IL NOSTRO MONDO PROGRAMMA PER L'INSEGNAMENTO DELLA FISICA NEI LICEI Gruppo di Lavoro della Commissione Didattica Congiunta AIF±MIUR±SAIt±SIF 1. ± Introduzione La definizione degli Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA) per la fisica intende fornire un quadro di riferimento per lo sviluppo coerente di conoscenze e abilitaÁ che coniughino gli aspetti cognitivi con quelli piuÁ specificamente culturali della disciplina: da un lato la disciplina come strumento di conoscenza scientifica della realtaÁ, dall'altro l'analisi di come la fisica si colloca all'interno del pensiero scientifico e di come, interagendo e integrandosi con altre forme di pensiero (matematico, filosofico, tecnologico, ...) contribuisce all'evoluzione storica delle idee. L'obiettivo per la scuola secondaria eÁ quello di procedere, attraverso un processo giaÁ iniziato nella scuola primaria e nella secondaria inferiore, al completamento della acquisizione di una consapevolezza diretta e fenomenologica degli aspetti fisici del mondo, a una loro gestione efficace in termini di enti astratti: ``grandezze fisiche astratte'' basate su relazioni invarianti fra variabili osservate; ``sistemi fisici astratti'' basati sulla loro efficacia come modelli intercontestuali; ``metodi di formalizzazione'' che offrono il supporto essenziale all'intero processo di concettualizzazione fisica. L'obiettivo prioritario eÁ quello di costruire una ``scienza per il cittadino'' evidenziando che la conoscenza scientifica eÁ un capire per ``modelli'' i quali permettono di descrivere, interpretare e indirizzare l'esperienza quotidiana, di costruire e progressivamente approfondire un'interpretazione strutturata dei fatti, e di progettare efficaci interventi mirati e strumenti tecnologici. La scelta di porre al centro del processo di costruzione della conoscenza fisica la realtaÁ fenomenologica, che fornisce sia la base di partenza sia il punto di riferimento a cui correlare i costrutti teorici, ha guidato la strutturazione degli OSA per la fisica nei Licei in quattro aree fenomenologiche (Fenomeni Meccanici, Fenomeni Termici, Fenomeni Elettromagnetici, Fenomeni Luminosi) che individuano modi di guardare ai fenomeni, selezionare proprietaÁ e relazionare variabili per saper descrivere e spiegare. A queste tabelle se ne aggiungono altre tre: la prima (Strumenti, Modelli e Procedure) che descrive conoscenze e abilitaÁ legate alle procedure e agli strumenti della indagine scientifica; la seconda (Terra e Universo) che descrive concetti e applicazioni della fisica nell'astronomia e nell'astrofisica; la terza (Struttura della Materia, Particelle e Campi) che presenta il percorso di conoscenza della materia dalle sue proprietaÁ macroscopiche alla sua struttura microscopica. La scelta di presentare ordinate per ``fenomenologie'' le Conoscenze e AbilitaÁ, che costituiscono gli OSA per la fisica, non vuole indicare una via sequenziale nello svolgere l'attivitaÁ didattica; anzi, si ritiene che l'esperienza didattica dei docenti e la sensibilitaÁ nel cogliere le varie opportunitaÁ , possono indicare piuÁ strade ugualmente efficaci per la progettazione di percorsi didattici. La definizione degli OSA qui riportati si fonda su due presupposti: La formazione in fisica eÁ parte integrante dell'educazione scientifica del cittadino che deve avere inizio nella scuola primaria, procedere nella scuola secondaria inferiore e vedere nei licei il suo completamento concettuale e formale. Conoscenze e abilitaÁ debbono includere scoperte e problemi della fisica contemporanea affinche la formazione scolastica possa rendere i cittadini attori consapevoli delle scelte scientifiche e tecnologiche richieste alla societaÁ di oggi. Per le ragioni suddette, gli OSA per la scuola secondaria di secondo grado rappresentano una continuitaÁ rispetto a quelli previsti per la scuola secondaria di primo grado e la scuola primaria. Essi devono essere intesi, percioÁ, come continuazione, diversificazione e progressione nella formalizzazione matematica e nell'attenzione per le strutture specificamente disciplinari della fisica. 27 IL NUOVO SAGGIATORE 2. ± Obiettivi specifici di apprendimento della fisica nei licei STRUMENTI, MODELLI E PROCEDURE I contenuti di questa tabella indicano abilitaÁ di processo che devono accompagnare gli studenti lungo tutto il percorso in fisica. In quanto tali non debbono essere concentrati in un unico periodo ma distribuiti lungo tutto l'arco del 1ë e 2ë biennio. 28 CONOSCENZE Á ABILITA Esplorare, misurare, comunicare, interpretare ± Il metodo sperimentale: osservare, formulare ipotesi, sperimentare, interpretare, formulare leggi. ± La definizione operativa delle grandezze fisiche: grandezze scalari e vettoriali; grandezze intensive ed estensive. ± UnitaÁ di misura e dimensionalitaÁ delle grandezze fisiche. Il sistema internazionale di misura (SI). ± Leggi fenomenologiche e leggi teoriche. ± Formulazione di modelli descrittivi ed interpretativi. ± Procedure di utilizzazione di fogli elettronici e altri strumenti informatici per la modellizzazione di fenomeni fisici. ± Potere predittivo e limiti di validitaÁ di un modello. Esplorare, misurare, comunicare, interpretare ± Descrivere un fenomeno fisico individuandone le variabili rilevanti. ± Predire relazioni tra variabili. ± Valutare le caratteristiche degli strumenti di misura: portata, sensibilitaÁ, eventuale frequenza di campionamento. ± Individuare le caratteristiche di trasduzione di alcuni strumenti. ± Individuare la differenza tra metodi di misurazione diretti e indiretti. ± Applicare semplici algoritmi per determinare l'incertezza di misure indirette. ± Valutare, in situazioni sperimentali diverse, l'attendibilitaÁ dei valori misurati: intervallo d'incertezza, precisione. ± Leggere e costruire, manualmente e con l'ausilio di strumenti informatici, grafici cartesiani, istogrammi e tabelle a piuÁ entrate. ± Tracciare, manualmente e con l'ausilio di strumenti informatici, linee di tendenza di dati sperimentali linearizzati, determinando i valori di coefficienti e intercette e interpretandone i significati fisici. ± Usare modelli matematici per descrivere le relazioni tra le variabili coinvolte in un dato fenomeno. ± Utilizzare i rapporti incrementali e l'integrazione numerica per elaborare semplici modelli di fenomeni. 