LICEO SCIENTIFICO STATALE B. CROCE PALERMO PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ Direttiva M. 27/12/2012, CM n° 8 del 6/3/2013 e nota MIUR del 27/6/2013 AS 201672018 Deliberato dal collegio dei docenti in data 16.06.2016 Nell’operare scelte programmatiche e nell’analizzare le variabili significative presenti a scuola al fine di porre in atto il Piano per l’inclusività per l’a.s. 2016-2017 , il GLI ha dedicato ampio spazio all’approfondimento del concetto di “Inclusione” che, certamente, si distingue da quello ormai noto dell’ “integrazione”. Se l’Integrazione consiste nel fornire alle persone che scontano rilevanti problemi nell’esercizio dei diritti/doveri di cittadinanza, l’aiuto ad hoc necessario per accedere ai predetti diritti/doveri o, in altri termini, per accedere a quello che per gli altri corrisponde alla “normalità”, l’ Inclusione , partendo dal presupposto che “Tutti siamo normali”, consiste nel progettare, sin dalle sue fondamenta, la “piattaforma della cittadinanza” in modo che ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria. Di conseguenza, l’inclusività non è da considerare un “aiuto esterno” per scalare la normalità, ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità. Alla luce di quanto espresso, il GLI intende promuovere una scuola inclusiva, capace di intervenire sul contesto non meno che sul soggetto e, pertanto, l’inclusività si presenta non come uno status, ma come un processo in continuo divenire; un processo “di cambiamento” in cui le differenze non solo vengono accolte, ma anche stimolate, valorizzate, utilizzate nelle attività quotidiane per lavorare insieme e crescere come singoli e come gruppo. Pertanto, nella stesura del Piano per l’ a.s. in corso, si concorda nel programmare una serie di azioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività: individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); strumenti compensativi; misure dispensative; impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali. AZIONI PREVISTE Analisi del contesto in cui opera la scuola che vede la presenza di alunni stranieri, di alunni con svantaggio di tipo socio-economico, linguistico e culturale, e di alunni con DSA. Programmazione, organizzazione e socializzazione di un percorso di breve formazione per docenti sulle seguenti tematiche: BES/DSA e PDP ( con particolare attenzione alle metodologie e alle tecnologie didattiche). Predisposizione di una scheda ad opera del GLI per rilevare nei singoli Consigli di Classe gli studenti con bisogni educativi speciali (BES) v. allegato n.1 Predisposizione di modelli di PDP e loro inserimento sul sito della scuola Individuazione di BES nei Consigli di classe e compilazione della scheda al fine di procedere con la stesura del PDP da parte dei consigli di classe , secondo la modalità organizzativa di seguito illustrata: alunno con BES team docente riconoscimento PDP azioni RISORSE verifiche ri-progettazione Uso tabella di sintesi indicando la tipologia dei BES rilevati all’interno dell’Istituto(direttiva del 27/12/2012 e CM 8/2013) v. allegato n.2 Supporto ai Consigli di classe nella stesura di PDP, come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti e di condivisione per le famiglie sulle strategie di intervento programmate . Mantenimento di rapporti con eventuali figure esterne a supporto del PDP per la realizzazione degli obiettivi educativi Interventi mirati all’accoglienza e alla riduzione dell’insuccesso scolastico Interventi funzionali a potenziare l’adattamento, l’autonomia e il successo scolastico Rilevazione , attraverso strumenti di vario tipo, delle diverse competenze linguistiche presenti a scuola al fine di attivare corsi, traduzioni, ecc… per gli studenti immigrati, per gli studenti in ospedale, … Attivazione di corsi di lingua italiana per quegli alunni stranieri che presentano notevoli difficoltà nella conoscenza della nostra lingua e/o supporto di figure specializzate Attivazione C.I.C. (Sportello Ascolto) nei singoli plessi Collaborazione con Enti e Associazioni di accoglienza operanti nel territorio, con gli operatori dell’ASP per il Servizio di Psicologia scolastica per concertare strategie inclusive, per monitoraggio o definizione di situazioni di disagio maturate nel corso dell’anno scolastico, per incontri di verifica finale del PDP, per eventuali incontri per la continuità verticale OBIETTIVI Tutti gli alunni individuati hanno diritto ad uno specifico piano: a) Piano Educativo Individualizzato (PEI) ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992,obbligatorio per studenti con certificazione, (semplificato per obiettivi minimi o differenziato , legato alle reali capacità dello studente) a favore di eventuali alunni con disabilità; b) Piano Didattico Personalizzato (PDP) ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012 ( es. dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia ); c) Piano Didattico Personalizzato (PDP) per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere “a” e “b” ( studenti con iter diagnostico di DSA non ancora completato, con svantaggio di tipo socio-economico e /o culturale, studenti stranieri con difficoltà linguistiche, studenti con tipologie di disturbo non previste nella legge 170/2010). Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani medesimi. In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di carattere trasversale: 1) accoglienza di tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, che hanno diritto a due forme di accoglienza: accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica; accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione didattica che tenga conto delle specifiche preferenze e risorse di apprendimento di ciascuno; 2) abbattimento/superamento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola; 3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici e del flusso dell’informazione disciplinare, opportunamente selezionati e modulati, la comunicazione didattica dovrà risultare “inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro, etc. 4) educazione al riconoscimento delle proprie emozioni e della propria sfera affettiva, finalizzata allo sviluppo della consapevolezza del proprio sé UTILIZZO FUNZIONALE DELLE RISORSE UMANE Le categorie di risorse professionali da impegnare nel processo inclusivo a favore degli alunni individuati sono principalmente : a) docenti coordinatori per coordinamento dei lavori di stesura del PEI e del PDP, per coordinamento dei lavori di stesura di progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva, partecipazioni ai GLH operativi, rapporti con la famiglia, tutoraggio alunni, segnalazioni di eventuali difficoltà presenti nei Consigli di Classe ai docenti del GLI; b) docenti di classe per stesura progetti e attivazione procedure per il successo formativo; c) docenti di sostegno; d) docenti organico potenziato; e) docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL afferente all’area dell’inclusione; f) docenti componenti del GLI; g) specialisti socio-sanitari; h) figure di sistema operanti nel territorio a supporto della sfera affettivo-relazionale e di quella didattica i) personale non docente Grande importanza verrà attribuita ai compagni di classe che costituiscono la risorsa più preziosa per attivare processi inclusivi. L’apprendimento , infatti, non è mai un processo solitario, ma è profondamente influenzato dalle relazioni, dagli stimoli e dai contesti tra pari. A tal fine, sono previste forme di apprendimento cooperativo, attività di tutoring e didattica laboratoriale. VALUTAZIONE Nell’ottica di una valutazione inclusiva, che deve essere sempre formativa e che si fonda su una cultura della personalizzazione e dello sviluppo del potenziale umano, la Scuola propone strategie di valutazione che misurino abilità e progressi dell’alunno commisurati ai limiti di funzionamento in relazione al contesto educativo in cui agisce e da cui dipende il complesso reticolo di barriere sociali che intralciano il possibile dispiegamento delle sue abilità. Si sottolinea la necessità del diretto coinvolgimento degli alunni e delle loro famiglie nel processo valutativo e,in particolare, nelle procedure che costituiscono i momenti di valutazione stimolando la compartecipazione fra gli insegnanti, l’alunno e la sua famiglia nella definizione, per esempio, delle tipologie di prove, dei tempi di attuazione delle medesime o nella formulazione dei quesiti. La valutazione degli studenti con disabilità certificata è effettuata sulla base del P.E.I. in relazione alle discipline previste e alle eventuali attività aggiuntive programmate. La valutazione degli studenti appartenenti alle altre tipologie di BES è effettuata sulla base del P.D.P. in relazione sia alle misure dispensative che agli strumenti compensativi adottati, anche in via temporanea. La strutturazione delle verifiche dovrà consentire allo studente di mostrare il grado di prestazione migliore possibile. (Allegato n.1) LICEO SCIENTIFICO STATALE B. CROCE PALERMO A.S. 2016-2017 SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) CLASSE....................SEZIONE.......... Docente Coordinatore...................................................... Dati della classe: n° totale alunni iscritti....................n° frequentanti.......... n° con cittadinanza non italiana…..........quale/i................................................................................ n° lingue straniere parlate...............quale/i......................................................................................... Allo stato attuale si evidenziano casi da segnalare NO SI In caso di risposta positiva, descrivere i casi di bisogno educativo speciale: Alunno/a Tipi di BES Modalità di intervento Legenda BES DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO dovute a: 7. Disturbo specifico di apprendimento (DSA) 1. Difficoltà relazionali Indicare se si tratta di : 2. Disagio economico dislessia, discalculia, disgrafia/disortografia, altro:……………. Con diagnosi specialistica rilasciata da: Sistema Sanitario Nazionale Associazioni Enti o Professionisti privati 3. 4. 5. 6. 8. Disturbo da deficit di attenzione: iperattività/ipoattività...................................... Disagio sociale Svantaggio culturale Carenze linguistiche Carenze linguistiche per lingua madre non italiana Legenda modalità di intervento a) a classe intera b) a piccolo gruppo c) individualmente d) attività di potenziamento Data……………. 9. Altro (specificare) .............................................................................. e) attività di recupero f) tutoring g) percorso personalizzato altro (specificare)............................................................ Firma docente coordinatore TABELLA CONSUNTIVA BES PRESENTI A.S. 2016-2017 A. Rilevazione dei BES presenti: N° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) (l’elencazione è solo esemplificativa) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro TOTALE % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria Annotazioni