Cute La cute è il più esteso organo del corpo, ed è indispensabile alla vita umana, forma una barriera tra gli organi interni e l’ambiente esterno. Essa è composta da tre strati: l’epidermide, il derma e il tessuto sottocutaneo. L’epidermide è lo strato più esteso formato da cellule epiteliali stratificate e composto prevalentemente da cheratociti, essa è formata da cellule in continua riproduzione che man mano che invecchiano salgono verso la superficie a formare lo strato più esterno detto corneo. L’epidermide contiene un tipo di cellule specializzate, i melanociti, che producono melanina. La melanina è un pigmento che copre la cute e i capelli, la sua quantità determina l’intensità del colore della pelle. Il derma è lo strato più spesso, quello che fornisce sostegno e struttura. È composto da due strati responsabili della formazione di collagene ed elastina. È composto da vasi sanguigni e linfatici, nervi, ghiandole sebacee e sudoripare. Lo strato sottocutaneo è lo strato più interno della cute è composto principalmente da tessuto adiposo, che forma una sorta di cuscinetto tra gli strati della cute i muscoli e le ossa. La nostra pelle ha delle funzioni molto importanti che sono: - Funzioni sensoriali la stimolazione delle terminazioni nervose permette di mantenere una continua informazione sulle condizioni dell’ambiente che ci circonda, permettendo alla nostra pelle di percepire la temperatura, il dolore. - Funzioni protettive è data per la maggior parte dall’ispessimento della cute che ci protegge da agenti chimici, fisici e batteri. - Equilibrio idrico lo strato corneo ha la capacità di assorbire acqua ed anche di eliminarla, controllando il bilancio idroelettrolitico - Regolazione della temperatura il corpo produce continuamente calore mediante il metabolismo per sviluppare energia, questo calore viene disperso principalmente attraverso la cute. Valutazione diagnostica Nelle malattie dermatologiche è importante fare una giusta analisi e valutazione delle manifestazioni guardando una serie di fattori: -aspetto generale l’aspetto generale viene considerato per colore, temperatura, umidità, secchezza. -esantema si dice esantema una qualsiasi manifestazione a livello cutaneo che può variare per aspetto e colore -sede di manifestazione dove si è formata la manifestazione -distribuzione della manifestazione quanto è larga la manifestazione stessa LESIONI CUTANEE Le lesioni cutanee si dividono principalmente in lesioni cutanee primarie e secondarie. Lesioni primarie Macula e macchia sono piatte impalpabili, hanno un mutamento nel pigmento della cute, la differenza sta nella grandezza. -macula: < 1 cm -macchia: > 1 cm Esempi: lentigini, petecchie, rosolia, vitiligine, ecchimosi Vescicola e bolla sono circoscritte prominenti, palpabili e contenenti liquido sieroso, si differenziano per la grandezza. -vescicola: < 0.5 cm herpes simplex/zoster varicella -bolla: > 0,5 cm dermatiti da contatto, impetigine Papula e placca prominenti palpabili, compatte con bordo circoscritto. -papula: < 0.5 cm -placca: > 0,5 cm Esempi: le papule possono essere i nevi, le verruche, mentre le placche possono essere la psoriasi Nodulo e tumore prominenti, palpabili, con estensione nel derma più profonda rispetto alla papula -nodulo: 0,5-2 cm -tumore: >1-2 cm Esempi: nei noduli troviamo i lipomi, e nei tumori melanomi Eruzione è il rilievo temporaneo di una porzione della cute, spesso inregolare, causato da edema della pelle. Esempi: orticaria Pustola vescicola o bolla contenente pus. esempio: acne, foruncoli Cisti neoformazione che contiene tessuto semisolido o liquido nel sottocutaneo. Esempi: cisti sebacea Lesioni secondarie Erosione perdita dell’epidermide superficiale. Esempio: rottura di vesciche Ulcera distruzione locale dell’epidermide che si estende al derma, con perdita dei tessuti necrotici. Esempio: lesioni da pressione Fessura incrinatura