Definizione La meningite è una infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). Quando anche il tessuto nervoso è interessato dal processo morboso si parla di meningo-encefaliti o meningo-nevrassiti. La meningite batterica è l'infezione più comune e rilevante del Sistema Nervoso Centrale, che può progredire rapidamente e portare a morte o disabilità permanenti. I batteri possono raggiungere le meningi attraverso varie vie: a) Batteriemia sistemica (la più frequente). b) Ingresso diretto dal tratto respiratorio superiore o dalla cute attraverso un difetto anatomico (frattura cranica, meningocele, ...). c) Passaggio intracranico attraverso una venula dal nasofaringe (l’adesione faringea è favorita come nel caso dello Str. pneumoniae dalla capacità di produrre proteasi delle IgA; oppure endocitosi come nel caso dei meningococchi; oppure per via intercellulare con separazione delle giunzioni serrate apicali tra le cellule epiteliali colonnari come nel caso dell’ H.influenzae). d) Diffusione da focus contiguo di infezione (infezione dei seni paranasali, trasudazione da un ascesso cerebrale, ...). A seconda del decorso può essere: FULMINANTE: con evoluzione rapida in coma e stato di shock quasi sempre irreversibile ACUTA: esordio e sviluppo nel corso di ore o di pochi giorni SUBACUTA: decorso lento e insidioso, più prolungato con segni meningei sfumati che talora non richiamano l'attenzione del medico (solitamente causata da bacillo tubercolare oppure da miceti). RICORRENTE: ripetuti episodi anche a distanza che sono espressione generalmente di un difetto dell'ospite, o dell'anatomia locale oppure delle difese antibatteriche immunologiche (es: trauma cranico, pazienti HIV+, ecc). DECAPITATA: forma il cui decorso è attenuato per il precoce intervento con terapia antibiotica. Per esempio la N. meningitidis è molto sensibile agli antibiotici per cui la sintomatologia è attenuata ed è alta la frequenza di falsi negativi nelle indagini colturali del microorganismo. Batteri Virus Micoplasmi, rickettsie e clamidie Funghi Protozoi Elminti Meningiti batteriche - Incidenza 5-10 casi /100.000 persone/anno - Più colpite le età estreme della vita Meningiti virali - Incidenza 5-35 casi /100.000 persone/anno - Più colpiti bambini e giovani adulti Epidemiologia Negli ultimi 25 anni si sono verificate variazioni importanti nella frequenza dei diversi tipi di agenti eziologici di tale malattia. La meningite bacillare da gram-negativi si è raddoppiata in frequenza negli adulti, riflettendo le procedure neurochirurgiche più frequenti ed estese come pure altri fattori nosocomiali. La Listeria monocytogenes è aumentata di 8-10 volte come causa di meningite, riflettendo l’aumento della popolazione immunodepressa La meningite da Haemophilus è praticamente scomparsa in conseguenza della vaccinazione Epidemiologia L’avvento e l’uso diffuso degli antibiotici nel trattamento delle meningiti ha ridotto drasticamente la mortalità dovuta a questa malattia. Ciò nonostante, sia la morbilità (da 0.2 a 6 casi per 100.000 all’anno) e la mortalità (da 3 a 33%) delle meningiti batteriche non trattate o trattate in modo inappropriato rimangono alte negli Stati Uniti. La morbilità in Brasile e in alcune parti dell’Africa è di 300-400 casi per 100.000 durante epidemie. La maggior parte dei pazienti con meningite batterica sopravvive, ma postumi neurologici si verificano in quasi 1/3 dei sopravvissuti (soprattutto neonati e bambini). Quasi sempre benigna nelle forme virali Quasi sempre infausta nelle forme batteriche e nelle meningo-nevrassiti in assenza di adeguato trattamento. Anche quando si instauri una terapia, non sempre l’evoluzione è favorevole. Possibilità di sequele