“All`indomani della salita al potere di Hitler nel gennaio 1933, il

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“All'indomani della salita al potere di Hitler nel gennaio 1933, il dittatore polacco
JózefKlemensPilsudski capì che quell'ex caporale austriaco poteva essere fonte di grossi guai
per la Polonia, e pensò ad una guerra preventiva contro la Germania, ritenendo che le forze
armate polacche avrebbero travolto la Germania, le cui risorse militari erano di scarsa entità
per come imposto dal Trattato di Versailles. Ma la sua bestia nera era l'URSS, che avrebbe
potuto approfittarne per attaccare a sua volta la Polonia da Est. Onde evitare di restare
totalmente scoperto ai confini orientali, Pilsudski propose alla Francia di partecipare alla
guerra preventiva agendo da Ovest, ma Parigi non ne volle sapere. A quel punto Hitler, che
proprio per la debolezza dell'apparato militare tedesco temeva un prematuro scontro con la
Polonia, pensò bene di giungere ad una riappacificazione con il governo di Varsavia.
Incredibile coincidenza d'intenti, anche Pilsudski era favorevole ad un riavvicinamento, visto
che il suo progetto bellico era fallito. E così, ambedue i dittatori firmarono un patto di non
aggressione decennale nel gennaio del 1934. Sappiamo com'è poi finita. Cosa accade,
invece, se il maresciallo polacco decide di proseguire da solo nel suo progetto di guerra
preventiva, infischiandosene di un'azione sovietica, niente affatto scontata, e già nella
primavera del 1933 avanza con le sue truppe verso Berlino?”
Questa la proposta di Enrico Pellerito. Ci ho pensato a lungo, e sono giunto ad un’ucronia
che prevede come POD “essenziale” non tanto un attacco polacco alla Germania nel ’33, ma
un contro colpo-di-stato in Polonia nel ’28, con un successivo avvicinamento all’U.R.S.S.
tramite la mediazione Cecoslovacca e altri POD, scaturiti dal primo; di conseguenza la
seconda guerra mondiale si sposta molto avanti nel tempo, divenendo molto differente da
quella da noi conosciuta.
Novembre 1928: Poco dopo il suo allontanamento da JozefPiłsudski, il Generale di sinistra
WładysławSikorski attua un contro colpo-di-Stato, che diverrà poi noto con il nome di
“Zamachstanu w listopadzie” –Colpo di stato di Novembre– al fine di rovesciare il regime
di Piłsudski.
Dicembre 1928: Il nuovo regime Polacco conclude un trattato di mutua assistenza sia con la
Francia che con la Cecoslovacchia, con la quale, durante una conferenza separata svoltasi a
Praga il 20 Dicembre, si impegna anche a scambiare le regioni a maggioranza Cecoslovacca
in Polonia con quelle a maggioranza Polacca in Cecoslovacchia. Poco dopo la Polonia si
annette Danzica.
Maggio 1928: Trattato di mutua assistenza Franco-Cecoslovacco.
Per i successivi quattro-cinque anni non si verificano eventi geopolitici di vasta portata, a
meno che non si voglia considerare tale la Prima Coppa del Mondo, giocatasi in Uruguay e
vinta dalla Nazionale Jugoslava per 1-0 in finale sui padroni di casa; per le semifinali erano
stati sorteggiati Argentina-Jugoslavia e Stai Uniti-Uruguay. Vinta la semifinale per un 2-1
ottenuto allo scadere del tempo regolamentare con un gol di Tinanić, la Jugoslavia affronta
nella partita decisiva un Uruguay indebolito dall’assenza di Cea, il quale si era infortunato a
causa di un fallo commesso dall’Americano George Moorhouse, l’Uruguay perde 1-0 la
partita, estremamente combattuta, a causa dell’assenza di uno dei suoi migliori giocatori.
1932: Con il trattato di Budapest la Romania si accorda con l’Ungheria e restituisce alcuni
territori che facevano parte del Regno d’Ungheria, in cambio ottiene per le sue imprese
trattamenti di favore nel Regno d’Ungheria.
Dicembre 1932: Siglato a Praga il “Trattato di Amicizia ed Intesa dei Paesi Slavi di
Cecoslovacchia, Unione Sovietica e Polonia”, che diviene noto al pubblico come “Intesa”; il
trattato consta di cento articoli, e rappresenta una dichiarazione di amicizia, mutua assistenza
e collaborazione economica tra i paesi firmatari.
Marzo 1932: La Jugoslavia dove, dopo il rientro di Tito che sta svolgendo un’intensa
propaganda, vi è un gran numero di simpatizzanti sovietici, si avvicina alle nazioni
firmatarie, con le quali firma un trattato di cooperazione economica a Belgrado.
Maggio 1932: La Bulgaria sigla con Ungheria e Romania un trattato di mutua assistenza in
campo militare e di collaborazione in campo economico, creando così il “Piccolo Asse” nei
Balcani, a scopo difensivo in caso di eventuale attacco Jugoslavo o dell’Intesa.
Questo patto non causa la fine del preesistente patto Ceco-Rumeno-Jugoslavo, che era stato
siglato in funzione anti-ungherese.
1933: Hitler prende il potere in Germania.
Marzo 1933: In Polonia due vecchi impianti del regime zarista vengono acquisiti dalla
Cecoslovacca Škoda. In questi impianti e quelli cecoslovacchi comincia la produzione dei
carri armati Zb I e Zb II, basati sui progetti dei Panzer III e IV rubati da spie Cecoslovacche,
e i cannoni Sovietici da 122 mm “M1910/30” -i cui progetti erano stati ceduti dai sovieticivengono inoltre rivisti i progetti dei carri LT vz. 35, dotandoli di una corazzatura maggiore e
di un armamento più pesante: viene infatti aumentata di 10 mm in ogni punto e montato un
cannone da 50 mm e da quattro metri di lunghezza; per sopportare questo aumento di peso, il
carro viene dotato di una cingolatura con cinque ruote d’appoggio.
Maggio 1933: Data la sempre maggiore amicizia e collaborazione tra i nemici giurati di
Hitler, Polonia, Cecoslovacchia e Unione Sovietica (le quali rappresentavano la quintessenza
dello Stato-Canaglia secondo Hitler: paesi Slavi, Socialisti e dunque, secondo Hitler,
giudaici), la Germania Nazista si fa promotrice di un’intensa campagna propagandistica a
livello internazionale che ha due scopi principali: l’isolamento dell’U.R.S.S. e dei suoi nuovi
alleati e il ritorno della Renania alla Germania.
L’Inghilterra e l’Italia Fascista effettuano pressioni sulla Repubblica Francese affinché
conceda alla popolazione della Renania un referendum col quale dovrà scegliere se tornare
alla Germania o meno.
Alla fine la Francia, spinta dalla paura di un’U.R.S.S. potente senza ostacoli nell’Europa
Centrale, acconsente e stabilisce la data del referendum al 7 Marzo dell’anno successivo.
Agosto 1933: La Škoda “festeggia” i primi 100 cannoni M1910/30, che vengono
immediatamente consegnati all’esercito polacco; nel frattempo entrano in produzione presso
Praga gli LT vz.35, costruiti come indicato dall’ultima versione del progetto, mentre in
Moravia comincia la produzione degli Zb. I e in Slovacchia degli Zb. II.
Ottobre 1933: Vengono catturate le spie cecoslovacche che avevano rubato i progetti dei
carri tedeschi; una volta interrogate queste rivelano tutto, e ciò porta ad un acuirsi delle
relazioni tra la Germania e i suoi vicini Slavi.
25 Novembre 1933: L’attentato a Dolfuss riesce del tutto, e i nazisti prendono il potere in
Austria.
Hitler però, per evitare che i Francesi annullino il referendum che hanno promesso, decide di
rimandare l’Anschluss, e inscena una condanna a livello internazionaleper gli attentatori che,
ovviamente, sono al corrente di tutto.
24 Dicembre 1933: La borsa di Francoforte crolla improvvisamente, causando un’inaspettata
crisi economica, e il crollo di popolarità del regime, che cerca di arginare il crollo del suo
apparato finanziario tramite la statalizzazione delle principali industrie. Poche sono le
imprese a non subire in modo pesante gli effetti del crollo, e si tratta di aziende che operano
nel campo delle industrie pesanti, come la Rheinmetall.