cutanea lineare, si può estendere fino al derma. Esempi: labbra e mani screpolate. Crosta uno strato ricoperto contenente plasma, sangue e pus. Esempio: residui di herpes eczema Cicatrice segni cutanei lasciati dopo la guarigione. Esempi: cute invecchiata Cheloide tessuto ipertrofico secondario a eccessiva formazione di collagene. Lichenificazione ispessimento e indurimento della cute, con inregolarità superficiali. Esempio: dermatite da contatto Infezioni Batteriche: Piodermiti Le infezioni cutanee da batteri si dividono in: - Primitive sono causate da un singolo organismo ed iniziano su cute integra - Secondarie insorgono da lesioni cutanee preesistenti e sono coinvolti vari microorganismi. Impetigine È un tipo di infezione causata da streptococchi, stafilococchi o molteplici batteri. In particolar modo l’impetigine bollosa è causata da stafilococco aureos, e si caratterizza per lo sviluppo delle vescicole in bolle, le bolle si lacerano lasciando un’area rossa e infiammata. Le aree più spesso colpite sono quelle esposte del corpo, è contagiosa è può diffondersi in altre parti del corpo e persone. Segni e sintomi Le lesioni si manifestano come piccole macule, che diventano delle vescicole, quando si aprono si ricoprono con una crosta color paglierino. Terapia La terapia antibiotica sistemica è la più efficace, una terapia antibatterica di tipo topico è indicata solo se la lesione è molto circoscritta. Follicolite e foruncoli La follicolite è un’infezione batterica o micotica che origina nel follicolo pilifero, spesso si manifestano negli uomini dopo la rasatura. La pseudofolliculitis barbae, è una reazione infiammatoria che si manifesta sul viso degli uomini Il foruncolo è una infiammazione acuta che origina in modo profondo in uno o più follicoli e si diffonde nel derma circostante. Terapia Nell’infezione da stafilococco è importante non toccare mai la lesione per lasciare la fonte batterica intrappolata, per questo si consiglia di non spremere mai i foruncoli. La terapia è in genere sistemica con sostanze a base antibiotica. Infezioni Virali Herpes Zoster Viene chiamato anche fuoco di S. Antonio, è un’infezione causata dal virus della varicella, perché non cè una differenza nei due tipi di virus. Si presume che l’Herpes Zoster sia una riacutizzazione del virus della varicella per un sistema immunitario scarso Segni e sintomi L’eruzione cutanee è spesso preceduta e accompagnata da dolore, che interessa tutta la parte colpita, può essere bruciante, lancinante, penetrante o sordo. Compaiono gruppi di vescicole contenenti siero, diventano poi purulente, si lacerano e si forma la crosta. Terapia Si danno analgesici per controllare il dolore e si somministrano corticosteroidi. Herpes Simplex È un’infezione cutanea molto comune, è causata principalmente da due tipi di virus, dove il tipo uno colpisce quasi sempre la bocca il tipo due quasi sempre i genitali. Herpes oro labiale: è chiamato anche vescica da febbre, consiste in gruppi eritematosi sulla bocca, l’eruzione può essere preceduta da pizzicore o bruciore, una complicanza è l’innalzamento della temperatura corporea ed infiammazione della cute e delle mucose. Herpes genitale: si presenta con un ampio spettro di sintomi, la lesione appare in gruppi di vescicole coinvolgendo vagina, retto e pene. La febbre è simile come nell’influenza, con la rottura delle vescicole comincia ad apparire ulcerazione ed erosione. Terapia Si somministrano antibiotici per bocca e locali. Infezioni Funginee Micosi Candidiasi Infezione della cute (in genere delle pieghe cutanee umide e occluse), degli annessi cutanei o delle mucose, causata da lieviti del genere Candida. La candidiasi è abitualmente limitata alla cute e alle mucose; raramente, l'infezione può essere sistemica e le lesioni viscerali possono determinare un trattamento a vita. Patogenesi ed eziologia La Candida albicans è un micete