni servizi per la prima infanzia. 8 Esprime la consistenza del patrimonio di proprietà della Cooperativa. È costituito: - dal Capitale sociale: è dato dalla somma delle quote versate dai soci al momento dell’associamento (comprendendo le rivalutazioni effettuate negli anni); - dalle riserve: costituite dagli utili non distribuiti ai soci: le riserve di utili possono essere: legali ordinarie (obbligatorie, per legge vi si devono destinare non meno del 30% degli utili) e straordinarie (deliberate, nella loro entità, dall’Assemblea). Patrimonio netto 2007 2008 6.069 5.461 608 2009 5.569 5.655 2011 5.732 Capitale Sociale Valori espressi in migliaia di Euro. 6.336 767 2010 Riserve 5.937 5.385 552 1.272 1.425 6.927 +3,32% 7.157 numero 36 giugno 2012 Consistenza dei Fondi La consistenza dei Fondi a fine esercizio è pari a € 607.132, di cui € 655 al Fondo Rischi Imprevisti, € 416.477 al Fondo Futuri Oneri Contrattuali € 190.000 al Fondo elemento retributivo territoriale. Permane pienamente corretto il suo mantenimento in previsione degli aumenti derivanti dal nuovo CCNL per il triennio 2010/2012. Il Lavoro Gli occupati Tempi Indeterminati n. % 1.165 93,5% Dipendenti: andamento nel quinquennio Andamento quinquennale dei contratti a Tempo Determinato 2011 81 (6,55%) Tempi Determinati 81 6,5% Totale dipendenti 1.246 100% 2011 1246 (+/- 0%) 50 3,9% 2010 1246 (+10,76%) - - 2009 Lavoratori autonomi P. Iva Lavoratori autonomi Co.co.pro Lavoratori autonomi TOTALE OCCUPATI 50 2008 1.296 2007 1125 2010 119 (9,55%) 2009 117 (10,40%) 2008 1012 -31,93% 143 (14,10%) 2007 966 159 (16,50%) Distribuzione dei dipendenti per attività Settore Educativo Servizi ai Disabili Socio Assistenziale Residenze per Anziani Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro Sede Totale Donne 482 121 208 214 7 25 1.057 %Donne 45,6 11,4 19,7 20,2 0,7 2,4 100,0 Uomini 49 80 26 26 8 189 %Uomini 25,9 42,3 13,8 13,8 0,0 4,2 100,0 Totale 531 201 234 240 7 33 1246 %Totale 42,6 16,1 18,8 19,3 0,6 2,6 100,0 Dipendenti di cittadinanza diversa da quella italiana In totale sono 147 (pari al 11,8%) i dipendenti di cittadinanza diversa da quella italiana. Sono 49 (pari al 3,93% dei dipendenti) i lavoratori di 7 nazionalità dell’Unione Europea. I dipendenti con cittadinanza diversa dall’Unione Europea sono 98 pari all’7,87% dei dipendenti) e si suddividono fra 23 nazionalità. Categoria di inquadramento contrattuale % 22 1,8 A 22 0,2 B1 268 21,5 C1 29 2,3 C2 283 22,7 C3 9 0,7 D1 361 29,0 D2 155 12,4 D3 5 0,4 E1 25 2,0 E2 64 5,1 F1 20 1,6 F2 Totale 30,2 3 1.246 100 Indica la percentuale delle ore di assenza (per malattia, infortunio) sulle ore lavorabili. Ore lavorabili 2.033.356,00 Ore di assenza per Obiettivo 11 Risultato 11 malattia e infortunio 109.898,15 6,00% 5,40% ( A1 Assenteismo Numero Turnover Percentuale di turnover Obiettivo 2011 Risultato 2011 16% 15,23% ( Livello 9 bilancio numero 36 giugno 2012 Formazione continua Andamento infortuni negli ultimi 3 anni Titolo Rischio biologico Movimentazione manuale dei carichi Pronto soccorso - prima formazione 12 ore Pronto soccorso - aggiornamento 4 ore Antincendio rischio medio Antincendio riscalto Aggiornamento Antincendio rischio alto Aggiornamento RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) Totale Partecipanti 61 62 40 77 15 52 5 2 2011 110 (8,8%) 2010 88 (7,1%) 2009 99 (8,8%) La percentuale è riferita al numero di infortuni rispetto al totale dei dipendenti. Il visibile aumento verificatosi nel corso del 2011 è riferito in prevalenza a piccoli infortuni, di breve durata. Se si valuta infatti la durata media in ore si coglie che nel 2010 questo dato corrispondeva a 121 ore per ogni infortunio, contro le 109 del 2011. 314 Operatori impegnati in corsi Variazione nella gestione dei Servizi di qualificazione sul lavoro (corsi per OSS) Gare Corso di base 300 ore 8 operatori Gare svolte sui servizi in gestione N. Addetti Fatturato annuo SFRC (Sistema di Formazione Regionale delle Competenze) 97 operatori Nido d’Infanzia “Le Nuvole” - Cento (in ATI con Voli e Le Pagine) 13 € 351.471 Nido d’Infanzia “Vita Nuova” - Sant’Agata Bolognese (in ATI con Coop. Inventatempo) 11 € 391.498 Nidi d’Infanzia “Rodari” e “Bolzani” - sostegno scolastico Anzola dell’Emilia (in ATI con Società Dolce e COOPAS) 35 € 616.244 Nidi d’Infanzia “Gatto Talete” e “Anatroccolo” Castel Maggiore 23 € 554.185 20 In itinere 22 Nidi d’Infanzia - Zola Predosa 11 € 260.410 Lombalgia 18 Nido d’Infanzia “Peter Pan” e “Ilaria Alpi” - Calderara di Reno 24 € 482.580 Provocato da utenti 27 € 142.065 10 Attività abilitative e psicoeducative a favore di utenti con disturbi dello spettro autistico (in ATI con coop. Libertas Zola e AIAS) 6 Altro (ustione, escoriazione, algia da sforzo) 10 € 370.167 ( Ore Totali Retribuite: 1.111,99 Corrispettivo di spesa: €19.960,23 Infortuni Natura Infortunio Numero casi Scivolamento Da urto 4 Competenza INPS* 9 Totale 88 Attività socio riabilitative ed educative territoriali a favore di disabili adulti (in ATI con ASSCOOP e ADA) Totali 133 € 3.430.926 *Si tratta di situazioni nate come infortuni ma non riconosciuti come tali dall’INAIL. I Soci Dipendenti soci a tempo indeterminato % di aumento nuovi Soci Di cui: 760 lavoratori dipendenti 18 lavoratori autonomi 3 soci volontari Risultato 2010 Obiettivo 2011 +10,9% 730 + 10% 803 Femmine 677 Maschi 104 Risultato 2011 +7% (781) ) 781 Soci in attività al 31.12.2011 % dipendenti soci sul totale dei dipendenti a tempo indeterminato (1.165) Risultato 2010 Obiettivo 2011 62,82% (708) 64% 65,24% (760) Andamento quinquennale 2007 439 410 22 2008 487 2009 2010 2011 Sono esclusi i 4 soci volontari. 10 Risultato 2011 461 22 Soci Dipendenti 509 634 20 708 760 654 18 18 726 778 Soci L. Autonomi ( Base sociale numero 36 giugno 2012 Distribuzione dei Soci dipendenti per settore produttivo Settore Prestito sociale Totale Lavoratori Lavoratori a Tempo Indet. Soci a Tempo Indet. % Soci sui Tempi Indet. Educativo 531 498 246 49,40% Numero Soci prestatori 106 Servizi ai Disabili 201 187 127 67,91% Tasso lordo di interesse 2% Socio Assistenziale 234 226 194 85,84% Residenze per Anziani 240 218 159 72,94% Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro 7 7 7 100,00% 33 29 27 93,10% 1.246 1.165 760 65,24% Sede Totale Risultato 2011 Ammontare medio deposito € 1.1981.204 Gli utenti Utenti/Clienti Settore Tipologia N° Utenti ‘11 Assistenza Anziani a Domicilio 1.327 Assistenza Anziani in Centri Diurni 224 Servizi ai Disabili Adulti con disabilità psicofisiche 208 Educativo Bambini frequentanti le sezioni 2.646 di nido d’infanzia Minori frequentanti laboratori educativi 5.505 Minori in situazione di disagio psichico 249 Minori con disabilità psicofisiche 201 Minori frequentanti laboratori 37 psicoterapeutici Minori seguiti in interventi 171 di sostegno scolastico* Minori nei servizi scolastici integrativi 840 (pre, post, mensa, centri estivi) Minori in situazione di disagio sociale** 481 Adulti tossicodipendenti 310 Adulti in situazione di disagio psico - sociale 145 Residenze per Anziani Assistenza anziani in strutture 968 Totale utenti seguiti 13.312 Prevenzione e Lavoratori in sorveglianza sanitaria 18.538 Sicurezza sul lavoro visitati nell’anno Attività Formative Ricavi derivanti dallo svolgimento di attività formative commissionate da altri enti Totale 31.850 Soddisfazione degli utenti Socio Assistenziale * Questo dato l’anno scorso era compreso nella voce “Minori con disabilità pricoficische”. Nel 2011 sono stati distribuiti complessivamente 3.107 questionari ai nostri utenti di servizi. Ne sono tornati compilati 2.557 (l’82%). Nidi % di risposte tra i punteggi 9 e 10 in una scala che va da 1 a 10 Risultato 2011 62% Centri Diurni anziani Risultato 2011 Punteggio medio globale raggiunto dal servizio su una scala che va da 1 a 4 3,7 % di utenti che si dichiara molto soddisfatto (punteggio ≥ 3,8) 60% Attività di formazione settore prevenzione e sicurezza sul lavoro % utenti che si dichiarano complessivamente molto soddisfatti soddisfatti attribuendo punteggi 4 e 5 in una scala di soddisfazione che va da 1 a 5 Risultato 2011 93% ** Servizi di ASC Insieme acquisiti dalla cooperativa Geco. 11 numero 36 giugno 2012 progetti internazionali Diario di bordo dell’“ABS” Appunti e pensieri dei ragazzi che, a Marzo scorso, hanno partecipato ad un incontro a Bruxelles del Progetto Grundtving. di Maura Lambertucci, educatrice Bologna, Aeroporto Non so se siamo proprio pronti però siamo tutti felici di partire per Bruxelles. Abbiamo passato il check-in e i controlli, mentre Salvatore ancora si chiede come sia possibile che la security abbia trovato il suo bottiglione di profumo. Continua a ripetersi che l'aveva nascosto così bene… non si rassegna al fatto che gliel'abbiano trovato e buttato nel bidone! Siamo tutti seduti davanti al gate un po' agitati per il viaggio in aereo tranne Axel che gironzola da solo per il duty-free. Lo osservo perché mi preoccupa la sua propensione a seguire se stesso, dimenticandosi di tutti gli altri, non voglio stargli troppo "accollata" ma quando finisce fuori vista, inizio ad agitarmi. Riccardo che mi sta seduto vicino se ne accorge, anche lui lo sta tenendo d'occhio e mi dice piano "Maura non ti preoccupare, ci penso io a lui quando siamo là". Sono contenta di accompagnare Salvatore, Riccardo e Axel in questo viaggio. Loro abitano ormai insieme da diversi anni nel gruppo appartamento “ABS” e io li conosco ancora da prima. Sono molto differenti tra loro e in certi momenti si detestano, litigano e si stuzzicano, ma alla fine si sostengono e si cercano sempre quasi fossero fratelli. In questo viaggio ho portato un quaderno dove voglio raccogliere le loro 12 impressioni. Voglio mettere per iscritto alcuni loro pensieri per non perderli nel mare di novità e sorprese che ci aspettano. L'idea viene accolta bene, infatti anche se quando arriviamo è ormai sera tardi, Riccardo prende il diario e scrive: "L'albergo è sotto la chiesa antica. Ai nostri progetti si sono aggiunti quelli dei muratori (la strada d'ingresso dell'hotel è distrutta dai lavori in corso) il mio pensiero positivo è che in aereo ho fatto conoscenze molto interessanti". Riccardo mi sembra determinato a sfruttare fino in fondo la possibilità di fare nuove esperienze. Si lancia convinto in improbabili conversazioni in inglese con sconosciuti, preferibilmente ragazze. Non ha timore di non essere capito e non si scoraggia davanti a nessuna faccia perplessa o innervosita. Che tipo! A cena siamo contenti di rivedere le persone conosciute nel precedente viaggio in Francia e Salvo scrive "(...) e ho rincontrato una persona speciale per me: Albert!" (un delegato Austriaco). 