Allegato B ISTITUTO DEGLI INNOCENTI CENTRO REGIONALE DI DOCUMENTAZIONE SULL’INFANZIA E L’ADOLESCENZA ex Legge Regionale 31/2000 PIANO ANNUALE DI ATTIVITA’ SPECIFICHE ANNO 2013 – AREA EDUCATIVA Introduzione Il presente documento contiene il piano di dettaglio delle attività di Area educativa del Centro Regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza, presso l’Istituto degli Innocenti di Firenze, per l’attuazione degli interventi regionali di promozione e sostegno rivolti all’infanzia e all’adolescenza, in riferimento da quanto previsto dall’articolo 2 della L.R. n. 31 del 20/03/2000. Le attività di cui sopra si inscrivono nel quadro dei quattro assi portanti che costituiscono, sulla base della convenzione all’uopo sottoscritta fra Regione Toscana e Istituto degli Innocenti, i filoni di del Centro regionale il trienni 20132015, si tratta in particolare dei seguenti: 1. supporto tecnico scientifico alle competenti strutture della Giunta Regionale in ambito pedagogico, statistico e organizzativo; 2. supporto all’aggiornamento e all’attuazione del quadro normativo, regolamentare e programmatico della Regione Toscana in relazione alle politiche di sviluppo e qualificazione dei servizi educativi per l’infanzia, l’adolescenza e la famiglia, anche attraverso: - aggiornamento del regolamento regionale dei servizi educativi per la prima infanzia; - coordinamento di tavoli tecnici su specifiche tematiche; - formazione sul territorio. 3. attività di indagine, monitoraggio e analisi e di sviluppo dei sistemi informativi attraverso: - attività di indagine - attività di monitoraggio e analisi - attività di sviluppo di sistemi informativi 4. attività di promozione, documentazione e diffusione anche attraverso: - la manutenzione e aggiornamento del sito web dedicato al Centro regionale - la realizzazione di pubblicazioni all’interno della collana editoriale del Centro regionale, - la programmazione di iniziative pubbliche per la disseminazione di conoscenze sulle attività realizzate. 1. Supporto tecnico scientifico in ambito pedagogico, statistico e organizzativo Il contributo del Centro regionale a supporto delle politiche di sviluppo e qualificazione dei servizi educativi per l’infanzia, l’adolescenza e la famiglia della Regione Toscana si realizza attraverso le seguenti attività specifiche: - coordinamento tecnico scientifico e organizzativo delle diverse attività programmate e gestione dei rapporti fra Centro regionale presso l’Istituto degli Innocenti e strutture regionali di riferimento, mediante la messa a disposizioni di apposite competenze manageriali e di coordinamento; - supporto tecnico per la manutenzione ordinaria e l’aggiornamento del sistema informativo regionale, ivi compresa la funzione di assistenza tecnica all’immissione dati dai punti periferici del sistema, mediante la messa a disposizioni di apposite competenze statistiche; - supporto tecnico per l’elaborazione di atti normativi, regolamentari, di programmazione e collaborazione all’analisi qualitativa di progetti, mediante la messa a disposizioni di apposite competenze pedagogiche; - supporto tecnico per la gestione di attività legata ai procedimenti attuativi di bandi regionali o alla verifica e rendicontazione di finanziamenti e progetti approvati dalla Regione nei confronti di enti e soggetti operanti sul territorio mediante la messa a disposizioni di apposite competenze organizzative; - organizzazione gestione coordinata delle risorse impegnate di cui sopra. 