abitualmente saprofita e ubiquitario, che assume carattere patogeno soltanto quando le difese dell'ospite si indeboliscono o esiste un ambiente favorevole al proliferare del microrganismo. Sintomi e segni L'infezione a livello delle pieghe cutanee, il tipo più comune, si manifesta con placche eritematose, macerate, essudanti e a volte pruriginose, con margini ben demarcati e con forma e dimensioni molto variabili. Le zone colpite sono circondate da piccole papule e pustole su base eritematosa. Un deficit della risposta immunitaria di tipo cellulare (che nei bambini è spesso genetico) può favorire la comparsa di una candidosi muco-cutanea cronica. Diagnosi La Candida può essere dimostrata con la colorazione di Gram. Terapia Antimicotici per via orale e topica. Patologie Cutanee Parassitarie Pediculosi La pediculosi è l’infezione da pidocchi, può colpire il cuoio capelluto, il corpo o l'area genitale. Il pidocchio del capo e quello del pube (piattola) vivono direttamente nell'ospite; inoltre, il pidocchio del corpo vive negli indumenti. L'infestazione si estende con facilità qualora si verifichino condizioni di promiscuità o inadeguata igiene della persona o degli indumenti. Il pidocchio del corpo è un importante vettore di alcuni microrganismi che causano tifo epidemico, febbre delle trincee e febbre ricorrente. Sintomi, segni e diagnosi La P. humanus capitis viene trasmessa mediante il contagio diretto oppure tramite alcuni oggetti come pettini e cappelli. Si manifesta indipendentemente dallo stato sociale, è comune nei bambini in età scolare, mentre è rara tra i neri. Sebbene si localizzi soprattutto a livello del cuoio capelluto, in alcuni casi può colpire le ciglia, le sopracciglia e la barba. Il prurito è intenso e, a livello del capillizio, si possono osservare escoriazioni, talora con sovrainfezione batterica. La P. humanus corporis è meno comune nelle persone che curano la propria igiene personale. Sia il parassita che le uova si ritrovano con facilità negli indumenti, poiché i pidocchi si annidano principalmente nelle cuciture degli abiti a stretto contatto con la cute. Le lendini si ritrovano, a volte, sul fusto del pelo così come nella sua struttura. Il prurito è un sintomo costante. Le lesioni si rinvengono principalmente a livello delle spalle, dell'addome e dei glutei. Infatti, l'ispezione mostra piccole punture di colore rosso dovute ai morsi del parassita, associate a lesioni lineari da grattamento, a pomfi orticarioidi o a infezione batterica superficiale. La foruncolosi è una complicanza occasionale. In genere, la P. pubis si trasmette per via venerea. La piattola colpisce di preferenza i peli della regione ano-genitale, ma si può estendere anche ad altre zone, specialmente negli individui molto pelosi. La regione ano-genitale deve essere ispezionata con cura, in quanto il parassita può trovarsi isolato con pochi elementi o mimare le piccole croste da lesioni da grattamento. Talvolta il pidocchio può essere notato sotto forma di una piccola macchia bluastra sulla cute, normalmente a livello del tronco. Diversamente, le uova sono generalmente attaccate alla cute, alla base dei peli stessi. Segno di infestazione è la presenza di piccoli detriti di color marrone (feci del parassita) nella biancheria intima a contatto con la regione anogenitale. Inoltre, compaiono precocemente le escoriazioni e le dermatiti secondarie, specialmente in coloro che ricorrono ad automedicazione. Prevenzione e terapia La prevenzione della pediculosi e della sua reinfestazione viene fatta insegnando a bambini e adulti le corrette pratiche igieniche, suggerendo di evitare la condivisione di pettini, spazzole, cappelli, sciarpe e indumenti. Negli adulti, un comportamento sessuale responsabile riduce il rischio di acquisizione delle piattole e delle malattie sessualmente trasmesse. Come nella scabbia, devono essere trattati i componenti della