Inside McDonald’s, tuo figlio ne farà parte! 1 Sommario Inside McDonald’s, ........................................1 tuo figlio ne farà parte! Introduzione alla tesina ..................................3 Dove tutto è iniziato...........................................4 Super Size Me....................................................6 Super Size Me - Obesità ..................................7 Mc bambino ....................................................8 Kids Marketing ............................................10 Mc Vendita ..................................................11 McDonald’s e ..................................................11 la Globalizzazione sociale Pubblicità ........................................................12 McSpot - Analisi ........................................... 13 Fonti..............................................................14 2 Introduzione alla tesina Al quarto anno delle superiori avevamo un compito da realizzare in campo fotografico, un ritratto di noi stessi associati al cibo. La mia idea è subito stata dipingermi o meglio, truccarmi il viso e parte del corpo con i cibi che amo di più, perchè tuttavia sono parte di me stessa . Siamo ciò che mangiamo? In realtà sì!. Come gusto, ho scelto il salato, il fritto : patatine, panzerotto, hamburger e pizza. Ho scelto il McDonald’s come tesi principale della mia tesina, perchè in passato lo frequentavo avendo un costo molto economico e essendo un posto dove stare in tranquillità ma soprattutto è stata una delle poche cose che mi ha colpito successivamente vedendo il documentario: “Super Size me” di Morgan Spurlock, la parte principale è il ruolo dehha i bambini, i bambini nuovi clienti del futuro, i bambini simbolo di innocenza, vengono usati in continuazione, per vendere. La pubblicità è tutto quello che serve per ingannarci e questa catena di fast food lo sa bene . 3 Dove tutto è iniziato... Nel 1937 apre il primo ristorante McDonald’s negli Stati Uniti per iniziativa dei fratelli: Richard e Maurice Mcdonald . Ray Kroc, un venditore di Multimixer per la società Oak Park, visita il ristorante dei fratelli Mcdonald a San Bernardino; entusiasta diventa il loro agente Licenziatario e fonda il marchio McDonalds. Nel 1957 McDonald’s conia la sigla S. Q.S ( Quality, Service and CleanLiness) La ricetta del successo era semplice: un menu’ ridotto a pochi e semplici alimenti, per ridurre i tempi di cottura ed evitare il ricorso a cuochi professionisti, ed un servizio rapido tipo catena di montaggio. venivano assicurati da subito i tre principi di base (velocità, qualità, prezzi bassi) su cui ancora oggi l’azienda imposta la sua offerta; a cui si aggiunge, successivamente la V ( Value for Money), questi diventano i principi del gruppo. Nel 1963 Si aggiunge la prima new entry nel menù originale, il Filet-O- Fish, creato dal licenziatario Low Groen. Nel 1965 McDonald’s , la ditta di Ray Kroc , si amplia ulteriormente e fa il suo 4 primo ingresso alla borsa di New York. Nel 1966 fa la sua prima apparizione Ronald McDonald alla tradizionale parata di Macy’s a New York nel giorno del Ringraziamento. Ronald McDonald_ la cui popolarità è oggi in Usa seconda solo a quella di Babbo Natale, è un clown con un grosso tamburo che si pone come interlocutore esclusivo per il mondo dei bambini – target primario per McDonald’s. Nel 1971, apre il primo McDonald’s in Europa, ad Amsterdam, nello stesso anno viene inaugurata la prima PlayLand ( struttura giochi per bambini) in California. Nel 1979 nascono gli Happy Meal, i regali di McDonald’s. Nel 1985 McDonald’s si insedia in Italia, viene aperto il primo ristorante a Bolzano. Nel 1986 Viene inaugurato il primo McDonald’s nella capitale Roma in piazza di Spagna . Nel 1989 l’offerta si amplia : arriva il pollo chiamato McChicken e le insalate. Nel 1990 apre il primo McDonald’s in Russia e in Cina Nel 1996 vengono aperti 10 locali in Italia e il Management diventa italiano. Negli hamburger, fornisce la carne il gruppo Cremonini, 100 % bovina. Sempre nel 1996 inizia ufficialmente l’epoca della contestazione al marchio, con il famoso processo denominato McLibel contro due