neurologiche Alterazioni dell’udito 15-30% Difficoltà di apprendimento 5-20% Deficit neurologici focali 5-10% Ernie cerebrali Idrocefalo 3% Alterazioni della vista < 5% Convulsioni 3-20% < 5% In base all’aspetto del liquor le meningiti si dividono in due grandi gruppi: 1) MENINGITI A LIQUOR TORBIDO 2) MENINGITI A LIQUOR LIMPIDO Ai due diversi aspetti liquorali corrispondono gruppi eziologici precisi Caratteristiche del liquor Sano Batterica purulenta Virale Tubercolare Limpido o lievemente opalescente Solitamente limpido, talvolta giallino, raramente smerigliato (solo in fase inizialissima reticolo di maya) Aspetto Limpido incolore Smerigliato, Lattescente, Purulento Pressione In decubito laterale: 10-20 cmH2O Seduto: 20-40 cmH2O Nettamente aumentata Aumentata Nettamente aumentata Glucosio 50-60 mg% Riduzione netta, talvolta sino alla quasi scomparsa totale, ma di breve durata Normale o modestamente aumentato Nettamente diminuita (<30 mg% = m. tubercolare) Proteine 20-40 mg% Nettamente aumentata Lievemente aumentate Nettamente aumentate 100 mg% elementi figurati 3-5 elementi, prevalentemente linfociti T, cellule linfocitoidi assai rare di taglia maggiore dei linfociti, cellule istiocitoidi meningee, con ampio citoplasma e con potenzialità macrografica. Netta pleiocitosi neutrofila Pleiocitosi linfomonocitari a, presenza di plasma, cellule e istociti Pleiocitosi linfomonocitaria (in fase inizialissima possibile presenza di neutrofili) Agenti Di Meningite A Liquor Torbido BATTERI N. meningitidis H. influenzae S. pneumoniae S. aureus S. epidermidis E. coli P. aeruginosa MICETI Candida albicans Mucorales PROTOZOI Naegleria fowleri Acanthamoeba VIRUS Echovirus Coxsackievirus Poliovirus Virus della parotite epidemica Virus Toscana Virus herpes simplex tipo 1 e 2 Virus della coriomeningite linfocitaria Cytomegalovirus Virus della varicella-zoster Virus di Epstein-Barr HIV Parvovirus BATTERI M. tuberculosis Brucelle spp. Tr. pallidum L. monocytogenes Leptospire Rickettsie, Clamidie H. capsulatum Cr. neoformans Toxoplasma Tripanosoma MICETI PARASSITI Febbre Sindrome Meningea La sindrome meningea è caratterizzata da segni e sintomi diversi che, in base al meccanismo fisiopatologico che li determina, si distinguono in: 1. segni di ipertensione endocranica 2. segni di irritazione delle radici spinali 3. segni di iperestesia diffusa della sfera sensitivo-sensoriale, vegetativa e psichica Cefalea Vomito (indipendente dall’ingestione del cibo, non preceduto da nausea, a getto) Tensione della fontanella bregmatica (neonati) Alterazioni del fondo oculare Rigidità della nuca e del rachide Segno di Kernig Segno di Brudzinski Segno di Lasègue Fotofobia Ipersensibilità ai rumori Iperalgesia Bradicardia Turbe del respiro Agitazione psico-motoria Torpore, stato stuporoso, delirio, coma Eziologia più comune Meningococco Pneumococco Haemophilus influenzae Streptococcus agalactiae Listeria monocytogenes …… Diversa prevalenza per fascia d’età 1850 anni >50 anni non età correlati N. meningitidis Deficit C5-C8 S. pneumoniae Otite media, sinusite, liquorrea, asplenia, alcoolismo L. monocytogenes Immunodeficit, diabete mellito S. pneumoniae Otite media, sinusite, asplenia, liquorrea, alcoolismo Enterobacteriacee Interventi neurochirurgici S. aureus Interventi neurochirurgici, derivazioni ventricolo-peritoneali, endocarditi, ascessi • Diplococco gram-negativo, spesso a sede intracellulare • Agente di meningite a liquor torbido • Seconda causa di meningite batterica nell’adulto • Patogenesi: ruolo endotossina • 13 sierotipi di antigene polisaccaridico capsulare 13 sierogruppi • A, B, C: sierogruppi più diffusi e virulenti • Antigene membrana • Epidemie ogni 3-6 anni • Contagio interumano (via respiratoria) • Principale riserva: portatori sani 12 classi in caso di prevalenza >25% epidemia • Colpisce prevalentemente bambini e giovani adulti (più frequente nel sesso maschile) • Sierogruppo B 51% dei casi sporadici il più frequente in Italia • Sierogruppi A e C epidemie • Fattori di rischio più frequenti nelle deficit C5 - C8 Africa:incidenza 400-800/100.000, con mortalità del 10-15% Paesi occidentali: incidenza 1-3/100.000, con mortalità del 7% (può raggiungere il 10% nei casi pediatrici) La sepsi meningococcica senza meningite condiziona in genere mortalità molto più elevate, fino al 70% nei paesi in via di sviluppo Esantema petecchiale Herpes labialis Forma fulminante sindrome di WaterhouseFriderichsen Caratteristica porpora con petecchie ed ecchimosi in paziente con sepsi fulminante e meningite da N. meningitidis ipotensione Sepsi da N. meningitidis Meningococchi da sangue, liquor e/o gola Porpora diffusa, shock, collasso, cianosi Caratteristica curva termica Necrosi emorragica del surrene Sequele: - deficit del nervo oculomotore - deficit del nervo ottico e/o acustico (più frequentemente nei bambini) Mortalità: 5-15% Chi la deve fare? contatti stretti (minimo 4 ore con il malato) conviventi persone che abbiano avuto contatto diretto con le secrezioni del malato (intubazione, respirazione boccabocca, manovre canula endotracheale) MMWR 2000;49(RR07):1-10 Rifampicina Ciprofloxacin bambini <1 mese 5mg/kg/12ore bambini >1mese10 mg/Kg/12 ore adulti 600mg/12 ore 2gg 500mg (solo adulti) Dose singola Ceftriaxone < 15 anni > 15 anni 125 mg 250 mg MMWR 2000;49(RR07):1-10 • Costituiti da polisaccaridi capsulari • Precedente (tetravalente): • -attivo contro i sierotipi A, C, Y, W-135 • -indicato in soggetti di età > 2 anni • Nuovo (monovalente): • -attivo contro il sierotipo C • -indicato in soggetti di età • • < 2 anni (efficacia 73%) 2 -17anni (efficacia 77%) La classe di età con maggiore prevalenza di sierotipo C in Toscana è quella 1-4 anni Vaccino anti-meningococcico coniugato (oligosaccaride del gruppo C): 3 dosi<12mesi di età, singola dose >12 mesi di età Attualmente non è previsto il richiamo La vaccinazione antimeningococcica in Toscana Inserimento all’interno del calendario delle vaccinazioni dell’infanzia già esistente in Toscana della vaccinazione antimeningococco C, prevedendo la prima somministrazione al 3° mese di vita, la seconda dose al 5° mese di vita, e la dose ‘booster’ al compimento del 1° anno di vita (13°-15° mese). Per gli anni 2005 – 2006 inoltre al fine di arrivare ad una rapida immunizzazione delle prime 5 coorti di età verranno effettuate azioni di recupero anche dei soggetti nella fascia di età 1-5 anni ed offerta la vaccinazione in occasione del richiamo diftotetano nel 6° anno. Streptococcus pneumoniae Principale agente di meningite batterica acuta nell’adulto Otite, mastoidite, sinusite Agammaglobulinemia, anemia falciforme Leucemie/linfomi/mieloma multiplo Alcoolismo Diabete mellito Intervento neurochirurgico Immunodeficit La meningite pneumococcica è una patologia tipica dell’età medio-avanzata Decorso impegnativo La letalità è elevata (30-50%) ed è probabilmente correlata con lo stato neurologico riscontrabile all’atto della prima osservazione DEFICIT FREQUENZA (%) Sordità Danno parenchimale Paralisi Epilessia Cecità Idrocefalo 15-30 5-30 5-10 <5 <5 2-3 3-20 Vaccino multivalente contenente 23 tipi di polisaccaride capsulare Protegge verso la maggioranza dei ceppi responsabili di meningite Vaccinazione consigliata in soggetti a rischio aumentato di infezione (es.: splenectomizzati, anemia falciforme) La sintomatologia delle meningiti virali, qualunque sia il virus causale, non ha