• RITMO IDIOVENTRICOLARE • RITMO IDIOVENTRICOLARE ACCELERATO • ARITMIE VENTRICOLARI 31 Ritmi ventricolari 32 Ritmi ventricolari do 33 Aritmie ventricolari • EXTRASISTOLI VENTRICOLARI • TACHICARDIA VENTRICOLARE: – complessi regolari e FC >100 b/min (150-250) – NON SOSTENUTA: >3 battiti <30 sec – SOSTENUTA: >30 sec o non tollerata emodinamicamente • FLUTTER VENTRICOLARE: – complessi regolari e FC >250 b/min • FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE: – complessi estremamente variabili e FC >250 b/min • TORSIONE DI PUNTA: – rotazione dell’asse di depolarizzazione ventricolare 34 35 36 37 TV-FV e arresto cardiaco • Alterazione dell’attivazione elettrica dei ventricoli, tale da determinare una contrazione inefficace – Attivazione asincrona e incoordinata (Fibrillazione ventricolare) – Eccessiva frequenza (Tachicardia ventricolare, torsione di punta, flutter e fibrillazione ventricolare) Fibrillazione ventricolare Tachicardia ventricolare 38 • FV e TV senza polso – ritmo di presentazione nell’85% di arresto cardiocircolatorio • La FV ventricolare evolve rapidamente verso l’asistolia • Defibrillazione precoce – unico trattamento efficace nella FV 39 40 Alterazioni autonomiche Aumento del Tono simpatico Riduzione del Tono vagale Ischemia transitoria Automatismo Ventricolare Alterazioni di Conduzione o di Dispersione o di Refrattarietà Aumentata Vulnerabilità Elettrica Tachiaritmia sostenuta TV / FV Dissociazione Elettromeccanica e Asistolia 41 Fattori anatomici Cardiopatia ischemica Cardiopatia ipertrofica Alterazioni miocardiche Alterazioni elettriche Fattori funzionali BATTITI VENTRICOLARI Alterazioni transitorie del flusso coronarico PREMATURI TACHICARDIA VENTRICOLARE Fattori sistemici Interazioni neuroumor. Effetti tossici FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE ARRESTO CARDIACO 42 • • • • • • • • • • Malattie cardiache Disturbi elettrolitici Farmaci Disturbi endocrini Fattori nervosi Abitudini voluttuarie Procedure elettrofisiologiche invasive Chirurgia cardiaca Disturbi digestivi Malattie polmonari 43 • Ischemia miocardica acuta • Riperfusione successiva a ischemia miocardica acuta • Fibrosi e/o evoluzione aneurismatica dell’infarto • Ipertrofia • Dilatazione delle camere cardiache (stiramento delle cellule miocardiche) 44 • Ipopotassiemia – Allungamento QT – Aritmie ventricolari • Iperpotassiemia – Blocchi AV – Slargamento del QRS – Asistolia, fibrillazione ventricolare 45 • Digitale • Farmaci antiaritmici • Antidepressivi triciclici • Xantine • Ipoglicemizzanti orali • Beta stimolanti 46 • Ipertiroidismo – Tachicardia sinusale – Fibrillazione atriale • Ipotiroidismo – Bradicardia sinusale – Aritmie ventricolari • Feocromocitoma – Tachicardia parossistica sopraventricolare – Tachicardia parossistica ventricolare 47 • Ipertono simpatico – Tachiaritmie – Fibrillazione atriale • Ipertono vagale – Bradicardia spiccata – Fibrillazione atriale – Peggioramenti parossistici della conduzione 48 • Tachiaritmie atriali e ventricolari, non programmate • Blocchi di branca e AV iatrogeni • Tachicardia post-operatoria • Bradicardia postoperatoria 49 • • • • • Malattia del nodo del seno (SSS) Pre-eccitazione ventricolare (WPW) Sindrome del QT lungo Sindrome di Brugada Displasia aritmogena del ventricolo destro • Cardiomiopatia ipertrofica 50 • Variazioni della frequenza cardiaca – Cuore sano: può tollerare ampie variazioni di FC – Cuore malato: riduzioni o aumenti eccessivi di FC determinano riduzioni più o meno spiccate della portata • Perdita del contributo atriale – La sistole atriale contribuisce per il 20% al riempimento ventricolare • Aumento del consumo miocardico di O2 – Aumento della richiesta – Riduzione della pausa diastolica • Perdita del sincronismo – Fibrillazione atriale (perdita del contributo atriale) – Fibrillazione ventricolare (arresto cardiaco, morte) 51 52 53