Esame di Economia e organizzazione industriale (10 settembre 2013) (Paolo Bertoletti) Tempo a disposizione: 75 minuti. Si evitino le risposte prolisse. Per tutti 1. Si considerino un mercato con una curva di domanda (inversa) P(q) = 11 – q e tre imprese con costo medio costante uguale a 2 che competono à la Bertrand. Quale sarà il prezzo praticato dalle imprese nell’equilibrio di mercato? E la quantità complessivamente prodotta? Nell’equilibrio di Bertrand almeno due imprese praticano un prezzo uguale al costo marginale, e tutte le altre chiedono un prezzo strettamente maggiore, ottenendo profitti nulli. In questo caso pB = 2 e quindi q = 9 (la produzione si divide ugualmente tra le 2 o 3 imprese che praticano pB). 2. Si consideri l’interazione tra due giocatori descritto dalla seguente matrice dei payoff: 1\2 S D A 1, 3 4, 2 B 0, 0 3, 1 Si scriva la forma estesa corrispondente al caso in cui il giocatore 1 sceglie per primo e la sua scelta è osservata dal giocatore 2: quale comportamento emergerà nell’equilibrio di Nash “perfetto rispetto ai sottogiochi”? Siccome l’unica strategia perfetta rispetto ai sottogiochi del giocatore 2 è SD, l’equilibrio di Nash perfetto rispetto ai sottogiochi sarà (B, SD). Per il corso con 6 CFU: 3. Si descriva graficamente e commenti l’equilibrio di concorrenza monopolistica di lungo periodo. Nell’equilibrio di lungo periodo i profitti sono nulli (pLP = CU(qLP)), a causa della libertà di entrata sul mercato di nuove imprese, anche se il prezzo è maggiore di quello marginale (pLP > C’(qLP)), perciò le imprese continuano ad esercitare il loro potere di mercato sulla loro curva di domanda residuale. Per quest’ultima ragione l’equilibrio potrebbe essere inefficiente (un numero minore di imprese potrebbe praticare un prezzo inferiore, pari al punto di minimo della curva di costo unitario, e vendere una quantità maggiore, ma la diminuzione delle varietà prodotte potrebbe più che compensare dal punto di vista del benessere dei consumatori tale effetto positivo). Per il corso con 9 CFU: 3. Che relazione esiste tra l’investimento pubblicitario e la concentrazione del mercato, e da cosa dipende la vostra risposta?. La relazione dipende dal tipo di pubblicità: se essa sposta consumatori tra le imprese senza modificare la quantità complessiva, allora la domanda individuale di ciascuna impresa risulterebbe più elastica rispetto alla pubblicità quando il mercato è poco concentrato, e l’investimento pubblicitario dovrebbe essere in tal caso maggiore. Se invece la pubblicità ha essenzialmente impatto sulla domanda complessiva, allora l’impatto sulla curva di domanda individuale sarebbe maggiore quanto il mercato è molto concentrato, e l’investimento dovrebbe essere maggiore in questo caso.