Febbraio-Marzo 1934: Il mondiale di calcio in Italia si avvicina, e il Regime tira a lustro
qualsiasi cosa, aumenta la presenza dell’esercito nelle città e tiene sotto controllo ogni
persona tramite un’intricata rete di spie, vengono fatti gli ultimi ritocchi alle decorazioni e si
comincia a preparare la grandiosa parata, che coinvolgerà sia truppe che atleti che normali
cittadini la quale avrà il compito di dimostrare al mondo la forza del Regime Fascista
Italiano.
7 Marzo 1934: In Renania si svolge il referendum tanto atteso dai Nazionalsocialisti di
Hitler.
La spuntano i sì in un Referendum organizzato dalla Germania e con evidenti violazioni dei
diritti civili, ma tutto questo viene celato all’opinione pubblica.
La scheda elettorale utilizzata per il voto dagli abitanti della Renania.
I sì vincono con il 87,65% contro il 12,35%dei no.
10 Marzo 1934: Il giorno successivo alla divulgazione dei risultati, i delegati di Polonia,
Cecoslovacchia, Unione Sovietica e Jugoslavia alla Società delle Nazioni protestano contro
questo referendum e invocano un secondo referendum da tenersi con il controllo di delegati
della Società e con schede elettorali da essa rilasciate, ma la strenua opposizione posta da
Regno Unito e Francia, dominanti nell’organizzazione, porta ad un nulla di fatto.
1 Maggio 1934: I lavoratori tedeschi scioperano contro la crisi, si tratta di una vera e propria
crisi di consenso del regime, che riesce a porvi rimedio solo grazie all’annuncio di un grande
piano di investimenti nell’industria pesante, favorito dai finanziamenti americani ed inglesi.
26 Maggio 1934: Il giorno prima dell’apertura dei Campionati mondiali di calcio il regime
tiene una grande parata alla quale sono invitati i capi di stato di tutte le nazioni partecipanti
alla coppa del mondo, oltre a quelli di Unione Sovietica e Regno Unito.
La parata organizzata dal regime.
27 Maggio-10 Giugno 1934: Si svolge la seconda edizione della Coppa del Mondo, che si
apre con le partite degli Ottavi di Finale: Italia-USA, Spagna-Brasile, Ungheria-Egitto,
Austria-Francia, Cecoslovacchia-Romania, Svizzera-Paesi Bassi, Svezia-Argentina e
Germania-Belgio.
L’Italia liquida con un secco 7-1 gli USA, seguiti quello stesso giorno dal Brasile, sconfitto
3-1 dalla Spagna, dall’Egitto, eliminato per 4-2 dall’Ungheria, dalla Francia, sconfitta per 32 dall’Austria, dalla Romania, eliminata dalla Cecoslovacchia con un 2-1, da Paesi Bassi ed
Argentina, battute per 3-2 rispettivamente da Svizzera e Svezia, e dal Belgio, distrutto dalla
Corazzata tedesca con un 5-2.
Ai Quarti di Finale si affrontano le rimanenti otto nazionali: la padrona di casa Italia affronta
la Spagna, l’Ungheria tenta l’impresa con il Wunderteam dell’Austria, mentre la
Cecoslovacchia si scontra con la Svizzera e la Svezia con la Germania.
Alla fine la rappresentativa di casa non riesce a passare il turno, venendo sconfitta dalla
Spagna per 1-0 dopo due tempi di accanita battaglia, l’Ungheria prova ma dopo il
settantesimo non può più resistere all’Austria, che vince con un netto 3-1 dopo essere stata
sotto per larga parte della partita e aver segnato tre gol in quindici minuti.
La Svizzera ottiene il vantaggio al 18’, ma da quel momento in poi è solo Cecoslovacchia,
che si impone con un 3-1, mentre la Svezia viene sconfitta dalla Germania per 2-1.
Le semifinali vedono contrapposte Cecoslovacchia-Germania e Austria-Spagna, per tutte le
nazioni coinvolte non è solo uno scontro calcistico, ma anche uno scontro di ideologie: le
rappresentative di due nazioni socialiste contro quelle di due nazioni nazionalsocialiste. E’
più di tutto uno scontro di ideologie.
La prima semifinale vede la Germania obliterata con un 3-0 da una Cecoslovacchia costante
e che non da respiro, mentre la seconda vede la Spagna prevalere per 1-0 nel recupero della
ripresa.
La finale non si può disputare nella capitale a ausa di maltempo e viene dunque spostata a
Milano, allo stadio San Siro.
Il 10 Giugno la finale è vista dal vivo da 57.000 spettatori allo stadio, dei quali tremila
Cecoslovacchi e milleduecento spagnoli, ed è ascoltata da più di un milione di persone alla
radio in tutto il mondo.
Durante il primo tempo non accade niente di rilevante, ma nel secondo tempo la
Cecoslovacchia prima va in vantaggio al 67’ con Puč, e poi, galvanizzata dal tifo del
pubblico di casa, raddoppia grazie ad un gol di FrantišekSvoboda al 78’; dopo questo gol la
Cecoslovacchia si chiude, ma la Spagna accorcia le distanze all’82’ con Regueiro, questo gol
si rivelerà poi solo il gol della bandiera per la Spagna, poiché la finale risulta vinta dalla
Cecoslovacchia per 3-1 (gol all’88’ di JiříSobotka).
I campionati del mondo hanno sfatato il mito dell’Italia vincente su tutti i fronti e causano un
crollo di popolarità del regime, che decide di sottoporre a processo politico la squadra; anche
la squadra tedesca subisce la stessa sorte in patria.
La nazionale
Cecoslovacca
vincitrice ai
Campionati
del mondo in
Italia.
12 Agosto 1934: A Mosca, in Unione Sovietica, si svolge, nonostante la strana neve estiva,
una parata in ricordo dei soldati delle Legioni Cecoslovacche caduti sul fronte orientale, e la
bandiera sovietica viene dovunque sostituita dalla bandiera cecoslovacca issata a mezz’asta.
Dicembre 1934: In Austria il governo paventa la volontà di un’annessione alla Germania
Nazista, annessione che avviene il 25 Dicembre, dopo un referendum-farsa tramite il quale il
88,34% degli Austriaci si è espresso a favore dell’Anschluss, contro un 11,66% di contrari.
1935: Mentre il progetto di riarmo dell’Intesa continua e gli eserciti Polacco e Cecoslovacco
si fanno sempre più forti, la Germania comincia lentamente a ristabilire contatti diplomatici
con molti stati del panorama europeo e mondiale.
Sigla trattati di “amicizia e solidarietà” con Italia e Finlandia, oltre a riavvicinarsi alla
Francia dove sta tornando prepotentemente sulla scena politica la figura di Pétain, e al Regno
Unito, dove Mosley, non avendo abbracciato l’antisemitismo, è sempre più forte, e firma
trattati di cooperazione con gli stati baltici, e la Norvegia; la Germania Nazista emana le
leggi razziali, che, col tempo, si fanno sempre più strette.
1936: L’Europa è oramai divisa dal sistema delle alleanze, che vede schierate da una parte
l’Intesa e la Jugoslavia, dall’altra la Germania, la Gran Bretagna e la Francia, ciascuna coi
rispettivi alleati, e “di mezzo” il Piccolo Asse, che ha oramai stretto trattati di cooperazione
sia con l’Intesa che con le Potenze ad essa avverse al fine da mantenersi neutrale e
preservarsi in un eventuale conflitto.
L’Europa appare così spaccata:
Novembre 1936: Si conclude il processo politico alla rappresentativa nazionale Italiana di
calcio con un’assoluzione per tutti i giocatori, una volta appurato che la Spagna è stata
sostanzialmente fortunata.I giocatori vengono così reintegrati a pieno titolo nella nazionale e
nel mondo del calcio, probabilmente per le qualificazioni del mondiale 1938.
Gennaio 1938: Mentre il terzo mondiale di calcio si avvicina, nel Regno Unito va crescendo
il malcontento popolare per un impero che mostra i primi segni di cedimento, di questo
malcontento si fa portavoce Oswald Mosley, che riesce ad obbligare il Governo ad indire
elezioni anticipate tramite grandi manifestazioni di massa. Le elezioni vengono fissate per il
24 Marzo dello stesso anno.
Febbraio 1938: Le nazioni dell’Intesa proseguono nel loro progetto di armamento, che ha
oramai portato alla produzione di duemilacinquecento cannoni 122mm M1910/30 in Unione
Sovietica ,milleduecento in Polonia e settecento in Cecoslovacchia.