2.1. ± Obiettivi per il 1ë Biennio di tutti i Licei 1) FENOMENI MECCANICI CONOSCENZE Á ABILITA Interazione e forza ± Progettare ed eseguire esperimenti per misurare le intensitaÁ delle forze agenti su corpi ed esprimere i risultati nelle corrette unitaÁ di misura. ± Sommare e scomporre forze. ± Individuare in modo grafico e sperimentale il baricentro di corpi di forma semplice. ± Misurare la forza d'attrito tra solidi in situazioni statiche e dinamiche. ± Individuare e descrivere le interazioni tra corpi vincolati e vincoli. ± Descrivere l'effetto prodotto dall'applicazione di coppie di forze ed effettuare misurazioni per determinare il Aspetti storici momento risultante in situazioni di equilibrio. ± Evoluzione dei concetti di massa, di forza e di intera± Realizzare, misurare e discutere situazioni di moto in cui zione. la risultante delle forze eÁ nulla o diversa da zero. ± Rilevare moti di caduta di corpi diversi e fare ipotesi sulle cause di eventuali differenze riscontrate. ± Eseguire esperimenti sulla conservazione della quantitaÁ di moto in sistemi isolati. ± Spiegare, con riferimento a esempi concreti, la connessione tra conservazione della quantitaÁ di moto e terzo principio della dinamica. Interazione e forza ± Forze come descrittori delle interazioni fra corpi (meccaniche, elettriche, magnetiche). ± Terzo principio della dinamica. ± Massa e peso. ± Attrito e resistenza del mezzo. ± Momento di una forza e di una coppia di forze. ± Equilibrio tra forze in situazioni statiche. ± Primo e secondo principio della dinamica. ± Impulso della forza e variazione della quantitaÁ di moto. Sistemi isolati: conservazione della quantitaÁ di moto. IL NOSTRO MONDO Spazio, tempo, moto Spazio, tempo, moto ± Sistemi di riferimento spazio-temporali e descrizione dei ± Misurare distanze e intervalli di tempo con metodi diversi; esprimere le misure in unitaÁ di misura diverse. moti. ± Rappresentare e descrivere le traiettorie di uno stesso ± Spostamento, velocitaÁ e accelerazione come vettori. moto visto da riferimenti spaziali diversi. ± Moto relativo e composizione delle velocitaÁ. ± Distinguere tra velocitaÁ medie e istantanee. ± Moti periodici e oscillatori. ± Rappresentare moti vari osservati nella vita quotidiana in grafici (s, t) e (v, t) e utilizzarli per risolvere problemi. Aspetti storici ± Ricavare l'equivalenza tra rappresentazioni grafiche e Galilei e la nascita del metodo sperimentale. algebriche di moti uniformi e vari. ± Applicare le proprietaÁ vettoriali di spostamento, velocitaÁ e accelerazione per analizzare moti in due e in tre dimensioni. ± Descrivere situazioni di moto relativo e comporre velocitaÁ in una e in due dimensioni. ± Ricavare vettorialmente direzione e verso dell'accelerazione per moti qualsiasi su traiettoria curva e applicare i risultati al caso del moto circolare uniforme. ± Misurare la frequenza di fenomeni periodici con riferimento alla misurazione del tempo. ± Misurare posizioni, velocitaÁ e accelerazioni di un corpo e porle in relazione con le forze agenti. Onde meccaniche Onde meccaniche ± Propagazione di perturbazioni nella materia: vari tipi di ± Produrre onde impulsive in una e due dimensioni, descriverne qualitativamente i caratteri, misurarne le veonde. locitaÁ di propagazione. ± Frequenza, intensitaÁ e sovrapposizione di onde armoni± Produrre, osservare e descrivere fenomeni di riflessione che. e di rifrazione di onde. ± Principio di sovrapposizione e interferenza. ± Descrivere le proprietaÁ delle onde armoniche in rela± Riflessione e rifrazione. zione alla sorgente e al mezzo: frequenza, ampiezza, ± IntensitaÁ del suono e sua misura. Timbro e altezza del velocitaÁ di propagazione, lunghezza d'onda, fase. suono. ± Misurare l'intensitaÁ del suono in funzione della distanza dalla sorgente ed esprimerla usando la scala dei deciAspetti storici bel. ± L'evoluzione storica della comprensione dei fenomeni ± Riconoscere forme d'onda risultanti dalla sosonori. vrapposizione di onde armoniche di uguale o diversa frequenza. ± Caratterizzare un segnale attraverso il suo spettro di frequenze. Energia e lavoro Energia e lavoro ± Individuare e descrivere, con esempi tratti dalla vita Lavoro e trasferimento di energia. quotidiana, situazioni in cui l'energia meccanica si preEnergia potenziale in configurazioni diverse. senta come cinetica e come potenziale (elastica o graEnergia dei corpi in movimento. vitazionale) e diversi modi di trasferire, trasformare e Conservazione e dissipazione dell'energia meccanica. immagazzinare energia. Bilanci energetici. Rendimento dei trasferimenti di ± Calcolare, anche con l'aiuto di grafici (F, x), il lavoro di energia. una forza, esprimerlo nelle corrette unitaÁ di misura e ± Potenza. metterlo in relazione con i trasferimenti di energia avvenuti. Aspetti storici ± Evoluzione storica del concetto di energia: il moto per- ± Leggere, costruire e interpretare schemi grafici che rappresentano flussi di energia tra sistemi interagenti. petuo e il principio di conservazione dell'energia. ± Servirsi della conservazione dell'energia meccanica per analizzare situazioni anche complesse in sistemi con attriti trascurabili, tra cui il moto di corpi che si muovono nello spazio interplanetario. ± Applicare il principio di conservazione dell'energia alla soluzione di semplici problemi anche in presenza di forze dissipative. ± Descrivere il funzionamento di macchine semplici. ± Misurare in casi semplici la potenza utile di macchine e del corpo umano ed esprimere il risultato nelle corrette unitaÁ di misura. ± ± ± ± ± 29 IL NUOVO SAGGIATORE 2) FENOMENI TERMICI Á ABILITA CONOSCENZE Processi ed equilibri ± Descrivere fenomeni in cui avviene un trasferimento di energia in presenza di una differenza di temperatura. ± Misurare quantitaÁ di calore ed esprimere i risultati nelle corrette unitaÁ di misura. ± Rilevare temperature in diversi fenomeni (di riscaldamento, raffreddamento, cambiamento di stato) e analizzarne l'andamento in funzione del tempo. ± Realizzare esperimenti per confrontare la conducibilitaÁ termica di diversi materiali. ± Misurare variazioni di pressione, volume e temperatura nei gas e cercare le relazioni tra i dati. ± Misurare il calore specifico di diversi materiali. Aspetti storici ± Teoria del calorico e primi sviluppi della teoria termo- ± Misurare il rapporto joule/caloria. ± Descrivere i flussi di energia occorrenti per mantenere dinamica. mediamente costante la temperatura del pianeta Terra. Processi ed equilibri ± Equilibrio termico e temperatura. ± Differenze di temperatura e flusso di energia termica: il calore. ± CapacitaÁ termica e calore specifico. ± ConducibilitaÁ termica, isolanti e conduttori. ± Stati della materia e cambiamenti di stato. ± Scala assoluta di temperatura ed equazione di stato dei gas. ± Esperimento di Joule e primo principio della termodinamica. 3) FENOMENI ELETTRICI E MAGNETICI CONOSCENZE Á ABILITA Forze elettriche e magnetiche ± Forze tra cariche elettriche. Legge di Coulomb. ± CapacitaÁ elettrica. ± Differenza di potenziale elettrico. ± IntensitaÁ di corrente. ± Isolanti e conduttori: solidi, liquidi e gassosi. ± Resistenza elettrica. Legge di Ohm. ± Potenza elettrica. Potenza dissipata. Effetto Joule. ± Forze magnetiche (fra magneti, fra corrente elettrica e magnete, fra correnti elettriche). Forze elettriche e magnetiche ± Eseguire esperimenti in cui si evidenziano forze di attrazione e repulsione tra cariche elettriche. ± Risolvere problemi sulle forze reciproche agenti su due o piuÁ cariche elettriche puntiformi. ± Eseguire e interpretare esperimenti in cui si evidenziano fenomeni di induzione e di polarizzazione elettrostatica. ± Realizzare semplici circuiti elettrici con alimentatori, carichi ohmici, interruttori, deviatori, collegamenti in serie e parallelo. ± Misurare intensitaÁ di corrente, differenze di potenziale e resistenze elettriche, utilizzando le corrette unitaÁ di misura e riconoscendo relazioni di conservazione e di proporzionalitaÁ. ± Riconoscere sperimentalmente materiali isolanti e conduttori dell'elettricitaÁ. ± Misurare variazioni di resistenza elettrica con la temperatura. ± Spiegare il funzionamento del condensatore. ± Misurare i tempi di scarica di un condensatore in un circuito RC ed elaborare un semplice modello descrittivo dei dati. ± Eseguire esperimenti in cui si evidenziano forze di attrazione e repulsione magnetica. ± Realizzare una elettrocalamita. ± Spiegare l'andamento del campo geomagnetico. Aspetti storici ± Le origini della teoria dell'elettricitaÁ e del magnetismo. 