Liceo Statale Galileo Galilei Scientifico - Classico - Artistico - Linguistico Piano per l’ Inclusione Scolastica Premessa Compito istituzionale della scuola è: promuovere equità in un contesto di disuguaglianze inevitabili, costruire progetti di vita di successo, prevenire e contrastare il fallimento, l’abbandono, la demotivazione. Alla luce di questa considerazione, vanno lette e considerate le “nuove” normative, anticipate fin dalla pubblicazione del DPR 275/99, Regolamento dell’Autonomia Scolastica, che individuava nel successo formativo di tutti e di ciascuno la mission della scuola autonoma. Il Liceo statale “G. Galilei”, volendo assicurare il successo formativo a tutti gli alunni, valorizzando le diversità e promuovendo le potenzialità di ciascuno, intende attuare e potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità anche di quegli alunni che, con continuità o per determinati periodi, manifestino Bisogni Educativi Speciali ossia difficoltà di apprendimento e/o disagio comportamentale. Il termine “BES” secondo la Direttiva MIUR 27/12/2012 è un contenitore concettuale che include diverse sottocategorie: DIVERSA ABILITA’ (già tutelata dalla L.104/92) DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento, tutelati dalla L.170/10) ADHD (Disturbo da deficit di attenzione e iperattività) Funzionamenti cognitivi BORDERLINE, altri disturbi evolutivi, disturbi dello spettro autistico lievi… (certificabili) DISAGIO PERSONALE, PSICOLOGICO, SOCIO-AMBIENTALE DISAGIO LINGUISTICO, CULTURALE ED ETNICO Le ultime due categorie sono individuate direttamente dagli insegnanti. Il Piano individua gli interventi che saranno intrapresi nell’anno scolastico in corso per affrontare le problematiche riguardanti l’inclusività degli alunni con BES. Tali interventi coinvolgono soggetti diversi: insegnanti, famiglie, équipe medica, esperti esterni ecc. e, a livello di Istituzione scolastica, saranno gestiti integrando al meglio i contributi delle diverse professionalità coinvolte. Parte integrante del Piano di Inclusione Scolastica è il Piano Annuale d’Inclusione(PAI), da redigere entro il mese di giugno a cura del GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusività), riferito a tutti gli alunni con BES. Il Gruppo procederà a un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi d’inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso, e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche per incrementare il livello d’inclusività generale della scuola nell’anno successivo. Il Piano sarà discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e sarà aggiornato a settembre, in base alle risorse effettivamente assegnate alla scuola. 1 FIGURE COINVOLTE: DIRIGENTE SCOLASTICO Il Dirigente Scolastico è garante del processo di integrazione. A tal fine assicura al proprio Istituto: il reperimento di ausili e/o attrezzature necessarie nel caso di precise esigenze dell’alunno; la richiesta nell’ organico di docenti di sostegno; la collaborazione anche con Enti e Associazioni esterni. GRUPPO di LAVORO per l’inclusione d’ISTITUTO (GLI) Composizione Gruppo integrato da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola: il Dirigente Scolastico, o persona delegata dal medesimo, che lo presiede; il docente referente di Istituto delle diverse tipologie di BES; i coordinatori o i referenti dei Consigli delle classi in cui siano presenti alunni con BES; i docenti specializzati per le attività di sostegno degli alunni con disabilità certificata; un rappresentante dei genitori; un rappresentante degli studenti; uno o più rappresentanti degli operatori sociali o sanitari che al di fuori dell’Istituto si occupano degli alunni con BES. Competenze Il GLI di Istituto svolge le seguenti funzioni, a esso attribuite dalla C.M. n. 8 del 06 marzo 2013: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere; focus/confronto su casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLOperativi, sulla base delle effettive esigenze; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività, riferito a tutti gli alunni con BES, da sottoporre al Collegio dei Docenti e da inviare agli Uffici competenti, anche per l’assegnazione delle risorse di sostegno; adattamenti al suddetto Piano, in base alle risorse assegnate, nel mese di settembre; formulazione di proposte per la formazione e per l’aggiornamento del personale; interazione con i servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.); definizione dei criteri generali per la stesura di PDP; organizzazione momenti di approfondimento/formazione/aggiornamento sulla base delle necessità rilevate all’interno dell’istituto. Convocazione e riunioni Le riunioni del GLI di Istituto sono convocate e presiedute dal Dirigente Scolastico o da un docente espressamente delegato. