Lunedì 30 giugno 2014 ________________________________________________________________________________ Botulino nelle conserve: alimenti preparati in casa senza rischio. I consigli della fondazione Veronesi Donatella Barus, Fondazione Veronesi Il botulismo alimentare è una malattia infettiva che colpisce raramente (20-30 persone l’anno in Italia), ma con conseguenze potenzialmente gravi. La gran parte dei casi derivano dal consumo di alimenti conservati e preparati in casa. ALIMENTI A RISCHIO – Sono da considerare sempre potenzialmente contaminati gli alimenti sott’olio, spezie o vegetali, le verdure non acide in olio o in acqua, zuppe, minestroni non refrigerati in modo idoneo, le conserve etniche, i sotto vuoto fatti in casa. Non sono a rischio botulino, invece, gli alimenti freschi (l’insalata, ad esempio può essere contaminata dal batterio che produce la tossina, ma quest’ultima si forma solo negli alimenti conservati), gli alimenti cucinati, gelati, surgelati, le conserve acidificate, le marmellate e le confetture, le semi-conserve marinate (il pesce, ad esempio), i cibi in salamoia (purché preparati con una soluzione contenente sale al 10% di contenuto di sale). I SINTOMI – Tutti gli esperti concordano nell’importanza di informare le persone, dai consumatori ai medici, anche per ridurre gli allarmi inutili e dannosi. A partire dai sintomi. L’intossicazione si manifesta a distanza di molte ore dall’ingestione del cibo contaminato. "Anche una settimana" precisa Davide Lonati, del Centro Antiveleni di Pavia. "La tossina botulinica – spiega – danneggia la trasmissione nervosa. I primi sintomi sono spesso sottovalutati perché lievi, e sono nausea, diarrea, vomito, dolori addominali. Di solito l’allarme scatta in una seconda fase, con i sintomi neurologici che riguardano i nervi cranici: secchezza della bocca, difficoltà a deglutire o parlare, offuscamento visivo, difficoltà a mettere a fuoco, ptosi della palpebra, che cioè non si riesce a sollevare e che obbliga a “cercare le stelle”, ovvero a camminare con il capo rialzato per poter vedere davanti a sé. Fino a paresi facciale e insufficienza respiratoria. A volte il paziente teme un ictus, ma la paralisi da botulino è sempre simmetrica". 1/2 Lunedì 30 giugno 2014 ________________________________________________________________________________ LE LINEE GUIDA – "La tossina botulinica è il veleno più potente conosciuto dall’uomo", spiega Fabrizio Anniballi, esperto del Centro nazionale di riferimento per il Botulismo dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). "Un solo grammo potrebbe uccidere 14.000 persone. Qualche anno fa un bambino accusò sintomi anche gravi dopo avere messo in bocca un’oliva, neppure masticata perché aveva un cattivo sapore". Per questo, è stato preparato un manuale con le prime Linee guida per la corretta preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico. Le contaminazioni pericolose, infatti, riguardano alimenti conservati e quasi sempre casalinghi (solo l’8,5% dei casi confermati dal 1984 ad oggi riguardava prodotti industriali). L’alimento “colpevole” è identificato appena in 4 casi su 10, ma si tratta soprattutto (70% del totale) di vegetali in acqua o olio. Ogni consumatore, raccomandano gli esperti, deve considerarsi responsabile della sicurezza alimentare. Per questo il CNRB ha curato una pubblicazione destinata a chiunque voglia cimentarsi con le conserve fatte in casa, le Linee guida per la corretta preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico, con la collaborazione del Ministero della Salute, l’Università di Teramo e il Centro Antiveleni di Pavia.