6 Marzo 2012 - Mechelen, Belgio Questa mattina io, i ragazzi e una parte delle delegazioni andiamo a fare un giro turistico per conoscere la città. Axel racconta così la sua esperienza: "Prima ho conosciuto delle persone nuove, sono: persone francesi, persone inglesi, persone portoghesi, dopo è venuta una guida, mentre parlava teneva gli occhi chiusi. Abbiamo visitato la città ed abbiamo camminato molto… compreso le chiese, il carcere esterno e dopo la fontana, il tribunale all'interno, il fiume e dopo siamo andati tutti a mangiare le patate fritte. Oggi abbiamo mangiato meglio di ieri... che siamo al paese che si chiama (Mechelen) cioè vicino a Belgio la capitale Bustapest”. Nel pomeriggio ci ritroviamo insieme agli altri per iniziare il workshop sul progetto. Salvo però non si aspettava proprio di dover "lavorare" quindi mette in atto una resistenza passiva. Dopo sul diario scrive: "Oggi pomeriggio mi è venuto un gran mal di testa in riunione. Tre ore di mal di testa forte. Quando sono arrivato in albergo ho dormito e quando mi sono svegliato ho preso la pastiglia e puff, la serata si è rianimata. Wow wonderful is fantastic". 7 Marzo 2012 - Sempre a Mechelen Dopo la bella serata però si riparte con i lavori e nella mattina ascoltiamo il discorso di un professore universitario, Riccardo ne rimane molto colpito e sul quaderno scrive: "Nella mattina ho ascoltato il discorso del DOC Karl è stato molto interessante, ho imparato che il cliente (utente) deve essere libero di scegliere e l'operatore deve appoggiarlo in ogni scelta attraverso l'ascolto reciproco". Poi ai nostri ragazzi e anche agli altri "clienti" delegati delle altre nazioni ven- numero 36 giugno 2012 gono proposti degli argomenti su cui fare delle riflessioni. Salvatore e Richi sono un po' invidiosi degli interventi di Axel che sono così efficaci ed interessanti da coinvolgere l'intero gruppo di lavoro, così lo criticano dicendo che parla solo lui e per colpa sua la riunione è andata per le lunghe. Allora Axel dopo la pausa pranzo scrive sul diario: "Oggi pomeriggio ho fatto parlare i fenomeni, al dibattito. Io ho solo ascoltato perché ho già parlato stamattina, che sono bravi anche loro due, sono: Riccardo e Salvatore". Alla fine comunque tutti si impegnano al massimo e la sera Riccardo scrive: "Io non ne posso più, è stata una gran tirata. Sono talmente stanco che non so più cosa dico = sconvolto!". Ormai è quasi finita la nostra avventura e nessuno dopo cena vuole andare a letto così ci infiliamo in un pub ancora aperto. Dentro c'è una bella atmosfera e in un angolo troviamo anche un calcio balilla e così parte il torneo! Dopo diverse partite scatenate decidiamo che Salvo e Axel sono una coppia imbattibile e per festeggiare la vittoria convinciamo Axel a farci il suo mitico ballo della vittoria. Che forte! Che peccato non averlo filmato! 8 Marzo 2011 - Partenza La mattina, un po' stralunati, ci ritroviamo tutti a fare colazione e Riccardo scrive sul diario: "La mattina mi sono alzato e ho fatto colazione: ho bevuto tanti bicchieri di succo perché il caffè era troppo triste e senza sapore". In effetti le nostre valigie sono pronte ma noi siamo tutti tristi insieme al caffè perchè è già ora di ripartire. Si vola a casa. 13 numero 36 giugno 2012 progetti internazionali Saper valorizzare il positivo: i focus group del Progetto Leonardo Sta procedendo con ritmi piuttosto intensi il progetto Leonardo “AGID”. di Lara Furieri Nel mese di Marzo e Aprile si sono svolti i quattro Focus Group condotti da due psicologi di CADIAI, Marie Christine Melon e Guido Casamichiela. I focus hanno visto la partecipazione di diversi gruppi di persone, familiari e utenti (appartenenti a diverse associazioni), tecnici, coordinatori/responsabili di servizi, educatori e pubblici amministratori. Tutti gli incontri sono stati condotti con una metodologia specifica: l’Appreciative Inquiry. Generalmente, quando si affronta un problema, la conversazione si orienta negativamente, si concentra sui deficit e sulla ricerca delle cause. Il focus delle discussioni è solitamente “cosa non va” e questo crea tensione, attiva difese, affatica le persone, riduce la collaborazione e la possibilità di trovare soluzioni positive. In un contesto simile è difficile che emergano idee fresche e nuove, le relazioni tendono a deteriorasi, anche perché emerge spesso la ricerca di un “colpevole”. L’Appreciative Inquiry, invece, è un approccio al cambiamento che si basa sulla ricerca del positivo e sulla valorizzazione delle capacità, ricontestualizzando i problemi all’interno di un quadro complessivo più ampio e stimolando un’analisi di ciò che funziona e che produce esperienze e gratificanti. In questo modo si favorisce la scoperta di potenzialità latenti, di nuove possi14 bilità creative e inaspettate. Tramite la conversazione guidata e la produzione di “storie personali” questo approccio aiuta a rendere visibili gli elementi positivi presenti in un contesto – un’organizzazione, una comunità, un gruppo – partendo dalle persone coinvolte e dalle loro esperienze. I problemi non vengono ignorati, ma riconsiderati nel quadro più ampio delle cose che funzionano e delle prospettive di crescita positiva. I problemi vengono così superati da soluzioni innovative che li rendono meno significativi. Nel primo incontro, di circa tre ore, i nostri interlocutori hanno raccontato le loro storie focalizzandosi su episodi della loro vita nei quali hanno percepito una buona qualità della cura prodotta o ricevuta, hanno valorizzato percorsi e vissuti e li hanno condivisi con altri. Il secondo incontro è stato invece centrato sul sogno, ovvero su come ciascuno immaginerebbe il proprio futuro nel modo migliore possibile, dove la propria qualità di vita diventa il cardine su cui costruire tutto il resto. E così si è parlato di comunità partecipante e partecipata, di residenze dai confini permeabili, di educazione all’ascolto e alla curiosità, di bambini ‘allenati’ fin da piccoli al confronto con la diversità, che in questo modo diventerebbe solo differenza, semplicemente un altro pezzo del vario mondo che stanno scoprendo. E si è parlato di soluzioni abitative che prevedono anche il bisogno di una vita intima, di persone disabili che fanno volontariato e di gruppi di progettazione istituzionali che arrivano a comprendere anche persone disabili e loro familiari. Il passaggio finale è stato quello di arrivare ad un “sogno condiviso”, ovvero, partendo dalle componenti comuni dei sogni individuali, costruire ciò che di migliore poteva emergere, inteso come prospettiva realistica di vita futura. È stato interessante vedere come, nei due gruppi, i sogni siano stati abbastanza simili, e come, presentando i risultati finali dei focus nell’incontro in Inghilterra, i sogni di Inghilterra, Belgio, Austria, Lussemburgo, Francia e Italia non siano stati poi così diversi… Dall’insieme dei focus group si sono estrapolati i principali contenuti per lavorare sui moduli di formazione; ora, con la supervisione dell’Università di Vienna, ogni Paese lavorerà ad un diverso modulo formativo e, al contempo, testerà quello di un altro Paese. In particolare noi, insieme all’Università inglese, ci occuperemo di “Diritto e promozione della salute” nell’invecchiamento dei disabili. Il prossimo meeting sarà in Dicembre a Vienna. servizi numero 36 giugno 2012 Presentato alla cittadinanza il nuovo Hospice di Casalecchio di Reno Il servizio, attivo già da metà Maggio, è collocato presso la Casa Residenza “San Biagio”, gestita da CADIAI. È stato presentato l’8 Giugno scorso il nuovo Hospice, il terzo dell’Azienda USL di Bologna, dedicato a persone Emergenza terremoto Il supporto dei servizi di CADIAI in occasione del sisma che ha colpito l’Emilia. Sono principalmente tre le strutture che sono state coinvolte in azioni di supporto e di gestione dell’emergenza successiva agli eventi sismici degli ultimi giorni. La Casa Residenza “La Torre” di Galliera ha accolto sei persone in difficoltà: tre persone con disabilità e i loro familiari, una coppia di coniugi evacuati dal domicilio e una anziana proveniente dalla casa protetta gestita dalla Fondazione Pensionati “Lidia Cavalieri” di Cento. Sempre da colpite da malattie progressive in fase avanzata e gestito dalla Fondazione Hospice MT. C. Seràgnoli Onlus. Il servizio assistenziale è stato, invece, affidato a CADIAI con il duplice scopo di garantire servizi assistenziali adeguati - dal momento che CADIAI ha un'ampia esperienza nel settore - e diffondere la conoscenza delle cure palliative che la Cooperativa potrà trasferire nella gestione della Casa Residenza, per tutti quegli ospiti che ne abbiano necessità. Alla conferenza stampa hanno partecipato Anna Roman, Responsabile medico dell’Hospice di Casalecchio di questa struttura sono stati forniti pasti a persone bisognose, mezzi per il trasporto quali sedie a rotelle e lenzuola e biancheria richieste dalla Croce Italia. La Casa Residenza “Virginia Grandi” di San Pietro in Casale ha al momento ospitato sette persone, anche molto giovani, con disabilità che avevano le proprie residenze lesionate dal sisma. È stata inoltre formalmente requisita dall’Amministrazione Comunale la sala polivalente che, in questo modo, è a disposizione della protezione civile per eventuali necessità di ricovero. La Residenza Assistita “Parco del Navile” ha, al momento, accolto novanta sfollati: dieci provenienti dalla Casa Residenza di Crevalcore, cinquantatre da “Villa Richeldi” di Modena, otto dal CISA di Mirandola, dodici dal territorio del Comune di Mirandola, tre inviati dal Comune di Crevalcore e quattro dall’Ospedale di San Giovanni. Reno, Giancarlo De Martis, Presidente della Fondazione Hospice MT.C. Seràgnoli Onlus, Simone Gamberini, Sindaco del Comune di Casalecchio di Reno, Francesco Ripa di Meana, Direttore generale dell’Azienda USL di Bologna, e Franca Guglielmetti, Presidente di CADIAI. Nonostante anche vari degli operatori siano stati a loro volta colpiti dall’evento, si sono sempre presentati al lavoro dando anche disponibilità all’ampliamento dell’orario; la reperibilità dei responsabili e dei coordinatori delle strutture coinvolte è 24 ore su 24, in stretto rapporto con gli enti pubblici e con i familiari delle stesse persone ospitate. Altro personale Cadiai, proveniente da altri servizi, specialmente dall’assistenza domiciliare, ha ampliato il proprio turno fornendo ulteriore supporto in queste strutture. 