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei componenti. Di ogni riunione deve essere redatto apposito verbale. Il GLI si può riunire in: a) seduta plenaria, con la partecipazione di tutti i componenti; b) seduta dedicata, su proposta del referente del GLO o del coordinatore del Consiglio di Classe, con la partecipazione delle persone che si occupano in particolare di un alunno. 2 REFERENTE per gli alunni BES/DSA Competenze supportoai Cdc per l’individuazione di casi di alunni BES; coordinamento per la compilazione del Piano didattico personalizzato; cura una sezione della biblioteca dedicata alle problematiche sui BES; gestisce il sito web della scuola in merito ai BES; ricerca e produzione di materiali per la didattica; cura il rapporto con gli Enti del territorio; monitorazione/valutazionedei risultati ottenuti; pianificazione degli incontri famiglia-docenti. CONSIGLIO DI CLASSE Competenze dei Consigli di Classe con alunni con BES diversi dalla disabilità Le competenze dei docenti dei consigli classe in merito ai BES (diversi dalla disabilità) sono: individuare le situazioni degli alunni che presentano un Bisogno Educativo Speciale, sia attraverso l’esame della documentazione presentata dalla famiglia oppure per iniziativa propria sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico (in tal caso la famiglia deve essere tempestivamente informata); discutere, concordare e approvare il percorso formativo più opportuno per i reali bisogni dell’alunno ed, eventualmente, elaborare il Piano Didattico Personalizzato; redigere il PdP, d’intesa con la famiglia, per gli alunni con BES; monitorare e verificare i PdP o altri percorsi individualizzati con le modalità e nei tempi previsti; predisporre, gestire e coordinare attività e progetti specifici per gli alunni con BES; formulare proposte su questioni di carattere organizzativo e di formazione dei docenti; proporre l’acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico; fornire dati e informazioni al GLI di Istituto nell’ambito di monitoraggi, progettazioni, ecc.; qualora ne ravvisi la necessità, chiedere la consulenza del GLI di Istituto che si riunisce in seduta dedicata; espletare al meglio le attività didattiche e di integrazione affinché esse risultino efficaci e realmente inclusive. I TEMPI: 1. Preaccoglienza (da febbraio a giugno dell’anno scolastico precedente) Nel periodo fissato per le iscrizioni, le scuole organizzano azioni di orientamento e di conoscenza, la famiglia consegna la diagnosi; Entro giugno il GLI valuta i livelli di inclusività dell’Istituto nell’anno scolastico in corso punti di forza e di debolezza, attività da programmare - utilizzando indicatori significativi; Entro il termine dell’anno scolastico l’istituto procede alla formazione delle classi, con l’attenzione di inserire gli alunni con BES secondo i criteri deliberati dal Consiglio di Istituto. 2. Accoglienza (all’inizio dell’anno scolastico, mesi di settembre e ottobre) A settembre il GLI rielabora il PAI adeguandolo alle risorse effettivamente attribuite all’Istituto ed individua gli obiettivi da realizzare Prima dell’inizio delle lezioni il Dirigente assegna le risorse di personale alle classi, tenendo conto di quanto previsto dal PAI. Il PAI viene recepito all’interno del POF, impegnando tutto il Collegio dei docenti a condividere la cultura inclusiva della scuola. 3 All’inizio dell’anno scolastico il Consiglio di Classe/Team acquisisce tutte le informazioni per redigere il PDP per gli alunni con BES (entro il primo trimestre). Effettua una rilevazione dei segnali di rischio di eventuali DSA. 3. Azioni mirate all’inclusione, verifiche e valutazioni in itinere (in corso d’anno) Nel corso dell’anno i docenti mettono in atto gli accorgimenti metodologiciprevisti dal PDP (strumenti, misure, valutazione personalizzata). A fine anno il Consiglio di classe/Team si confronta sulle metodologie e sugli esiti didattici, valuta e verifica (valutazione autentica, formativa più che sommativa), comunica alla famiglia, condivide. 