30 4) FENOMENI LUMINOSI CONOSCENZE Á ABILITA Luce ± Realizzare esperienze di riflessione, rifrazione e diffusione e descriverle utilizzando il modello dell'ottica geometrica. ± Spiegare la trasmissione di luce mediante fibre ottiche. ± Misurare distanze focali e rapporti d'ingrandimento lineari e angolari. ± Utilizzare microscopi, cannocchiali e telescopi e descriverne il funzionamento. ± Misurare intensitaÁ luminose incidenti, riflesse e trasmesse da corpi trasparenti in funzione del loro spessore Aspetti storici e della distanza dalla sorgente, utilizzando le relative ± Modelli interpretativi della fenomenologia di propagaunitaÁ di misura. zione della luce. ± Evidenziare sperimentalmente alcune proprietaÁ dell'occhio umano. ± Misurare il riscaldamento prodotto dalla radiazione (visibile e infrarossa) emessa da una lampadina. Luce ± Sorgenti luminose e propagazione della luce. ± Ottica geometrica e formazione di immagini. ± Principio di Fermat del tempo minimo di propagazione. ± Dispersione della luce e spettro della luce visibile, infrarossa e ultravioletta. ± Illuminazione di un corpo: intensitaÁ luminosa riflessa, diffusa, trasmessa e assorbita. I colori dei corpi. ± Meccanismo della visione. IL NOSTRO MONDO 5) TERRA E UNIVERSO Á ABILITA CONOSCENZE La Terra e il Sistema Solare La Terra e il Sistema Solare ± Metodi di misurazione di grandi distanze. UnitaÁ di misura ± Spiegare le differenze tra misure del tempo ``naturali'' e ``convenzionali'' e le necessitaÁ che le hanno determinate. astronomiche. ± I moti della Terra: rotazione, precessione, rivoluzione. ± Descrivere misure eseguibili con metodi di triangolazione, parallasse e con metodi radar, dandone esempi e ± Modelli geocentrico ed eliocentrico del sistema solare. argomentandone i campi di applicabilitaÁ. ± Sistemi di riferimento astronomici. ± Osservare in modo sistematico i moti apparenti del Sole, della Luna, dei pianeti, delle stelle, utilizzando le coorAspetti storici dinate geografiche e astronomiche. ± La misurazione del tempo e la suddivisione del giorno e ± Riconoscere e descrivere il moto degli astri; spiegare i dell'anno nelle antiche societaÁ e oggi. moti apparenti in termini di sistemi di riferimento geo± Il passaggio dal sistema geocentrico (geostatico) al sicentrico ed eliocentrico. stema eliocentrico. ± Descrivere strumenti ottici che consentono di studiare il cielo da Terra (telescopi rifrattori e riflettori) e il loro ruolo nel miglioramento della visione dell'Universo fisico e nel progresso delle conoscenze scientifiche. 6) STRUTTURA DELLA MATERIA Á ABILITA CONOSCENZE Dalle proprietaÁ dei materiali alla struttura microscopica della materia ± Individuare grandezze fisiche (densitaÁ, elasticitaÁ, plasticitaÁ , viscositaÁ , calore specifico, conducibilitaÁ termica o elettrica) indicative della struttura microscopica della materia. ± Misurare, con opportuni metodi, la densitaÁ di corpi solidi, liquidi e gassosi al fine di osservarne la variazione nei passaggi di stato. ± Descrivere e argomentare gli indizi che supportano l'ipotesi atomico-molecolare della materia e le idee sulla struttura degli atomi. Aspetti storici ± L'evoluzione della teoria atomico-molecolare: dalla chi- ± Individuare fenomeni elettrici o magnetici come spie della esistenza di cariche negli atomi. mica alla fisica atomica. ± Descrivere gli esperimenti di Thomson e Millikan in relazione alla scoperta dell'elettrone e alla misura della carica elementare. ± Discutere i modelli atomici di Thomson e Rutherford alla luce dell'esperimento di Geiger e Marsden. ± Riconoscere l'ordine di grandezza delle dimensioni delle molecole, degli atomi e dei nuclei. Dalle proprietaÁ dei materiali alla struttura microscopica della materia ± ProprietaÁ dei materiali in termini di fenomenologie e grandezze fisiche macroscopiche indicative della loro struttura microscopica. ± Modello atomico-molecolare della materia dal punto di vista fisico-chimico per solidi, liquidi e gas. ± Cariche elettriche nella materia. ± L'elettrone e le sue proprietaÁ. ± Modello di Rutherford: elettroni e nuclei atomici. 2.2. ± Integrazioni per il 1ë Biennio dei Licei Scientifico e Tecnologico 3) FENOMENI ELETTRICI E MAGNETICI CONOSCENZE Á ABILITA Forze elettriche e magnetiche ± Nodi e maglie nei circuiti elettrici. Forze elettriche e magnetiche ± Riconoscere in circuiti semplici la conservazione della corrente (prima legge di Kirchhoff). ± Risolvere semplici problemi relativi al bilancio energetico del circuito elettrico (seconda legge di Kirchhoff). ± Lampade e rendimenti luminosi. 31 IL NUOVO SAGGIATORE 2.3. ± Obiettivi per il 2ë Biennio di tutti i Licei 1) FENOMENI MECCANICI CONOSCENZE Á ABILITA Forza, moto e relativitaÁ ± Tipi di forze ed equazioni del moto. ± Campo gravitazionale come esempio di campo conservativo. ± Sistemi di riferimento inerziali e relativitaÁ galileiana. ± Sistemi di riferimento non inerziali e forze apparenti. ± Limiti di applicabilitaÁ della relativitaÁ galileiana. ± VelocitaÁ della luce nel vuoto. ± Dilatazione del tempo, contrazione delle lunghezze, simultaneitaÁ. ± QuantitaÁ di moto ed energia relativistiche. La relazione fra massa ed energia e le sue implicazioni. Forza, moto e relativitaÁ ± Esplorare al calcolatore soluzioni di semplici equazioni del moto ottenute con il metodo delle differenze finite. ± Applicare le proprietaÁ conservative del campo gravitazionale alla risoluzione di problemi. ± Descrivere la differenza tra sistemi inerziali e non inerziali dando esempi degli uni e degli altri. ± Distinguere con criteri appropriati le forze apparenti da quelle attribuibili a interazioni. ± Spiegare perche i corpi in caduta libera sono in condizione di assenza di peso e perche i satelliti artificiali intorno alla Terra e i pianeti intorno al Sole sono in caduta libera. ± Spiegare perche le conclusioni della relativitaÁ ristretta su simultaneitaÁ , dilatazione dei tempi e contrazione delle lunghezze sono conseguenza dell'invarianza della velocitaÁ della luce nel vuoto. ± Discutere l'effetto Doppler luminoso e confrontarlo con l'effetto Doppler acustico. ± Descrivere effetti relativistici e calcolarne l'ordine di grandezza, valutando le condizioni di applicabilitaÁ della meccanica newtoniana. ± Illustrare l'equivalenza massa-energia descrivendo e analizzando fatti e fenomeni appropriati. Aspetti storici ± L'origine della teoria della relativitaÁ ristretta. Oscillatori accoppiati e sistemi continui ± Oscillazioni forzate e risonanza. ± Aspetti dinamici ed energetici di sistemi di due o piuÁ oscillatori accoppiati. ± Aspetti dinamici ed energetici della propagazione di onde in sistemi continui. ± Comportamenti discreti dei sistemi continui: gli stati stazionari. 32 Aspetti storici ± L'importanza storica delle oscillazioni nella fisica. Oscillatori accoppiati e sistemi continui ± Determinare sperimentalmente o attraverso un modello, la frequenza propria di un sistema oscillante. ± Spiegare la relazione tra l'ampiezza di oscillazioni forzate e la frequenza della sollecitazione applicata. ± Esplorare le proprietaÁ cinematiche, dinamiche ed energetiche di semplici sistemi di due oscillatori accoppiati. ± Esplorare, con l'aiuto di simulazioni al calcolatore, il comportamento di sistemi di piuÁ di due oscillatori accoppiati. ± Analizzare la propagazione di onde impulsive in sistemi diversi sia sperimentalmente sia attraverso l'uso di simulazioni al calcolatore. ± Descrivere le caratteristiche cinematiche e dinamiche delle onde stazionarie. ± Analizzare onde stazionarie di frequenze diverse sia sperimentalmente sia attraverso l'uso di simulazioni al calcolatore. ± Descrivere la propagazione delle onde sismiche spiegando l'effetto della struttura interna della Terra. 