Scuola Secondaria Statale di Primo Grado “Via Pascoli”
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Comunicazione Interna del 2/12/2013
Al Sito Web Sez. BES
Ai Coordinatori dei C.d.C per condivisione ed analisi in prossima seduta d’organo
OGGETTO: Bisogni Educativi speciali (BES).
In riferimento all’oggetto si invia in allegato la nota riassuntiva elaborata dal Referente BES
d’Istituto, prof.ssa Sandra Pellegrino, che si ringrazia per la sua preziosa collaborazione ed alla
quale si rimanda per ulteriori chiarimenti o dubbi interpretativi.
Cordialità
Il Dirigente Scolastico
-dott.ssa Sabrina Rosi============================================
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
Con la Nota prot. n. 2563 del 22 novembre 2013 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni
Educativi Speciali a.s. 2013/14 – Chiarimenti” il Miur, anche sulla base delle richieste pervenute
dalle scuole, fornisce ulteriori delucidazioni in merito alla D.M. del 27.12.12, seguita dalla C.M. 8
del 06.03.13 e alla nota prot. 1551 del 27.06.13,.
Si riconferma che il corrente anno scolastico dovrà essere utilizzato per sperimentare e monitorare
metodologie e pratiche anche organizzative, con l'obiettivo comune di migliorare sempre più la
qualità dell'inclusione, in termini di accoglienza, equità, valorizzazione delle diversità e potenzialità
di ciascuno. A tal proposito viene ricordato quanto detto nel DPR 275/99:“...Nell'esercizio
dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche … possono adottare tutte le forme di flessibilità
che ritengono opportune e tra l'altro: l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto
del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo ... ”.
=>Piano Didattico Personalizzato:
si opera distinzione tra ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di
apprendimento. “...nella quotidiana esperienza didattica si riscontrano momenti di difficoltà nel
processo di apprendimento, che possono essere osservati per periodi temporanei in ciascun alunno.
E' dato poi riscontrare difficoltà che hanno un carattere più stabile o complesso e richiedono
notevole impegno affinché siano correttamente affrontate. Il disturbo di apprendimento ha invece
carattere permanente e base neurobiologica. La scuola può intervenire nella personalizzazione in
tanti modi diversi, informali o strutturati, secondo i bisogni e la convenienza; pertanto la mera
rilevazione di una difficoltà di apprendimento non dovrebbe indurre all'attivazione di un percorso
specifico con la conseguente compilazione di un Piano Didattico Personalizzato...”.
Nel caso di difficoltà non meglio specificate, se nell'ambito del Consiglio di Classe si concorderà di
sperimentare l'efficacia di strumenti specifici, si compilerà un PDP, con eventuali strumenti
compensativi e/o misure dispensative. Il Consiglio di Classe è autonomo nel decidere se formulare
o non formulare un PDP, la cui validità rimane comunque circoscritta all'a.s. di riferimento.
=>Alunni con cittadinanza non italiana, essi necessitano anzitutto di interventi didattici relativi
all'apprendimento della lingua e solo in via eccezionale della formalizzazione tramite un Piano
Didattico Personalizzato. Tali interventi dovrebbero avere comunque natura transitoria. Il PDP va
inteso come uno strumento in più per curvare la metodologia alle esigenze dell'alunno, o meglio
alla sua persona, rimettendo all'esclusiva discrezionalità dei docenti la decisione in ordine alle
scelte didattiche, ai percorsi da seguire e alle modalità di valutazione.