7 Struttura e ordine sociale 2015

Il funzionalismo e
il paradigma dell’ordine
Emile Durkheim (1858-1917)
Sociologia dell’Educazione
Università di Milano-Bicocca
Lezione dell’11 marzo 2015
Emile Durkheim
Biografia
 1858 nasce a Epinal, Lorena (Francia) in una
famiglia degli ebrei osservanti; il suo padre era
rabbino
 1879 studia all’Ecole Normale a Parigi
 1887 cattedra di sociologia all’Università di
Bordeaux
 1896 fondatore della rivista l’Année sociologique
 1902 cattedra alla Sorbonne di Parigi di Pedagogia
e Sociologia
Opere
 1893 “La divisione del lavoro sociale”
 1895 “Le regole del metodo sociologico”
 1897 “Il suicidio”
 1912 “Forme elementari della vita religiosa”
Problemi fondamentali della sociologia
Il problema dell'ordine → il problema della coesione
sociale → riproduzione della società nel tempo
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Che cosa tiene insieme la società?
- la questione dell’ordine sociale → studio dei
meccanismi fondamentali della vita sociale →
strutturazione del sistema sociale
- la morale → un insieme delle norme alle quali ciascun
membro della società è vincolato
Vincoli – dimensione coercitiva della società
- dall'esterno → infrangere una norma provoca sanzioni
- dall'interno → spinta intrinseca all'uomo a rispettare le norme
- ‘sentimento morale’ → la morale comune → fonda la
solidarietà
La divisione del lavoro sociale (1893)
- la società moderna → ampia differenziazione di funzioni e
mestieri
- il tema del libro → la relazione tra individuo e collettività
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Come può questa società mantenersi coesa?
Solidarietà
- meccanica → somiglianze → società arcaiche
- organica → differenze → società moderne
- la divisione del lavoro → l’espressione della
differenziazione sociale e non solo della differenziazione
dei mestieri
Coscienza collettiva/coscienza individuale
- rapporto della coscienza collettiva con i due tipi di
solidarietà
- priorità della società sull’individuo → i fenomeni
individuali vanno spiegati sulla base dello stato della
collettività
- studio della coscienza collettiva/rappresentazioni
collettive (fenomeno astratto) → attraverso indicatori
concreti dei fatti morali (regole dei comportamenti)
- un esempio → i fenomeni giuridici → differenza tra:
diritto repressivo
(penale)

solidarietà meccanica
diritto restitutivo
(civile, amministrativo …)

solidarietà organica
- il reato → ciò che viola la coscienza collettiva
- sanzione → soddisfa la coscienza collettiva
La causa dello sviluppo della divisione del lavoro nelle
società moderne → l’aumento del volume e della densità
materiale e morale di una società
- società semplici → persone simili → azione limitata da
forte coscienza collettiva
- società complesse → individui unici
- maggiore specializzazione degli individui nella divisione
di lavoro → maggiore interdipendenza degli individui
all'interno della società
- il senso di solidarietà cresce con la consapevolezza e il
riconoscimento dell'interdipendenza
Le regole del metodo sociologico (1895)
La teoria del fatto sociale → considerare i fatti sociali
come ‘cose’: il fatto sociale esercita una costrizione
sugli individui
Fatti sociali
→ dominio proprio della sociologia
→ vengono trattati come se fossero le cose
→ nascono dall'interazione degli uomini fra loro
- la società → una realtà sui generis → superiore
alla vita dei suoi membri
- la società si esprime nei fatti sociali
- sociologia → la scienza che studia l'insieme dei
fatti sociali
Fatto sociale
“… un ordine di fatti che presentano caratteri molto
specifici: essi consistono nei modi di agire, di pensare e di
sentire esterni all’individuo, e dotati di un potere di
coercizione in virtù del quale si impongono ad esso. Di
conseguenza essi non possono venire confusi né con i
fenomeni
organici,
in
quanto
consistono
di
rappresentazioni e di azioni, né con i fenomeni psichici, i
quali esistono soltanto nella e mediante la coscienza
individuale. Essi costituiscono quindi una nuova specie, e
ad essi soltanto deve essere riservata la qualifica di sociali.
… Il loro substrato non essendo l’individuo può essere
soltanto la società.”
Diventano concreti nel costume, nei comportamenti
stabiliti e stabili nel tempo, nelle consuetudini, nelle
tradizioni, nelle leggi, nei sentimenti, nelle sanzioni.
Il metodo
- il principio della uni-causalità
- la distinzione: normale  patologico
- la spiegazione dei fenomeni sociali in quanto
causati da altri fenomeni sociali
- causa efficiente che produce un fenomeno  la
funzione che esso assolve
- la prova della spiegazione fornita → il metodo delle
variazioni concomitanti o metodo comparativo
Il suicidio (1897)
Il suicidio → prima ricerca sociologica empirica →
discussione dei dati statistici alla luce di una teoria
dell’integrazione sociale.
- suicidio come ‘fatto sociale’ (non individuale)
- l’interesse per il tasso di suicidi in una data società →
rapporto con il grado di integrazione sociale
I Confutazione delle teorie preesistenti
II Ricerca delle correlazioni positive:
- si suicidano più protestanti che cattolici
- il livello di integrazione sociale diverso offerto dalle due
religioni
III Elaborazione di una tipologia di suicidi.
Elaborazione di una tipologia di suicidi
- suicidio ‘egoistico’ → minore l’integrazione sociale,
maggiore il tasso di suicidi → ruolo della famiglia e delle
diverse forme religiose nella prevenzione
- suicidio ‘altruistico’: eccessiva integrazione sociale →
l’individuo si annulla nel gruppo → gli imperativi sociali
interiorizzati
- suicidio ‘anomico’ → caratteristico della società
moderna → periodi di crisi, periodi di prosperità
economica
Anomia
- assenza o disintegrazione delle norme condivise legata
alla sproporzione tra aspirazioni e soddisfazioni
Le forme elementari della vita religiosa (1912)
- teoria generale della religione
- istituzioni religiose più semplici e primitive → studio
del totemismo
- totemismo → credenza in un rapporto di parentela tra
un gruppo umano e un essere o una categoria di esseri →
animali, piante, fenomeni naturali
- dimensione del sacro → forza collettiva - impersonale
- fenomeni religiosi  fenomeni comunitari
- distinzione tra sacro e profano → la base della vita
religiosa
- dietro ogni forma di culto → l’adorazione della società
come potenza trascendente
La funzione della religione → preservare gli ideali
collettivi, rinsaldare la coesione del gruppo
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La religione come la forza della società trasfigurata
L’introduzione alla sociologia della conoscenza →
l’interpretazione sociologica delle forme del pensiero
umano
- le categorie del pensiero → l’esempio: lo spazio e il tempo
hanno origini sociali, sono creati dalla società
-la suddivisione del tempo in giorni, settimane, mesi, anni
→ corrisponde alla periodicità dei riti, delle feste, delle
cerimonie
-- riti come rappresentazioni collettive
Come favorire l’integrazione degli individui nella società?
- gruppo familiare, religioso, politico → insufficienti.
-il ruolo delle ‘corporazioni’ → le organizzazioni
professionali di lavoratori e datori di lavoro come ‘scuole
di disciplina sociale’
Rituali sociali
- alta densità sociale, consapevolezza del gruppo,
presenza di simboli
- l’attenzione concentrata sugli stessi gesti/oggetti, sulle
presenze reciproche
- l’importanza della durata e frequenza dei rituali
Le emozioni
- ‘effervescenza collettiva’ → mutamento sociale
- finalità → ravvivare il senso di appartenenza sociale