Sole»: il destino che si rovescia e la fragilità della

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VELIATEATRO 2015 – XVIII EDIZIONE
PARCO ARCHEOLOGICO DI ELEA-VELIA (SA) – 3-22 AGOSTO
«SOLE»: IL DESTINO CHE SI ROVESCIA E LA FRAGILITÀ DELLA CONDIZIONE UMANA
VALENTINA CAPONE IN SCENA CON UNO SPETTACOLO VISIONARIO CHE NASCE DALLA GRANDE TRAGEDIA DI EURIPIDE
MARTEDÌ 22 AGOSTO LA SETTIMA E CONCLUSIVA SERATA. PRECEDE LO SPETTACOLO UN INTERVENTO DELLA FILOLOGA FIORA SCOPECE
Le suggestioni della grande tragedia antica per la chiusura di VeliaTeatro 2015. Sabato 22 agosto
(ore 21), va in scena «Sole», spettacolo di e con Valentina Capone, liberamente tratto da «Le
Troiane» e da «Ecuba» di Euripide. Nel settimo e ultimo appuntamento con la XVIII edizione della
rassegna di teatro antico sull’acropoli del Parco Archeologico di Elea-Velia, arriva un’originale
composizione che pesca nel repertorio euripideo per rappresentare il destino che si rivolta. La
fragilità della condizione umana è incarnata dalle prigioniere di guerra in balia dei Greci vincitori
sullo sfondo di Troia in fiamme. Sono donne rimaste sole e poi strappate da una realtà che non
esiste più. L’esito di un sorteggio assegna Cassandra ad Agamennone, Ecuba ad Odisseo,
Andromaca, privata del figlioletto Astianatte, a Neottolemo. Ciò diventa metafora di una “legge di
natura” che trasforma tutto nel suo opposto: chi era libero e felice, ora è schiavo e sofferente. E
tutto ciò simboleggia il Sole, che illumina e dà vita e allo stesso tempo quella vita essicca.
I testi di riferimento di «Sole» sono «Ecuba» e «Le Troiane». Ma nella struttura costruita su queste
due tragedie di Euripide si inseriscono suoni, parole e frammenti altri. Tra questi, la storia di Etora,
un personaggio di fantasia che commenta gli accadimenti sulla scena dal suo punto di vista. Etora è
l’improbabile amante di Ettore, che rimasta sola, cerca di raggiungere l’eroe in battaglia. «Sole» è
uno spettacolo visionario, in cui musiche e luci non sono semplice accompagnamento ma diventano
esse stesse sensazione. Come da altri mondi, i Radiohead, Chopin e una canzoncina per bambini
invadono la memoria. La scenografia è essenziale – tre sedie e uno scudo sospeso (il sole?) – perché
lo spazio sia tutti i luoghi e nessuno. Regia, ideazione, spazio scenico e costumi sono a cura di
Valentina Capone. Le maschere sono di Stefano Perocco Di Meduna.
La protagonista. Valentina Capone, attrice e regista teatrale, ha studiato recitazione al Teatro Studio
Alessandro Fersen e al Mulino di Fiora diretto da Perla Peragallo. Nel 1992 è entrata come allieva attrice e
regista all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e dal 1995 ha fatto parte del Teatro di Leo,
collaborando con Leo de Berardinis sia come attrice che come assistente alla regia in numerosi spettacoli («Il
ritorno di Scaramouche», «King Lear» e «La Tempesta» di Shakespeare, «Totò Principe di Danimarca
dall’Amleto di Shakespeare»). Tra le sue interpretazioni: «Macbeth-Inferno» di W. Shakespeare, «Le Troiane»
di Euripide, «Il Gabbiano» di A. Cechov, «Confidenze troppo intime» di J. Tonnerre. Sue opere sono: «Sole»,
«Fiabe Nordiche», «La Prima Stanza». Tra i riconoscimenti, il Premio Eti - Gli olimpici del teatro categoria
Attori emergenti 2009 con lo spettacolo «Sole».
La serata è introdotta da un intervento dal titolo «Le Troiane. Dal mito alla scena», a cura di Fiora
Scopece, dottoressa di ricerca in Filologia Greca e Latina all’Università di Bologna e studiosa di
dramma antico e della sua ricezione nel teatro contemporaneo, con particolare interesse per l’opera
di Leo de Berardinis.
La manifestazione, organizzata dalla Associazione Culturale Compagnia Michele Murino Cilento Arte, si
svolge con la partecipazione di: Soprintendenza Archeologia della Campania, Comune di Ascea, Parco
Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Pro Loco di Ascea, Regione Campania, Ente Provinciale per
il Turismo di Salerno; con il patrocinio morale dell’Università degli Studi di Salerno, con la collaborazione
scientifica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e in collaborazione con l’Università degli Studi
di Urbino Carlo Bo.
Botteghino 15 euro; 10 euro per bambini sotto i 12 anni. Navette gratuite dal parcheggio all’ingresso del
Parco Archeologico di Elea-Velia per l’acropoli dalle 19.30. Il pubblico potrà rifornirsi gratuitamente di acqua
in bottiglie. L’area degli spettacoli è dotata di servizi chimici. Durante il festival è presente un presidio della
Croce Rossa Italiana sezione di Agropoli. INFO: www.veliateatro.it – tel. 334 3266442 – Pro Loco di Ascea tel.
0974 972230 – Arte’m (biglietteria del Parco Archeologico di Elea-Velia) tel. 0974 271016
UFFICIO STAMPA: BARTOLOMEO RUGGIERO - TEL. 329 3267300 - EMAIL [email protected][email protected]
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