15 numero 36 giugno 2012 servizi “Parco del Navile” è stata inaugurata Il 5 Maggio la Residenza Assistita è stata festeggiata da oltre un centinaio di persone. Sabato 5 Maggio alle ore 10.30 è stata inaugurata la nuova Residenza “Parco del Navile”, operativa già da inizio Marzo. Molti gli ospiti di rilievo che hanno partecipato alla giornata, il Presidente del Quartiere, Daniele Ara, il Direttore dell’Azienda USL, Francesco Ripa di Meana, il Presidente di Legacoop Bologna, Gianpiero Calzolari, la senatrice della Repubblica, Rita Ghedini, Corrado Melega, consigliere del Comune di Bologna, e l’Assessore Luca Rizzo Nervo. Oltre alle autorità, molte le persone che hanno partecipato alla mattinata: parenti degli ospiti già residenti in struttura, associazioni del territorio e 16 “vicini di casa” curiosi della novità, altre realtà cooperative e tanti soci e dipendenti di CADIAI. Dopo i discorsi ufficiali, la benedizione e il taglio del nastro, gli invitati hanno potuto visitare la struttura e trascorrere momenti conviviali durante il buffet offerto da CAMST e allestito nella grande sala da pranzo. numero 36 giugno 2012 17 numero 36 giugno 2012 servizi Arboreto Summer 2012 Tempo di feste, mercati e balli al Centro Scocio-Riabilitativo “Arboreto”. di Arlene Dalolio, Responsabile del Servizio Si è aperta, per il quinto anno, la stagione estiva dell'Arboreto Summer: tanti gli eventi in programmazione, per un progetto che vede il Centro Socio-Riabilitativo “Arboreto” punto nevralgico del ritrovo estivo per il territorio bolognese: utenti, familiari, vicini ed amici vari. Sempre più partecipanti (dalle 100 alle 150 persone) affollano le serate danzanti, frutto della collaborazione tra il SET (Servizio Educativo Territoriale) e il Centro Arboreto (capeggiato dall'Atelier “Il Maggiociondolo”). Già da qualche anno nei mesi estivi l'Atelier “Il Maggiociondolo” interrompe le sue attività abituali per dedicarsi, sotto la severa supervisione di Bitas, all'organizzazione, alla preparazione, all'allestimento, alla conduzione delle feste e alla ricerca di proposte sempre nuove per stupire gli avventori. Il fulcro delle serate, ormai collaudato negli anni, prevede: - mercatini dell'artigianato laboratoriale; - libere espressioni artistiche (spettacoli, mostre, concerti); - cena; - ballo fino a notte fonda a cura del DJ Arturo. Si comincia con il 14 Giugno con la manifestazione-festival delle Arti “PASSIONI”, libere espressioni artistiche e creative dei laboratori espressivi del territorio: sei spettacoli teatrali in programma e un video auto-prodotto. Il 5 Luglio si inaugura invece la celeberrima “BALOTA DEL ZOBIA SIRA” che 18 replica il 12 e 19 Luglio: una “ballotta“ che si trova appunto il zobia sira (giovedì sera) nel fresco del parco del Centro Arboreto per cenare assieme e per poi scatenarsi in balli sfrenati e per fare quattro chiacchiere in compagnia o, perché no, guardarsi tutti insieme gli avvenimenti sportivi dell'estate (solo quelli imperdibili). Per finire il 27 Luglio gran finale con la “FESTA DI ARBORETO IN FIORE”: evento che vede tutti e quattro i servizi che vivono all'interno di Arboreto (Atelier “Il Maggiociondolo”, Diurni “Le Talpe“ e “Le Marmotte”, il Gruppo Appartamento) ampiamente supportati dagli assidui e instancabili amici del Centro Socio-culturale “La Fattoria” per salutare la fine dell'anno di attività… CRESCENTINE PER TUTTI!!! Inutile ribadire quanto siano importanti questi momenti per tutti coloro che vi partecipano ed operano. Le persone che arrivano trovano un luogo accogliente e divertente dove esprimersi, condividere esperienze e conoscenze, socializzare con i pari e non, divertirsi. Anche per gli operatori è un luogo dove incontrarsi, conoscersi, instaurare collaborazioni. Per l'accesso alle serate è previsto un contributo che, oltre a coprire le spese, consente all'organizzazione di allargare le proprie proposte e di rendere sempre più accogliente il luogo. Con gli incassi degli anni passati sono stati (a grande richiesta) acquistati un mixer con casse professionali per la musica, fari esterni per l'illuminazione del parco, due frigoriferi per dissetare i ballerini, un biliardino per la felicità dei maschietti. Questo articolo vale non solo come presentazione del progetto, ma come invito a parteciparvi. numero 36 giugno 2012 Ti porterò la luna... Una giornata di festa e d’incontro al Centro Civico di San Martino. di Sabrina Stinziani, Psicologa Casa Residenza e Centro Diurno “San Biagio” Ti porterò la luna è la scultura che Gilberto Sanmartini - il “pittore della nebbia” - ha regalato al Comune di Monte San Pietro in occasione dell’inaugurazione del nuovo Centro Civico di San Martino, avvenuta il 15 Aprile scorso. La luna simboleggia i nostri desideri profondi, il bisogno di dare e di ricevere affetto e amore. Chi non ha mai desiderato di “portare la luna” alle persone care, ai nostri piccoli, ai nostri grandi, ai nostri anziani più fragili? E dunque, potevamo trovare un posto migliore per incontrarci tutti insieme, anziani, familiari e bambini in una splendida mattinata di primavera? L’occasione è nata da un progetto condiviso che ha visto coinvolti personale e servizi di CADIAI, del Comune di Monte San Pietro, della scuola d’infanzia San Martino, dei Servizi Sociali locali e dell’Azienda USL – Distretto di Casalecchio di Reno. Allargando la partecipazione alla tradizionale festa annuale del ‘CIAO Caffè’ si è voluta valorizzare un’esperienza di integrazione sociale ormai significativa per quel territorio e anche rinforzare la consuetudine a un lavoro ‘di rete’ che va oltre l’abituale separatezza delle singole aree di competenza per includere la comunità tutta, nelle sue diverse sfaccettature, bisogni e risorse. CIAO Caffè è un progetto che prevede incontri di counseling e di sostegno organizzati con frequenza mensile e rivolti ai familiari di malati di demenza che vengono curati al domicilio e ai malati stessi. Nata dalla collaborazione tra CADIAI, Azienda USL di Bologna e Comune di Monte San Pietro, l’iniziativa prosegue il percorso avviato dal 2004 con i pomeriggi del Cafè San Biagio, con l’idea di raggiungere altri possibili utenti e caregiver presso i luoghi in cui abitano. Durante gli incontri persone che condividono lo stesso problema possono mettere in comune esperienze ed emozioni e ricevere informazioni adeguate. Per favorire la presenza dei malati a fianco dei loro familiari, facilitandone così l’accesso, sono previste alcune attività ludiche o motorie condotte parallelamente al gruppo dei caregiver e almeno una volta all’anno si organizza una festa per stare tutti insieme in modo informale. Ma alla festa del 17 Maggio presso il Centro Civico di San Martino non si sono incontrati solo gli anziani del gruppo e i loro familiari. La mattinata era fresca e piena di sole, piano piano sono arrivati gli anziani del Centro Diurno “San Biagio” accompagnati dai loro operatori, poi il folto gruppo degli anziani del Centro socio ricreativo di Ponte Rivabella e infine i bimbi della Scuola dell’Infanzia San Martino accompagnati dalle maestre. E poi, per la gioia di tutti è arrivato lui, Francesco Vignudelli, artista giocoliere che ha prodotto numeri degni del grande “Cirque du soleil”, destreggiandosi con abilità fra monocicli, palline, sciabole e battute divertenti. Applauditissimo dai grandi come dai bambini. È stata una mattinata all’insegna dell’allegria e della serenità, divertente ed emozionante anche per gli operatori… alla faccia del burn out! 19 numero 36 giugno 2012 servizi La Ratatouille di Granarolo Gli ospiti di Granarolo e il lavoro nell’orto. di Barbara Cuoghi, Responsabile di Struttura In una ratatouille che si rispetti più verdure ci sono meglio è… pomodori, cetrioli, insalata, zucchine, peperoni, fagiolini, melanzane, sedano, spezie. Noi lo sappiamo e allora abbiamo piantato tutto con perizia e dovizia! Così a inizio Maggio è partito un nuovo progetto “Facciamo la Ratatouille tutti insieme” che coinvolge sei ospiti della Casa Residenza e Centro Diurno di Granarolo. Il progetto prevede l’attività di cura dell’orto due volte a settimana coinvolgendo sei ospiti selezionati per ca- ratteristiche cognitive e motivazionali. Siamo appena all’inizio; abbiamo passato il periodo della semina, già si in- travedono i primi fiori e siamo speranzosi che il progetto porti tanti buoni ‘frutti’. ComeTe, un servizio su misura in momenti specifici della giornata, un assistente familiare per alcune ore della giornata o ventiquattrore su ventiquattro, una baby-sitter per i bambini, un educatore per un aiuto nello studio e nei compiti o per specifici percorsi di recupero e apprendimento fino alla colf per le faccende domestiche. Tutto questo con la garanzia di un costante monitoraggio da parte di CADIAI che, in ogni caso, fornirà un care manager che potrà valutare, assieme alla famiglia, le necessità e la migliore formulazione dell’intervento anche nel corso del tempo. Si tratta di un servizio semplice, facilmente modulabile anche dopo averlo attivato, e allo stesso tempo di grande sicurezza e professionalità perché vuole garantire la giusta assistenza e il giusto supporto alle nostre famiglie proprio come se a farlo fossimo noi in prima persona. Da Marzo è attivo il servizio di assistenza domiciliare alle famiglie. È attivo già dalla scorsa primavera il nuovo servizio di CADIAI, in collaborazione con Obiettivo Lavoro, rivolto alle famiglie e a tutte le possibili esigenze in cui, quotidianamente, ci si imbatte. Si tratta di un servizio innovativo e altamente personalizzato sulla base delle richieste e dell’analisi dei bisogni che vengono