elementi patognomonici Sono sempre meningiti a liquor limpido Il quadro dell’encefalite può essere preminente: confusione, coma, comizialità, emiparesi Possono orientare verso una diagnosi eziologica il criterio epidemiologico o l’evidenza di un’infezione preesistente o concomitante con caratteristica sintomatologia extrameningea Diagnosi: -isolamento del virus su liquor -sierologia -ricerca del genoma virale su liquor (PCR) Enterovirus (Coxsackie virus, Poliovirus, Echovirus) Virus della parotite epidemica Virus della coriomeningite linfocitaria Herpes simplex virus tipo 1 e tipo 2 Toscana virus Citomegalovirus Adenovirus Rhinovirus Virus dell’ influenza Epstein-Barr virus Varicella-Zoster virus HIV RARI Meningiti Virali - HSV1 e 2 Conseguente a riattivazione di infezione latente infezione primaria reinfezione esogena Non si differenzia clinicamente da altre forme virali; talora si associa a herpes labiale (tipo 1) o genitale (tipo 2) Liquor: limpido, con pleiocitosi linfocitaria e modesta iperprotidorrachia Evoluzione in ENCEFALITE Pressochè nella totalità dei casi da HSV tipo 1 Limitata a soggetti immunocompromessi e neonati per forme da HSV tipo 2 HSV tipo 1 responsabile di 90% di encefaliti infettive HSV tipo 2 responsabile di 75% di encefaliti neonatali Processo encefalitico tipicamente - focale - necrotico-emorragico - interessante il lobo temporale Virus Herpes Simplex Tipo 1 E Tipo 2: Encefalite Via di infezione nell’encefalite erpetica L’invasione diretta del bulbo olfattivo provoca una infezione fronto-orbitale che si trasmette ai lobi temporali adiacenti; le piccole fibre sensitive dei gangli trigeminali (sinistra) diffondono poi l’infezione alla dura madre della base della fossa cranica anteriore e media Encefalite Erpetica: Neuroimaging PROCESSO ENCEFALITICO FOCALE A LOCALIZZAZIONE TEMPORALE HSV 1 e 2: Meningo-encefalite CLINICA: - febbre cefalea rigor nucale e rachideo alterazioni neuro-psichiche sovente indicative di lesione del lobo temporale convulsioni focali e generalizzate paralisi modificazioni di personalità e alterazioni psichiche afasia allucinazioni stupor coma PROGNOSI: letalità elevata 70% per le forme da HSV tipo 1 60% per le forme da HSV tipo 2 NECESSITÀ DI UNA DIAGNOSI RAPIDA IL TRATTAMENTO ANTIVIRALE RIDUCE LA MORTALITÀ AL 20% HSV 1 e 2: Meningo-encefalite Segni clinici e neurologici nella encefalite erpetica SIGNS Alterated consciousness CSF pleocytosis Fever Headache Personality changes Dysphasia Autonomic dysfunction Seizured (focal and generalized) Vomiting Ataxia Hemiparesis Cranial nerve defects Memory loss Visual field loss Papilledema % 97 93 85-87 79 70-80 71 58 42-64 51 40 30-41 33 22 13 13 Una storia di alterazioni della personalità, comportamento bizzarro, allucinazioni, convulsioni, segni focali che suggeriscono un interessamento del lobo temporale sono comuni nell’encefalite erpetica; l’interessamento del lobo temporale d orbitofrontale è spesso unilaterale ed asimmetrico HSV 1 e 2: Meningo-encefalite DIAGNOSI -esame chimico-fisico liquor: pleiocitosi linfocitaria con frequente commistione di granulociti ed emazie (necrosi); iperprotidorrachia (produzione intratecale di Ab) -dimostrazione DNA virale su liquor (PCR) elevata sensibilità/specificità -determinazione di Ab anti-HSV su siero e liquor (dg retrospettiva) -isolamento del virus dal tessuto cerebrale ottenuto mediante biopsia TC guidata -TC / RM dimostrazione di un focolaio necrotico-emorragico in sede temporale mono-bilaterale; d.d. con infarto cerebrale e glioma -EEG: anormalità diffuse o focali del lobo temporale TERAPIA ACICLOVIR (10mg/kg ev 3 volte al dì per 14-21 gg) -riduce significativamente letalità e postumi dell’encefalite -scarsa