2) FENOMENI TERMICI CONOSCENZE Á ABILITA Processi termodinamici ± Descrivere processi e trasformazioni termodinamiche. ± Illustrare il significato microscopico della pressione e della temperatura. ± Descrivere e interpretare processi termodinamici mettendo in evidenza la conservazione dell'energia e la sua degradazione. ± Descrivere una macchina frigorifera e confrontarne il funzionamento con quello di altre macchine termiche. Aspetti storici ± Sviluppo storico delle idee che hanno portato alla for- ± Descrivere cicli termodinamici naturali: scambi di energia sulla Terra e della Terra con l'ambiente extramulazione delle leggi della termodinamica. terrestre, fonti di energia, ``effetto serra''. ± Invenzione della macchina a vapore. ± La gara verso le basse temperature. Processi termodinamici ± Stati e trasformazioni termodinamiche. ± Descrizione microscopica dei gas. ± Equipartizione dell'energia. ± Secondo principio della termodinamica ed entropia. ± Cicli termodinamici e rendimento di una macchina termica. IL NOSTRO MONDO 3) FENOMENI ELETTROMAGNETICI CONOSCENZE Á ABILITA Campi e onde elettromagnetiche ± Rappresentare graficamente i vettori di campo elettrico generati da una o piuÁ sorgenti puntiformi. ± Evidenziare sperimentalmente le tracce delle superfici equipotenziali associate al campo elettrico e verificare le loro relazioni direzionali con le linee del campo. ± Descrivere somiglianze e differenze tra campi elettrostatici e campi gravitazionali. ± Confrontare le caratteristiche di campi elettrici e maAspetti storici gnetici. ± Lo sviluppo della teoria classica dell'elettromagnetismo. ± Evidenziare sperimentalmente e rappresentare grafica± L'ipotesi dell'etere. mente i vettori di campo magnetico generati da correnti elettriche di semplice geometria. ± Effettuare esperimenti che mettono in evidenza fenomeni di induzione elettromagnetica. ± Descrivere i modi di trasformazione di energia elettrica in meccanica e viceversa e il funzionamento di dispositivi elettromagnetici. ± Individuare le proprietaÁ di sorgenti e di rivelatori di onde elettromagnetiche. ± Classificare le radiazioni elettromagnetiche e descriverne le interazioni con la materia (anche vivente) in base alle diverse lunghezze d'onda. Campi e onde elettromagnetiche ± Campo elettrico: definizione e proprietaÁ . ± Campo magnetico: definizione e proprietaÁ. ± Campi variabili nello spazio e nel tempo. ± Induzione e autoinduzione. Legge di Faraday-Neumann. ± Onde elettromagnetiche. ± Raggi X e raggi gamma. 4) FENOMENI LUMINOSI CONOSCENZE Á ABILITA Onde luminose e spettri Onde luminose e spettri ± Fenomeni di diffrazione e interferenza. ± Osservare e spiegare la diffrazione della luce attraverso ± Fenomeni di polarizzazione lineare. fenditure semplici e multiple. ± Emissione e assorbimento della luce dal punto di vista ± Osservare e spiegare fenomeni d'interferenza della luce microscopico. prodotte da intercapedini e pellicole sottili. ± Spettri continui e a righe. ± Spiegare perche la diffrazione e l'interferenza della luce ± Effetto fotoelettrico e ipotesi del quanto di luce. dimostrano la sua natura ondulatoria. ± Misurare la frequenza di una luce monocromatica da Aspetti storici fenomeni di diffrazione o di interferenza. ± Operare con lamine polarizzatrici e analizzatrici per ± Evoluzione storica delle idee sulla natura della luce. evidenziare il comportamento della luce polarizzata. ± La misura della velocitaÁ della luce. ± Riconoscere nella polarizzazione un indizio a favore della luce come onda trasversale. ± Interpretare i colori della luce visibile in termini di frequenze e di lunghezze d'onda. ± Individuare differenze e somiglianze negli spettri di emissione di diverse sorgenti. 5) TERRA E UNIVERSO CONOSCENZE Á ABILITA La gravitazione universale e la dinamica del Sistema solare ± Il moto dei pianeti e la gravitazione universale. ± Aspetto predittivo ed esplicativo della meccanica newtoniana in relazione a fenomeni gravitazionali complessi. ± Spettroscopia nello studio delle caratteristiche fisiche delle stelle. La gravitazione universale e la dinamica del Sistema Solare ± Applicare la legge di gravitazione universale e i princõÂpi di conservazione dell'energia al moto dei pianeti. ± Confrontare gli spettri di elementi chimici con alcuni spettri stellari ed evidenziare le caratteristiche comuni. Aspetti storici ± La scoperta di Nettuno. ± Dall'astronomia all'astrofisica. 33 IL NUOVO SAGGIATORE 6) MATERIA, PARTICELLE E CAMPI CONOSCENZE Á ABILITA Struttura microscopica della materia: atomi, nuclei e particelle ± Descrivere e interpretare alcuni esperimenti basilari: gli esperimenti sull'effetto fotoelettrico, l'esperimento di Frank e Hertz, l'esperimento di Compton. ± Riconoscere spettri atomici e interpretarlinell'ambito del modello atomico di Bohr. ± Valutare la lunghezza d'onda di un elettrone di data velocitaÁ e la rilevanza degli effetti di interferenza in situazioni significative. ± Analizzare figure di diffrazione di fotoni ed elettroni e riconoscere il funzionamento del microscopio elettronico. ± Calcolare il bilancio di energia, massa e carica in reazioni nucleari. ± Usare contatori Geiger portatili per rilevare e misurare radiazioni di fondo e radioattivitaÁ ambientale. ± Costruire modelli di decadimenti radioattivi e illustrare il concetto di vita media. Aspetti storici ± Il periodo di transizione dalla fisica classica alla fisica ± Descrivere e interpretare il grafico Z/A relativamente alla massa dei nuclei. quantistica: nuove scoperte, limiti teorici e idee fondamentali alla base della formulazione della meccanica ± Individuare fenomeni significativi in cui intervengono i diversi tipi di interazione fondamentale e classificarne il quantistica. rispettivo raggio di azione. ± Riconoscere la generalizzazione del concetto di campo valido per qualsiasi tipo di interazione fondamentale. Struttura microscopica della materia: atomi, nuclei e particelle ± La natura duale dell'onda elettromagnetica. ± Le proprietaÁ del fotone e le basi della meccanica quantistica. ± Spettri atomici e atomo di Bohr. ± De Broglie e le proprietaÁ ondulatorie della materia. La diffrazione degli elettroni. ± Isotopi, radioattivitaÁ e struttura del nucleo: protoni e neutroni. ± Equivalenza massa-energia e energia di legame dei nucleoni nei nuclei. L'interazione nucleare forte. ± I diversi tipi di decadimento radioattivo. L'interazione nucleare debole. ± Le quattro interazioni fondamentali: le interazioni elettromagnetica, forte e debole, in aggiunta all'interazione gravitazionale. 2.4. ± Integrazioni per il 2ë Biennio dei Licei Scientifico e Tecnologico 1) FENOMENI MECCANICI CONOSCENZE 34 Á ABILITA Forza, moto e relativitaÁ Forza, moto e relativitaÁ ± Moto rotatorio, momento angolare e sua conservazione. ± Descrivere e modellizzare fenomeni quotidiani ri± Energia nel moto rotatorio. guardanti la conservazione del momento della quantitaÁ di moto e dell'energia meccanica di rotazione. 