2. Supporto all’aggiornamento e all’attuazione del quadro normativo, regolamentare e programmatico Il contributo del Centro regionale a supporto delle politiche di sviluppo e qualificazione dei servizi educativi per l’infanzia, l’adolescenza e la famiglia della Regione Toscana si svilupperà attraverso le seguenti attività specifiche: 1. aggiornamento del regolamento regionale dei servizi educativi per la prima infanzia; 2. coordinamento di tavoli tecnici su specifiche tematiche; 3. formazione sul territorio. Per quanto riguarda il primo punto, l’attività del 2013 si realizzerà attraverso l’accompagnamento dell’ultime fasi di elaborazione del nuovo regolamento regionale sui servizi educativi, già oggetto di una prolungata fase di elaborazione (anche attraverso il confronto dialogato con operatori del territorio) già realizzata nel corso del 2012. L’attività potrà comprendere anche la partecipazione a occasioni di approfondimento in rapporto ai diversi organismi coinvolti nell’iter di approvazione del testo. Per quanto riguarda il secondo punto, si intende proseguire e portare a valore il percorso già avviato negli anni precedenti e in particolare continuare gli incontri di due diversi gruppi di lavoro istituiti dalla Regione Toscana e coordinati dall'Istituto degli Innocenti, che sono: • il tavolo inter-istituzionale 0-6; • il tavolo sulle esperienze/servizi di educazione non-formale. Il primo gruppo di lavoro è composto da: referenti della Regione, ricercatori dell'Istituto, referenti della direzione didattica regionale, direzioni scolastiche, responsabili/referenti dei Comuni e dei soggetti privati titolari e/o gestori di servizi educativi 0-3 e 3-6. L'obiettivo è quello di portare a compimento “Il protocollo inter-istituzionale 0-6”, per promuovere e diffondere la pratica della continuità educativa nei servizi che accolgono bambini da 0 a 6 anni. Il secondo gruppo è composto da: referenti della Regione, ricercatori dell'Istituto, referenti dal territorio selezionati quali interlocutori rappresentativi di esperienze e servizi di educazione non-formale di eccellenza. In questo caso, si intende arrivare a definire un breve documento di “Linee guida per il rilancio della prospettiva dell’educazione non formale per l’infanzia e l’adolescenza”. Infine, per quanto riguarda il terzo punto, l’area tematica su cui si svilupperà il lavoro sarà quella dell’accompagnamento all’implementazione dei coordinamenti gestionali/pedagogici di zona. La Regione Toscana, infatti, individua nelle zone l'ambito privilegiato per la programmazione e il governo del sistema locale dei servizi educativi, così come è indicato nell'Allegato 1 della delibera di Giunta Regionale, n. 444, del 28/05/2012, “Linee guida per la programmazione e progettazione integrata territoriale (anno scolastico 2012-2013)”. Al fine di realizzare il percorso anche attraverso un confronto con gli attori operanti nel sistema, è programmata la realizzazione di un ciclo di seminari secondo questo ordine: - un primo incontro, a Firenze, rivolto ai Presidenti delle Conferenze zonali e ai rappresentanti delle strutture tecniche di supporto, nel quale presentare le funzioni e la struttura di massima del coordinamento zonale di sistema e aprire il dibattito sui temi delle competenze organizzativo-gestionali e pedagogiche del coordinamento zonale; - n. 4 incontri, di cui: − due a Firenze (prov. FI e PO e prov. PT, LU, AR), − uno a Pisa (prov. PI, MS e LI) − uno a Siena (prov. SI e GR), rivolti ai rappresentanti/referenti dei Comuni e dei soggetti privati che svolgono funzioni di direzione e coordinamento di sistema. In questi incontri, oltre la presentazione delle funzioni e della struttura del coordinamento zonale, i partecipanti verranno invitati a partecipare ad uno dei seguenti gruppi di lavoro: - − quello su aspetti organizzativo-gestionali − quello su aspetti pedagogici; sesto e ultimo incontro del percorso, a Firenze, rivolto ai Presidenti delle Conferenze zonali e ai rappresentanti delle strutture tecniche di supporto, nel quale fare sintesi e riportare gli esiti dei gruppi di lavoro realizzati nei vari contesti. 