attivisti inglesi. Questi, attraverso la distribuzione diffusa di volantini che accusavano la multinazionale di essere responsabile di gravi problemi ambientali ma non solo (dagli allevamenti alla deforestazione), volevano rovesciare la medaglia dell’alimentazione fast food di McDonald’s. Nel 1997 McDonald’s apre 100 ristoranti in Italia. Nel 1999 McDonald’s aderisce alla campagna Europea sulla Sicurezza Alimentare, promossa dalla commissione Europea e gestita in Italia dall’Unione Nazionale Consumatori. Per rispondere alle esigenze dei consumatori, l’azienda inserisce le informa- zioni nutrizionali dei prodotti sui depliant dei ristoranti. Arriva inoltre l’HACCP, il sistema di analisi e controllo degli alimenti. McDonald’s collabora con l’Inn, Istituto Nazionale della Nutrizione, nei ristoranti vengono infatti diffuse le “ Linee guida per una sana alimentazione italiana”. Nello stesso anno nasce la fondazione per L’infanzia Ronald Mcdonald Italia. Nel 2004 le informazioni nutrizionali vengono introdotte sulle tovagliette. 5 Super Size Me Un film di Morgan Spurlock durata: 98 minuti Usa 2004 6 Nel 2002 un paio di ragazze citarono in giudizio McDonald’s. “ Se siamo obese”, affermavano “è colpa sua”. Uno dei punti a favore della difesa del “ Celebre Roland” fu che non c’erano prove che ad un’alimentazione esclusivamente fast- food conseguissero effetti simili. Fu per constatare questa “Intelligente” osservazione che lo scrittore e produttore Morgan Spurlock, decise di diventare la cavia di un esperimento tendente al suicidio ( se non reale sicuramente mentale), un mese di solo McDonald’s autoimponendosi queste quattro semplici regole: Niente alternative: 1)mangiare solo quello che è disponibile nel menù 2)Nessuna maxi porzione a meno che non venga offerta 3)Nessuna scusa: mangiare tutti i piatti proposti dal menù almeno una volta 4)Nessun Salto: tre pasti al giorno: colazione , pranzo e cena. Super Size Me - Obesità L’obesità si definisce come un eccesso di massa grassa determinante conseguenze gravi per la salute. Nella pratica clinica, la stima della massa grassa si valuta sul calcolo dell’indice di massa corporea ( IMC), quest’indice è il rapporto del peso (espresso in Kg), sul quadrato dell’altezza. I bambini incitati dalle pubblicità , consumano degli alimenti facoltativi , con forte carico energetico , hanno delle proprietà piacevoli ma provocano meno sazietà, da cui deriva un sovra-consumo ed una trasformazione in tessuto adiposo. In America è un problema molto evidente: 40 milioni sono obesi ed è la prima causa di morte. 300 mila le vittime annuali. L’obesità infantile è un problema di notevole rilevanza sociale, i principali fattori di rischio sono: l’alimentazione, la sedentarietà e i fattori genetici. Un’ iperalimentazione nei primi 2 anni di vita aumenta il numero e le dimensioni degli adipociti, aumentando la predisposizione all’obesità. I bambini fanno sempre meno attività fisica: vengono accompagnati a scuola in macchina, passano troppo tempo davanti alla tv o al computer. Le conseguenze sono: problemi respiratori,grasso torace e addome riduce volumi polmonari per ridotta espansione, asma, apnee notturne;problemi cardiaci,ipertensione, disturbi psicologici, sfiducia in sé, depressione Viene curata a seconda dell’obesità: obesità grave: intervento chirurgico obesità media: diete di 400/700 Kcal + modificazioni abitudini alimentari obesità lieve: diete 1200/1500Kcal + es. fisico. I genitori sono responsabili dell’alimentazione del figlio quindi dovrebbero essere i primi a notare l’aumento di peso nel bambino. Eliminare: cibo spazzatura, snack, bibite zuccherate. Aumentare: attività fisica e consumo di verdure e frutta. 