famiglia del paziente e coloro che entrano a stretto contatto con quest'ultimo. La crema di permetrina al 5% è, attualmente, la terapia di scelta: la sua sicurezza è stata ampiamente dimostrata nella cura della scabbia. In caso di pediculosi, va tenuta in sede per 6-12 ore prima del risciacquo ma, a basse concentrazioni, non ha la stessa efficacia della crema al 5%. Nella maggior parte dei casi, le uova e i pidocchi possono essere meccanicamente rimossi con un pettine. Scabbia (Prurito) Ectoparassitosi molto contagiosa, intensamente pruriginosa, caratterizzata dalla presenza di cunicoli superficiali e dalla tendenza all'impetiginizzazione Eziologia La scabbia è causata dall'acaro Sarcoptes scabiei. Le femmine gravide scavano un tunnel (cunicolo) nello strato corneo e vi depositano le uova fecondate. Le larve maturano in pochi giorni. La trasmissione della scabbia è rapida, di frequente insorgenza nell'ambito dello stesso nucleo familiare, per contatto cutaneo con una persona infestata (p. es., nello stesso letto). La diffusione tramite indumenti o biancheria da letto è una bassa componente di rischio. Sintomi, segni e diagnosi Una reazione di ipersensibilità ritardata (una eruzione papulare intensamente pruriginosa) è condizione tipica, esordendo 30-40 giorni dopo l'avvenuta contaminazione. Il prurito è molto intenso quando il paziente è a letto, ma questa periodicità notturna si manifesta in molte dermatosi pruriginose. Sebbene il paziente possa avere centinaia di papule pruriginose, spesso sono presenti meno di 10 cunicoli. Il cunicolo è un tunnel sottile, tortuoso e finemente squamoso di lunghezza variabile da pochi millimetri a 1 cm. Un piccolo acaro (0,3-0,4 mm) è spesso visibile alla fine del cunicolo. I cunicoli si trovano prevalentemente negli spazi interdigitali, sulle superfici flessorie dei polsi, sui gomiti e nelle pieghe ascellari, sulle areole mammarie delle donne e sui genitali dell'uomo, lungo la linea della cintura e sui glutei. La diagnosi richiede la ricerca del cunicolo, che può risultare difficoltosa per il numero esiguo dei tunnel o per l'alterazione cutanea data dalle lesioni da grattamento o da una dermatite secondaria sovrapposta. Una volta localizzato un sospetto cunicolo, la diagnosi viene confermata dall'esame microscopico del materiale prelevato raschiandone la superficie. Il materiale raschiato viene posto su un vetrino con glicerolo, olio minerale od olio da immersione e coperto con vetrino coprioggetti (l'idrossido di potassio viene evitato in quanto dissolve gli escrementi fecali dell'acaro). Il ritrovamento dell'acaro, delle uova o degli escrementi fecali conferma la diagnosi. Terapia Il trattamento con medicazioni topiche di solito è efficace e quindi la sostanza medicamentosa va applicata su tutta la cute, dal collo in giù, specialmente negli spazi interdigitali, sui genitali, nelle aree perianali e a livello del 1o dito dei piedi. Dermatiti Infiammazione cutanea superficiale, caratterizzata istologicamente da edema dell'epidermide e clinicamente da lesioni vescicolose (in fase acuta), eritema scarsamente delimitato, edema, trasudato, croste, squame, solitamente pruriginosa e a volte con lichenificazione da grattamento o sfregamento. Dermatite Da Contatto Infiammazione acuta o cronica, spesso asimmetrica o di forma anomala, prodotta da sostanze a contatto con la cute e che determinano tossicità (agenti irritanti) o reazioni allergiche. Eziologia La dermatite da contatto può essere determinata da un originario agente chimico irritante o da un allergene. Le sostanze irritanti sono in grado di svolgere un'azione dannosa su cute normale o su una dermatite già esistente. I meccanismi patogenetici sono differenti a secondo dell'agente irritante che provoca il danno cutaneo. Per esempio, i detergenti attivano i cheratinociti, provocando la liberazione di citochine infiammatorie. I pazienti possono