presentati. Basta una semplice telefonata al numero verde (800 502081) per un primo contatto in cui riportare ciò di cui si ha bisogno: un operatore specializzato che assista persone anziane o con disabilità 20 numero 36 giugno 2012 Maggio in festa alla Casa Residenza Centro Integrato anziani di Granarolo Balli, cene e sagre paesane per gli ospiti di Granarolo. di Barbara Cuoghi, Responsabile di Struttura Alla Casa Residenza di Granarolo il mese di Maggio è stato denso di appuntamenti festosi. Il 5 Maggio un gruppo di sette signore si è vestito di tutto punto per andare ‘in balera’. Fra cocktail, balli e canti hanno passato una sabato sera in allegria ritrovando e ricordando il ritmo e l’atmosfera delle serate danzanti degli anni passati. Il 12 Maggio, invece, abbiamo festeggiato i 18 anni dell’Associazione ‘Amici della Casa Protetta’ con squisita polenta e salsiccia. Abbiamo donato ai volontari una pianta e una pergamena come segno di gratitudine per le attività di sostegno che da anni svolgono per la Casa Residenza e Centro Diurno. Il 27 Maggio come sempre non potevamo mancare all’appuntamento con ‘Verde Volo’, sagra paesana di Cadriano. La struttura partecipa ogni anno con un banchetto di manufatti degli ospiti che per quest’ occasione si trasformano in abili commercianti. A seguire il pranzo allo stand gastronomico dove gli ospiti hanno potuto gustare genuine tagliatelle all’ortica servite dal primo cittadino di Granarolo, il Sindaco Loretta Lambertini, che per l’occasione ha onorato gli ospiti con questa briosa sorpresa. 21 numero 36 giugno 2012 servizi Rassegna musicale… con scossa! Sedicesima edizione di “Capelli d’Argento” a Baricella. di Monica Bondioli, animatrice Nei mesi di Maggio e Giugno si è svolta la sedicesima Rassegna Musicale indetta dalla Casa Residenza “Il Corniolo” con la collaborazione del Comune di Baricella e il patrocinio della Provincia di Bologna. Gli appuntamenti erano come al solito erano quattro; due i concerti in struttura e due sul territorio. Sì… erano…! Il 19 Maggio l’apertura al Corniolo, alla presenza del Sindaco, con un sestetto d’archi che ci hanno allietato con musiche di Tchaikovski e Schoenberg. I sei Maestri di violini, viole e violoncelli hanno riempito di note il soggiorno della struttura, facendoci vivere momenti di profonda sintonia con la musica e forti emozioni. Ma perché limitarci a vivere forti emozioni solo al pomeriggio e solo con la musica??? Non sia mai!!! Quindi… poche ore dopo eravamo tutti svegli alle quattro per un’altra forte emozione… il terremoto! Fortunatamente da noi nessun danno… a parte la paura per il ” ballo” fuori programma! Andiamo al secondo appuntamento, previsto per il 25 Maggio all’interno della chiesa di Passo Segni, frazione di Baricella, con il concerto di una soprano che avrebbe dovuto presentare brani di arie sacre antiche… Avrebbe dovuto!!! Ordinanza: tutte le chiese… chiuse! In così breve tempo e con tutti i problemi legati alle scosse che persistono l’Amministrazione Comunale decide di spostare la data. Il terzo appuntamento è per il 1° Giugno, alla sera nella frazione di Boschi: si parte! Il Responsabile con alcuni ospiti, un vo22 lontario dell’Auser, due operatori e una ex collega, vanno ad assistere al concerto (l’animatrice… io… in ferie… scossa dalle scosse!) Serata piacevole con finale gastronomico offerto dai volontari del paese. Il quarto appuntamento è di nuovo da noi… io sono tornata… e il terremoto non è andato via! Il 16 Giugno… un pomeriggio bellissimo con il fisarmonicista Massimo Tagliata (avete presente Biagio Antonacci? Lui è il fisarmonicista che suona ai suoi concerti quelle bellissime note) e il suo concerto sull’Italia di un tempo. Ci ha fatto sognare sulle note di Nino Rota e le sue più belle colonne sonore… ricordando Fellini e Benigni. Ci ha fatto ricordare le serenate fatte alle ragazze… alcuni brani suoi… Ci ha regalato momenti che molti dei nostri ospiti, attraverso le dita che correvano sui tasti della fisarmonica, hanno rispolverato e ricordato… Ci ha fatto ricordare, ascoltando, com’era l’Italia di un tempo e… ci ha fatto dimenticare il terremoto!!! La musica è questa… e questa è la potenza della musica!!! Anche solo per un attimo ti assorbe, ti cattura e ti porta con sé, facendoti dimenticare o ricordare… sicuramente facendoti stare bene! Terremoto a parte con conseguente paura, disagio e caratteri scossi anche questa volta ce l’abbiamo fatta! Attendiamo di sapere, dall’Amministrazione Comunale, la data di recupero del secondo concerto per poterci andare. Nel frattempo cogliamo l’occasione per abbracciare tutti coloro che a differenza nostra hanno subito danni, vivono ancora nelle scosse e non possono tornare nei propri luoghi. numero 36 giugno 2012 Fava in festa! Momenti di allegria, musica e divertimenti al Centro Diurno “Graziella Fava”. a cura del gruppo di lavoro L’8 Giugno, voi che leggete, vi siete persi una strepitosa festa al Centro Diurno “Graziella Fava”. Come ogni anno la festa diventa un’occasione imperdibile per incontrarsi e integrarsi tutti insieme indistintamente, amici, familiari, operatori vecchi e nuovi, fidanzati, figli, condomini e chi più ne ha più ne metta. Se foste venuti avreste potuto godere di un magnifico angolo “abbuffata a buffet” con cibi classici e etnici, tra profumi di incenso, divanetti, relax e musica di sottofondo. Le persone hanno potuto divertirsi acquistando dal nostro mercatino deliziosi oggetti di artigianato vario prodotti durante l’anno. “Io ho aiutato a fare il coppo… Io ho comprato il coppo”, dice A. “Mi sono divertito alla festa, ho mangiato la pizza”, dice M. Tutti i partecipanti hanno sfidato la sorte estraendo numeri dalla nostra ricca pesca, per la quale ringraziamo tutti coloro che ci hanno donato i premi e i bambini che l’hanno gestita egregiamente. I soldi guadagnati con il mercatino e la pesca saranno devoluti per un progetto a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Ci stiamo attualmente interessando per trovare un progetto al quale devolvere il ricavato che vi comunicheremo nel prossimo numero di Scoop. Abbiamo allestito per gli ospiti una curiosa mostra con i disegni realizzati dai nostri ragazzi più artistici. Dietro la riuscita della festa c’è stato un duro lavoro per il quale tutti abbiamo collaborato per mesi decidendo di non fermarci nonostante le tristi vicissitudini che hanno messo a dura prova il nostro umore e le nostre capacità organizzative. Tenendo duro abbiamo potuto racco- gliere i frutti, quando nel momento della festa si sono allentate le tensioni fra danze, risate e chiacchiere. S. dice “Abbiamo lavorato tanto, tutti insieme e alla fine ci siamo divertiti”. A.: “Molto dura l’organizzazione, ma direi che è venuta bene”. Ci teniamo in particolar modo a ringraziare le famiglie, i vicini e gli amici che ci hanno aiutato per la buona riuscita della festa. Vi aspettiamo numerosi il prossimo anno. 23 numero 36 giugno 2012 L’eco dello jodel Da Bologna all’Alto Adige: esperienza di una docenza di musicoterapia in una casa di riposo in Val Pusteria. di Anna Chiara Achilli, musicoterapeuta Questa volta è con mia grande sorpresa che mi ritrovo a scrivere un articolo su di me: ciò che ho visto, percepito, ascoltato e provato all’interno di una casa di riposo per anziani di un paesaggio di montagna che, anche se appartiene poco alla mia identità sonoroculturale, mi ha accolto come docente per tre giorni di formazione in musicoterapia a terapisti specializzati di un piccolo paesino dell’Alto Adige. Benvenuto Maicol! Un nuovo arrivo a Casa Rodari. di Saverio Parracino, operatore di Casa Rodari A Casa Rodari c’è stato un nuovo inserimento, forse un po’ particolare, leggermente diverso del solito, non parla, non sta composto a tavola, non si veste e non si fa la doccia! In compenso lecca, scodinzola, cammina con quattro zampe e al posto di parlare abbaia. Il suo nome è Maicol, uno splendido cane 24 servizi In tedesco Niederdorf cioè Villabassa si trova nella Val Pusteria: è una valle delle Alpi orientali situata tra l'Alto Adige ed il Tirolo Orientale, nella direzione est-ovest tra Bressanone e Lienz; è quindi politicamente suddivisa tra l'Italia e l'Austria per cui la maggior parte della popolazione parla il tedesco. Dovendo anche realizzare un percorso musicoterapico dimostrativo sugli ospiti della struttura ho sentito l’esigenza di informarmi sulla musica tradizionale tipica del Trentino: ho analizzato le loro sonorità, il loro modo di suonare, i loro strumenti musicali. Come nelle altre regioni dell'arco alpino, i loro canti sono quelli di montagna: si tratta di un modo di cantare e interpretare gli eventi della vita che è sempre esistito; i canti nascevano nei "filò" serali quando, in mancanza di televisione, ci si trovava alla sera per chiacchierare e passare il tempo in amicizia e venivano tramandati oralmente da padre in figlio attraverso le generazioni. Ma il Trentino, e questo forse è meno noto, è stato anche terra di musica e musicisti popolari: negli anni a cavallo fra le due guerre mondiali, inoltre, era possibile imbattersi nelle orchestrine che, soprattutto nelle valli, con violino, chitarra, bassetto, mandola e mandolino, assicuravano la colonna sonora ai momenti di aggregazione sociale come le feste e gli eventi di paese. Immersa nello sfondo delle dolomiti, la casa di riposo della fondazione Von Kurz di Villabassa rientra nell’ambito di un’associazione di residenze per anziani dell’Alto Adige, istituzione di interesse comune, con l'obiettivo di tutelare gli interessi della cura stazionaria. meticcio di circa sei anni, tutto nero tranne che per una striscia bianca sul petto che lo rende quasi elegante come se fosse sempre con la camicia e la giacca. Non è da molto tempo che è con noi, ma a tratti ci sembra di averlo sempre avuto e nonostante le prime difficoltà iniziali e lo scetticismo generale, ora fa parte della nostra grande famiglia. Potete immaginare che i primi tempi non siano stati particolarmente facili e organizzare la vita del nostro nuovo ospite ci ha messo a dura prova, le cose da fare sono tante e il tempo molto spesso è sempre troppo poco, ma con l’aiuto e l’entusiasmo dei nostri ragazzi e ragazze siamo riusciti a superare molte delle