2) FENOMENI TERMICI CONOSCENZE Á ABILITA Processi termodinamici ± Teoria cinetica dei gas. ± Equipartizione dell'energia. ± Definizione dell'entropia in termini statistici. Processi termodinamici ± Confrontare e spiegare diagrammi di Maxwell della distribuzione delle velocitaÁ molecolari in funzione della temperatura. ± Correlare grandezze macroscopiche e microscopiche. ± Mettere in relazione la probabilitaÁ di uno stato termodinamico con la molteplicitaÁ dei suoi microstati. ± Correlare lo stato di equilibrio con lo stato di massima probabilitaÁ. 3) FENOMENI ELETTROMAGNETICI CONOSCENZE Á ABILITA Campi e onde elettromagnetiche ± Contributo elementare al campo elettrico o magnetico da parte di cariche elettriche. ± Flusso del campo elettrico e teorema di Gauss. ± Flusso del campo magnetico. ± Moto di particelle cariche in campi elettrici e magnetici. ± Corrente alternata. ± Derivazione qualitativa delle equazioni di Maxwell e delle equazioni di propagazione delle onde elettromagnetiche. ± Connessione tra elettromagnetismo, velocitaÁ della luce e relativitaÁ . Campi e onde elettromagnetiche ± Applicare il concetto di flusso dei campi elettrici e magnetici per la soluzione di semplici problemi. ± Descrivere il moto di cariche elettriche in presenza di campi elettrici e magnetici e la sua applicazione in alcuni dispositivi. ± Analizzare il comportamento di semplici circuiti oscillanti. ± Risolvere problemi su semplici circuiti elettrici in corrente alternata. ± Risolvere problemi numerici riguardanti produzione, trasporto, e trasformazione di energia mediante corrente elettrica alternata. IL NOSTRO MONDO 4) FENOMENI LUMINOSI CONOSCENZE Á ABILITA Onde luminose e spettri Onde luminose e spettri ± Emissione e assorbimento della luce dal punto di vista ± Risolvere semplici problemi sulla quantizzazione dell'enermicroscopico. gia in un fascio di luce monocromatica. ± Spettro dell'atomo di idrogeno e quantizzazione dell'energia ± Risolvere semplici problemi sull'interazione quantizzata nella materia. fra luce e materia. 2.5. ± Obiettivi per il 5ë Anno dei Licei Scientifico e Tecnologico CONOSCENZE Á ABILITA Le basi della conoscenza in fisica Le basi della conoscenza in fisica ± Il problema della misura nella fisica classica: determi- ± Descrivere fenomeni classici interpretabili in termini puramente deterministici, oppure mediante calcoli stanismo, descrizione statistica, complessitaÁ e caos. tistici, oppure soggetti alle leggi del caos e della com± La misura in meccanica quantistica: principio di indeplessitaÁ . terminazione, probabilitaÁ quantistica e causalitaÁ. ± Influenza dello sviluppo scientifico e tecnico sulla cul- ± Descrivere fenomeni quantistici che evdenziano il ruolo del principio di indeterminazione in meccanica quantitura filosofica e sull'evoluzione della societaÁ, e viceversa stica. Applicazioni attuali della fisica Applicazioni attuali della fisica ± Strumentazione elettronica di uso corrente (radio, tele- ± Applicare le leggi dell'elettromagnetismo e della fisica quantistica alla descrizione dei principi di funzionavisione, telefonia mobile, GPS). mento di dispositivi basati sulla trasmissione di radia± Dispositivi laser e dispositivi a stato solido. zione elettromagnetica. ± Produzione, trasmissione e ricezione di segnali in fibra ± Descrivere le basi di funzionamento di alcune tecniche e ottica apparecchiature sviluppate nell'ambito della ricerca in fisica e applicate a diversi settori come medicina (diagnostica, terapia), beni culturali (datazione, restauro) o ambiente (inquinamento, traffico). LE TEMATICHE DELLA FISICA MODERNA LE TEMATICHE DELLA FISICA MODERNA Struttura microscopica della materia ± Semiconduttori e superconduttori. ± Fissione e fusione nucleare. ± Acceleratori di particelle. ± Rivelatori di particelle. ± La struttura dei nucleoni e i costituenti elementari della materia: quark ed elettroni. ± Simmetria materia-antimateria. ± Il Modello Standard e lo sviluppo della fisica subnucleare. Struttura microscopica della materia ± Descrivere i meccanismi fondamentali alla base dei semiconduttori e superconduttori. ± Descrivere i meccanismi fondamentali alla base della fusione e fissione nucleare e calcolare l'ordine di grandezza dell'energia sviluppata in reazioni nucleari. ± Descrivere il principio di funzionamento di un acceleratore di particelle. ± Individuare diversi tipi di rivelatori per diversi tipi di particelle, evidenziandone i principi di funzionamento. ± Spiegare il ruolo dei ``raggi cosmici'' e degli acceleratori per lo studio, tramite fenomeni di collisione ad energie via via crescenti, della struttura nucleare e subnucleare della materia e della produzione di nuove particelle (o antiparticelle). ± Riconoscere la differenza tra particelle elementari e non elementari, tra particelle di materia e particelle mediatrici delle interazioni fondamentali. RelativitaÁ ± Trasformazioni di Galilei e di Lorentz. ± Struttura dello spazio-tempo. ± Principi di equivalenza e di relativitaÁ generale. ± L'interazione luce-campo gravitazionale. RelativitaÁ ± Analizzare alcuni fenomeni di relativitaÁ generale, come ad esempio la deflessione della luce nel campo gravitazionale, descrivendone le conseguenze per la ricerca astronomica e per la misurazione del tempo (rallentamento degli orologi). Origine ed evoluzione cosmiche Origine ed evoluzione cosmiche ± Descrivere i fatti sperimentali su cui si basano i modelli ± Misura delle velocitaÁ e delle masse dei corpi celesti. sull'origine ed espansione dell'Universo e individuare le ± Origine ed evoluzione delle stelle. ragioni che portano alla stima della scala dei tempi di ± Produzione termonucleare dell'energia all'interno delle espansione. stelle. Origine stellare degli elementi chimici. ± Utilizzare il diagramma di Hertzsprung-Russell per de± Il Big Bang e l'Universo in espansione. scrivere l'evoluzione stellare. 35 IL NUOVO SAGGIATORE 2.6. ± Obiettivi per il 5ë Anno del Liceo Classico CONOSCENZE Á ABILITA Le basi della conoscenza in fisica Le basi della conoscenza in fisica ± Il problema della misura nella fisica classica: determi- ± Descrivere fenomeni classici interpretabili in termini puramente deterministici, oppure mediante calcoli stanismo, descrizione statistica, complessitaÁ e caos. tistici, oppure soggetti alle leggi del caos e della com± La misura in meccanica quantistica: principio di indeplessitaÁ . terminazione, probabilitaÁ quantistica e causalitaÁ. ± Influenza dello sviluppo scientifico e tecnico sulla cul- ± Descrivere fenomeni quantistici che evidenziano il ruolo del principio di indeterminazione. tura filosofica e sull'evoluzione della societaÁ, e viceversa. Applicazioni attuali della fisica Applicazioni attuali della fisica ± Strumentazione elettronica di uso corrente (radio, tele- ± Descrivere le basi di funzionamento di alcune tecniche e visione, telefonia mobile, GPS). apparecchiature sviluppate nell'ambito della ricerca in ± Dispositivi laser e dispositivi a stato solido. fisica e applicate a diversi settori come medicina (diagnostica, terapia), beni culturali (datazione, restauro), ambiente (inquinamento, traffico). LE 36 TEMATICHE DELLA FISICA MODERNA LE TEMATICHE DELLA FISICA MODERNA Struttura microscopica della materia ± Semiconduttori e superconduttori. ± Fissione