tossicità (transitoria IRA) -ammesso l’uso anche quando manchi sicura conferma di eziologia erpetica Meningiti Virali – Virus Toscana Virus appartenente alla famiglia Bunyaviridae, genere Phlebovirus Trasmissione P. Perfiliewi) mediante la puntura di flebotomi (Phlebotomus perniciosus, Ampia diffusione nelle regioni centrali del nostro paese (Toscana, Marche); presente anche in altre zone italiane e dell’ area mediterranea Rappresenta Toscana Incidenza Infezioni Può il 30-80% dei casi estivi di meningite a liquor limpido in soggetta alle variazioni climatiche: il vettore predilige i mesi estivi inapparenti assai più comuni di quelle sintomatiche coesistere sintomatologia encefalitica Prognosi favorevole Virus Toscana La rilevanza epidemiologica dell’infezione impone gli accertamenti per virus Toscana meningite a liquor limpido estive - ricerca anticorpi (IgM) - PCR sul liquor nelle Davanti ad una meningite a liquor limpido di eziologia non conosciuta, è d’obbligo Ricercare la p24 nel liquor Nell’ipotesi d’infezione acuta da HIV Importanza della diagnosi precoce › Epidemiologia › Clinica › Liquor › Diagnostica per immagini › EEG Segni clinici patognomonici Esame chimico-fisico e microbiologico del liquido cerebro-spinale Eventuali segni e sintomi extrameningei Epidemiologia Esami sierologici Imaging Diagnosi semplice quando il quadro clinico è conclamato La sintomatologia può non essere specifica: - nei bambini febbre, vomito, convulsioni - negli anziani quadro clinico sfumato con febbricola e turbe comportamentali - nei soggetti immunocompromessi ESORDIO: Brusco Subacuto Batteri CUTE: Petecchie Esantema N. meningitidis HERPES GENITALIS O LABIALIS INFEZIONI ASSOCIATE: vie aeree superiori polmoniti sinusiti, otiti celluliti Virus Enterovirus, S. typhi, H. influenzae, T. pallidum HSV tipo 2 Virus, H. influenzae, N. meningitidis S. pneumoniae S. pneumoniae, batteri anaerobi Stafilococchi, streptococchi L’esame del liquido-cerebro spinale (CSF) è di fondamentale importanza in tutte le forme di meningite La puntura lombare (o rachicentesi) deve essere eseguita in tutti i pazienti con sospetta meningite Deve essere procrastinata solo in presenza di sintomi o segni indicativi di una lesione endocranica (rischio di incuneamento del bulbo, in particolare per lesioni della fossa cranica posteriore) Puntura lombare e neuroimaging Rischio di erniazione cerebrale in pz con elevata pressione intracranica ed edema cerebrale Incidenza reale di questa complicazione è sconosciuta Alcuni studi riportano una frequenza >1% nei pz con papilledema (Korein J, Neurology 1959;9:290-7) (Horwitz SJ, Ann Neurol 1980;7:524-8) Alcuni autori consigliano di effettuare la PL a distanza di almeno 30’ da una crisi convulsiva, a seguito dell’aumento di pressione intracanica spesso associato. Per l’alta frequenza di episodi convulsivi nell’età pediatrica non è necessario posticipare la PL Puntura lombare e neuroimaging STAT: indica che l’intervento deve essere fatto d’emergenza. Shunts, idrocefalo, trauma, pz della neurochirurgia, lesioni occupanti spazio IDSA, 2004 Colonna Vertebrale La rachicentesi L3-L4 / L4-L5 Raccolta, Trasporto, Ricezione E Deposito Del Liquor L’identificazione di un patogeno batterico è spesso essenziale per i medici nella scelta di una terapia antibiotica appropriata e nel trattamento del controllo dell’infezione nelle meningiti batteriche. Per esempio la "American Public Health Association" raccomanda isolamento respiratorio di 24 ore dei pazienti con meningite da N. meningitidis o H. influenzae dopo l’inizio della terapia, e profilassi per le persone che sono state a stretto contatto con questi pazienti. Per iniziare l’identificazione definitiva di un