difficoltà iniziali e ora ci sembra quasi scontato avere un cane e altre diciassette persone con cui vivere la nostra esperienza quotidiana. Maicol è un cane particolarmente affettuoso e per nulla diffidente, si relaziona volentieri con tutti e nonostante stia ancora imparando a conoscerci, ci dà la possibilità di stare serenamente al suo fianco senza distinzioni e senza pregiudizi. Sia le famiglie che i nostri ospiti hanno reagito positivamente a questo fuori programma e tutti insieme ci auguriamo di poterci arricchire di questa nuova, grande esperienza. Sappiamo bene che dall’impegno e dal duro lavoro nascono generalmente le cose migliori e questa volta, come spesso accade, ci abbiamo messo forse anche un pizzico di follia ma crediamo fortemente che l’integrazione non sia un sogno ma una realtà che può essere vissuta tutti i giorni anche attraverso gli occhi di un cane. numero 36 giugno 2012 Sono 78 le Case di riposo associate ad essa con l’ obiettivo primario di supportare e offrire consulenza alle singole amministrazioni. La struttura, fondata nel 1994, è semiprivata, accreditata al servizio sanitario nazionale, suddivisa in 5 piani e possiede 50 posti letto:sono inoltre disponibili per gli anziani autosufficienti 7 appartamenti protetti, un centro diurno per circa una decina di posti e un appartamento diurno protetto specializzato per utenze Alzheimer chiamato in tedesco “Stube”, dove si realizzano attività mirate e specifiche alle patologie. Sono disponibili altri numerosi servizi: il servizio medico, di psicoterapia, l'assistenza spirituale, la biblioteca e la palestra, la terapia occupazionale e fisioterapia, l’animazione all’interno delle attività programmate, numerosi progetti speciali e uscite e ci sono 30 volontari che vi lavorano all’interno. È tutto ben organizzato e programmato nei minimi particolari, visivamente tutto è al suo posto, l’ordine è assoluto e le attività iniziano presto. La terapista occupazionale segue gli ospiti in vari percorsi, da quello d’igiene all’attività cognitiva e manipolativa per poi lasciare il posto alle attività programmate: gli anziani possono usufruire di un bellissimo spazio verde esterno, nel quale si possono dedicare alla cura assistita degli animali (cani, gatti, conigli, canarini) oppure alle piante aromatiche e fiorite poste in grandi contenitori in legno sollevati da terra in modo che l’anziano non si debba chinare. Il corso di docenza in musicoterapia era strutturato in tre parti: una teorica, una pratica sperimentale con gli allievi così detta “musicoterapia didattica” e una dimostrazione pratica direttamente sugli ospiti della struttura. Senza dubbio quest’ultima parte è stata la più interessante e stimolante per me, in quanto mi sono dovuta confrontare prima di tutto con la lingua tedesca, gli ospiti parlavano solo qualche parola di italiano. Poiché la musica è un linguaggio non verbale questo limite comunicativo non le appartiene, per cui ho lavorato su un repertorio soprattutto strumentale o al massimo con qualche canzone di montagna molto conosciuta (“La montanara” o “Quel mazzolin di fiori”), ma soprattutto ho cercato di usufruire di ciò che l’utente mi proponeva, facendolo mio, rielaborandolo e riutilizzandolo come elemento di aggancio per avviare pian piano un processo di cambiamento in base agli obiettivi prefissati sul gruppo e sul singolo. Lavorando con al massimo sei persone la terapia è molto più diretta, specifica e mirata: anche se è la prima volta che vedi un utente, la comunicazione e la relazione attraverso il suono passa più in fretta e il secondo giorno proprio quegli ospiti apparentemente restii anche solo a muovere la maracas hanno trasformato la casa di riposo in una sala da ballo. Gli anziani seppur seriamente compromessi, con demenza grave, essendo anziani abituati a stimoli quotidiani di vario tipo, non si sono assolutamente tirati indietro alle mie proposte sonore sul timpano, nelle quali dovevano riprodurre un esercizio cognitivo-sonoro non certo semplice. Completamente trascinati e trasportati dal canto a volte la difficoltà era l’imposizione dei tempi istituzionali: riuscire a chiudere al meglio la seduta al fine di non lasciare dei risentimenti e delle amarezze. M., un signore demente di poche parole, ma di grande senso ritmico, si era a tal punto innamorato di una mia maracas che ho dovuto reinserirlo nel gruppo del giorno seguente per riuscire a riprenderla; indimenticabile invece un signore che, vedendo la mia fisarmonica, la ha suonata come se fosse stato ad una festa da ballo tirolese. Per il gruppo di terapisti-allievi, inquadrati e molto strutturati, anche in parte dalla loro “deformazione culturale”, mi sono posta come obiettivo quello di tirare fuori la loro creatività ed espressività, la non convenzionalità: la flessibilità è fondamentale in questo lavoro; è il terapista che deve avere la capacità di adattarsi al paziente e non viceversa. Le conclusioni sull’esperienza: “è incredibile come la musica e il suono possa essere un veicolo così importante e diretto di comunicazione”, “credo che userò maggiormente la musica e lo stimolo sonoro durante il mio lavoro”, “le dinamiche di gruppo e l’individualità del singolo vengono fuori immediatamente attraverso l’uso degli strumenti”, “usare il suono su di noi è un lavoro molto interessante per conoscersi e per aiutare l’altro”. Le parole né tantomeno le immagini riescono a tradurre le emozioni, l’empatia, le sonorità percepite, tutto questo appartiene solo a chi lo ha vissuto, risuonerà e rimbomberà dentro ognuno di noi, come l’eco di uno jodel tra le montagne. 25 numero 36 giugno 2012 servizi Le stagioni nella musica, la musica nelle stagioni Un piccolo grande concerto per i bimbi del nido “Abba”. a cura di Michela Dimasi educatrice nido Abba Il 14 Maggio 2012 al nido “Abba” si è tenuto un concerto per i nostri piccoli, con musiche tratte da “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi. A suonare sono stati alcuni musicisti dell'Orchestra Mozart nella formazione del Trio d'archi. Nel 1725 Antonio Vivaldi finisce di scrivere e fa pubblicare “Il cimento dell'armonia e dell'inventione” una raccolta di dodici concerti per violino, quattro dei quali (tutto il mondo conosce) vengono intitolati “Le quattro stagioni”: La primavera, L'autunno, L'inverno, L' estate. Seppure siano passati 287 anni, questi quattro concerti interpretati in modi e formazioni diverse nel corso degli anni, suscitano all'ascolto fascino, emozioni, pensieri, che si possono spiegare solo con il fatto che il grande musicista barocco con le sue composizioni ancora oggi tocca le corde del- 26 l'animo umano come solo la grande musica d'arte può fare. Perché far fare un'esperienza di questo tipo a dei bimbi così piccoli? Innanzitutto perché essendo loro ancora puri dalle contaminazioni e dai pregiudizi sulla musica colta, sanno ascoltare col corpo e con la mente senza barriere quella musica che immancabilmente li fa stare a bocca aperta, gli fa battere le mani e i piedi, e fa brillare di luce pura i loro occhi, gli fa dire “ancora dada”… Poi perché la musica sappiamo bene, è la forma d'arte più completa e universale che c'è, ed è trasversale ad ogni cultura e ad ogni epoca fin dall'inizio della storia del mondo. La musica rende più sensibili, più intelligenti, più capaci di scegliere. Essa ci può far viaggiare in un tempo “altro” dal tempo che scorre, ci fa conoscere ciò che è “altro da sé” perché essa è anche condivisione sociale di emozioni e stati d'animo. Se educhiamo sin da piccoli i nostri bimbi ad aprirsi a quest'arte, a sperimentarla, a conoscerla, a condividerla, non solo diamo loro la possibilità di suonare uno strumento, di cantare, di ballare, ma riempiamo di una grande ricchezza la loro vita magari aiutandoli a diventare più sensibili e un domani con la capacità di scegliere e di migliorarsi. Perché la musica educa, sì, educa. Il progetto è partito da qui, da queste idee, poi grazie al contributo di tre bravissimi musicisti dell'Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado, che ci hanno donato un po' del loro tempo, lo abbiamo realizzato. I bimbi sono stati preparati durante l'anno all'ascolto dei brani inerenti alla stagione corrente e il giorno del concerto hanno saputo ascoltare con grande partecipazione e gioia le musiche ormai a loro familiari. Sullo sfondo di un lenzuolo abbiamo proiettato le pagine del libro di Chiara Carminati dedicato alle composizioni di Vivaldi e tra un tempo ed un'altro abbiamo letto le avventure di Piccolo Vento, l'amico immaginario che racconta delle stagioni. Un concerto bellissimo che ha dato emozioni a tutti, grandi e piccini! Un grazie infinito per la bravura, la professionalità e la passione ai nostri amici musicisti: Nicola Bignami (violino), Giacomo Tesini (violino), Michal Duris (viola). Giochiamo coi cinque sensi Laboratorio sensoriale al nido “Gatto Talete” di Castel Maggiore. di Emanuela Negrini educatrice nido Gatto Talete Nella programmazione educativa di quest’anno si è voluto pensare di realizzare qualcosa che potesse stimolare al meglio le capacità sensoriali dei bambini. Il principale obiettivo è sollecitare il livello di percezione attraverso i cinque sensi: tatto, udito, olfatto, gusto, vista. Stimolare un allenamento alla percezione aiuta il bambino a non dare nulla per scontato, ma non solo: ciò consente la conoscenza più profonda degli oggetti utilizzati quotidianamente, nella loro materia, forma, funzione e consistenza. Il laboratorio è stato realizzato con cinque pannelli di compensato, rivestiti con una fitta moquette, ciascuno dei quali rappresenta un “senso”. Dietro a ciascuno di essi era posto il disegno del “senso” che si sta utilizzando, in modo tale da renderlo facilmente riconoscibile dai bambini; ad esempio per il tatto una mano, per l’udito un orecchio ecc. Inoltre, tutti i pannelli sono stati pensati e realizzati con materiali il più naturale possibile e di riciclo. Tatto: è l’esperienza del toccare, della relazione con l’altro, con gli oggetti, e le sensazioni che provocano. In questo pannello sono stati posti oggetti con un ordine ben stabilito: spugne abrasive e lisce, spugna da doccia, un tessuto morbido, una retina facilmente malleabile rivestita in