VELIATEATRO 2013 – L’intervista al protagonista VeliaTeatro 2013 Area archeologica di Elea-Velia – Ascea (Sa) Venerdì 16 agosto ore 21 «Due melologhi da Eschilo e Euripide: Eumenidi e Elena» Il binomio tra la musica colta e la tragedia antica si manifesta a VeliaTeatro dove venerdì 16 agosto (ore 21) vanno in scena «Due melologhi da Eschilo e Euripide: Eumenidi e Elena». Lo spettacolo in programma per la quarta serata della XVI edizione della rassegna organizzata sull’acropoli dell’area archeologica di Elea-Velia. Un insieme di recitazione e melodie eseguite dal «Quintetto d’archi della Camerata Strumentale dell’Università di Salerno» sulle musiche del compositore greco Nikos Xanthoulis. I testi, tratti dalle «Eumenidi» di Eschilo e dall’«Elena» di Euripide, sono del filologo e musicista Angelo Meriani, voce recitante dell’opera, fautore di questa sperimentazione dal prezioso contenuto culturale oltre che dallo stimolante profilo spettacolare, in cui la grande tragedia greca arriva sul palco in una forma che unisce racconto e suono. «I nostri melologhi – spiega Meriani, docente di Lingua e Letteratura Greca all’Università di Salerno e responsabile organizzativo della Camerata Strumentale dello stesso ateneo – risultano da un intreccio tra parti recitate o, forse meglio, “raccontate” e parti musicate, dove il parlato si integra con il canto e con la “voce” degli strumenti antichi e moderni. Senza rinunciare alla straordinaria complessità concettuale e all’articolazione formale dei testi originali, abbiamo puntato a una sorta di “condensazione” di ciascuna delle due tragedie, partendo dall’originaria centralità drammatica e strutturale delle parti corali, e raccordandole l’una all’altra con interventi parlati». A queste parti si associano le musiche di Nikos Xanthoulis, un fuoriclasse nel campo, concertista e compositore greco di livello internazionale che da alcuni anni collabora anche alle produzioni della Camerata Strumentale dell’Università di Salerno. «Alcune delle musiche – dice il professor Meriani – sono riprese da quelle che Nikos ha composto negli anni passati per festival prestigiosi come Atene ed Epidauro, qui riadattate per la sua stessa voce, che in alcuni passi canta in greco antico e moderno e per il suono della sua lyra, uno strumento antico che si associa, in un suggestivo e intrigante accostamento, a quelli moderni del quintetto d’archi (2 violini, viola, violoncello e contrabbasso). Alcune altre musiche, però, sono assolutamente nuove, e scritte appositamente per quest’occasione, per noi e per il nostro Quintetto d’archi. Tutto il materiale, parole e musica, è assolutamente inedito». Riscritti e riadattati da Meriani per i melologhi sono anche gli altri testi delle parti recitate, che in scena sono raccontate da un io narrante, interpretato dallo stesso studioso e musicista. «L’intento complessivo – conclude Meriani – è mostrare qui quello che in Grecia era del tutto naturale, ossia la profonda integrazione che si realizzava sulla scena tra parti cantate, danzate e recitate. Certo, la danza ci mancherà, ma cercheremo comunque di evocarla con mezzi musicali. In sostanza, cercando di mediare tra la brevità e la complessità, e senza mai perdere l’articolazione dell’originale, abbiamo inteso presentare i contenuti e le forme straordinariamente attuali del teatro greco a un pubblico più vasto». Il melologo tratto dall’«Elena», la tragedia in cui Euripide rivaluta la figura di questo personaggio del mito, vittima di trame altrui nelle vicende legate allo scoppio della guerra di Troia, piuttosto che donna complice e di facili costumi, era stato già battezzato lo scorso anno in un’esibizione del Quintetto al Castello Lancellotti di Lauro. Per le «Eumenidi» di Eschilo la trasformazione in melologo avrà la sua prima messa in scena proprio a VeliaTeatro: «È un’opera che presenta caratteri di modernità, nel tema del processo giusto come pure nel dibattito sulla differenza tra reato e peccato. E recuperare i cori che contengono notevoli spunti di riflessione è un modo per presentarla al pubblico in maniera più diretta». L’appuntamento. Nella quarta serata di VeliaTeatro 2013, venerdì 16 agosto alle ore 21 sull’acropoli dell’area archeologica di Elea-Velia, ad Ascea (SA), sono rappresentati «Due melologhi da Eschilo e Euripide: Eumenidi e Elena», eseguiti dal Quintetto d’archi della Camerata Strumentale dell’Università di Salerno. Con le musiche del compositore greco Nikos Xanthoulis (voce e lyra) e i testi del filologo e musicista Angelo Meriani (voce recitante), suonano Vincenzo Meriani e Elena Nunziante (violini), Michela Coppola (viola), Matteo Parisi (violoncello), Nicola Memoli (contrabbasso). Ufficio Stampa VeliaTeatro Bartolomeo Ruggiero: [email protected] – [email protected] – 329 3267300