batterio responsabile di meningite, si devono ottenere campioni colturali di liquor e di sangue di pazienti con segnali biochimici e sintomi di meningite che vengano trasportati al laboratorio senza ritardi. Il liquor è ipotonico, quindi i neutrofili potrebbero lisarsi, la conta potrebbe diminuire del 32% dopo 1ora e del 50% dopo 24 ore in campioni di liquor mantenuti a temperatura ambiente. Raccolta, Trasporto, Ricezione E Deposito Del Liquor N. meningitidis, S. pneumoniae e H. influenzae sono organismi esigenti che non potrebbero sopravvivere a lunghi tempi di trasporto o variazioni di temperatura. La refrigerazione potrebbe impedire il mantenimento di questi organismi, quindi i campioni di liquor devono essere mantenuti a temperatura ambiente o in un incubatore (37°C) se questi non possono essere processati immediatamente. La processazione di un campione di liquor è una delle poche procedure di microbiologia clinica che devono essere fatte immediatamente. Il liquor va raccolto in più provette (3-4) Conservare ed inviare un campione presso il reparto di malattie infettive (ricerca più specifica una volta negative le ricerche di primo livello) Normalmente alla rachicentesi il liquor fuoriesce ad una pressione di 35-40 cm H2O (in decubuto assiso) o di 15-20 cm H2O (decubito laterale) L’aspetto è limpido, incolore, trasparente Il contenuto di proteine varia da 20 a 40 mg/dl La glicorrachia corrisponde al 60-70% dei valori glicemici ( pari a circa 40-70 mg/dl) Gli elementi cellulari, in gran parte linfociti, non sono più di 5/L In caso di meningite il liquor può fuoriuscire ad una pressione aumentata (fino a 250300 cm H2O) Aspetto 1) meningiti a liquor torbido 2) meningiti a liquor limpido LIQUOR TORBIDO Proteinorrachia glicorrachia cellule (PMN++, linfociti +/-) • Batteri gram -/+ eccetto: M. tuberculosis, Brucella spp., Leptospire, Tr. Pallidum, L. monocytogenes, Salmonella spp. • Micoplasmi (alcuni) • Miceti del genere Candida e Mucor • Alcuni protozoi:Naegleria e Acanthamoeba LIQUOR LIMPIDO Glicorrachia cellule (linfociti++) protidorrachia •M. tubercolosis •Brucelle, leptospire, salmonelle, •T. pallidum, L. monocytogenes •Miceti: H. capsulatum, Cr. Neoformans, C. immitis Glicorrachia =/ cellule (linfociti++) protidorrachia •Virus •Rickettsie, clamidie •Parassiti: Toxoplasma, Tripanosoma LIQUOR TORBIDO esame diretto dopo colorazione Gram - 60-90% sensibilità - 100% specificità test al latex per evidenziare antigeni - N. meningitidis 75% - H. influenzae 95% - S. pneumoniae 67% esame colturale sensibilità 100% Identificazione di funghi o protozoi all’esame diretto o con prove di isolamento Diagnosi - metodi rapidi MICROSCOPIA Una quota di tutti i campioni di liquor viene colorata con la colorazione di Gram (o altre colorazioni comparative) e esaminata microscopicamente. Per il fatto che l’utilità diagnostica delle procedure di colorazione dipenda dalla concentrazione batterica nel liquor ( da 10 a 10^9 CFU/ml.), tutti i campioni di liquor di quantità sufficiente vengono trattati per concentrare i patogeni prima dell’osservazione al microscopio e della coltura. Colorazione Gram: N. meningitidis Metodi per la determinazione degli Ag batterici Agglutinazione al lattice (LA), Coagglutinazione (COAG) e Controimmunoelettroforesi (CIE) sono stati adottati per la determinazione rapida e diretta degli antigeni batterici solubili in liquor di pazienti con sospetto di meningite batterica. Questi test sono molto usati nei laboratori di microbiologia clinica e possono essere importanti supplementi alla coltura e alla colorazione di Gram per i campioni di liquor. I test rapidi per la determinazione degli antigeni potrebbero fornire risultati veri-positivi