e fusione nucleare. ± La struttura dei nucleoni e i costituenti elementari della materia: quark ed elettroni. ± Simmetria materia-antimateria. ± Il Modello Standard e lo sviluppo della fisica subnucleare. Struttura microscopica della materia ± Descrivere i meccanismi fondamentali alla base dei semiconduttori e superconduttori. ± Descrivere i meccanismi fondamentali alla base della fusione e fissione nucleare. ± Descrivere il principio di funzionamento di un acceleratore di particelle. ± Riconoscere la differenza tra particelle elementari e non elementari, tra particelle di materia e particelle mediatrici delle interazioni fondamentali. RelativitaÁ ± Struttura dello spazio-tempo. ± Principi di equivalenza e di relativitaÁ generale. ± L'interazione luce-campo gravitazionale. RelativitaÁ ± Analizzare alcuni fenomeni di relativitaÁ generale, come ad esempio la deflessione della luce nel campo gravitazionale, descrivendone le conseguenze per la ricerca astronomica e per la misurazione del tempo (rallentamento degli orologi). Origine ed evoluzione cosmiche Origine ed evoluzione cosmiche ± Descrivere i fatti sperimentali su cui si basano i modelli ± Origine ed evoluzione delle stelle. sull'origine ed espansione dell'Universo e individuare le ± Produzione termonucleare dell'energia all'interno delle ragioni che portano alla stima della scala dei tempi di stelle. Origine stellare degli elementi chimici. espansione. ± Il Big Bang e l'Universo in espansione. ± Utilizzare il diagramma di Hertzsprung-Russell per descrivere l'evoluzione stellare. 2.7. ± Obiettivi per il 5ë Anno dei Licei Linguistico, Economico, Musicale/Coreutico, Artistico, delle Scienze Umane CONOSCENZE Á ABILITA Le basi della conoscenza in fisica Le basi della conoscenza in fisica ± Il problema della misura nella fisica classica: determi- ± Descrivere fenomeni classici interpretabili in termini puramente deterministici, oppure mediante calcoli stanismo, descrizione statistica, complessitaÁ e caos. tistici, oppure soggetti alle leggi del caos e della com± La misura in meccanica quantistica: principio di indeplessitaÁ . terminazione, probabilitaÁ quantistica e causalitaÁ. ± Influenza dello sviluppo scientifico e tecnico sulla cul- ± Descrivere fenomeni quantistici che evidenziano il ruolo del principio di indeterminazione. tura filosofica e sull'evoluzione della societaÁ, e viceversa. Applicazioni attuali della fisica Applicazioni attuali della fisica ± Strumentazione elettronica di uso corrente (radio, tele- ± Descrivere le basi di funzionamento di alcune tecniche e visione, telefonia mobile, GPS). apparecchiature sviluppate nell'ambito della ricerca in ± Dispositivi laser e dispositivi a stato solido. fisica e applicate a diversi settori come medicina (diagnostica, terapia), beni culturali (datazione, restauro), ambiente (inquinamento, traffico). IL NOSTRO MONDO 3. ± Commenti sugli obiettivi specifici di apprendimento della Fisica nei Licei STRUMENTI, MODELLI E PROCEDURE I contenuti di questa tabella indicano i passi caratteristici e le abilitaÁ di processo che devono accompagnare gli studenti lungo tutto il percorso in fisica. In quanto tali non sono distinti tra primo e secondo biennio. Essi individuano i modi di guardare ai fenomeni, selezionare proprietaÁ e relazionare variabili per saper descrivere la fenomenologia in modo qualitativo e quantitativo. Vengono quindi individuate le modalitaÁ con cui si costruisce la teoria, integrando in processi formali sintesi sempre piuÁ ampie di contesti fenomenologici, e viene quindi guidata l'interpretazione dei fenomeni, selezionando e adattando modelli il cui potere predittivo mette a confronto teorie e classi fenomenologiche. Lo sviluppo di processi mentali a cui si mira nel primo biennio eÁ prevalentemente rivolto all'osservazione e alla descrizione, con scopo di: ± individuare le variabili rilevanti, ± misurarle per rivelarne variazioni significative e per metterle in relazione fra di loro, ± rappresentare e interpretare tali relazioni in forma matematica, anche mediante l'utilizzo di grafici, ± analizzare le variazioni con tecniche di ``differenze finite''. Nel secondo biennio si mira, oltre al rafforzamento dei processi giaÁ avviati nel primo biennio, all'avvio di una modellizzazione piuÁ formale come base di costruzione della teoria fisica e per la gestione di situazioni variamente complesse. 1) F ENOMENI MECCANICI raggruppano e classificano situazioni fenomenologiche idonee alla costruzione di concetti e nuclei concettuali. Interazione e forza Siamo in una fase iniziale di gestione della fenomenologia, con la caratterizzazione degli ``attori'' dell'interazione e delle ``regole del gioco'' secondo le quali avviene l'interazione. Si caratterizzano e si descrivono: ± l'interazione in termini del fare-subire forza/ pressione in situazione statica fra sistemi diversi (come ``azione-reazione'') ± le regole del fare-subire forza, ± i diversi tipi di forza, in particolare la forzapeso (necessaria per introdurre un primo modo di stabilire l'unitaÁ di misura della forza, concettualmente diversa dall'unitaÁ di misura della massa), ± il legame tra forza e moto, ± le condizioni di equilibrio, ± la conservazione della quantitaÁ di moto per interpretare il terzo principio della dinamica. Spazio, tempo e moto Nella fase iniziale di gestione della fenomenologia, l'osservazione e la descrizione dei possibili modi di muoversi e delle grandezze corrispondenti (spazio, tempo, velocitaÁ e accelerazione) permette di individuare: ± gli aspetti cinematici differenziali (velocitaÁ come distanza percorsa nell'intervallo di tempo, accelerazione come cambiamento di velocitaÁ nell'intervallo di tempo), ± quelli integrali (distanza percorsa, velocitaÁ raggiunta alla fine dell'accelerazione), ± quelli vettoriali (direzione relativa a un certo riferimento). 1ë BIENNIO Onde meccaniche Il concetto di onda eÁ un fecondo descrittore di fenomeni fisici che interessano una varietaÁ di aree e contesti, scientifici e tecnologici. Nel primo biennio si affronta lo studio cinematico della propagazione ondosa che viene completato dall'applicazione delle conoscenze acquisite al caso delle onde sonore, anche dal punto di vista dell'analisi del senso dell'udito. Nello studio dei fenomeni meccanici vengono proposti nel primo biennio aspetti mirati a esaminare le caratteristiche dell'interazione tra corpi e a costruire i concetti di forza ed energia oltre a quelli che ne stanno alla base. Il campo dei fenomeni meccanici eÁ diviso in parti che Energia e lavoro In questa fase si costruiscono altre variabili significative per interpretare le interazioni. In particolare si caratterizzano e si descrivono gli aspetti energetici, esplicitando anche le relazioni fra tale descrizione e quella in termini di forze. L'interazione fra sistemi materiali nei fenomeni meccanici presenta concetti-chiave che devono essere resi presenti a tutti i livelli e richiamati in tutti i contesti (a livello almeno qualitativo fin dalle prime osservazioni fenomenologiche). 