Esempio 1: La consistenza della popolazione mondiale

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Esempio 1: La consistenza della
popolazione mondiale
L’esempio presenta alcune statistiche sulla consistenza della popolazione
mondiale. Più in generale, la fonte dalla quale è possibile reperire
agevolmente dati più o meno dettagliati sulla popolazione mondiale
è l’Organizzazione delle Nazioni Unite, in particolare l’United Nations
Population Information Network (POPIN) che mette a disposizione
gratuitamente una banca dati completa e aggiornata (www.un.org/popin/).
Si riporta in figura (1.1) la serie storica della dimensione della popolazione mondiale dal 1950 al 2050.
Le note metodologiche presenti nel sito web indicano che per il
periodo 1950-2000 tali dati sono stime ufficiali, mentre per gli anni
2000-2050 sono proiezioni ottenute applicando diverse ipotesi di trend
futuri dei tassi di fertilità, di mortalità e di migrazioni. Le stime fino al
2000 provengono dall’aggregazione dei valori rilevati in ogni stato considerando come data di rilevazione il 1 luglio di ogni anno. Per ognuno
di questi sono stati considerate le indagini più recenti, quando possibile
utilizzando direttamente i dati dell’ultimo censimento, oppure derivati
da indagini finanziate con programmi specifici delle Nazioni Unite.
Rappresentando graficamente tali dati si può evidenziarne l’andamento
crescente negli anni, riportato in figura (1.2).
I dati sono disponibili anche per disaggregazioni territoriali. Nel
grafico (1.3) si confrontano, in particolare, gli andamenti del continente africano con quello asiatico: è chiaramente visibile il diverso
comportamento, entrambe le popolazioni aumentano, ma la curva relativa all’Asia mostra un’inclinazione maggiore, denotando quindi un
accrescimento più veloce.
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T ECNICHE DI BASE PER L’ ANALISI OPERATIVA DEI DATI
Figura 1.1
La dimensione della
(www.un.org/popin/)
popolazione
mondiale
dal
1950
al
2050.
Il fenomeno può essere analizzato anche osservando il diverso comportamento della serie storica per sottogruppi di popolazione. Nel
grafico a barre riportato in figura (1.4) è rappresentato l’andamento
della percentuale della popolazione rurale mondiale: in questo caso,
a differenza di quelli precedenti, il grafico mostra una diminuzione
progressiva dal 70.09% dell’anno 1950, al 39.2% del 2030.
Nella figura (1.5) si riporta per l’anno 2000 la distribuzione di frequenza per classi di età e per sesso e, a fianco,l’istogramma (con densità e classi di età) per la popolazione mondiale femminile nel 2000. La
popolazione maschile risulta maggiore per tutte le classi di età fino a 49
anni, poi la differenza cambia di segno e l’ammontare delle femmine
risulta maggiore per tutte le classi di età superiori. Tale analisi risulta
confermata anche calcolando l’età media, pari a 29.8 per le femmine
e 28.4 per i maschi. La classe mediana risulta la stessa per entrambi
i sessi (25-29), ma il calcolo della mediana risulta pari a 27.02 per le
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Figura 1.2
Tendenza della dimensione della popolazione mondiale dal 1950 al 2050.
Figura 1.3
Confronto della consistenza delle popolazioni africana e asiatica dal 1950 al
2050.
femmine e 25.87 per i maschi.
Altri aspetti che possono essere indagati, oltre alle differenze territoriali nella crescita e nella dimensione della popolazione, riguardano
tutti i fenomeni demografici: natalità, mortalità, migrazione, disaggregati per nazione, sesso o classi di età.
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T ECNICHE DI BASE PER L’ ANALISI OPERATIVA DEI DATI
Figura 1.4
Popolazione rurale a livello mondiale: percentuali dal 1950 al 2030.
Figura 1.5
Popolazione mondiale suddivisa per classi di età e sesso nel 2000.
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