quando i risultati della coltura e della colorazione di Gram sono negativi per pazienti con meningite che hanno ricevuto terapia antibiotica. Metodi per la determinazione degli Ag batterici Inoltre i risultati di questi test rapidi possono indicare al medico di effettuare per tempo una terapia antibiotica specifica piuttosto che una terapia ad ampio spettro che è di solito istituita fino a che i risultati della coltura e dell'antibiogramma siano disponibili, cioè in 1824 ore. Metodi per la determinazione degli Ag batterici I più comuni patogeni del Sistema Nervoso Centrale verso i quali viene applicato il test per la determinazione degli Antigeni sono: - l’H. influenzae di tipo B, - Pneumococco, - Streptococco di gruppo B, - N. meningitidis, sierogruppi A, C, Y e W135. -N. meningitidis sierogruppo B/E.Coli k1. Eccetto per lo Streptococco di gruppo B questi batteri possiedono antigeni polisaccaridici capsulari solubili e tipo - specifici che sono rilasciati nei tessuti corporei circostanti e nei liquidi. LIQUOR LIMPIDO Esame diretto e colturale per BK (Bacillo di Koch ) Amplificazione del genoma mediante PCR per BK Ricerca anticorpi specifici anti-virus Isolamento del virus dal liquor PCR per virus Identificazione di funghi o protozoi all’esame diretto o con prove di isolamento Esame emocromocitometrico: una leucocitosi suggerisce un’eziologia batterica Devono essere effettuate ripetute emocolture (2-3) prima di instaurare un’eventuale terapia antibiotica Indagini sierologiche possono indirizzare verso un’eziologia virale La radiografia del torace può mettere in evidenza un focolaio pneumonico La TC-cranio può evidenziare - accentuazione del contrasto in sede meningea - edema cerebrale - aree focali di cerebrite - lesioni focali RMN EEG -Tempestiva Terapia antibiotica Terapia con acyclovir nelle forme erpetiche Trattamento dell’ipertensione endocranica (diuretici osmolari) e del processo infiammatorio (corticosteroidi) Terapia sintomatica -Per via e. v. Iniziare il trattamento antibiotico il prima possibile (<30 min) (anche prima degli esami strumentali nei casi più gravi) Aumento della sopravvivenza Meningite pneumococcica che non migliora entro 48 ore: è d’obbligo ripetere la puntura lombare e se batteri presenti e/o cellularità aumentata vancomicina e rifampicina Wolff M, Rev Prat 2004; Heyderman RS, J Infect Dis 2003 Terapia antibiotica iniziale necessariamente empirica Una volta noti i risultati dell’esame batterioscopico, potrà essere instaurata una terapia più mirata (cocchi gram + o gram - ?, bacilli gram + o gram - ?) La terapia sarà totalmente mirata avendo conosciuto l’identità del microrganismo e la sua sensibilità agli antibiotici JAMA 1997, McIntyre et al. (meta-analisi) Efficacia confermata per le meningiti da H. influenzae b Efficace nelle meningiti pneumococciche dell’infanzia se si instaura contemporaneamente o prima della terapia antibiotica Desametazone 0.4 mg/kg/12h; durata ottimale della terapia : 2 giorni Il trattamento con steroidi riduce significativamente la mortalità e le sequele neurologiche Il beneficio dimostrato da numerosi lavori consiglia la terapia steroidea di routine E’ più efficace se somministrata prima o insieme alla prima dose di antibiotico Somministrare gli steroidi nelle fasi tardive della malattia non apporta beneficio Desametasone 10 mg /6 ore ev per 2-4 giorni La segnalazione della diminuita permeabilità della BEE per vancomicina causata dagli steroidi suggerisce un attento controllo del paziente Controindicazioni - shock settico - Meningite post-neurochirurgia - Immunosoppressione (es pz con malignità ematologica) Van de Beek, Lancet Infect Dis 2004 de Gans J, NEJM 2002 Wolff M, Rev Prat 2004