sensibilizzarsi verso sostanze che hanno usato per anni o farmaci in terapia per la loro dermatosi, sviluppando così una dermatite allergica da contatto. Gli allergeni vengono catturati dalle cellule di Langherhans (una piccola sottopopolazione di cellule epidermiche), che provvedono a presentarli ai linfociti T. Le citochine rilasciate dai cheratinociti e dalle cellule di Langerhans possono inoltre contribuire all'induzione della sensibilizzazione. I componenti dei farmaci ad uso topico costituiscono la causa più frequente di fenomeni allergici da contatto Altre sostanze normalmente responsabili sono le piante, i preparati utilizzati nell'industria dell'abbigliamento, nella manifattura delle scarpe, i componenti metallici, le tinture e i cosmetici. Molti prodotti di uso industriale possono provocare dermatite professionale. La sensibilità alla gomma o al lattice dei guanti è un problema specifico di molte professioni sanitarie. La sensibilità al lattice dei preservativi può precluderne l'utilizzo in alcuni uomini. Sintomi, segni e decorso La dermatite da contatto spazia da un eritema transitorio a un edema accentuato con formazione di bolle; sono spesso presenti prurito e vescicolazione. Può essere interessato qualsiasi distretto cutaneo esposto a sostanze irritanti o sensibilizzanti (incluse quelle volatili). Caratteristicamente, la dermatite è limitata alla zona di contatto, ma con il tempo può estendersi. Il decorso è variabile. Se la causa viene rimossa, l'eritema scompare in pochi giorni o qualche settimana e le bolle si asciugano. Le bolle e le vescicole possono rompersi, così il materiale può trasudare e formare croste. Se l'infiammazione recede, si ha desquamazione e temporaneo ispessimento della cute. La dermatite può persistere sia per il ripertersi dell'esposizione all'agente causale che per l'insorgenza di complicanze. Diagnosi La dermatite da contatto può essere clinicamente simile ad altre dermatiti. Caratteristiche modificazioni cutanee e una storia di precedente esposizione all'agente causale possono facilitare la diagnosi, benché la conferma necessiti comunque di un'esauriente anamnesi e di un attento patch-test. È utile per la diagnosi conoscere le caratteristiche delle sostanze irritanti o degli allergeni topici e la distribuzione delle lesioni provocate. La sede iniziale di comparsa delle lesioni è una indicazione importante. Terapia Ogni trattamento risulta inefficace se l'agente responsabile non viene identificato e allontanato. Nelle dermatiti in fase acuta, possono essere utilizzate garze o sottili bende inumidite con acqua da applicare sulle lesioni (per circa 30 min, da 4 a 6 volte/die), in quanto lenitive e rinfrescanti. Le vescicole possono essere drenate fino a tre volte/die, ma senza rimuoverne il tetto. Nelle forme estese e in quelle localizzate con intensa infiammazione al volto, possono essere somministrati corticosteroidi orali per una durata di 7-14 giorni. C’è da fare una distinzione tra le dermatiti da contatto che sono: - DIC (è di tipo irritativo viene per contatto diretto con agente irritativo) - DAC (è vera e propria da contatto) Dermatite Atopica Infiammazione superficiale della cute, cronica e pruriginosa, frequentemente correlata a storia familiare o personale di malattie allergiche Eziologia La suscettibilità è di origine genetica, ma la patologia viene indotta da vari agenti e fattori ambientali. Molti allergeni inalanti e alimentari evocano, mediante scarificazione o test intradermico, reazioni di tipo orticarioide e infiammatorio generalmente poco rilevanti; la sospensione, in genere, non causa la remissione, se non talvolta, nei giovani pazienti. I pazienti con dermatite atopica mostrano abitualmente un livello sierico di reagine (IgE) anticorpali molto elevato. Sintomi, segni e decorso La dermatite atopica esordisce a volte già nei primi mesi di vita, con eritema, essudazione, lesioni