I carri LT vz. 35 e gli Zb I e II sono stati prodotti rispettivamente in milletrecento,
millecinquecento e millesettecento pezzi; la ripartizione dei nuovi carri e cannoni è la
seguente: alla Polonia spettano in totale mille LT vz. 35, ottocento Zb I e II e novecento
M1910/30, alla Cecoslovacchia mille M1910/30, trecento LT vz.35, settecento Zb I e
novecento Zb II; da questo punto in poi la Škoda si occupa principalmente di creare un vasto
e valido arsenale aereo per Cecoslovacchia e Polonia.
12 Marzo 1938: Il Regno Unito sigla con l’Intesa un patto di amicizia reciproca e di
cooperazione economica, la seconda parte del quale prevede che alla Škoda e all’U.R.S.S.
vengano concessi i progetti dei caccia SupermarineSpitfire.
24 Marzo 1938: Si svolgono le Elezioni nel Regno Unito, vinte dal Partito Conservatore col
37%, seguono i Laboristi con il 33% e i Fascisti di Mosley con il 15%, oltre a vari partiti
minori.
30 Marzo 1938: Dopo settimane in cui erano state reimpostate, le linee di produzione della
Škoda in Slovacchia e Boemia cominciano a produrre i primi Spitfire, che verranno prodotti
nel numero di 70 nel primo mese.
5 Aprile 1938: A meno di un mese dalla salita al potere del nuovo governo, un gruppo
armato delle Blackshirts (le camicie nere di Mosley) assalta il 10 di Downing Street e
assassina il capo del governo Neville Chamberlain; contemporaneamente altri due gruppi
assaltano la Camera dei Comuni e la Camera dei Lord.
Questi fatti prendono di sorpresa Mosley che si trovava in Scozia per un incontro con la
sezione di Edimburgo del suo partito.
6 Aprile 1938: Non appena tornato a Londra e dichiarato nuovo Primo Ministro del Regno
Unito di Gran Bretagna ed Irlanda, Mosley attua una politica di condanna nei confronti degli
assalitori che nel frattempo, grazie ad un salvacondotto organizzato in segreto nelle
settimane precedenti l’attentato dallo stesso Mosley, sono scappati in Argentina.
Nelle settimane seguenti diviene chiaro che Mosley sta stabilendo un regime simile a quello
di Mussolini in Italia, con la quale il 12 Aprile 1938 il Regno Unito sigla un’Alleanza che
Mussolini aveva già cercato di imbastire per due anni con Chamberlain.
4-19 Giugno 1938: Si svolge in Francia la Terza Coppa del Mondo di Calcio, che vede
l’Italia trionfante sull’Ungheria in finale per 4-1, oltre ad una Cecoslovacchia sottotono
eliminata ai quarti e ad una Polonia che riesce, in modo inaspettato, ad arrivare alle
semifinali, ove risulta battuta da un’ottima Ungheria per 3-1.
1939: La Germania ha oramai completato il suo processo di riarmo e, una volta sostenuto il
golpe di Pétain in Francia, si sente pronta ad una guerra contro gli stati dell’Est Europa, se
non fosse che sono troppo stabili.
Hitler convoca dunque i capi dei partiti nazisti dei Sudeti e dei Tedeschi di Polonia e gli
ordina di cominciare con la violenza di piazza, le stragi e gli attentati per destabilizzare i
governi di Polonia e Cecoslovacchia.
Novembre 1939: Una serie di manifestazioni violente si sussegue a Praga, a Cracovia, a
Danzica, a Varsavia e a Bratislava, ma i governi Cecoslovacco e Polacco non si fanno
intimorire e stroncano le rivolte nel sangue.
Dicembre 1939: Un trattato stipulato a Praga tra Polonia, Germania Nazista e
Cecoslovacchia prevede che nelle città a maggioranza tedesca nei due paesi Slavi vengano
svolti referendum coi quali la popolazione dovrà scegliere se essere espulsa verso la
Germania o meno e che nelle città tedesche a maggioranza Polacca o Cecoslovacca venga
fatto lo stesso.
In seguito ai referendum la Polonia espelle circa il 77% dei tedeschi e la Cecoslovacchia il
92%, la Germania espelle il 72% dei Polacchi e l’80% dei Cecoslovacchi: tutte le nazioni
hanno truccato i risultati dei referendum.
Gennaio 1940: Una percentuale stimata in circa l’80% degli Slavi che aveva deciso di restare
in Germania viene deportata nei campi di concentramento come Dachau; la maggior parte di
essi morirà a causa della fame fattagli patire dai tedeschi.
Febbraio 1940: Tito attua un colpo di stato in Jugoslavia che porta al potere la fazione
Comunista. I realisti, sostenuti dalle potenze occidentali (Germania, Regno Unito, Francia,
Italia), cominciano la guerra civile, ma subiscono varie sconfitte a causa dell’aiuto di
U.R.S.S., Polonia, Cecoslovacchia e Grecia ricevuto dai Comunisti.
Marzo 1940: L’Intesa conclude un accordo di cooperazione economica con gli U.S.A., i
quali forniscono i progetti dei B-17 alla Škoda e all’U.R.S.S., dietro ampio compenso.
Questo accordo deve essere l’inizio, secondo Polacchi e Cecoslovacchi, della collaborazione
tra Americani e Socialisti contro il Nazi-Fascismo.
Aprile 1940: Aprono due nuovi impianti della Škoda in Polonia: comincia immediatamente
la produzione dei B-17 “Flying Fortress”, che vengono prodotti in 100 esemplari nei primi
due mesi.
Maggio 1940: Il Giappone firma con Francia e Olanda un trattato che prevede l’acquisto
giapponese delle colonie francesi e olandesi nell’Estremo Oriente (corrispondenti
pressappoco agli odierni Vietnam, Laos, Cambogia e Indonesia), a patto di un lauto
compenso, circa 1 milione di franchi per 1000 km2, e di trattamenti di preferenza per le
aziende e per i commercianti di entrambi i paesi.
Gennaio 1941: La forza aerea delle nazioni dell’Intesa è oramai pronta al confronto con
quella delle nazioni vicine alla Germania Nazista: 4500 Spitfire per la Polonia e la
Cecoslovacchia, 3850 per l’Unione Sovietica, 450 B-17 per l’Esercito Polacco, 697 per
quello Cecoslovacco e 590 per l’aviazione sovietica.
4-19 Giugno 1942: La quarta edizione della coppa del mondo si svolge in Germania, e vede
per la prima volta la partecipazione dell’Unione Sovietica; si preannuncia una competizione
soprattutto politica.
Ai gironi vengono sorteggiate:
Girone A: Francia, Argentina, Egitto, Norvegia
Girone B: U.R.S.S., Italia, Spagna, U.S.A.
Girone C: Cecoslovacchia, Inghilterra, Messico, Sud Africa
Girone D: Polonia, Germania, Portogallo, Svezia
Nel Girone A, il meno combattuto, passano facilmente sia la Francia, volenterosa di
riscattarsi dopo il dimenticabile mondiale casalingo del ’38, che l’Argentina, che cerca la
rivincita dopo vittoria mancata per una partita al mondiale ’30.
Nel Girone B si assiste ad una partita di chiusura estremamente accesa tra U.R.S.S. e
Spagna: quest’ultima ha alla fine la meglio e passa assieme all’Italia.
Nel terzo Girone la Cecoslovacchia, motivata dal sogno di essere la prima squadra ad
ottenere la vittoria in due campionati del mondo, si sbarazza facilmente di Messico e Sud
Africa, rimediando però un banale 2-2 con l’Inghilterra.
L’ultimo Girone vede Germania e Polonia prime a pari merito, dopo che entrambe hanno
ottenuto la vittoria sulle avversarie e un pareggio nello scontro diretto.
I quarti di finale vedono le sfide Argentina-Germania, Italia-Inghilterra, Spagna-Polonia e
Cecoslovacchia-Francia.
L’Argentina soffre molto, principalmente a causa del gioco scorretto degli avversari, ma
riesce a vincere per 2-1, l’Italia sconfigge l’Inghilterra per 1-0, la Spagna è sconfitta dalla
Polonia 3-1 e la Cecoslovacchia spazza via la Francia per 4-1.
Le semifinali sono Argentina-Italia e Polonia-Cecoslovacchia.
L’Argentina lotta in modo disperato, ma non riesce a sottrarsi alla sconfitta, poiché la partita
termina sul risultato di 3-2 per l’Italia, mentre la Polonia perde 1-0 contro una
Cecoslovacchia che forse già pensava alla finale contro l’Italia.
La fiale è una partita agguerrita e piena di gol, ma la prima partita termina per 3-3, e il
verdetto è rinviato al giorno seguente, anche questa volta, però, non vi è un vincitore.