3. Attività di indagine, monitoraggio e analisi e di sviluppo dei sistemi informativi Il contributo del Centro regionale si svilupperà in questo caso attraverso le seguenti attività specifiche: 1. attività di indagine 2. attività di monitoraggio e analisi 3. attività di sviluppo di sistemi informativi Per quanto riguarda il primo punto il tema che si intende approfondire attraverso l’attività di indagine è quanto mai attuale e importante: la riflessione integrata su qualità e costi. Il lavoro sulla qualità realizzato dal Centro Regionale trova fondamento nei primi anni ’90 del secolo scorso con la pubblicazione del 1993 dal titolo “Orientamenti per la qualità dei servizi educativi per i bambini e le famiglie”, per poi arrivare nel 2006 al volume “Il nuovo sistema di valutazione dei nidi e dei servizi educativi integrativi”. Sin dalla prima pubblicazione, nella parte conclusiva del volume, veniva introdotto la riflessione sul rapporto fra qualità e costi, richiamando al tema della gestione razionale delle risorse come tema utile per diffondere e sviluppare la qualità dei servizi. In questi anni, il tema è stato ulteriormente approfondito in una duplice direzione: - da una parte attraverso l'analisi dei dati raccolti con il sistema informativo SIRIA che fotografa nel tempo l'andamento del sistema locale dei servizi educativi, - dall'altra allargando lo sguardo al livello nazionale e mettendo in relazione la Regione Toscana con le altre regioni italiane attraverso le indagini che l'Istituto svolge all'interno del piano delle attività del Centro Nazionale di documentazione e analisi sull'infanzia e l'adolescenza per il monitoraggio del Piano nidi1. 1 In attuazione dell’intesa sancita il 26 settembre 2007 in Conferenza Unificata fra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità montane in materia di servizi socio- educativi per la prima infanzia, di cui all’art. 1, comma 1259, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, nonché dell’intesa sancita il 7 ottobre 2010, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri delegato alle politiche per la famiglia e le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità montane, in merito al Dall'esperienza maturata, si è potuto dimostrare che ci sono costi di gestione fissi e necessari che garantiscono il rispetto degli criteri di qualità e che non possono essere compressi al di sotto di una certa soglia, così come è vero che se il costo sale molto al di sopra di questa soglia, non necessariamente si garantisce a un livello di qualità superiore. La nuova indagine integrata su qualità e costi comporterà: - la riattivazione di un gruppo di lavoro composto da ricercatori dell'Istituto degli Innocenti, referenti della Regione Toscana e referenti dal territorio (8 persone circa) con il compito di aggiornare lo strumento di valutazione della qualità dei servizi educativi; - la realizzazione – utilizzando lo strumento aggiornato di cui sopra – su base volontaria di una rilevazione su un numero di unità di offerta individuate in diverse realtà territoriali; - la messa in relazione dei risultati ottenuti con i dati sui costi di gestione dei servizi derivanti dalla banca dati legata al sistema informativo SIRIA e l’analisi critica del risultato attraverso lo sviluppo di un report di ricerca. Per quanto riguarda l’aggiornamento dello strumento di valutazione della qualità dei servizi educativi, il gruppo selezionato avrà il compito di confrontarsi per arrivare a definire i criteri che individuano i diversi livelli della qualità, da quello organizzativo-gestionale a quello pedagogico, per ciascuna tipologia di servizio prevista dal Regolamento regionale. In questo caso è fondamentale mettere a punto un sistema di valutazione in grado di individuare non solo lo stato di qualità del sistema dei servizi, ma di coglierne anche quegli elementi di criticità in funzione dell’innalzamento del livello stesso della qualità promovendo nei soggetti implicati atteggiamenti di auto-osservazione, di discussione dei dati, di maggiore consapevolezza relativamente alle finalità, alle scelte e alle modalità di conduzione del lavoro educativo. Con la rilevazione sulle singole unità di offerta su base volontaria, l'indagine si propone di testare lo strumento elaborato in alcuni servizi educativi presenti sul territorio regionale per arrivare, infine, alla stesura di un rapporto di sintesi in cui i risultati della rilevazione campionaria siano messi in relazione con i dati sui costi di gestione raccolti dal sistema informativo regionale. Per quanto riguarda il secondo punto