4. Valutazione sommativa intermedia e finale - esami di Stato Il Consiglio di classe/Team anche in sede di scrutini intermedi e finali adotta criteri conformi ai profili valutativi esplicitati nel PDP. 5. Autovalutazione dell’inclusività di Istituto (mese di giugno) Il Collegio dei Docenti verifica i risultati raggiunti, in collaborazione con il GLI. GLI STRUMENTI: a) PDP alunni DSA Indicazioni normative Legge n. 170/2010, D.M. 12 luglio 2011 e Accordo Stato-Regioni del 27 luglio 2012 che ha stabilito quanto segue: - L'obbligo delle Regioni di accreditare degli Enti Certificanti; - L'indicazione delle caratteristiche che tali Enti devono avere (fondamentali l'équipe di lavoro e l'esperienza nel campo); - L'indicazione, per gli alunni delle classi terminali, di presentare la diagnosi non oltre il 31 marzo; - La proposta di un modello unico di diagnosi in cui siano presenti, tra l'altro, indicazioni operative chiare per la prassi didattica. Adempimenti della scuola, dei coordinatori e dei docenti dei consigli di classe: - La diagnosi non deve risalire a più di 3 anni (controllo del coordinatore di classe in segreteria didattica); - La famiglia richiede alla scuola l’elaborazione del PDP (piano didattico personalizzato). - Entro 3 mesi va elaborato il PDP. Nella predisposizione della documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia e gli operatori sanitari. Nel PDP sono elencate tutte le misure compensative e dispensative che il Consiglio di classe decide di adottare per l’alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologiche e gli strumenti che si ritengano opportuni. Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente, vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso d’anno. - Il PDP va consegnato dal coordinatore alla segreteria didattica che provvederà ad inoltrarne copia alla famiglia; dovrà essere firmato dal Dirigente scolastico, dal Consiglio di classe, dalla famiglia. - Si prevedono incontri periodici con la famiglia (in orario di ricevimento e in occasione dei consigli di classe) Nel caso di studenti privi di diagnosi, ma in cui si sospetta la presenza di DSA, la scuola deve darne comunicazione alla famiglia, che si incaricherà di contattare gli specialisti. b) PDP alunni con BES Indicazioni normative Direttiva ministeriale del 27/12/2012 in materia di “strumenti di intervento per alunni con BES e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” – C.M. 8 del 6/3/2013 Pianificazione dell'intervento 4 I Consigli di classe che rilevino la presenza di alunni con Bisogni educativi speciali certificati, anche in corso d’anno, stabiliscono gli opportuni interventi didattici individidualizzati, eventualmente formalizzati in un apposito PDP, stilato in collaborazione con la famiglia. Ove non sia presente una certificazione clinica (o diagnosi), il Consiglio di classe può adottare, in accordo con la famiglia, un PDP, motivando opportunamente (in apposito verbale) le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva degli alunni. Queste situazioni saranno prontamente segnalate agli esperti della ASL competente, per valutare ulteriori fasi di intervento. Verifica e valutazione dell’intervento Al fine di verificare l’andamento dell’intervento e la necessità di eventuali cambiamenti ad esso, si terranno incontri periodici nell’ambito dei Consigli di classe o, se necessario, con sedute appositamente convocate. Per l’A.S. 2015/2016 saranno attuate le seguenti azioni per l’incremento dell’Inclusività dell’istituto, scaturite dall’analisi del PAI redatto a Giugno 2015: Azioni per l’incremento dell’inclusività per il prossimo anno Costituzione di un gruppo di lavoro per raccogliere informazioni, certificazioni e diagnosi. Monitoraggio delle risorse interne alla scuola e previsione delle strategie di intervento. Attivazione di corsi di aggiornamento sulle problematiche BES: individuazione degli alunni, individuazione degli stili di apprendimento, metodologie e strategie didattiche operative, valutazione. Adeguamento della valutazione al percorso personale (PEI e PDP) Organizzazione gruppi di sostegno alunni con BES o sportelli d’ascolto Azioni di sostegno psicopedagogico con la presenza di una figura esperta Valorizzazione del ruolo delle famiglie nella progettazione: incontri di genitori del gruppo classe con la presenza dei docenti e psicopedagogista Promozione di percorsi formativi inclusivi: Laboratorio teatrale- Alternanza scuola lavoro Creazione Area riservata BES sul sito dell’istituto per condivisione informazioni e materiali Acquisto di strumenti utili per una didattica inclusiva 5