pvc, tulle, pluriboll, alcuni sassi piatti, ritagli di legno, cortecce, placche in ferro e pvc, porta saponi, un vetro basso e matto- nelle di ceramica. Udito: giocare con i suoni, i rumori provocati attraverso gli oggetti. Qui sono stati posti due tubi ondulati di varia dimensione, tre molle, una placca di media dimensione ondulata, anelle di legno, campanellini, catene grosse e sottili, un appendi abiti rivestito in pvc e una serie di rametti intrecciati fra di loro. In questo pannello i bambini avevano in dotazione un bastoncino che poteva essere passato, ruotato, fatto scivolare sui vari materiali per ascoltare i diversi rumori che queste azioni provocavano. Olfatto: giocare con gli odori, i profumi, ciò che è più gradito o meno al nostro naso. Al centro di questo tappeto è stata posta una piccola cesta di vimini, al suo interno erano collocati sacchettini di lavanda, sali profumati di agrumi, fresia, frutti di bosco e due oli essenziali. Gusto: assaggiare gusti e sapori, riconoscere ciò che ci piace di più o di meno, prendere consapevolezza ascoltando anche il nostro palato. È l’unico tappeto rivestito, non a caso, con un tessuto con stampe di frutti. Qui abbiamo proposto ai bambini di assaporare la frutta di stagione, ma anche crackers, streghette, pane o biscotti ovvero ciò che comunemente i bambini sono abituati a mangiare. Vista: la storia dei colori, l’esperienza del buio e della luce, osservare quello che ci circonda, colori, forme, persone, animali, oggetti. Questo è sicuramente il tappeto più di- vertente per i bambini poiché esso richiede, e senza alcuno sforzo, una grande corporalità. Nel tappeto, in questo caso, non è stato posto nulla perché l’attività di per sé è basata sull’utilizzo di un faro manuale direzionale multicolore azionato dagli adulti, che i bambini dovevano rincorrere, saltare, pestare quando i fasci luminosi erano riflessi sul pavimento, ed essere toccati quando i fasci si trovavano sul muro, sulle travi del soffitto, sui mobili o su se stessi. I tappeti sono stati proposti uno alla volta e generalmente rispettando l’ordine citato sopra, il gruppo di bambini non superava mai le 6/7 unità, questo per dare a tutti la possibilità di poter sperimentare al meglio i materiali. Poi abbiamo successivamente invitato i bambini a disporsi in cerchio, spiegando, con un linguaggio comprensibile, cosa siano i sensi, dove si trovano e a cosa servono. Una volta scelto il tappeto lo si adagiava al centro dei bambini, li si invitava a ruotare intorno ad esso per poter toccare tutto ciò che è rappresentato dando informazioni sui vari materiali applicati. Fin dai primi approcci e in corso d’anno i bambini hanno dimostrato curiosità e interesse sicuramente maggiore rispetto alle aspettative, relazionandosi, condividendo e partecipando attivamente e con comportamenti di curiosità ed esplorazione all’attività. 27 numero 36 giugno 2012 servizi Sono qui con te Ripensare il massaggio infantile durante il terremoto. di Annalita Bellei, coordinatrice di nido All’inizio desideravo scrivere sull’esperienza dei corsi di massaggio tenuti quest’anno per condividere alcune riflessioni nate nei gruppi con le mamme, ma poiché gli incontri si sono succeduti tra una scossa e l’altra, non è stato possibile, e tutt’ora non lo è, prescindere da questo terremoto che subdolamente è arrivato a scuotere le nostre terre, le nostre case, i nostri corpi… Non è possibile perché per molti è una tragedia, non è ancora finita. A loro: colleghi, parenti, amici, gente della nostra pianura, continui ad arrivare il nostro aiuto e la nostra vicinanza. Ancora adesso, anche per i più fortunati con le case ancora in piedi che hanno vissuto quello spaventoso boato della terra, una remota paura rimane. Non è facile non continuare a parlarne! Per giorni e giorni, sopratutto a ridosso delle scosse più forti, l’argomento principale è stato questo. Anche con le mamme dei corsi di massaggio infantile dei Comuni di Anzola dell’Emilia, Bentivoglio e Sant’Agata Bolognese. “Come hanno reagito i piccolini?” chiedevo alle mamme. Se la dormivano beatamente! La terra scuoteva, tutto tremava, gli oggetti cadevano in mille pezzi , eppure loro continuavano a dormire, come se il movimento ondulatorio o sussultorio altro non fosse che un più energico, poderoso cullare. E loro, le mamme? Agiti diversi, alla paura lo sappiamo si reagisce in modo soggettivo, ma un “comune agire materno” le ha guidate a fare ciò che hanno ritenuto più efficace per proteggere la loro creatura, ognuna con le proprie risorse, individuali e familiari. Ed ecco che alcune hanno scelto di par- 28 tire e raggiungere parenti lontani, altre, sole nelle loro case, hanno cercato protezione sotto le travi portanti coi bambini stretti al petto. Hanno raccontato della paura non tanto per loro stesse quanto per i loro figli, e della freddezza, della determinazione che ha permesso loro di fare le cose che andavano fatte. I loro toccanti racconti mi hanno riportato ad alcuni argomenti emersi negli incontri antecedenti il sisma. Uno riguardava la fiducia nell’istinto materno, ovvero sentire cosa è giusto per il bene del proprio figlio e fidarsi delle proprie scelte. L’altro argomento riguardava l’importanza della condivisione, sia con altre mamme che con figure “esperte”, che un po’ rimanda all’immagine di quel punto esterno alle proprie case, scosse dal terremoto, dove tutti si radunano a cercare sicurezza e a condividere esperienza e sentimenti comuni. Sostenere ed essere sostenuti… Tante volte durante gli incontri ripeto alle mamme che è utile conoscere la sequenza del massaggio e i suoi benefici, ma che la tecnica non è la cosa principale, dentro di loro è già presente (conoscono) quella danza corporea che le lega ai loro piccoli: bisogna imparare ad avere fiducia e cominciare a danzare. Sentire cosa e come fare... Altre volte ci diciamo di come sia importante nei momenti di ansia in cui non si riconosce la natura di un pianto neonatale o nei momenti di stanchezza, di scoramento, fermarsi a respirare e stare in ascolto. Con la mano ferma, appoggiata sul piccolo corpo sussurrare “io sono qui con te sempre, anche nelle difficoltà, nell’impotenza, nelle calamità, come posso, come riesco, con tutto il mio amore, sono qui con te”. * *“Sono qui con te” è anche il titolo di un bellissimo libro sull'arte del maternage scritto da Elena Balsamo. numero 36 giugno 2012 Una giornata al nido! Racconto di una mamma del micronido “Trenino ciuf ciuf ”. di Rita Romagnoli Tra l'autunno 2011 e la primavera 2012 mia figlia Sara ha frequentato felicemente un laboratorio di educazione musicale gestito dall'Associazione Diapason di Budrio. Al di là dei contenuti di pedagogia della musica per l'infanzia, è stata l'occasione di imparare e cantare assieme canzoncine spesso animate in modo molto divertente. Quando la pedagogista e le fantastiche "dade" del nido hanno proposto ai genitori che volessero mettersi un po' in gioco di condividere una giornata con i bimbi al nido, ho subito pensato a quelle canzoncine. Così, il 18 Maggio le ho cantate al nido con Sara e ho mostrato libri animati e sonori e qualche pupazzo per illustrarne i personaggi. “Le Nuvole” in musica Laboratorio musicale nel nido d’infanzia a Cento. di Lisa Lambertini A fine maggio si è concluso con un "concerto" presso il Palazzo del Governatore a Cento, il laboratorio composto da 15 incontri che ha interessato le sezioni dei piccoli e dei medi del nido “Le Nuvole” di Cento. Finalizzato al far sentire al bimbo I bimbi hanno dimostrato una incredibile attenzione e grande entusiasmo e hanno apprezzato molto i libri. Il maggior successo è stata certamente la "Filastrocca da mimare" (nella quale il mio coniglio è stato subito accusato di essere un castoro!). A dire la verità, avevo accettato l'invito pensando che occupare così un po' del mio tempo avrebbe fatto molto pia- cere a Sara e in qualche modo diminuito il mio senso di colpa per il suo quotidiano "abbandono". Ho scoperto invece che sono stati Sara e i suoi compagni a regalare a me un po' del loro inesauribile e rigenerante entusiasmo e al nido tornerei a cantare domani stesso. suoni dolci e tranquillizzanti ed abituarlo alla musicalità, il progetto ha dato parecchia soddisfazione alle educatrici. Secondo la teoria di Edwin Gordon infatti, i benefici che i bambini traggono sono molteplici, tra cui i più importanti sono legati allo sviluppo delle capacità creative e cognitive. Gli incontri si sono svolti attraverso giochi e vocalizzi, con i quali le educatrici hanno accompagnato i loro bimbi cantando e divertendosi sotto la guida di Barbara, docente dell’Aigam. Al progetto hanno avuto modo di partecipare anche i genitori che lo desi- deravano, grazie ad una lezione mattutina insieme ai loro bimbi. 