Alla terza ripetizione della finale, la Cecoslovacchia ottiene un successo per 1-0 allo scadere
del recupero, contro un’Italia provatissima scoraggiata dall’assenza di due giocatori
infortunati impossibilitati a giocare.
20 Luglio 1942: Il Reichstag tedesco da l’approvazione al progetto per la distruzione di
Berlino e la sua ricostruzione con il nome di “Germania”, alcune proteste scoppiano a
Berlino e nei dintorni, ma vengono subito sedate dalla Wehrmacht.
21 Luglio 1942: Il giorno dopo l’approvazione da parte del Reichstag del progetto di
“Germania”, comincia l’evacuazione della città e il piazzamento delle cariche esplosive nella
città. La capitale è momentaneamente spostata a Nürnberg.
24 Luglio 1942: Le cariche nella parte periferica di Berlino cominciano ad essere fatte
esplodere ed inizia immediatamente la rimozione delle macerie che terminerà in sette giorni.
25 Luglio 1942: Sia la Jugoslavia che la Spagna (dove, va ricordato, Franco non ha effettuato
il colpo di Stato) entrano a pieno titolo nell’Intesa.
1 Agosto 1942: Dopo avere rimosso tutte le macerie della periferia di Berlino, comincia la
costruzione dei palazzi di Germania.
28Settembre 1942: Viene terminata la costruzione dei primi palazzi della città di Germania.
29 Settembre 1942: Nuovi quartieri vengono fatti saltare in aria e la costruzione continua.
3 Dicembre 1943: La costruzione di Germania, che aveva impiegato 700.000 operai tra
lavoratori tra lavoratori regolari, prigionieri politici e internati nei campi di concentramento,
ha fine tranne che per un paio di dettagli: mancano l’Arco di Trionfo e il nuovo palazzo del
governo, la cui costruzione comincia immediatamente.
13 Dicembe 1943: In seguito al reclutamento di altri 300.000 lavoratori al fine di terminare
la costruzione dell’Arco di Trionfo, la suddetta opera architettonica è terminata.
15 Dicembre1943: Comincia la costruzione del nuovo Reichstag, che si prevede terminerà in
tre mesi.
24 Dicembre 1943: L’Unione Sovietica effettua il primo test atomico della storia dopo tre
anni di lavoro a ritmi serrati istigati dalla conoscenza di progetti tedeschi per l’utilizzo
dell’arma atomica.
25 Dicembre 1943: L’U.R.S.S. accorda a Polonia, Cecoslovacchia e Jugoslavia la vendita dei
progetti dei cannoni ZiS-3.
1 Gennaio 1944: Alla notizia del test atomico sovietico tutta l’opinione pubblica e i governi
entrano in allerta: Cosa faranno ora con questa nuova e potentissima arma? Quali saranno le
ripercussioni sulle nostre relazioni? Sono i quesiti che tutti si fanno, mentre la Germania
accelera la sua ricerca nucleare e Inghilterra, Francia ed Italia danno il via ad un progetto
comune di ricerca nucleare.
22 Aprile 1944: Viene inaugurato il nuovo Reichstag con una seduta plenaria.
Passa un anno caratterizzato da tranquillità in Europa in nel mondo, fatta eccezione per
un’esercitazione militare congiunta degli eserciti di Cecoslovacchia, Polonia, Unione
Sovietica, Jugoslavia, Mongolia e Spagna tenutasi in Ucraina che fa alzare i livelli di
tensione, ma è solo temporaneo.
25 Luglio 1945: L’Egitto fa domanda presso Londra ed ottiene, soprattutto grazie alle
pressioni esercitate dall’Intesa su Downing Street, l’autorizzazione per un referendum da
svolgersi il 1 d’Agosto col quale il popolo egiziano dovrà scegliere se liberare il suo paese e
il Sudan definitivamente dallo status di protettorato britannico o se non apportare
cambiamenti.
3 Agosto 1945: Due giorni dopo il referendum viene terminato lo scrutinio e annunciata
l’indipendenza dell’Egitto e del Sudan, uniti in un unico stato, dal Regno Unito.
5 Agosto 1945: Sulla scia del referendum in Egitto in Siria ed Iraq si susseguono
manifestazioni volte ad ottenere la possibilità per quelle terre di ottenere l’indipendenza.
6 Agosto 1945: L’U.R.S.S. comincia le trattative per la vendita dei progetti del carro IS-2 a
Polonia, Cecoslovacchia, Jugoslavia e Spagna.
7 Agosto 1945: Mosley e Pétain accettano le richieste e concedono a Siria ed Iraq di tenere
un referendum il 1 di Settembre, affermano, però, che queste saranno le ultime concessioni e
che ogni altro tentativo di ottenere l’indipendenza sarà stroncato con la forza.
11 Agosto 1945: spie polacche rubano a Germania i progetti dei Me 262 “Schwalbe”,
consegnandoli alla Škoda; inizia immediatamente la produzione di massa per sostituire gli
Spitfire con questi nuovi aerei; oltre a ciò l’U.R.S.S. concede alla Škoda e ai polacchi i
progetti dei T-34/85, degli JS-1 e degli JS-2.
25 Agosto 1945: Prende il via il progetto di ammodernamento delle forze armate
Cecoslovacche e Polacche: vengono migliorati i corsi d’addestramento, aumenta la
produzione industriale di cannoni, carri e aerei, e sempre più giovani vengono persuasi ad
entrare nelle forze armate.
1 Settembre 1945: Mentre in Siria ed Iraq si svolge il referendum, la Germania comincia un
processo di riarmo e ammodernamento delle forze armate, della prevista durata di tre anni.
5 Settembre 1945: I risultati del referendum in Siria e di quello in Iraq sono identici a quelli
del referendum in Egitto: la gente ha votato per l’indipendenza; sorge immediatamente il
problema dello stato ebraico.
7 Settembre 1945: Il progetto per la nascita di Israele viene accettato dalla Siria: ad Israele
andranno le coste della Palestina, mentre alla Siria resterà l’interno.
20 Settembre 1945: Egitto, Siria ed Iraq votano per l’unificazione e per la creazione di uno
stato con tre capitali: Il Cairo, sede del Parlamento, del Governo e delle Ambasciate,
Damasco, sede delle varie organizzazioni di Giustizia e del ministero dedicato, e Baghdad,
sede dei vari Ministeri.
Lo stato, che prenderà il nome di Unione Araba, sarà uno stato laico e verrà osteggiato in
tutti i modo possibili da Regno Unito e Francia, mentre riceverà molto supporto dalle nazioni
dell’Intesa, desiderose di mettere le mani sulle risorse della regione.
La quinta coppa del mondo non viene svolta a causa del commissariamento della FIFA e
della sospensione delle sue attività.
1 Gennaio 1948: Il progetto di ammodernamento delle forze armate polacche e
cecoslovacche è terminato, sono stati prodotti: 5.700 T-34/85 per entrambi gli eserciti, 3.000
JS-1 per i polacchi e 1.700 per i cecoslovacchi, 2.760 JS-2 per i polacchi e 2.900 per i
cecoslovacchi, oltre a 1.200 ZiS 3 per i Polacchi e 2.000 per i Cecoslovacchi e a 2.500 Me
262, denominati “Ja 111” in nome di Karel Janoušek, per i polacchi e 3.400 per i
cecoslovacchi; altri 500 B-17 sono stati prodotti per entrambi gli eserciti.
15 Gennaio 1948: Viene dichiarato concluso il progetto di riarmo della Wehrmacht, della
Kriegsmarine e della Luftwaffe.
1 Gennaio 1949: Viene annunciata l’entrata dell’Unione Araba all’interno dell’Intesa, il che
fa indispettire sempre di più Regno Unito e Francia, determinando la rottura dei rapporti
diplomatici tra queste nazioni e l’Intesa: ci si avvicina alla Guerra.
14 Febbraio 1949: Colpi di Stato in Ungheria, Bulgaria, Grecia e Romania portano al potere i
Comunisti dei vari Fronti Popolari, la reazione dei governi Europei –esclusi Spagna,
Portogallo e Svizzera- è la rottura di ogni rapporto, diplomatico o commerciale, con i paesi
dell’Intesa.
17 Febbraio 1949: Grecia, Bulgaria, Romania e Ungheria vengono ammesse nell’Intesa, le
ultime tre restano però comunque unite nel Piccolo Asse; Germania, Finlandia e Italia
mettono in allarme le forze armate.
La situazione sembra calmarsi per qualche mese, se non si contano i reciproci attacchi
scagliati di governo in governo tra i due blocchi europei tramite i discorsi, sino ad un
riacutizzarsi della tensione.
