LA PUBBLICITÀ CHE INGRASSA Anche l`Irccs Burlo Garofolo

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LA PUBBLICITÀ CHE INGRASSA
Anche l'Irccs Burlo Garofolo aderisce alla campagna promossa dall’organizzazione AltroConsumo
contro l'obesità infantile. In questi giorni prende infatti il via la campagna intitolata “pubblicità che
ingrassa” per aiutare a combattere l’obesità infantile, che punta a sensibilizzare le famiglie nel
gestire il rapporto con le pubblicità che favoriscono il consumo di cibi e bevande potenzialmente
connesse con l'aumento di peso nei piccoli.
Uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sugli effetti del marketing alimentare
indirizzato ai bambini – fa sapere AltroConsumo - sostiene che la pubblicità di cibi ricchi di grassi,
zuccheri e sale ha un effetto diretto sui bambini che sviluppano, così, una preferenza al consumo di
questi alimenti concausa dell’insorgere di sovrappeso, obesità e delle malattie correlate. In Italia
quattro bambini su dieci - tra i 6 e i 9 anni - sono obesi o in sovrappeso e il tasso continua ad
aumentare. La campagna vuole sensibilizzare le Istituzioni e la società civile affinché si adotti in
sede OMS un Codice internazionale di autoregolamentazione sulla pubblicità di alimenti e bevande
destinate ai più piccoli. Il Burlo Garofolo, storicamente impegnato nel contrasto agli stili di vita
pericolosi per la salute fin dalla prima infanzia e nell’adolescenza, non ha voluto far mancare il suo
sostegno all’iniziativa. Infatti, il tema è molto attuale in quanto anche nella nostra Regione il
problema dell’obesità infantile sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti, in un clima
generale di grave indifferenza, che induce spesso a considerare “normali” anche situazioni ormai
chiaramente a rischio di pesanti complicazioni per il futuro dei nostri ragazzi.
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