29 numero 36 giugno 2012 La rubrica dedicata ai suggerimenti di lettura è uno spazio a disposizione di tutti. Chiunque volesse scrivere un commento o un’impressione su un libro che si è apprezzato e che si vuol condividere con gli altri, può contattare la redazione allo 051 7419001 o scrivendo a [email protected] Perle di Ossidiana Rosita Mura Ibiskos Editrice Risolo 2010 di Alda Cicognani I miei pensieri, dice Rosita Mura, ho sempre scritto i pensieri che mi nascevano da mille situazioni. Sentimenti, gioie, dolori, la bellezza di un tramonto, di una giornata di sole, del mare, tanti pensieri nati dalla potenza e dalla bellezza del mare. 30 liber libero Sono sarda, dice Rosita con un sorriso d’intesa, come a intendere che pochi sanno quanto è importante il mare, quanto uno che è nato nell’isola per eccellenza, la Sardegna. In questo libro, il suo primo, Rosita ha raccolto i pensieri, così credeva, invece erano poesie. E su queste poesie è bello soffermarsi, perché sono limpide e parlano di un cuore che vede la bellezza e il senso delle cose con gioia. Non ci sono in questo secolo, detto concordemente, grandi maestri, grandi poeti che facciano scuola, che inducano all’imitazione, sia pure elaborata. Ma ci sono migliaia di piccoli poeti, anzi chiunque voglia, si mette a scrivere e decide di essere un poeta. Rosita Mura dice di se stessa di non sentirsi un poeta, di scrivere i suoi pensieri. Eppure questi pensieri, in questa raccolta, sono poesia. Crea figure in pochi versi, dà tocchi che creano immagini, in particolare alcune poesie potrei definirle pittoriche, perché la loro costruzione produce immagini nella mente di chi legge, e persino i colori, il movimento delle nubi, compongono un dipinto, ed insieme le sensazioni e le emozioni che quel dipinto evoca. Piccole perle di ossidiana sono non soltanto quelle che compaiono nella poesia con quel titolo, ma molte altre, brevi, luminose, semplici. sono poesie dove il sentimento non è mai enfatizzato, che sia gioioso, che sia malinconico, non rinuncia mai alla misura, al controllo, e dunque ecco che il poeta prevale sul suo vissuto. Così dovrebbe essere, non poesia fredda, ma non poesia sfogo. La poesia di Rosita Mura secondo me ha iniziato un percorso, un cammino, ora sa che quando scrive i suoi pensieri, sulla carta diventano poesia, e non potrà più farlo con leggerezza, dovrà farlo con senso di responsabilità. Forse sarà meno disinvolta ora, forse più preoccupata, ma certamente da questo momento nasceranno altre piante, che lei non potrà limitarsi a seminare, ma dovrà curare, innaffiare, potare, e seguire con lo sguardo della madre verso i propri figli. Perché questo sono per i poeti i propri libri. Tratto dal libro (p. 46) Il passato è presente Ciò che resta del nostro passaggio È nei ricordi di chi abbiamo amato Profondamente radicato Da sembrare mai esistito Ma Un profumo Una musica Una parola Fa riaffiorare nel cuore e negli occhi Della mente Il passato che dolcemente si trasforma In presente Rosita Mura testimonianze numero 36 giugno 2012 Racconti di pace Testimonianza di un coro per gli anziani del Centro Diurno di Casalecchio di Reno. a cura del coro di “Cà Mazzetti” È oramai dalla sua nascita che il Centro Diurno Anziani “Cà Mazzetti” a Casalecchio di Reno accoglie, per due volte al mese, un coro composto da quattro volontari che allieta e rallegra la giornata degli ospiti della struttura. Uno dei promotori, Alessandro, l'uomo dalle mani d'oro, poi si capirà come mai questo epiteto, racconta in prima persona di come sia nata l’idea di formare un coro che intrattenesse gli anziani, ed ha raccolto testimonianze ed impressioni di chi partecipa tuttora a questa esperienza. "Il tutto cominciò una decina di anni fa, quando, andato da poco in pensione, mi venne un'idea: utilizzare un po’ del mio tempo per aiutare gli anziani bisognosi di aiuti casalinghi, insomma quelli che a Bologna chiamerebbero “ciappini”, così da rendermi utile per il prossimo. Allora tramite l’Associazione “Percorsi di pace” riuscii ad entrare in contatto con l’assistente sociale del Comune al fine di creare un gruppo di persone che mettessero in atto la mia idea. Il risultato fu che nel gruppo non partecipò nessuno, ma non mi persi d’animo, mi rimboccai le maniche e mi misi ugualmente a dare una mano in casa d’altri ed iniziai con piccoli lavori e a sistemare i mobili del Centro Diurno nuovo nato “Cà Mazzetti”. Un giorno, finalmente, arrivò, dall'assistente sociale Susy Cangini, l’idea strepitosa di costituire un coro al fine di cantare insieme agli ospiti delle strutture per anziani. Così girai la voce e aderirono tre persone: Anna Maria, gran voce di soprano, Valeria, volen- terosa e paziente, e infine Andrea il più anziano con qualche competenza musicale. Da quel momento in poi è da oramai otto anni che ci rechiamo sia al Dentro Diurno “Cà Mazzetti” che a “Villa Magri” a cantare; gli anziani si aggiungono nel coro e ci seguono come possono, i loro sorrisi ci riempiono di grande gioia e felicità. Anna Maria mi riferisce queste parole: "Mi sono avvicinata a questa esperienza di volontariato in punta di piedi, in quanto non sapevo nulla sugli anziani, sopratutto coloro che soggiornavano nei centri diurni, non ero neanche mai entrata in centro sociale. L'ambiente, immediatamente accogliente, mi è piaciuto subito, gli anziani sono stati una piacevole sorpresa. Ricordo per esempio Maria, più di 80 anni, che oltre a cantare a squarcia gola, voleva anche ballare, ma non posso dimenticare tutti gli altri anziani che fino ad ora ci hanno seguito e hanno cantato insieme a noi… ogni volta che li vedo hanno la capacità con la loro presenza di fammi trascorrere un ora piacevole”. Valeria risponde "Frequento il coro da circa cinque anni; è un'esperienza molto gratificante, mi piacerebbe de- dicare più tempo, ma i miei impegni familiari non me lo permettono, perciò mi accontento di condividere il tempo con chi vi partecipa e con chi lavora in queste strutture". Andrea: "Sono entrato a far parte del gruppo con gioia perché amo cantare, infatti canto in altri tre cori e sono pienamente convinto che faccia bene alla salute sia fisica che mentale. Quando si trattò di decidere insieme al gruppo su quale repertorio proporre, fummo tutti d'accordo nell'attingere dal repertorio delle nostre mamme: dunque canzoni che spaziano dagli anni ‘30 agli anni ‘60. Il personale dei centri si è subito attivato nel cercare e raccogliere le parole di tutte le canzoni che già conoscevano, rilegarle in dei libroni di facile consultazione, è da lì che partiamo ogni volta che ci vediamo con gli anziani. C'è tuttora, anche se è passato diverso tempo, un sentimento di piacere comune, sia con gli ospiti che con il personale delle strutture, tanto che quando finiamo di cantare mi rimane in bocca un retrogusto che sa buono, tanto che, quando ai saluti seguono i ringraziamenti, la nostra risposta è “grazie a voi!”. 31 numero 36 giugno 2012 Alla Materna “Di Vittorio” la fantasia è… una secchiata di vernice Festa di fine anno alla Scuola di Infanzia di San Lazzaro raccontata dai genitori. di Francesco, papà di Tommaso È stato in un assolato pomeriggio di metà Giugno che un gruppo di fieri genitori, incuranti della coincidenza con la partita dell'Italia, si sono lasciati rapire da un affascinante viaggio nel 'Regno della Fantasia'. "Vi racconteremo il lavoro di un anno intero", ci hanno annunciato due piccoli menestrelli, per introdurci all'atmosfera Casa San Biagio e il volontariato, un racconto spontaneo Riportiamo testualmente il racconto che la nostra ospite ha voluto regalarci. di Lina Pignataro, ospite Casa Residenza e Centro Diurno “San Biagio” Ieri sono stata in parrocchia dov’è stato bellissimo… 32 testimonianze fatata del bellissimo parco della Scuola Materna, addobbato per l'occasione con scenografie degne di un set di Fellini; e ci hanno fatto volare, noi esausti delle nostre fatiche di un anno, dal mare fino al cielo e poi su alle stelle. E dopo aver cantato di mari e capitani, di stelle e di stellieri, i piccoli ci hanno ricordato che esiste un Regno della Fantasia dove tutto e possibile. Ma, ohibò, proprio in quel momento la scenografia era fatta di soli fogli bianchi. Mistero presto svelato: tre secchi di vernice e un bicchiere per ciascuno sono serviti a trasformare i fogli candidi in una cascata di colori dopo che ciascuno ha lanciato il suo bicchiere verso la parete. La fantasia si è dunque scatenata e mai parete di scuola è stata vista trasudare colori come questa. Poi, come capita spesso in storie e fiabe di ogni tempo, il tempo dei saluti: un folto gruppo di 'grandoni' è ormai C’erano tante cose, dolci… mi sono divertita molto! Sono andata a festeggiare gli anni di un prete qui a San Biagio, ha fatto 82 anni e c’erano 120 persone alla sua festa. Alcune coppie hanno fatto le nozze d’oro, 50 anni di matrimonio. Sono uscita alle 10 e qualche cosa con la volontaria della parrocchia… siamo andate prima a messa e dopo siamo uscite e siamo andate a mangiare. I tavoli erano tutti preparati con le prenotazioni. C’era da mangiare… gli spaghetti con il sugo e la ricotta… buoni… al pronto a prendere il volo verso altre avventure e a loro è stato riservato l'ultimo momento speciale di questa festa: chiamati uno ad uno per nome, li abbiamo salutai tutti insieme scoperchiando il tetto di una casetta dei giochi da cui, sorpresa delle sorprese, un mazzo di palloncini coloratissimi ha preso il volo verso il cielo. Un grazie ad Alessandra, Barbara e Vito per un anno di lavoro che noi, ma soprattutto i nostri bimbi, non scorderanno. dente… poi abbiamo mangiato il polpettone, le polpette con i piselli, i grissini per chi non voleva il pane e tanti tanti dolci con la crema e la marmellata… come si chiama la… crostata e la ciambella… C’era la Coca Cola, il vino lo spumante e il caffè… alle 15.30 siamo venute qui… al mio nucleo e la sera ho mangiato solo un po’ di pastina in brodo perché ero molto piena e non volevo nient’altro. Là mi hanno baciato tutti, battevano le mani… è stata una festa bellissima! lettere numero 36 giugno 2012 Spett. C.A.D.I.A.I Sono il figlio della Fazioli Alda che per due anni ha usufruito del centro diurno di Granarolo dell’Emilia e da gennaio era stata inserita nella stessa struttura come ospite fissa, che purtroppo è venuta a mancare il 1 aprile. Ringrazio con affetto la Sig. Barbara, la Dott.ssa Lancellotti, gli infermieri Grazia e Roland e tutto il personale per la professionalità, la competenza, la gentilezza e per il loro operato fatto con vocazione nell’aiuto verso le persone anziane. Grazie al loro lavoro e alla loro dedizione, mia madre ha potuto vivere l’ultimo periodo della sua vita con serenità, nonostante la malattia, circondata dal loro amore come una famiglia. Distinti saluti Un encomio, un elogio ed un ringraziamento Granarolo dell’Emilia 6/4/2012 Guernelli Giuseppe a Barbara , Roland, Brunella, D.Sa Lancilotti ed in modo particolare a tutti voi operatori della “CASA PROTETTA DI GRANAROLO - C.A.D.I.A.I “ La professionalità è scontata, ma é con le Vs. parole di conforto, la Vs. discrezione, che ci avete aiutato e sorretto nel momento del nostro grande dolore. Soprattutto grazie a tutti, ma proprio a tutti, per le attenzioni, l’affetto, le carezze, che avete avuto, come foste voi i figli o i nipoti, nei confronti della nostra cara mamma Ilva. INFINITAMENTE GRAZIE!!!!!!! Valeria e Idris Calzolari 33 numero 36 giugno 2012 Interno yoga Ospitiamo in questo numero un contributo di Interno yoga, centro con cui CADIAI ha recentemente stipulato una convenzione a favore di soci e dipendenti. L'Associazione “Interno yoga” è nata nel 2010 dall'incontro di un gruppo di amici con una comune passione per questa