37 IL NUOVO SAGGIATORE Si caratterizzano e si descrivono: ± le regole dell'immagazzinare-trasferire-trasformare energia in presenza di forze, ± l'introduzione della nozione ausiliaria di ``lavoro'' per correlare quantitativamente forza ed energia trasferita (aspetti integrali dell'interazione), ± l'energia di configurazione (energia potenziale) in situazioni diverse, ± l'energia associata al movimento come chiave dei trasferimenti di energia da un sistema a un altro, ± la lettura ``secondo energia'' dei trasferimenti: ``dissipativo'', in presenza di attriti, ``reversibile'' attraverso movimento, ± la definizione di sistema e la prima modellizzazione dell'energia interna su base meccanica. 38 stemi materiali con particolare attenzione ai parametri che determinano il loro modo di oscillare. Lo studio delle condizioni necessarie perche in tali sistemi si stabiliscano onde stazionarie introduce i concetti base su cui costruire i modelli attuali della struttura microscopica della materia, fornisce la chiave per comprendere il funzionamento dei dispositivi produttori di suono ed evidenzia il fatto che sistemi continui possono dimostrare comportamenti discreti. Si evidenzia inoltre come, dopo una prima fase di esplorazione su oggetti concreti, si puoÁ facilitare la costruzione dei concetti usando adeguate simulazioni al calcolatore, per poi tornare all'esperimento per controllare l'efficacia dei modelli analizzati. 2) F ENOMENI TERMICI 2ë B IENNIO 1ë BIENNIO Forza, moto e relativitaÁ Nel secondo biennio si completa l'apprendimento con aspetti a livello piuÁ alto di astrazione e complessitaÁ, e con l'inquadramento nell'ambito generale del sistema di riferimento, che porta ai concetti base della teoria della relativitaÁ. La relativitaÁ viene proposta a tutti i Licei nei suoi elementi fondamentali, sufficienti peroÁ per far capire la portata delle idee relativistiche riguardanti la revisione dei concetti di tempo e spazio e la relazione fra massa ed energia. Concetti base di relativitaÁ ristretta, quali il principio di relativitaÁ, la dilatazione del tempo, l'equivalenza massa-energia e i concetti a essi propedeutici (sistemi di riferimento in moto relativo) vengono proposti per tutti i Licei, come base culturale necessaria per comprendere il ``linguaggio'' della relativitaÁ e le piuÁ rilevanti fenomenologie collegate. Inoltre, si approfondisce lo studio del moto modellizzando, matematicamente e graficamente, le leggi del moto in situazioni particolarmente rilevanti (caduta dei gravi e moto armonico). E' di fondamentale importanza in questa fase la utilizzazione delle tecnologie informatiche per lo sviluppo di abilitaÁ mirate alla comprensione dei concetti. Nel primo biennio la fenomenologia dell'interazione tra sistemi a temperatura diversa viene proposta al fine di consolidare i concetti di temperatura e quantitaÁ di calore, che saranno stati oggetto di studi precedenti. La trattazione si focalizza sui concetti di equilibrio e di evoluzione verso l'equilibrio, fondamentali per la comprensione del significato di tali grandezze. L'analisi parte dalla osservazione e dalla misurazione di fenomeni facilmente riproducibili, mirando all'introduzione di modelli che descrivono la natura della temperatura e della pressione, i processi di scambio di calore attraverso la conduzione termica, i vari processi di riscaldamento/raffreddamento come effetti macroscopici di fenomeni che interessano i componenti microscopici dei corpi. Inoltre, attraverso il primo principio della termodinamica, viene introdotta l'ipotesi, di un tipo di energia ``interna'' ai corpi, associata alla temperatura. Oscillatori accoppiati e sistemi continui Attraverso l'esame dei processi di trasferimento/scambio di energia tra sistemi elementari discreti interagenti tra loro e via via piuÁ numerosi, si approfondiscono le proprietaÁ dei si- 2ë B IENNIO Nel secondo biennio si completa il quadro con aspetti a livello piuÁ alto di astrazione, approfondendo l'analisi dei processi che avvengono durante l'evoluzione verso l'equilibrio termico; cioÁ porta al secondo principio della termodinamica e ai concetti di entropia e irreversibilitaÁ, fondamentali per comprendere molte applicazioni della termodinamica in fenomeni naturali e tecnologici. La riflessione sull'irreversibilitaÁ viene proposta a tutti i Licei nei suoi elementi di base, IL NOSTRO MONDO sufficienti peroÁ per far capire la portata dell'idea e le sue implicazioni, con approfondimenti su aspetti piuÁ avanzati, in particolare sull'entropia, per alcuni Licei. La discussione, prevalentemente svolta con riferimento al livello macroscopico, affronteraÁ in modo semplice anche il livello microscopico correlandosi alle conoscenze di tipo statistico previste per questo livello scolare nelle indicazioni degli Obiettivi Specifici di Apprendimento per la matematica. Ulteriori integrazioni in questa direzione vengono proposte per i Licei Scientifico e Tecnologico. 3) FENOMENI ELETTRICI E MAGNETICI 1ë BIENNIO A partire dalla interazione di origine elettrica (giaÁ parzialmente sperimentata al primo biennio nell'area tematica Fenomeni Meccanici-Interazione e Forza) si introducono: ± il concetto di carica elettrica e la legge di Coulomb, ± il condensatore come magazzino temporaneo di cariche elettriche, ± la corrente come moto reale di cariche elettriche, ± il collegamento tra aspetti macroscopici e microscopico-strutturali che possono spiegare i fenomeni di elettrizzazione, induzione e polarizzazione in elettrostatica, ± il collegamento tra aspetti macroscopici e microscopico-strutturali che possono spiegare la corrente e la resistenza elettrica (moto delle cariche in un mezzo con attrito, da cui l'effetto Joule), ± il raccordo tra circuiti elettrici e campo magnetico, ± il collegamento tra aspetti macroscopici e microscopico-strutturali che possono spiegare la polarizzazione magnetica della materia. 2ë B IENNIO Si propone di affrontare per tutti i licei una riflessione sul concetto di campo e sulle caratteristiche generali dell'interazione e dell'energia trasmesse attraverso il campo, fino a introdurre a livello qualitativo l'onda elettromagnetica, che trasporta a distanza l'interazione e l'energia. Tali concetti vengono proposti a tutti i Licei nei suoi elementi di base, sufficienti peroÁ per far capire la portata dell'idea e le sue implicazioni, con approfondimenti per i Licei Scientifico e Tecnologico su aspetti piuÁ avanzati, in particolare, sugli aspetti formali riguardanti le equazioni di Maxwell e su diversi temi di interesse per le applicazioni di corrente ed energia elettrica. 4) F ENOMENI LUMINOSI 1ë BIENNIO Il punto di partenza eÁ l'analisi delle osservazioni e descrizioni della fenomenologia quotidiana, per giungere a costruire i concetti astratti legati alla natura della luce. Nel primo biennio si mira anzitutto ad una descrizione ``cinematica'' dei fenomeni luminosi, per costruire le relazioni geometriche che consentono di prevedere i percorsi della luce nel vuoto e nella materia. Lo studio eÁ quindi orientato fortemente verso i fenomeni ottici che riguardano la propagazione della luce nell'aria, nei mezzi materiali e nei punti di discontinuitaÁ tra mezzi diversi: si lavora con specchi, prismi, lenti, fibre ottiche, sistemi per formare immagini. Si esplorano poi le interazioni luce-materia in relazione ai loro aspetti energetici nelle sorgenti luminose, nei mezzi attraversati dalla luce, negli oggetti illuminati, con riferimento alla conservazione, al trasferimento e alla trasformazione dell'energia luminosa, preparando una base per gli approfondimenti del secondo biennio. 