7 Mc bambino Mc Donald’s si presenta come un grande difensore dei bambini e per questo si arma di un completo arsenale: Seggioloni per bambini, gentilmente messi a disposizione, area giochi, animazione del Clown Ronald Mcdonald, feste di compleanno tra amici, laboratori per bambini. McDonald propone ai suoi piccoli clienti un menù adatto alla loro età e ai loro bisogni( Happy Meal), composto da un panino caldo, patatine, una bibita, “cookies”,e rallegrato da un regalo diverso ogni settimana. L’impegno in favore dei bambini può essere spiegato tenendo conto di tre fattori, primo dei quali il ruolo occupato dal bambino nella famiglia attuale; esso infatti è la figura migliore per rappresentarla. Proprio quando quest’ultima non smette di ricomporsi attorno alla propria pro genitura, diventa unico punto fisso. Un tale impegno traduce anche il fatto che il bambino costituisce ormai il principale prescrittore alimentare, 8 visto che sceglie il 70% della propria alimentazione e di quella dei suoi genitori. L’impegno in favore dei bambini si spiega infine considerando la posizione centrale che occupano in tutta la simbologia della ristorazione rapida. L’infanzia costituisce infatti non solo un segmento di clientela privilegiata, ma anche un modello di comportamento per tutti, piccoli e grandi. Non si può considerare il bambino un consumatore come gli altri: egli è infatti per la sua età, un essere eccessivamente debole, estremamente condizionabile: non sa ad esempio discendere la realtà dalla fantasia, uno spot pubblicitario da un film o da un documentario. La sua estrema suggestionabilità è sfruttata dalle società di Marketing che tentano d’influenzare i bambini, fin dai primi mesi, utilizzando ad esempio i personaggi del mondo dell’infanzia ( Paperino, Topolino) per incrementare la confusione tra realtà e finzione, e inducono a credere che l’esperienza desiderante del bambino aspiri al prodotto, mentre si rapporta alle figure umane messe in scena, le quali introducono dei sostituti genitoriali nella creazione e nel mantenimento del desiderio. Questo ha bisogno della negazione del ruolo dei genitori reali, che intervengono solo in quanto agenti economici dispensatori di denaro. Papà e mamma danno i soldi e la loro funzione termina qui, sono semplici mediatori tra i figli ( i loro bambini) e la Madre ( l’hamburger) e il Padre ( il pagliaccio Mcronald). Ogni altra missione genitoriale sarebbe superflua perché metterebbe in discussione l’uguaglianza di ciascun figlio davanti McDonald’s. la sensazione di fare come il suo eroe, comprando un hamburger, e proietta su McDonald’s la stessa buona immagine di cui già vanta Topolino o qualsiasi altro personaggio; ogni cliente diventa così un agente di commercio. Lo scambio di giocattoli è uno dei modi per far parlare gratuitamente del marchio. Gli obiettivi sono: 1) fidelizzare il cliente-bambino destinato a diventare un futuro consumatore, specie nel periodo dell’adolescenza. 2) il bambino è lo strumento per trascinare tutta la famiglia da McDonald’s, acquisendo ulteriori clienti. Il menù bambino possiede un impatto visivo estremamente forte, il regalo è spesso una statuetta che rappresenta un personaggio in voga al momento, la scelta del giocattolo che induce all’acquisto è particolarmente giudiziosa: il bambino ha 9 Kids Marketing Gran parte del budget del marketing è impiegata per impiantare i brand (marchi) nel cervello dei piccoli consumatori, perché le nostre preferenze per i prodotti attecchiscono dentro di noi ancora prima di nascere. Il linguaggio materno è udibile dall’utero, ma quello che non si sapeva è che la musica lascia nel feto un’impressione duratura in grado di plasmare i gusti che avranno da adulti. Le ultime scoperte confermano che ascoltare reclame e jingle pubblicitari nell’utero ci predispone favorevolmente nei confronti dei brand associati. Il marketing lo sa e ha iniziato ad escogitare modi per capitalizzare tale spregiudicato fenomeno… Con il kids marketing si coinvolgono i bambini nei giochi, monitorando il loro comportamento e preferenze, il tutto per aggiornare gli assortimenti dei supermercati: ridisegnare forma e colore degli scaffali, arricchire i totem posizionati di fianco alle casse, ecc. Non a caso giocattoli e merendine sono disposti a circa un metro da terra, alla portata dei più piccoli. I bambini sotto i tre anni (guardano 40.000 spot pubblicitari all’anno e conoscono più nomi di personaggi pubblicitari che animali), solo negli Usa, rappresentano un mercato da 20 miliardi di dollari! A 6 mesi i bambini sono in grado di formarsi un’immagine mentale di loghi, e infatti i biberon e passeggini vengono decorati con personaggi ad hoc. I loghi riconosciuti a 18 mesi saranno preferiti anche da adulti. Per finire, condizionando i bambini agli acquisti si condizionano anche i genitori: il 75% degli acquisti spontanei può essere ricondotto a un bambino e una madre su due compra un alimento che è stato chiesto dal figlio. 