1 Ottobre 1949: La Gestapo e le SS forgiano una serie di documenti che dovrebbero provare
la volontà dell’Intesa di attaccare, è chiaro a tutti che siano falsi, ma vengono portati come
prova dell’aggressività dell’Intesa.
3 Ottobre 1949: L’U.R.S.S. annette le Repubbliche Baltiche di Estonia e Lettonia, mentre la
Polonia annette la Lituania: si è sempre più vicini allo scontro armato.
28 Ottobre 1949: Allo scoccare della mezzanotte del giorno della Festa nazionale
Cecoslovacca, la Wehrmacht attacca le postazioni difensive Cecoslovacche lungo la Selva
Boema e i Monti Metalliferi, ma le truppe cecoslovacche non erano state mandate a casa in
licenza per la festa, anzi, erano state mobilitate segretamente anche le riserve e le giovani
reclute, in previsione del fatto che i tedeschi contassero sulla mancanza di uomini al confine
per attaccare. Questo fattore, unito all’estrema solidità delle fortificazioni, crea seri problemi
alla Wehrmacht.
31 Ottobre 1949: Dopo tre giorni la Wehrmacht non solo non è riuscita a sfondare se ad
eccezione di alcuni punti nella Boemia Meridionale, ma si è fatta ricacciare indietro e trova
Breslavia assediata da Polacchi e Cecoslovacchi, mentre un’armata Sovietico-Polacca
assedia Königsberg.
4 Novembre 1949: Dopo quattro giorni d’assedio e costante bombardamento da parte
dell’artiglieria e dei bombardieri, Breslavia si arrende e vi viene issata la bandiera che poco
tempo prima era stata proposta come bandiera di un’unione Polacco-Cecoslovacca.
Nel frattempo l’Italia, la Francia, la Finlandia, la Norvegia, la Danimarca, il Regno Unito e il
Portogallo dichiarano guerra all’Intesa.
La proposta di bandiera della Repubblica Popolare degli Slavi Occidentali.
5 Novembre 1949: Parte un’offensiva congiunta Italo-Tedesca sul fronte Ungherese; in
poche ore la Wehrmacht giunge ad assediare Budapest.
7 Novembre 1949: La Wehrmacht ha costituito la Linea Gustav sul fronte Oder-Neiße, al
fine di fermare l’avanzata congiunta Polacco-Cecoslovacca che sembra inarrestabile. La
reazione Cecoslovacca sarebbe quella di lanciare i B-17 sulla Linea Gustav, e, nonostante
un’iniziale avversità, i Polacchi cedono e acconsentono all’utilizzo dei B-17 scortati dagli
Schwalbe.
12 Novembre 1949: Dopo cinque giorni di bombardamento incessante, la Linea Gustav
ancora non cede, e anzi è rinforzata dall’arrivo dei BEC e dei CSF, ovvero i
BritishExpeditionaryCorpses e i Corps de SpeditionFrançaises, rispettivamente di 50.000 e
70.000 uomini, con al seguito 1.700 carri gli inglesi e 3.000 i francesi, oltre a 4.700 pezzi
d’artiglieria ciascuno.
15 Novembre 1949: Una grande offensiva viene lanciata dalle forze di quello che comincia
ad essere chiamato Asse, riuscendo a sfondare le linee cecoslovacche e recuperare la
Pomerania, ma non ottenendo alcun risultato in Slesia.
20 Novembre 1949: Dopo quindici giorni di guerriglia urbana, Budapest si arrende, e le forze
Italo-Tedesche hanno la strada spianata per la conquista dei paesi del “Piccolo Asse”.
22 Novembre 1949: Greci e Jugoslavi occupano l’Albania, mentre i Sovietici organizzano un
corpo di spedizione diretto in Romania.
23 Novembre 1949: L’esercito Rumeno resiste quanto può, applicando la tattica della terra
bruciata e combattendo per ogni centimetro, nella speranza di un soccorso Sovieticeno
24 Novembre 1949: I Sovietici attaccano da est con le truppe che si trovavano già al confine
Sovietico-Rumeno, gli Jugoslavi da Ovest e i Rumeni da Sud, con questa manovra le truppe
Italo-Tedesche vengono accerchiate in una sacca ce non lascia scampo a nessuno di essi, ma
gli alti comandi ordinano di non cedere un palmo di terreno.
25 Novembre 1949: L’Esercito Jugoslavo lancia una massiccia offensiva in Istria e nelle
regioni di confine con l’Italia. Anche se più lenta del previsto, l’avanzata, guidata da carri T34/85, soddisfa tutti gli obbiettivi principali, riuscendo anche più dello sperato.
27 Novembre 1949: L’Esercito Cecoslovacco lancia una vasta offensiva in Baviera, alla
quale prendono parte 300.000 uomini, 4.000 pezzi d’artiglieria, 3.500 caccia,1.500
bombardieri e 5.000 carri, e in Austria, con 100.000 uomini, 2.000 carri, 1.500 pezzi
d’artiglieria, 250 caccia e 50 bombardieri. In un giorno le truppe hanno già occupato Monaco
e si sono divise in due metà: una proseguirà verso Ovest, al fine di tagliare le linee di
rifornimento per il CSF, e l’altra a nord, di modo da accerchiare le truppe sulla Linea Gustav.
I Finlandesi attaccano i Sovietici, ma la guerra si impantana in poche ore a causa della pronta
risposta delle truppe di Stalin, che la rendono una guerra di trincea.
28 Novembre 1949: Il bilancio del primo mese di guerra è estremamente negativo per l’Asse:
sono state perse Gorizia, Breslavia, Monaco, Durazzo, Tirana, l’Albania, la Slesia, la
Baviera, l’Istria, di tre fronti due si trovano all’interno del territorio nazionale di due membri
dell’alleanza e sul fronte Rumeno-Ungherese le cose vanno molto male; le perdite totali
ammontano a 357.000 tra morti e feriti, i dispersi sono 45.000, i disertori 30.000 e i
prigionieri 70.000.
L’Intesa sta invece riportando una serie di successi a fronte di perdite molto ridotte: 45.000
morti, 20.000 feriti, 3.000 dispersi, 7.000 disertori e 120.000 prigionieri -quasi tutti Rumeni
o Ungheresi-.
1 Dicembre 1949: Dopo tre giorni di tregua riprendono i combattimenti, che vedono una
nuova avanzata delle truppe Rumene, Jugoslave e Sovietiche all’interno della sacca di ClujNapoca, che le porta a rinchiudere la gran parte delle truppe Italo-Tedesche rimaste,
all’interno della suddetta città.
2 Dicembre 1949: In Albania giunge un corpo di spedizione Bulgaro, al fine di rinforzare il
contingente dell’Intesa in vista dello sbarco in Puglia, un altro corpo di spedizione dalla
Bulgaria raggiunge Gorizia, e un ultimo contingente Bulgaro arriva sull’Oder-Neiße, dove
l’Intesa sta preparando un’offensiva.
3 Dicembre 1949: Lo Stato Maggiore Italiano viene a sapere di un prossimo attacco
dell’Intesa in Puglia, e decide di sguarnire il fronte a Nord, con la Jugoslavia, dei soldati più
esperti e di rimpiazzarli con nuove reclute; questa scelta viene attuata al fine di poter far
riposare soldati stanchi ed esperti e non rischiare, comunque, di indebolire il fronte
Jugoslavo.
4 Dicembre 1949: Le stanche forze dell’Asse approfittano dello stop delle forze dell’Intesa
per recuperare, almeno in parte, le forze e per apportare miglioramenti alle linee sull’OderNeiße.
5 Dicembre 1949: A mezzanotte del 5 Dicembre 1949, le forze dell’Intesa scatenano
l’offensiva su tutti i fronti: Cluj viene presa da una brigata corazzata Rumena, le truppe
polacche accerchiano la linea Oder-Neiße e tagliano la Pomerania dai rifornimenti, l’esercito
cecoslovacco riprende sia l’avanzata in Austria, giungendo sino al confine italiano, che gli
scontri sull’Oder-Neiße, dove riescono a sfondare arrivando sino a lambire Dresda.
6 Dicembre 1949: I Cecoslovacchi entrano a Dresda.
12 Dicembre 1949: Cecoslovacchi, Polacchi e Bulgari arrivano a Germania, intorno alla
quale cominciano a preparare le truppe per la battaglia nelle strade della capitale tedesca.