disciplina che offre l’opportunità di mettersi alla prova, di vivere emozioni positive, di sviluppare attenzione e di apprendere in modo più efficace. Attraverso le posizioni, le tecniche di rilassamento, di concentrazione e di respiro, infatti, si attiva il corpo, si interviene sul respiro, si favorisce l’attenzione, si alternano dinamicità e immobilità, si facilita il silenzio, ci si “costringe” a fare i conti con l’idea di tempo, a rallentare, a porsi in ascolto, e a concentrarsi, a stare nel silenzio. Per questo pensiamo che ,oggi più che mai, lo yoga possa essere un vero aiuto nella ricerca del ben-essere personale e collettivo. Negli ultimi dieci anni abbiamo scelto di consolidare le nostre competenze nel campo dello yoga formandoci in scuole italiane e in India, in particolare nella città di Mysore con la quale abbiamo instaurato un rapporto proficuo di scambio di esperienze. Due anni fa abbiamo aperto uno spazio composto di due sale situato in 34 altre realtà via Vizzani 74 a Bologna. Il Centro è laico e pertanto aperto a tutti coloro che, per differenti ragioni, sono interessati ad avvicinarsi, senza pregiudizi, a questa millenaria disciplina. È un luogo in cui, prima di iniziare la giornata o dopo aver occupato per un'intera giornata la mente con mille pensieri, è possibile ritrovarsi per prendersi un po' di tempo da dedicare solo a se stessi. “Interno yoga” è aperto a persone di tutte le età, da 3 a 99 anni. Dal lunedì al venerdì ogni pomeriggio, a partire dalle ore 17.00, sono programmati corsi con insegnanti che propongono differenti stili. Hatha Yoga È lo yoga classico più conosciuto e praticato e consiste nella esecuzione di posizioni di allungamento, forza, equilibrio con il corpo collocato diversamente nello spazio (in piedi, a terra seduti e capovolte). Hatha yoga Mysore style È uno stile proposto da Interno Yoga ideato da Ramesh Kumar, maestro di yoga che vive e insegna nella città di Mysore che si trova nel sud dell’India, più conosciuta come patria degli stili dinamici (Ashtanga e Prana Vashya). Si tratta di una sequenza di posizioni che inizia con due tipi particolari di saluto al sole e che prosegue con posizioni di vario genere che lavorano prevalentemente, come del resto anche lo yoga classico, sulla colonna, per irrobustirla, sull’equilibrio per accentuarlo, sulla forza e sulla flessibilità per incrementarli. Ashtanga Yoga Questo tipo di pratica si è sviluppata nella città di Mysore agli inizi del secolo scorso grazie al Guru Krishnamacharya e riportato a noi da uno dei suoi più importanti allievi, Sri K. Pattabhi Jois. L’ashtanga è uno yoga dinamico costituito da sei sequenze di posizioni di differente difficoltà. Il passaggio da una serie all’altra è possibile solo dopo aver completato perfettamente quella precedente. In tutte le sei sequenze, ogni singola posizione è collegata all’altra attraverso un particolare movimento, il vinyasa che se eseguito con fluidità, trasforma la pratica in una coreografia che richiede un giusto equilibrio tra flessibilità, forza e resistenza fisica. Prana Vashya Yoga Il metodo Prana Vashya è stato messo a punto dal maestro e, più volte campione indiano Vinay Kumar. Il focus principale di questo stile è quello di rafforzare i nervi grazie alla forte influenza del respiro che aiuta il di Lele I ritratti di Lele Il Duca d’Alzheimer nella valle dei Pregiudizi. praticante a rimanere calmo in ogni situazione stressante della vita quotidiana. Prana Vashya Yoga fornisce equilibrio per la parte superiore e inferiore del corpo con il completo utilizzo di braccia e spalle, delle anche e di tutta la muscolatura degli arti inferiori, contribuendo a sviluppare forza e resistenza tanto nel corpo, quanto nella mente. Il corpo è allenato grazie ad una sequenza di 60 posizioni ed un particolare e unico saluto al sole. Per i più piccoli Oltre alle suddette attività per adulti, proponiamo corsi per bambini e per ragazzi ai quali ci rivolgiamo con un fine dichiaratamente educativo. È questo uno degli aspetti che caratterizza Interno Yoga che può avvalersi della consulenza pedagogica di due soci fondatori e delle competenze di insegnanti che possiedono titolo specifico ed esperienze di insegnamento dello yoga ai bambini. Il Duca scende le scale verso la sala. Tocca il corrimano e lo sente famigliare e come sempre sbircia la sua immagine riflessa nell’ottone che lo accompagna nella discesa. Il vestito che porta non è suo, come non è suo il tappeto vermiglio sotto i piedi. Sapere da dove venga tutta quella ricchezza che lo circonda è il desiderio più grande che affolla il sonno e la veglia del Duca. Mentre scende sente la nebbia dietro le sue spalle, ma non si volta. Il Duca si siede e come al solito ripete la nenia mattutina. Ripete i titoli dei libri che capeggiano sopra al camino. Dentro ogni libro c’è un suo ricordo, un suo taglio di capelli, un amore. Nell’ultimo mese ha iniziato a confondere Dostoevskij con Puskin, ma solo sua moglie lo ha notato. Il Duca sa che dovrà partire. Tutte le persone che ama lo sanno. Il Duca mangia e i sapori scelgono di non farlo sognare. Il Duca cede e chiede perché. Tra le attività di Interno Yoga segnaliamo anche l'organizzazione di percorsi formativi tesi al ben-essere di operatori dei Servizi socio-educativi e sanitari che svolgono un lavoro di cura per utenti minori, adulti e anziani. Nell'anno educativo 2011-2012 abbiamo realizzato n. 3 corsi di formazione per le educatrici dei Nidi d'Infanzia del Comune di Bologna. numero 36 giugno 2012 Perché rimanere nonostante la sua partenza? Alza la testa e i nomi dei libri sono diversi, come è diverso il viso di sua moglie, come è diverso il lampadario. La moglie si alza scosta la tenda per fare entrare la luce del sole. Il sole lo riconosce. E riconosce il vento del suo paese che rotola dalla collina per finire sulla sua fronte stesa. Il rumore del grammofono anticipa un brivido e la voce di Enrico Caruso si fa largo fra la nebbia. Il Duca e sua moglie ballano nella nebbia, sapendo che ogni distanza, grazie all’abbraccio della danza, è inesistente. Finché esisterà una danza, finché il sole si ricorderà di stendere le fronti, finché Caruso li cullerà e finché qualcuno li guarderà ballare, non ci sarà partenza che divida e niente nebbia sotto al sole. Raffaele Montanarella Operatore del SAD Anziani di San Lazzaro di Savena Contattateci presso la nostra segreteria: - martedì e il giovedì dalle 17 alle 20 - mercoledì dalle 18 alle 19.30 Via Vizzani, 74 - Bologna Tel. 051 307875/338 3532928 Non dimenticate di consultare il nostro sito www.internoyoga.com dove troverete tutte le informazioni e le novità dei prossimi mesi. 35 numero 36 giugno 2012 Convenzioni in favore dei soci Assicoop Sicura - Agente UNIPOL UGF assicurazioni - UGF Banca Convenzione assicurativa e bancaria per i soci CADIAI e familiari conviventi. Condizioni di miglior favore e di sconti sulle principali polizze (es: R.C. Auto, polizze per la persona, la famiglia e la casa, polizze vita e gestione del risparmio, Unisalute - piani di assistenza sanitaria) e sui prodotti e servizi bancari UGF Banca (conti correnti, mutui, prestiti personali). 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Teatro “Arena del Sole” di Bologna - 20% sui biglietti di ingresso così come previsto per tutti gli associati delle cooperative aderenti a Legacoop. Pillole verdi Piccoli consigli di sostenibilità ambientale: come cucinare la pasta sprecando meno gas. Portare ad ebollizione l'acqua della pentola, coperta ovviamente! Aggiungere sale grosso, buttare la pasta e coprire nuovamente, quindi spegnere il fuoco sotto la pentola. Lasciare coperto per i minuti indicati per la cottura, scolare, condire, mangiare. GNAM, GNAM, BUON APPETTITO! In questo modo si risparmia anche energia elettrica perché si evita di lasciare acceso l'aspiratore della cappa. 36 numero 36 giugno 2012 Dono-Presto-Cerco lizzati e magari sollecitare la disponibilità a prestarli o donarli. La rete di CADIAI per mettere in contatto le persone e incrociare i loro bisogni. Come funziona? Chi vuole donare, prestare o cercare, fa la propria segnalazione ad uno dei seguenti referenti*, contattandoli direttamente presso i servizi in cui lavorano: • Cristina Anteghini, Monica Bernabiti, (Residenza per disabili “La Corte del Sole” di San Giovanni in Persiceto); • Lara Girotti e Laura Piana (Nido ”Gatto Talete” di Castel Maggiore); • Giulia Casarini (uffici della sede); • Roberta Meotti (Casa protetta “Torre di Galliera”); • Nada Milenkovic (Nido “Abba” di Bologna); • Giuseppina Reto (“Balenido” di Casalecchio). Il DONO-PRESTO-CERCO è una modalità di donazione e/o prestito, fra i soci e i dipendenti della cooperativa, di quegli oggetti che hanno per i singoli terminato la propria utilità. È prevista anche la possibilità di CHIEDERE (“cerco la tal cosa…, c’è qualcuno che ce l’ha?”), perché il bisogno di qualcuno può far ricordare ad altri di avere degli oggetti inuti- La vignetta di Alex Questa lista di persone è naturalmente aperta ad altre che vi si volessero aggregare. Le segnalazioni vengono esposte nelle bacheche dei servizi e riportate in una apposita pagina del sito www.cadiai.it Il DONO-PRESTO-CERCO è una rete informativa che mette in contatto le persone e le loro disponibilità ed esigenze. Non è prevista alcuna modalità di stoccaggio o deposito degli oggetti: le persone si accordano autonomamente per le consegne. Nati in CADIAI Congratulazioni alle neo mamme Chiara Aiello Federica Carella Elena Cighir Maria Rosa Di Gioia Makda Fessehaye Kidane Paola Fici Sabah Joudi Fatima Khaline Manuela Maini Teresa Perrone Valentina Pucci Santi Laura Tetiana Sira Viktoriya Strikalis Valentina Veroni Fabiana Villani Madalina Vrancinu Sportello di ascolto per segnalazioni e suggerimenti in merito alle Pari Opportunità Tutte e tutti coloro che ritengono opportuno segnalare alla Responsabile per le Politiche di Pari Opportunità eventuali discriminazioni e molestie o suggerire azioni da intraprendere, possono contattare Vania Zanotti il primo e terzo giovedì di ogni mese (tranne agosto), dalle 10 alle 13, telefono 051.7419050, centralino Cadiai 0517419001, posta elettronica [email protected]. 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