10 Mc Vendita Le cucine sono organizzate in modo da creare una falsa trasparenza, dando un senso di sicurezza, di franchezza assoluta perché si vede tutto. Questa sapiente messa in scena nasconde però, il lavoro del personale, pur creando l’illusione di mostrarlo. Il cliente infatti vede veramente le persone al lavoro, ma di fatto riesce a focalizzare solo le teste, non vede né i prodotti in fase di preparazione, né le mani che si bruciano con l’olio, McDonald’s mostra solo ciò che è commercialmente efficace, come la pulizia della sala o il sistema di ordinazione veloce. McDonald’s e la Globalizzazione sociale Dà a ciascuno la possibilità di mangiare apparentemente gli stessi prodotti,e permette di regredire allo stato biologico o psicologico, senza considerare l’età , il sesso, la religione e la provenienza, costituisce quindi un luogo di oblio, dove si perdono i propri riferimenti, diventa uno spazio senza qualità ma simula l’immediata felicità. Questo legame sulla mancata differenziazione crea certo uno stato di euforia. 11 Pubblicità Il moderno obbiettivo della pubblicità non è solo di vendere merci o servizi, ma indurre desideri e bisogni. Le politiche di comunicazione di oggi sono principalmente rivolte a differenziare il prodotto e ad accrescerne il valore percepito. In grado di condizionare desideri e aspettative nell’immaginario collettivo, la pubblicità sta cambiando non solo aspetto e forma, ma anche finalità. Inoltre ha successo, quando incarna la società del momento. Una campagna pubblicitaria può essere caratterizzata da diverse intenzioni: 1) campagna di posizionamento: quando si limita a confermare il ruolo di una marca o di un prodotto all’interno di uno specifico settore di mercato; 2) campagna di lancio, quando si riferisce al lancio di un nuovo prodotto; 3) campagna d’immagine, quando si preoccupa più di promuovere la marca aziendale rispetto ai singoli prodotti; 4) campagna istituzionale, quando si occupa specificatamente dell’immagine dell’azienda stessa; 5) campagna pilota, quando ha il fine di testare delle scelte. 12 McSpot - Analisi Campagna di posizionamento: McDonald’s si limita a confermare il ruolo di una marca o di un prodotto all’interno di uno specifico settore di mercato. “Hai scelto un giorno per andare via di casa, hai scelto un paese lontano dal tuo,hai fatto scelte che altri non hanno capito, hai scelto di diventare grande tutti i giorni” Scegliere non è sempre facile, da McDonald’s Sì! Lo spot, come tutti i messaggi pubblicitari, ha una doppia natura. Il primo livello della comunicazione ci dice più o meno questo: McDonald’s è un posto che ti accoglie anche se le tue scelte non sono quelle che piacciono alla maggioranza delle persone. Il secondo livello contiene il messaggio emozionale: la tua “diversità” è la tua “forza”. Il terzo livello è quello della persuasione: se non hai una vita facile, se sei uno straniero in un paese ostile o se sei una ragazzina rimasta incinta di un tuo coetaneo, McDonald’s ti imbandisce la tavola con un menù a solo € 4,90, senza contare i consigli sull’alimentazione in gravidanza, del lavoro che non troverai, della difficoltà di vivere in un posto come questo. Scegliere non è sempre facile, il più è obbligo. 13 Fonti I figli di McDonald’s: la globalizzazione dell’hamburger Di Paul Ariès http://www.ilfattoalimentare.it/fast-food-marketing-abitudini-bambini.html Grafica Attiva di Claudio e Daniele Tognozzi http://www.disinformazione.it/persuasori_occulti.htm ( Nel 1957 Vance Packard “I persuasori occulti”) http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/03/mcdonalds-e-la-comunicazione-pubblicitaria-scegliere-non-e-sempre-facile/644691/ http://www.mcdonalds.it/azienda/storia Super Size Me ( documentario) Tesi di Laurea - obesità L’obesità nel bambino e nell’adolescente pdf 14