24 Dicembre 1949: Dopo quattro falliti tentativi tedeschi di rompere l’assedio, le forze
Polacco-Cecoslovacco-Bulgare, forti, in totale, di due milioni di uomini -radunati chiamando
i soldati migliori dalle varie armati e rimpiazzandoli con nuove reclute-, 6.000 carri, 5.000
cannoni (tutti ZiS 3, ma molti di matrice sovietica), 4.000 aerei da caccia e 2.000
bombardieri B-17 lanciano l’assalto alle postazioni tedesche, che vengono sbriciolate dal
fuoco di sbarramento congiunto dell’artiglieria, dei semoventi, dei carri armati e dai raid
dell’aviazione.
25 Dicembre 1949: Il giorno di Natale, le truppe sovietiche lanciano una massiccia offensiva
contro la “Linea Mannerheim” sul confine con la Finlandia, e, nonostante le gravissime
perdite -circa quindicimila, causate dal fuoco dei cecchini e delle mitragliatrici finlandesi,
concentrati in posizioni difficilmente prendibili e di valore strategico-, l’Armata Rossa riesce
a prevalere sulla controparte finnica grazie all’utilizzo dei carri pesanti JS-1, JS-2 e T-34/85.
Il giorno di Natale sono morti circa settantamila uomini da entrambe le parti e su tutti i
fronti.
26 Dicembre 1949: L’Armata Popolare Jugoslava, assieme all’Esercito Bulgaro e a quello
Greco, lancia un attacco su due fronti, coordinato dal generale Sovietico Žukov: le truppe
Bulgaro-Jugoslave entrano ad Otranto e sfondano il Fronte Padano, entrando a Venezia e
prendendo tutto il Veneto ed il Trentino; due brigate corazzate fanno il loro ingresso
nell’Austria meridionale, ricongiungendosi con i cugini Cecoslovacchi.
27 Dicembre 1949: Il Regio Esercito è in fuga difronte all’avanzata delle truppe Jugoslave,
Greche e Bulgare in Italia, oltre che all’avanzata dell’Intesa in Ungheria; solo poche
divisioni combattono e non si arrendono, tra le quali la Folgore.
28 Dicembre 1949: Budapest insorge contro gli occupanti, 150.000 Ungheresi combattono
per le strade della città.
29 Dicembre1949: A Germania i combattimenti sono oramai praticamente terminati, mai
comandanti dell’Intesa attendono a dare il Colpo di Grazia.
30 Dicembre 1949: Mentre in una Budapest con oramai tre soli reggimenti tedeschi a
combattere, entrano le forze dell’Intesa, accolte dalla gente in festa, le forze Bulgare in Italia
entrano a Napoli, dove già da tempo, a causa delle repressive politiche del regime fattesi
sempre più dure, la popolazione era insorta e combatteva per liberarsi, mentre quelle greche
arrivano a Reggio Calabria e l’Armata Popolare Jugoslava libera, dopo due giorni d’assedio,
Bari.
31 Dicembre 1949: L’ultimo dell’anno l’Intesa lancia un’offensiva su vasta scala: Germania
cade, a Königsberg sventola la bandiera rossa, a Milano entrano i Cecoslovacchi, che
prendono anche metà della Lombardia, Roma è conquistata dagli Jugoslavi e dai Bulgari,
mentre Palermo è caduta sotto i colpi dell’esercito Greco, Helsinki è ad un passo dalla
conquista sovietica, e la Spagna si decide, finalmente e dopo essersi ben preparata, ad
attaccare sia il Portogallo, che la Francia, che l’Inghilterra: il governo di Lisbona capitola in
due ore e i suoi territori vengono annessi alla Spagna -che proclama la rinascita dell’“Unione
Iberica”-, Gibilterra si arrende, ben sapendo di non poter resistere ad armamenti pesanti
sovietici utilizzati da un esercito che non ha fatto altro che addestrarsi per unificare la
penisola, e l’esercito Spagnolo penetra sia nella Francia meridionale e nella regione di
Bordeaux, arrivando a mezza giornata dalla città francese, sia nel protettorato francese del
Marocco, che capitola e viene annesso; gli Jugoslavi conquistano la Lombardia Orientale.
1 Gennaio 1950: Il conto delle vittime è spaventoso: soltanto dalla parte dell’Asse, la guerra
ha causato un milione e mezzo di morti tra i soldati e centoventimila tra i civili, oltre ad
ottantamila dispersi, duecentomila feriti e quasi centomila dispersi.
Anche l’Intesa non ha perso pochi uomini: centosettantamila morti, sessantamila feriti,
ottomila dispersi e centotrentacinquemila prigionieri. Ventimila le vittime tra i civili
dell’Intesa.
2 Gennaio 1950: Helsinki e Bordeaux cadono, così come il Piemonte; l’U.R.S.S. prepara, nel
nord della parte occupata della Finlandia, le truppe per l’attacco alla Norvegia.
3 Gennaio 1950: A Parigi, gli U.S.A. e l’Asse firmano, in segreto, un trattato di amicizia, che
obbliga gli U.S.A. ad entrare in guerra contro l’Intesa non appena ci sia un valido casus belli.
4 Gennaio 1950: I Francesi obbligano il Belgio ad arrendersi senza neanche combattere,
mentre il Regno Unito fa lo stesso con i Paesi Bassi.
5 Gennaio 1950: L’Intesa viene a sapere del trattato tra U.S.A. e Asse, e cerca l’improbabile
alleanza con il Giappone, il quale, allettato dalla possibilità di annettere anche le colonie
Britanniche nell’Asia orientale, accetta -prima del grande boom economico, il Partito
Comunista Giapponese era molto popolare, nonostante fosse illegale durante l’Impero- e, di
conseguenza, entra in guerra con l’Asse.
6 Gennaio 1950: Dopo due mesi di guerra che ne hanno visto l’inattività, il Fronte Africano
si anima: l’Unione Araba attacca le divisioni italiane in Libia le quali, col supporto degli
Afrika Korps di Rommel, mandati da Hitler -che ora si trova a Stoccarda- in Africa allo
scoppio della guerra riescono a respingere l’assalto delle forze arabe a Tobruk.
7 Gennaio 1950: Hitler ordina il rimpatrio degli Afrika Korps in Germania, passando per
l’Algeria e la Francia.
8 Gennaio 1950: Dopo qualche giorno di riposo, le forze dell’Intesa riprendono l’offensiva,
vengono prese Amburgo, Marseille, Bologna, Kobenhavn e Benghazi.
9 Gennaio 1950: Gli Afrika Korps, forti di circa 49.000 uomini e sette-ottocento carri armati
Panther -non sono sicuro della cifra: l’ho ottenuta stimando che ognuna delle sei divisioni
dell’Afrika Korps avesse circa 150 carri-, terminano le operazioni di sbarco in Liguria, non
ancora occupata dai Cecoslovacchi, e a Monaco.
La divisione dell’Italia in Zone d’Occupazione e i territori della Repubblica Popolare Italiana
10 Gennaio 1950: L’Italia si arrende, diventando zona occupata da Cecoslovacchi, Jugoslavi,
Greci e Bulgari, viene creata la Repubblica Popolare Italiana in parte della vecchia
nazione;gli Afrika Korps vengono tutti portati in Francia, a contrastare le forze della
Repubblica di Spagna, che sconfiggono nella Battaglia di Marsiglia e che obbligano a
mettersi sulla difensiva; dopo questa battaglia, gli Afrika Korps vengono portati
completamente in Germania, vicino Stoccarda.
11 Gennaio 1950: Le truppe Cecoslovacche giungono ad un’ora da Stoccarda, dove
incontrano le truppe degli ex-Afrika Korps di Rommel, nel frattempo rinominati “Erste Élite
Panzerarmee” -EEP-, che infliggono una pesante sconfitta all’Esercito Cecoslovacco,
spingendosi poi sino a Monaco; i Cecoslovacchi perdono circa cinquemila uomini su
trentamila, quaranta carri su quattrocento e circa cento pezzi d’artiglieria, ma riescono a
ritirarsi in modo ordinato.
13 Gennaio 1950: La neo-costituita “1a Armata Corazzata della Guardia”, composta delle
truppe più esperte e migliori dell’Esercito Cecoslovacco, viene messa al comando di
LudvíkSvoboda; formata da 125.000 uomini, 5.000 JS-3 e 4.000 ZiS 3, la 1a Armata
Corazzata della Guardia ha il compito di fermare la EEP e di arrivare sino alla conquista di
Stoccarda, dove dovrà catturare Hitler vivo.