il materiale di base sarà costituito dalla raccolta dei dati informativi legati alle due scadenze di rilevazione previste dal Sistema Informativo Regionale InfanziA (S.I.R.I.A.) alle date del 31/12/2012 e 30/06/2013. Altro materiale di base sarà costituito dall’esito documentato dei diversi seminari territoriali di formazione. Le attività di monitoraggio e analisi saranno orientate in particolare nelle seguenti direzioni: riparto della quota del Fondo per le politiche della famiglia a favore dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e di altri interventi a favore delle famiglie. - analisi dell’andamento della domanda e dell’offerta per unità territoriale comunale, zonale e provinciale; - composizione del sistema dell’offerta per titolarità pubblica, titolarità privata convenzionata e titolarità privata non convenzionata, per dimensione comunale, zonale e provinciale; - analisi della composizione della domanda accolta nei servizi con particolare riferimento alle famiglie straniere e ai casi di bambini diversamente abili - verifica sul grado e le forme di implementazione degli organismi di coordinamento zonale di sistema - verifica del livello di aggiornamento delle regolamentazioni locali e zonali in coerenza con le novità presenti nel nuovo Regolamento regionale sui servizi educativi. Le attività di monitoraggio e analisi saranno orientate a concludersi con la redazione di appositi report che saranno pubblicati sul sito del Centro regionale. Quanto al terzo punto, le attività riguarderanno in particolare il supporto allo sviluppo e all’aggiornamento del Sistema Informativo Regionale InfanziA (S.I.R.I.A.) e suo eventuale raccordo con il Sistema Informativo Nazionale sui Servizi Socio-Educativi per la prima infanzia (S.I.N.S.S.E.). Nel primo caso – S.I.R.I.A. – l’attività sarà orientata alla verifica di funzionalità e completezza e all’eventuale revisione e aggiornamento degli strumenti di rilevazione ad oggi in uso; comprenderà inoltre l’attività di assistenza tecnica all’immissione dei dati nei punti periferici del sistema, individuati nei livelli delle unità di offerta e dei Comuni; l’attività comprenderà infine la funzi one di assistenza tecnica all’attività di estrazione ed elaborazione di indicatori e report statistici. Nel secondo caso - (S.I.N.S.S.E.) – l’attività comprenderà la partecipazione agli incontri nazionali di coordinamento delle attività e lo sviluppo di ipotesi per messa in coerenza del sistema informativo regionale con il modello nazionale di riferimento. 4. Attività di promozione, documentazione e diffusione Il contributo del Centro regionale si svilupperà in questo ultimo caso attraverso le seguenti attività specifiche: 1. realizzazione di report con riferimento alle attività di indagine e di monitoraggio e analisi, nonché sulle elaborazioni ordinarie specifiche realizzate a partire dalle raccolte aggiornate di dati da parte del sistema informativo regionale; 2. elaborazione di un’edizione light della pubblicazione sul Tuscan Approach, costruita intorno alla presentazione integrata dei seguenti contenuti: il quadro politico normativo di riferimento, i dati sullo sviluppo della consistenza quantitativa e qualitativa del sistema dei servizi, la presentazione degli aspetti qualificanti dell’approccio toscano, approfondimenti su sistema integrato e coordinamento, progettazione dello spazio, peculiarità del curriculum e educazione familiare; partecipazione delle famiglie e 3. manutenzione e aggiornamento del sito web, con particolare riguardo alla presentazione anticipata delle diverse iniziative programmate, alla documentazione del loro contenuto e dei loro esiti, nonché alla pubblicazione dei report elaborati con riferimento alle attività di indagine e di monitoraggio e analisi; 4. programmazione di una iniziativa pubblica rivolta a un numero massimo di 200 partecipanti e della durata di un giorno, con relativi oneri inerenti segreteria organizzativa, sale, attrezzature e predisposizioni di materiali informativi e documentali relativi a cartelline per i partecipanti.