Protezione UV e abbronzatura: quello che non tutti sanno

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Annalisa Betti
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Beauty editor. Giornalista esperta di bellezza.
Protezione UV e abbronzatura:
quello che non tutti sanno
Pubblicato: 07/06/2016 09:38 CEST
Aggiornato: 07/06/2016 09:38 CEST
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Incredibile ma vero: nonostante tutte le campagne promosse da associazioni di
dermatologi e aziende cosmetiche, nonostante tutto quello che noi giornalisti del
settore beauty e salute scriviamo ogni anno, gli italiani hanno ancora molto da
imparare sulla corretta esposizione al sole. Questo è quanto è stato evidenziato da una
recentissima indagine condotta da Ipsos Observer e riguardante proprio le abitudini
degli italiani al sole.
Certo, si parte piuttosto bene, perché soprattutto chi ha figli è molto informato sulle
conseguenze negative dell'esposizione solare. Ma c'è subito un "ma": sono invece poco
conosciuti gli effetti positivi derivanti da una corretta esposizione ai raggi solari, in
primis la stimolazione della sintesi della vitamina D, che è importantissima per le
ossa. Pazienza, mica si può sapere tutto - tanto basta un quarto d'ora al sole perché il
nostro organismo sia incentivato a sintetizzare la vitamina D di cui sopra, e può farlo
anche inconsapevolmente, giusto?
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Ma torniamo ai nostri errori. Seppur consapevole di tutti quei rischi che l'esposizione
comporta, infatti, poco più del 10% del campione intervistato ritiene di conoscere la
differenza tra filtri chimici e schermi fisici. Voi la sapete? Ok, ve la spiego io, in due
parole. I filtri chimici sono molecole in grado di assorbire le radiazioni UV, energia
che verrà rilasciata sotto forma di calore. Il problema comune dei filtri chimici è che
possono causare fotosensibilizzazione, perché c'è comunque una reazione chimica.
Invece, gli schermi fisici sono vere e proprie barriere, e i più usati sono il Titanium
Dioxide e l'ossido di zinco. Se non sono micronizzati, creano il velo bianco tipico degli
SPF alti. Se vi vengono in mente gli sciatori o i surfisti con la faccia a strisce bianche,
avete ragione.
A proposito di SPF: sempre secondo la ricerca Ipsos, la scelta dello schermo solare
viene fatta in relazione al proprio fototipo - cosa che in teoria sarebbe corretta,
peccato che non tutti conoscano il proprio, neanche uno su due. Nel dubbio, viene
privilegiato per fortuna un fattore di protezione medio o alto. Se siete curiosi di
conoscere il vostro fototipo, c'è un bel TEST.
Ultimo errore, ma ovviamente non meno importante: gli italiani usano spesso
protezioni solari ma non sempre (non c'è certezza neanche per i figli) e molti
applicano la crema (udite udite!) solo una volta, altri ne ripetono l'applicazione solo 23 volte al giorno; i genitori, per fortuna più attenti, tendono a ripetere l'applicazione
del solare più spesso rispetto agli altri, ma non si arriva mai al 100% e secondo me è
gravissimo.
Pensate che invece la crema va applicata ogni due ore, e in quantità sicuramente
maggiore rispetto a quanto si creda. In quest'ottica, la FDA sta valutando se l'uso di
creme con SPF sia paradossalmente dannoso per la salute della pelle (tant'è che il
numero di casi di tumore epidermico è in continuo aumento), perché danno l'illusione
di essere al sicuro, mentre dopo due ore - lo ripeto - perdono efficacia.
Questo non succede solo con delle formule particolari: quelle del dottor Zein Obagi,
che negli USA è il dermatologo preferito da molte attrici hollywoodiane. Le creme
Triple Protection del dott. Obagi contengono infatti melanina naturale, in grado di
potenziare e prolungare l'azione protettiva dai raggi UV.
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E quando l'estate finisce? Altro errore evidenziato dalla ricerca Ipsos Observer: meno
di 1 italiano su 2 usa quotidianamente una crema giorno con SPF. Invece andrebbe
usata una formula con fattore di protezione almeno 15, perché i raggi UV arrivano a
noi sempre, e passano anche attraverso le nuvole.
A questo punto, la domanda è una: voi sbagliate o fate i bravi? In altre parole, quanto
siete informati rispetto agli intervistati? Se sapete già tutto, potete diffondere questo
articolo, che magari sarà utile a chi ne sa meno di voi. Se invece avete imparato
qualcosa, condividetelo, a maggior ragione.
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ALTRO: Sole, Raggi Uv, Abbronzatura, Ipsos Italia, Ipsos, Fototipo, Prevenzione, Raggi Solari, Zein Obagi,
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