NORMATIVA DI RIFERIMENTO




Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
Circolare Ministeriale n.8 6 marzo 2013
Nota Prot. 1551 27 giugno 2013
Nota prot. 2563 22 novembre 2013
PREMESSA (Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012)
(…) ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali:
o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è
necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Va quindi potenziata la cultura
dell’inclusione
COSA SONO I BES? (Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012)
(…) In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di
ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi
specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché
appartenenti a culture diverse. (…) nello specifico si possono individuare tre grandi sotto-categorie
disabilità - disturbi evolutivi specifici - svantaggio socio-economico, linguistico, culturale
(…)gli alunni con competenze intellettive nella norma o anche elevate, ma con DSA sono stati oggetto
di importanti interventi normativi, tuttavia alcune tipologie di disturbi, non esplicitati dalla L.170/2010,
danno diritto ad usufruire delle stesse misure ivi previste (…)
Si fa riferimento in particolare a disturbi specifici del linguaggio, disprassie, disturbi dello spettro
autistico lieve, alunni con problemi di controllo attentivo definiti con l’acronimo A.D.H.D.
(…) Anche gli alunni con potenzialità intellettive non ottimali, descritti generalmente con le espressioni
di funzionamento cognitivo (intellettivo) limite (borderline) richiedono particolare considerazione. (…)
Si tratta di bambini o ragazzi il cui QI globale risponde a una misura che va dai 70 agli 85 punti e non
presenta però elementi di specificità.
CHI STABILISCE PER UNO STUDENTE EVENTUALI BES?
(Nota Prot. 2563 22 novembre 2013)
È compito solo della scuola individuare gli alunni per i quali è opportuna e necessaria l’adozione di
particolari strategie didattiche.
Nello specifico è compito del Consiglio di classe (per la scuola secondaria) o del Team docenti (per la
scuola primaria) individuare gli alunni con BES, sia in presenza di una diagnosi attestante uno
specifico disturbo (non riconosciuto dalla L.170), sia di una relazione che metta in evidenza particolari
fragilità che però non possano essere certificate (né con la L.104, né con la L.170), sia perché
dall’osservazione effettuata a scuola si ritiene opportuno agire autonomamente in questo senso.
La normativa di riferimento ribadisce quindi in più occasioni che l’individuazione di eventuali BES non
è compito del Servizio Territoriale per l’Età Evolutiva, né di altro ente, sia esso accreditato o privato,
ma è di sola competenza scolastica.
Il Consiglio di classe o il Team docenti garantirà l’inclusione e l’integrazione scolastica attraverso le
seguenti azioni:
1. Osservazione e individuazione di eventuali BES
2. Personalizzazione del percorso didattico (prevedendo eventualmente anche la compilazione di un
PDP)
3. Valutazione personalizzata degli obiettivi fissati.
Si ricorda inoltre che, secondo quanto previsto nel Piano di Inclusione annuale approvato per l’a.s.
2015-16, è previsto che
Docenti coordinatori delle classi:
 Acquisiscono ad inizio anno tutte le informazioni utili alla gestione dei casi noti
(certificazioni, PDP o PEI…) anche facendo richiesta di documentazioni ad altri istituti o
richiedendo incontri con i docenti e li condividono con i colleghi del Consiglio di Classe;
 Nel corso dell’anno raccolgono le osservazioni dei colleghi del CdC, anche attraverso gli
strumenti di osservazione messi a disposizione, e stimolano una discussione e condivisione
in merito alle azioni da mettere in atto, sia rivolte al singolo alunno che alla classe;
 Ricercano, anche con la collaborazione del referente dell’area, risorse interne ed esterne
(economiche, umane, strumentali…) per la gestione efficace dei casi;
 Coordinano la stesura dei documenti per l’inclusione;
 Informano periodicamente il referente dell’area sulla situazione della classe (emersione di
possibili BES, monitoraggio dei PDP..);
 Mantengono i rapporti con le famiglie.
Docenti curricolari:
 Si curano di conoscere le differenti situazioni degli alunni;
 Segnalano al coordinatore di classe eventuali difficoltà da parte di uno o più alunni;
 Si impegnano all’aggiornamento professionale nell’ambito dei BES e dell’inclusione,
secondo la personale attitudine e interesse.
Nel caso in cui vengano individuati all’interno della classe alunni che necessitano di bisogni
educativi speciali è prevista la predisposizione/modifica di un documento per l’inclusione (anche
solo per un periodo limitato di tempo) del CdC, con il coinvolgimento diretto dell’alunno e della
famiglia dove questo fosse possibile.