METODO IBSE Enzimi Campioni - Materiale di laboratorio: - Provette - Portaprovette - Pinzette - Spatola - Contagocce - Becher Fegato crudo Fegato bollito Patata cruda Patata bollita Minerale Acqua + -220 marzo: in classe L’insegnante ci ha divisi in quattro gruppi, ha fornito ad ognuno di noi delle schede nelle quali ci ha invitato a rispondere individualmente alla seguente domanda: “Avendo a disposizione i seguenti campioni: fegato crudo, fegato bollito, patata pestata, patata bollita, un minerale e semplice acqua, cosa pensi che accada se aggiungiamo 3 ml di acqua ossigenata al 3%?” Ognuno di noi ha risposto scrivendo le proprie previsioni, quindi ne abbiamo discusso all’interno del proprio gruppo e successivamente ogni gruppo le ha esposte agli altri. 21 marzo: in laboratorio. Per verificare ciò che avevamo previsto, abbiamo introdotto in sei provette i campioni e versato su ognuno di essi 3 ml di acqua ossigenata al 3%: nella provetta con il fegato crudo ed in quello con la patata cruda abbiamo osservato la formazione d’effervescenza mentre negli altri 4 campioni non si è manifestato nulla. Infine abbiamo visto un filmato su come è possibile identificare l’ossigeno che si sviluppa in una reazione (fiammifero che si riaccende) -3- 24 marzo: in laboratorio. Abbiamo ripetuto l’esperimento del filmato sui nostri campioni e abbiamo potuto confermare che l’effervescenza era causata proprio dall’ossigeno. Individuazione della provenienza dell’ossigeno: dall’acqua ossigenata o dal campione? Per verificare se l’ossigeno provenisse dall’acqua ossigenata o dal campione abbiamo deciso di procedere in questo modo: abbiamo messo del fegato in acqua ossigenata già utilizzata e abbiamo notato che non avveniva niente, mentre si verificava effervescenza quando al fegato già utilizzato abbiamo aggiunto acqua ossigenata Abbiamo appurato in questo modo che l’ossigeno proveniva dall’acqua ossigenata! Domande: cosa c’è in alcuni campioni che non c’è in altri? Perché l’ossigeno si produce solo quando i campioni sono crudi? 28 marzo: in classe. Ogni gruppo ha discusso sulle ipotesi personali formulate e ha esposto il risultato agli altri. A fine giornata l’insegnante ci ha ricordato cosa sono gli enzimi e ci ha invitati ad approfondire a casa relativamente alla loro struttura e agli effetti della temperatura su di essi e sulle reazioni che catalizzano. 4- 2 maggio: in classe. Alla luce delle nostre conoscenze e di quello che abbiamo anche approfondito singolarmente, siamo arrivati alle seguenti conclusioni: la produzione di ossigeno è causato dalla presenza di un enzima chiamato “catalasi” che, come gli altri enzimi, ha una struttura tridimensionale e agisce nel seguente modo: Questo grafico ci fa capire invece per quale motivo l’enzima non funziona negli stessi campioni cotti -5- Dal grafico abbiamo scoperto che esiste una temperatura ottimale perché un enzima riesca ad esplicare al meglio le sue funzioni. Al di sotto e al di sopra di questa temperatura l’attività dell’enzima diminuisce (e di conseguenza diminuisce la velocità della reazione) e a temperature molto alte l’enzima non svolge più la sua attività, in quanto viene denaturato, ossia perde la sua struttura tridimensionale. Conclusioni L’acqua ossigenata libera ossigeno in presenza dell’enzima catalasi, presente nei sistemi viventi, secondo la seguente reazione 2H2O2 -----> 2 H2O + O2 che avviene a velocità diverse a seconda della temperatura. A temperatura molto elevata l’enzima viene denaturato e la reazione non può avvenire.