14 Gennaio 1950: La 1a Armata Corazzata della Guardia si scontra con l’EEP, riportando
una vittoria decisiva; durante la battaglia muoiono cinquemila Cecoslovacchi e quindicimila
tedeschi, inoltre vengono distrutti una cinquantina di carri dai tedeschi, mentre la 1a
Corazzata della Guardia distrugge almeno un centinaio di unità corazzate dell’EEP.
Rommel viene catturato sul suo carro, mentre combatte coi suoi stessi soldati; una volta
interrogato viene liberato e addirittura premiato per il suo coraggio da Svobodacon il
comando di una divisione corazzata formata da Comunisti tedeschi unitisi ai Cecoslovacchi;
egli, nonostante non sia comunista, accetta per i suoi accesi sentimenti anti-Hitleriani,
sviluppati dopo essere venuto a conoscenza dei campi di sterminio per Slavi ed Ebrei.
15 Gennaio 1950: I Cecoslovacchi e Rommel arrivano a Stoccarda, dove gli viene
consegnato il Führer, prima che scappi in Francia.
16 Gennaio 1950: La Germania si arrende e viene divisa in cinque zone d’occupazione,
mentre una parte del suo territorio viene costituito in Repubblica Democratica, con a capo
Rommel; la Francia occupa le zone al confine con la Germania.
17 Gennaio 1950: Rommel si insedia ufficialmente a Berlino, e, come primo atto ufficiale, fa
condannare al Parlamento tutti gli ex-membri del Partito NazionalSocialista e i fedelissimi di
Hitler, come Dönitz e Göring.
18 Gennaio 1950: La National VolksArmee, che succede alla Wehrmacht come forza armata
di terra della Germania, giura fedeltà al Partito Comunista e alla Repubblica Democratica
Popolare Tedesca.
20 Gennaio 1950: Rommel prende il comando delle operazioni nei territori conquistati dai
Francesi; in due giorni tutte le terre di confine occupate dalla Francia di Pétain vengono
riprese da Rommel.
23 Gennaio 1950: Rommel e Svoboda si ricongiungono ad Anversa, dopo che il primo aveva
occupato il Belgio e il secondo aveva liberato i Paesi Bassi.
27 Gennaio 1950: I Francesi tentano la controffensiva contro Svoboda e Rommel presso
Parigi, ma il loro tentativo fallisce, e la 1a Armata Corazzata della Guardia e l’EEP entrano
senza incontrare alcuna resistenza degna di nota nella Capitale; nel frattempo gli Spagnoli
entrano, dopo giorni di durissimi combattimenti, a Bordeaux e a Marsiglia; le truppe della
Repubblica Popolare Italiana entrano dunque a Lione; la Francia si arrende e vene spartita tra
le nazioni dell’Intesa in Zone d’Occupazione, oltre ad una parte, costituita in Repubblica
Popolare, e ad alcune zone, annesse a nazioni liberate dall’Intesa.
28 Gennaio 1950: A Tripoli le ultime unità italiane si arrendono alle divisioni corazzate
Arabe, che passano poi subito ad occupare le colonie Francesi nel Nord-Africa.
29 Gennaio 1950: Le forze francesi in Africa, per evitare di venire umiliate, si arrendono a
seguito della rivolta dei soldati coloniali, di origine Musulmana.
30 Gennaio 1950: Incidente delle Isole Aleutine: di due sommergibili americani, uno –
battente bandiera del Reich per l’esercitazione – viene affondato dai torpedo sganciati dagli
aerei della portaerei sovietica “Varjag”.
31 Gennaio 1950: Gli U.S.A. dichiarano guerra all’Intesa e cominciano a portare uomini nel
Regno Unito.
1 Febbraio 1950: L’Intesa dichiara guerra agli U.S.A., seguita dal Giappone e dalle
Repubbliche Popolari instaurate in Europa.
2 Febbraio 1950: L’Armata Rossa dei Lavoratori e dei Contadini sferra l’assalto alla
Norvegia e, siccome tramite i fiordi norvegesi e la Danimarca fornisce metallo e minerali
vari alla Turchia, alla Svezia.
3 Febbraio 1950: A Pearl Harbour viene raggruppata la flotta americana del pacifico, prima
di muoversi alla volta dei territori dell’Impero del Sol levante.
4 Febbraio 1950: Alle 7:00 di mattina, la flotta giapponese agli ordini di Yamamoto sferra un
tremendo attacco a sorpresa contro la flotta americana del pacifico, distruggendola per la
quasi totalità: solo la U.S.S. Arizona riesce a salvarsi.
5 Febbraio 1950: Mentre Stoccolma viene occupata, i Sovietici, coadiuvati da Bulgari, Greci
e Arabi, lanciano l’attacco alla Turchia, dopo essere venuti a conoscenza del cromo esportato
nell’Impero Britannico tramite la Persia; anche la nazione dello Scià viene invasa.
6 Febbraio 1950: Rommel guida l’EEP attraverso le strade di Kobenhavn, mentre Istanbul è
occupata da Greci e Bulgari e su Ankara un commando di paracadutisti fa sventolare la
Bandiera Rossa; i carri sovietici sono a pochi chilometri da Teheran, mentre i Britannici
tentano l’occupazione – fallita – della Tailandia, esponendosi al contrattacco dei giapponesi.
7 Febbraio 1950: Il governo di Oslo firma la resa incondizionata all’Armata Rossa, dopo
ingenti pressioni interne.
8 Febbraio 1950: I sovietici marciano a Teheran: la Persia si arrende.
9 Febbraio 1950: Le truppe siberiane dell’Armata Rossa, equipaggiate con carri pesanti ed
artiglieria pesante, passano lo Stretto di Bering e si ricongiungono con le truppe nipponiche
sbarcate prima alle Aleutine e poi nell’Alaska del Sud; cominciano i raid sovietici sul
Canada e sulla West Coast dalle basi dell’Alaska.
10 Febbraio 1950: Vengono eradicate le ultime sacche di resistenza turche, la Turchia si
arrende e vi viene instaurata una Repubblica Popolare, così come in Iran; i giapponesi
entrano a New Delhi e sbarcano in Australia, mentre i Sovietici organizzano, con il supporto
dell’Afghanistan, un’offensiva in Pakistan.
11 Febbraio 1950: Americani e Inglesi cominciano a preparare lo Sbarco in Normandia, il
Cecoslovacco Svoboda e il Sovietico Žukoviniziano la preparazionedelle difese lungo tutta
la costa atlantica dell’Europa e specialmente nella Francia Settentrionale.
12 Febbraio 1950: I primi raid Anglo-Americani sulla Francia vengono respinti dalle forze
aeree polacche, cecoslovacche, spagnole, italiane e francesi, poste sotto un unico alto
comando per difendere l’Europa da raid aerei nemici.
13 Febbraio 1950: Viene data una data definitiva all’Operazione Overlord: il 4 Marzo
dell’anno stesso.
14 Febbraio 1950: Afghani, Persiani e Sovietici lanciano un attacco simultaneo contro il
Pakistan, che cade dopo poche ore con la conquista di Islamabad.
15 Febbraio1950: I Sovietici e i nipponici lanciano un attacco contro il Canada Britannico,
mentre l’esercito del Sol Levante occupa Sidney e Bombay cade sotto i colpi delle truppe del
Generale Rokossovsky.
16 Febbraio 1950: L’India Britannica si arrende, e viene sostituita dalla Repubblica
Democratica del Popolo Indiano, presieduta da Ghandi (non si è verificato l’assassinio, come
in HL), e dalla Repubblica del Pakistan, guidata da Mohammad Ali Jinnah (l’allungamento
della sua vita risultava necessario...). I due Stati sono uniti nella Confederazione del SubContinente Indiano, nella quale, per Costituzione, il Presidente viene dal Pakistan, il Primo
Ministro dalla R.D.P.I., e ministeri e parlamento sono entrambi a metà indiana e metà
Pakistana.
17 Febbraio 1950: Victoria cade, e il Canada Britannico opta per l’uscita dal Commonwealth
e la fuoriuscita dall’Asse, divenendo nazione neutrale e “libera”, dunque permettendo il
passaggio delle armate sul proprio territorio a qualsiasi nazione.
18 Febbraio 1950: Sia Rokossovsky che Konev arrivano in Canada, dove si apprestano a
lanciare un’offensiva assieme all’esercito nipponico, che ha, nel frattempo conquistato la
Nuova Zelanda.
