VARIABILI CASUALI Fino ad ora abbiamo definito: Lo SPAZIO CAMPIONARIO Come totalità dei possibili risultati di un esperimento Ω: La FUNZIONE DI PROBABILITA’: Gli EVENTI : Come sottoinsiemi dello spazio campionario P : A → [0, 1] Lo SPAZIO DEGLI EVENTI A : Come l’insieme degli eventi definibili Su Ω (tutti gli eventi possibili nel caso Ω sia numerabile) VARIABILI CASUALI Quindi abbiamo introdotto il concetto di SPAZIO DI PROBABILITA’ dato dalla terna: (Ω, A, P) Presentiamo ora le nozioni di: VARIABILE ALEATORIA: “descrive” gli eventi ed ha come dominio di definizione lo spazio campionario FUNZIONE DI DISTRIBUZIONE CUMULATA: Definisce la probabilità degli eventi in termini di variabili casuali COS’E’ UNA VARIABILE CASUALE? Dato un esperimento, una Variabile Casuale (o Variabile Aleatoria) è una funzione che fa corrispondere un numero reale a ogni esito dell’esperimento In generale è una variabile il cui valore sia: AFFETTO DA FORTE INCERTEZZA COMUNQUE “NON DETERMINISTICAMENTE” DEFINIBILE IMPREDICIBILE COS’E’ UNA VARIABILE CASUALE? Dato quindi uno SPAZIO DI PROBABILITA’ (Ω, A, P) Una Variabile Casuale (o Variabile Aleatoria) X è una funzione avente come dominio Ω e codominio la retta reale (o un suo sottoinsieme): X:Ω→R Esiste cioè un valore numerico della X associato ad ogno realizzazione dell’esperimento FUNZIONE DI DISTRIBUZIONE CUMULATA (IN GENERALE) Si definisce FUNZIONE DI DISTRIBUZIONE CUMULATA o FUNZIONE DI RIPARTIZIONE di una variabile casuale X, e si indica con FX quell’applicazione: FX : R → [0, 1] Tale che: FX(x) = P [X x] = P [ω : X(ω) x] ∀ x∈R FUNZIONE DI DISTRIBUZIONE CUMULATA (IN GENERALE) Alcune proprietà della FUNZIONE DI DISTRIBUZIONE CUMULATA o FUNZIONE DI RIPARTIZIONE: 1 lim FX(x) = 0 e x→∞ lim FX(x) = 1 x→+∞ 2 FX(x) e monotona non decrescente (cioe per a < b, FX(a) FX(b)) 3 FX(x) e continua da destra : lim FX(x + h) = FX(x) h→0+ con h > 0 VARIABILI ALEATORIE Le Variabili Casuali si distinguono in: Variabili Casuali DISCRETE Variabili Casuali CONTINUE VARIABILI ALEATORIE DISCRETE Una variabile casuale si definisce discreta se i valori assunti da X sono una quantità numerabile, cioè esiste un insieme finito o numerabile di numeri reali, diciamo x1,…,xn, tale che X Assuma valori in questo insieme FUNZIONI DI MASSA DI PROBABILITA’ Se X è una variabile aleatoria discreta, che assume valori distinti x1,…,xn, (che supponiamo per semplicità ordinati in modo crescente) allora la FUNZIONE DI MASSA DI PROBABILITA’ o FUNZIONE DI DENSITA’ DISCRETA di X, indicata con px è definita come: pX = P(X = x) se x = x 1, ..., x n 0 altrimenti Pmf= probability mass function p X(x i) = P(X = x i) i = 1, ..., n, ... FUNZIONI DI MASSA DI PROBABILITA’ Si ha inoltre che: 0 p X(x) 1 ∀ x ∈ A p X(x i) = 1 i p X(x) = 0 ∀ x ∈ A Inoltre, nota px si può facilmente ottenere Fx come segue: FX(x) = P (X x) = p X(x i) x it.c. x ix Ed analogamente: p X(x i) = FX(x i) lim FX(x i h) = FX(x i) FX(x i1) h →0 FUNZIONI DI MASSA DI PROBABILITA’ p X(x) FX(x) ALCUNE FAMIGLIE DI VARIABILI ALEATORIE DISCRETE DISTRIBUZIONE BINOMIALE DISTRIBUZIONE DI POISSON DISTRIBUZIONE GEOMETRICA TEMPO DI RITORNO E DISTRIBUZIONE GEOMETRICA Abbiamo visto come la legge di probabilità abbinata ad una V.A. geometrica sia data da: (Dove p è compreso tra 0 ed 1) ed esprima la probabilità di ottenere un successo al k-esimo Lancio (assimilabile al tempo di attesa discreto che si deve consumare prima di avere un successo) Poniamo che la v.a. Yi rappresenti ad esempio, il valore del massimo picco di piena registrato nell’anno i. Se gli Yi sono indipendenti, la probabilità che l’intervallo di tempo T* tra le due eccedenze di una piena di intensità y (qui inteso come intervallo di tempo discreto=numero di anni) sia uguale a n è data da: P(T = n) = P(Y 1 < y) P(Y 2 < y) ... P(Y n1 < y) P(Y n > y) T Geometrica → E(T ) = 1 P(Y>y) =T VARIABILI ALEATORIE CONTINUE Legge di probabilità per una variabile continua Funzione di densità di probabilità (pdf): Rappresenta il caso al limite di un poligono di frequenza relativa applicato ad un campione di numerosità infinita e con la larghezza delle classi tendente a 0 f X(x) f X(x) 0 ∀ x reale P[x 1 X x 2] = x2 x1 f X(x)dx VARIABILI ALEATORIE CONTINUE P(Ω) = +∞ ∞ f X(x)dx = 1 FX(x) = P[X x] = dF X(x) dx x (u)du ∞ f X = f X(x) ALCUNE FAMIGLIE DI VARIABILI ALEATORIE CONTINUE Distribuzione di Gauss Distribuzione Normale Standard ALCUNE FAMIGLIE DI VARIABILI ALEATORIE CONTINUE Distribuzione Lognormale ALCUNE FAMIGLIE DI VARIABILI ALEATORIE CONTINUE Distribuzione esponenziale ALCUNE FAMIGLIE DI VARIABILI ALEATORIE CONTINUE Distribuzione doppio-esponenziale MEDIA E VARIANZA DI UNA VARIABILE CASUALE DISCRETA Se X è una V.A. discreta ed assume valori x1,…,xn, allora la media di X (E(X) o µ(x)) è data, come nel caso delle V.C. empiriche da: E(X) = x ip X(x i) i Mentre la sua varianza è data da: 2( ! X) = i (x i E(X))2p X(x i) = E(X 2) [E(X)] 2 MEDIA E VARIANZA DI UNA VARIABILE CASUALE CONTINUA E(X) = ! 2(X) = +∞ +∞ ∞ xf X(x)dx 2 [ ( ) ( )] x x dx E X f X ∞