2ë BIENNIO Si osservano fenomeni difficilmente spiegabili con lo schema a ``raggi'' utilizzato nel primo biennio, ma facilmente interpretabili con un'ipotesi ondulatoria, da cui la necessitaÁ di reinterpretare lo schema a raggi nel nuovo contesto. Si studiano altre evidenze che a loro volta non sono spiegabili con il modello ondulatorio e si delinea il limite di validitaÁ della fisica classica e la necessitaÁ che ha portato alle due visioni Ð onda e corpuscolo Ð e ai loro diversi campi di applicazione. Emerge il problema della diversa natura della luce in relazione al suo comportamento in contesti diversi, problema che saraÁ affrontato nei sui termini generali nell'area tematica Struttura della Materia, Particelle, Campi. Approfondimenti specifici, in relazione agli spettri di emissione e assorbimento della luce dal punto di vista microscopico, vengono proposti per i Licei Scientifico e Tecnologico. 39 IL NUOVO SAGGIATORE 5) TERRA E UNIVERSO Lo studio della Terra e dell'Universo parte dall'osservazione diretta e dalla descrizione dei fenomeni e degli oggetti celesti per giungere a costruire modelli e concetti astratti legati alla struttura ed evoluzione dell'Universo. 1ë B IENNIO Si inizia l'astronomia a occhio nudo, richiamando l'osservazione e la descrizione del Sole, del cielo e dei fenomeni correlati (scansione naturale del tempo: il dõÁ e la notte, il ciclo della Luna, il ciclo delle stagioni, il ciclo annuo del Sole), che sono giaÁ state studiate in modo piuÁ semplice fin dalla scuola primaria e secondaria di primo grado. Lo sviluppo successivo deve mirare a: ± far apprezzare gli ordini di grandezza delle distanze astronomiche, ± definire e utilizzare le coordinate geografiche e astronomiche, ± analizzare i sistemi di riferimento geocentrico-geostatico ed eliocentrico. 2ë B IENNIO 40 Partendo dalle conoscenze e abilitaÁ sviluppate nel primo biennio, si procede in due direzioni: ± la formalizzazione delle conoscenze relative al Sistema Solare, attraverso le leggi di Keplero e la legge di gravitazione universale di Newton, e il loro utilizzo nell'interpretazione dei fenomeni correlati (maree, comete, scoperta di nuovi pianeti, sistemi stellari doppi, ...), ± l'analisi delle informazioni che ci giungono dalle stelle e le ipotesi sulle loro caratteristiche fisiche. 6) S TRUTTURA CAMPI DELLA MATERIA, PARTICELLE E Partendo dalla fenomenologia di base legata alle proprietaÁ dei materiali si giunge all'analisi della struttura microscopica della materia e ad affrontare i grandi temi della fisica moderna legati alla meccanica quantistica, alla fisica dei nuclei e delle particelle. 1ë B IENNIO Si inizia con l'esame della fenomenologia di base della materia legata alle proprietaÁ dei materiali, quali lo stato di aggregazione, la densitaÁ, la conducibilitaÁ, e alle caratteristiche di fenomeni, quali la soluzione e la diffusione, per passare a una prima semplice modellizzazione della struttura interna della materia introducendo il modello atomico-molecolare e tenendo conto degli aspetti casuali presenti in un sistema macroscopico costituito da molte componenti microscopiche. Si approfondisce poi l'analisi dell'energia interna dei corpi, come somma delle energie di moto e potenziale dei costituenti elementari della materia (molecole e atomi). Le diverse proprietaÁ della materia vengono poi interpretate alla luce del modello atomico di Rutherford e della scoperta dell'elettrone. Vengono infine illustrati semplici modelli di struttura dei diversi stati di aggregazione. 2ë B IENNIO La conoscenza della struttura microscopica della materia e la sua correlazione con le proprietaÁ macroscopiche viene approfondita al secondo biennio. Il progredire delle conoscenze a livello microscopico richiede la introduzione di teorie, presentate anche in modo formale, nonche la gestione di situazioni complesse che richiedono collegamenti a diversi livelli. Si procede quindi ad introdurre: ± gli elementi di base della fisica dei quanti, sufficienti per capire cioÁ che cambia nelle leggi della meccanica quando si riducono le dimensioni dei corpi, ± i dettagli della struttura atomica che seguono dalle leggi quantistiche, ± gli elementi di fisica nucleare utili per capire gli aspetti delle applicazioni della fisica nucleare alla vita quotidiana. L'analisi della composizione e struttura del nucleo mira alla costruzione del concetto di ``energia di massa'', che sta alla base dell'energia nucleare, e alla sua trasformazione in altre forme di energia. A primo completamento dell'analisi si propone una riflessione sulle quattro interazioni fondamentali che attualmente descrivono e interpretano proprietaÁ e struttura della materia. Approfondimenti su aspetti piuÁ avanzati, relativi alla meccanica quantistica da un lato e alla fisica nucleare dall'altro, vengono proposti, con alcune variazioni, per il quinto anno dei Licei Scientifico, Tecnologico e Classico. O BIETTIVI SPECIFICI 5ë ANNO DI APPRENDIMENTO PER IL Il quinto anno del Liceo dovrebbe essere proiettato verso la scelta degli studi successivi IL NOSTRO MONDO oltre che verso l'approfondimento e il completamento dei temi avviati nei bienni precedenti. Mentre gli obiettivi di approfondimento e completamento interessano principalmente i Licei Scientifico e Tecnologico e secondariamente il Liceo Classico, l'orientamento formativo puoÁ riguardare tutti i Licei, anche perche moduli di orientamento formativo potrebbero essere previsti fra i moduli opzionali, mirati appunto a ottimizzare la scelta verso studi universitari o di istruzione e formazione superiore. Vengono cosõÁ suggeriti obiettivi comuni a tutti i Licei, mirati all'orientamento formativo verso gli studi successivi, che riprendono i due ruoli che svolge la fisica nella societaÁ attuale, e cioeÁ: ± da un lato, le applicazioni della fisica "moderna", che permeano profondamente la nostra vita quotidiana, ± dall'altro, l'impronta culturale della fisica sul modo di pensare dell'uomo moderno attraverso l'analisi dell'influenza dello sviluppo scientifico e tecnico sulla cultura filosofica e sull'evoluzione della societaÁ, e viceversa. Obiettivi piuÁ specifici sono poi suggeriti, con scopi di approfondimento e completamento, per i due Licei piuÁ legati alla preparazione scientifico-tecnologica e per il Liceo Classico che li analizzeraÁ in un contesto di interazione/confronto con lo sviluppo attuale del pensiero storico, filosofico, sociale e artistico. Le tematiche della ricerca attuale in fisica sono suddivise in tre campi: ± i modelli di struttura microscopica della materia idonei a spiegare i piuÁ recenti risultati nel campo della superconduzione, fissione e fusione nucleare, e della fisica subnucleare; ± la relativitaÁ generale con i problemi inerenti la struttura dello spazio-tempo e l'interazione luce-campo gravitazionale; ± i modelli che descrivono e interpretano l'origine e l'evoluzione dell'Universo. Ultimi volumi usciti Proceedings of the International School of Physics ``Enrico Fermi'' CORSO CLV THE PHYSICS OF COMPLEX SYSTEMS (NEW ADVANCES AND PERSPECTIVES) edited by F. Mallamace and H.E. Stanley pp 634, Euro 180,00 - SOCI SIF Euro 126,00 CORSO CLVII THE ELECTRON LIQUID PARADIGM IN CONDENSED MATTER PHYSICS edited by G.F. Giuliani and G. Vignale pp 558, Euro 170,00 - SOCI SIF Euro 119,00 Inviare ordini a: Redazione del Nuovo Cimento Attn: Carmen Vasini Via Saragozza, 12 - 40123 Bologna Tel. 051 581569 Fax 051 581340 e-mail: [email protected] 41