19 Febbraio 1950: Sovietici e Nipponici decidono per il giorno dell’offensiva in America: il
22 Febbraio.
22 Febbraio 1950: Un totale di due milioni di soldati e settemila carri pesanti–
principalmente IS nella nuova versione dell’“IS-10” – dell’Armata Rossa, supportati dal
fuoco di quattromila pezzi d’artiglieria pesante e di tremila caccia-bombardieri, lancia
l’attacco allo Stato di Washington, coadiuvato da mezzo milione di soldati e tremila carri,
oltre a mille pezzi d’artiglieria e duemila caccia-bombardieri, nipponici.
23 Febbraio 1950: Lo Stato di Washington si arrende e viene incorporato nel Canada, ora
filo-Intesa seppur neutrale; le truppe dell’Intesa si dividono poi in due tronconi: uno verso
Sud e l’alto verso Est.
24 Febbraio 1950: L’esercito Americano prepara la controffensiva. Vengono preparati un
milione di uomini, tremila carri, principalmente dei Custer [i Patton in HL], duemila pezzi
d’artiglieria e quattromila aerei.
L’industria americana, nel frattempo, continua a sfornare navi, per sferrare un attacco alle
basi nipponiche nel Pacifico.
28 Febbraio 1950: Le forze congiunte sovietico-nipponiche tentano di sfondare un attacco
alla California. Epica la “Battaglia di Calistoga”, che prende il nome dalla grande città più
vicina, dove la 101ma Divisione Aviotrasportata, paracadutatavi per distrarre le forze
nemiche, resistette per giorni nonostatnte fosse circondata da sette divisioni corazzate e
meccanizzate Sovietiche.
1 Marzo 1950: Le Forze Armate Americane riescono a fermare l’assalto delle forze
Sovietico-Nipponiche. La guerra si stabilizza come guerra di posizione, mentre entrambi gli
eserciti si preparano per un’offensiva.
5 Marzo 1950: L’Operazione Overlord ha inizio, dopo essere stata rimandata causa brutto
tempo. 500.000 uomini sbarcano con le prime ondate, subendo durissime perdite, ma
riuscendo a sfondare.
10 Marzo 1950: Le forze Anglo-Americane arrivano in vista di Parigi, dopo avere incontrato
molto poca resistenza lungo la strada. Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, l’Armata Rossa
lancia una gigantesca offensiva, che, a costo di un milione di perdite, le consente di aprirsi la
strada per San Francisco. L’avanzata, però, è continuamente disturbata dai raid aerei che la
USAF lancia sia dalla terraferma che dalle portaerei a largo, oltre che dal costante
bombardamento navale al quale le forze Sovietico-Nipponiche, specialmente, però, le forze
Giapponesi che coprono il lato destro dell’avanzata dello schieramento durante l’avanzata.
17 Marzo 1950: Un’offensiva congiunta Franco-Ispanico-Tedesca guidata da Rommel riesce
a respingere le forze sbarcate in Normandia, ed oramai alle porte di Parigi, ed a ricacciarle
sulla costa.
25 Marzo 1950: Battaglia di San Francisco. Ancora una volta, a distinguersi è la 101ma
Divisione Aviotrasportata.
30 Marzo 1950: La Battaglia di San Francisco si sviluppa sempre di più nel centro della città,
a seguito dell’accerchiamento e della resa dell’ultima compagnia della 101ma
Aviotrasportata. Il valore di questi soldati è riconosciuto perfino dai Generali Sovietici. Tra
questi, Rokossovskij dirà, riferendosi all’apporto delle “ScreamingEagles” alla difesa della
città: “In tutta la storia, mai così tanto fu dovuto a così pochi”. Gli uomini della 101ma
vengono portati in Unione Sovietica, e trattati con tutti gli onori possibili. Entreranno, come
ufficiali, nell’Armata Rossa.
1 Aprile 1950: La marina Sovietica arriva a New York: il governo Americano chiede l’inizio
delle trattative di pace.
5 Maggio 1950: Hanno inizio, a Berna, i colloqui di pace.
20 Maggio 1950: Le trattative hanno fine. Il governo Americano, dopo il ritiro dei Sovietici e
dei Nipponici, si impegna a rispettare le seguenti clausole:
1. Ritiro immediato delle forze Statunitensi dal resto delle Americhe.
2. Fine delle dittature di destra in Centro e Sud America.
3. Riparazioni di guerra americane per 600.000.000.000 di dollari in materiali
strategici.
4. Ritorno del Canada all’Indipendenza.
5. Ritiro delle forze giapponesi da tutte le regioni della Cina da 100 Km a Sud di
Pechino “in giù”. Da questa clausola sono escluse le isole ed Hong Kong.
6. Cessione dell’Alaska all’Unione Sovietica.
7. Cessione di tutte le isole del Pacifico all’Impero Nipponico.
8. Esercito americano limitato 250.000 uomini, senza carri super-pesanti o pesanti,
ma solo carri medi, senza pezzi d’artiglieria pesante e senza reparti aviotrasportati.
9. Flotta degli USA limitata a:
• 1 Portaerei
• 1 Corazzata
• 3 Incrociatori
• 5 fregate
• 30 sottomarini
• 10.000 marines.
10.Trasformazione di Cuba in uno stato satellite dell’U.R.S.S. e possibilità per
quest’ultima di installarvi i seguenti armamenti:
• 100 carri di qualsiasi tipo
• 50 pezzi d’artiglieria pesante
• 10 bombardieri a lunga gittata
• 70 aerei da caccia
• 20 navi senza restrizioni per quanto riguarda il tipo.
11.Flotta aerea americana ristretta a:
• 30 squadriglie di caccia d’attacco al suolo
• 10 squadriglie di bombardieri a lungo raggio
• 25 squadriglie di aerei multiruolo
• 50 squadriglie di caccia intercettori puri.
12.Nessuna possibilità di possedere armi nucleari per gli USA.
13.Mantenimento di osservatori dell’Intesa presso ogni ente governativo negli Stati
Uniti.
5 Luglio 1950: A Praga, Capitale della Repubblica Popolare degli Slavi Occidentali, viene
firmato il Trattato di Pace definitivo. Tra le altre clausole, alcuni articoli stabiliscono la
creazione, dalle ceneri dell’Impero Coloniale Francese, della FéderationFrancophone,
comprendente la Francia come paese guida, e, dai resti dell’Impero Britannico, ovvero i suoi
territori Africani, la creazione del “Commonwealth of the British and the AfricanPeoples”,
C.B.A.P, sotto l’egida Britannica. La Gran Bretagna resta un Regno, grazie alla mediazione
di Francia e Spagna. L’Australia ottiene la piena indipendenza, così come la Nuova Zelanda.
Le Filippine non diventano territorio Giapponese, ma ne sono un protettorato.
1 Agosto 1950: A Praga, viene siglato il Trattato che stabilisce la creazione
dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva, detto anche “Patto di Praga”.
L’Organizzazione comprende: Unione Sovietica, R.P.S.O., Bulgaria, Romania, Ungheria,
Germania, Jugoslavia, Grecia, Turchia, Spagna, Francia, Belgio, Paesi Bassi, C.B.A.P.,
Italia, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia, Irlanda, Groenlandia, Canada, Svizzera,
Mongolia, Unione Araba, Yemen, Persia, Afghanistan, Congo, Liberia ed Etiopia.
5 Agosto 1950: A Washington D.C., viene firmato il trattato che da vita alla WATO, la
Whole Americas Treaty Organization, sotto egida USA, che riunisce tutti gli Stati delle
Americhe il cui territorio sia al disotto della linea di confine Americano-Canadese.
Al contempo, a Beijing, la Repubblica Cinese, il Nepal, il Bhutan, lo Sri Lanka, il Sud Africa
e la C.SC.I (Confederazione del Sub-Continente Indiano), siglano il documento che da vita
al Movimento dei Paesi non Allineati.
10 Agosto 1950: A Tokyo, l’Impero del Sol Levante, le Filippine, il Manchukuo, l’Australia
e la Nuova Zelanda, danno vita all’A.P.A.P (Area di Prosperità ed Amicizia del Pacifico).
Nonostante il nome, si tratta di un’alleanza principalmente militare.
Il mondo, dopo la guerra e dopo questi trattati, risulta molto cambiato. Ma una cosa non è
cambiata: la contrapposizione tra il mondo “Comunista” e quello Capitalista persiste, e
sfocia in una nuova guerra. Un nuovo tipo di guerra, una guerra senza guerra, che, per
questo, verrà chiamata “Guerra Fredda”.
Come disse Mao Ze-Dong: “Da Victoria a Vladivostok, una cortina di ferro è calata sul
mondo.”
A pagina seguente: Il Mondo alla fine della Seconda Guerra Mondiale
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