crostose al viso, al cuoio capelluto, alle estremità e nella zona sottostante il pannolino. Nella seconda infanzia e negli adulti, la dermatite atopica diventa più localizzata e cronica, con tipiche lesioni lichenificate, eritematose, localizzate nelle fosse antecubitale e poplitea e su collo, polsi e palpebre. Il decorso è imprevedibile. Sebbene questa dermatite migliori spesso all'età di 3 o 4 anni, le esacerbazioni sono comuni durante l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta. Il prurito è costante e il grattamento e lo sfregamento che ne conseguono, instaurano un circolo vizioso caratterizzato da prurito-grattamento-eruzione-nuovo prurito. Complicanze I pazienti affetti da molti anni da dermatite atopica, possono sviluppare cataratte nel secondo o terzo decennio di vita. L'herpes simplex può talvolta indurre un'eruzione vescicolare generalizzata, dolente, a volte accompagnata, nei pazienti atopici, da una grave forma febbrile (eczema erpetico). Gli acari della polvere, la tappezzeria e i tappeti possono esacerbare la dermatite atopica. Diagnosi La diagnosi si basa sulla distribuzione e sulla durata delle lesioni e spesso su una storia familiare di atopia o sulla presenza di lesioni lichenificate. Poiché spesso è molto difficile effettuare una diagnosi differenziale con la dermatite seborroica infantile e con la dermatite da contatto a qualunque età, il medico deve esaminare accuratamente il paziente prima di porre la diagnosi definitiva. Inoltre, il medico deve essere cauto nel non attribuire tutti i successivi problemi cutanei alla diatesi atopica. Terapia Per quanto possibile, devono essere evitati contatti con agenti lesivi e farmaci topici. I corticosteroidi in crema o unguento, applicati tre volte al giorno, rappresentano una terapia tra le più efficaci. Poiché i corticosteroidi topici sono molto costosi, la terapia può essere integrata o alternata con vaselina bianca, oli vegetali idrogenati (olio da cucina), o vaselina idrogenata (a meno che il paziente sia allergico alla lanolina). Questi emollienti, associati alla terapia corticosteroidea, aiutano a idratare la cute, obiettivo importante del trattamento. Nei bambini, va evitato l'uso prolungato e diffuso di creme o unguenti corticosteroidei ad alta potenza, in quanto potrebbe portare a un blocco surrenalico. Gli adulti possono trarre beneficio dal trattamento con radiazioni ultraviolette B, psoraleni più raggi ultravioletti A ad alta intensità. Gli antiistaminici possono dare un certo sollievo, ma sono spesso sedativi. L'uso dei cortisonici orali deve essere considerato l'ultima risorsa ma, se ne viene iniziata la somministrazione, sono consigliate 1-2 sett. di terapia. Psoriasi Malattia frequente, cronica e recidivante, caratterizzata da papule e placche di varia grandezza, ricoperte da squame argentee, ben delimitate e secche. Sintomi e segni L'inizio è di solito graduale. Il tipico decorso consiste in un alternarsi di remissioni ed esacerbazioni (talora acutissime) con una durata e una estensione molto variabili. I fattori determinanti l'improvvisa manifestazione clinica includono il trauma locale e, occasionalmente, una irritazione, una grave ustione solare, una viremia, delle reazioni allergiche ai farmaci e interruzione di terapie sistemiche con corticosteroidi. Alcuni pazienti (specialmente i bambini) spesso hanno un'eruzione psoriasica dopo infezioni acute da streptococco b-emolitico di gruppo A. La psoriasi generalmente colpisce il capillizio (comprese le regioni retroauricolari), le superfici estensorie degli arti (soprattutto gomiti e ginocchia), la zona sacrale, i glutei e il pene. Le unghie, le sopracciglia, la regione ombelicale, le ascelle, la regione ano-genitale possono anch'esse essere coinvolte. In alcuni casi la dermatosi assume un carattere generalizzato. Le tipiche lesioni sono nettamente demarcate, variamente pruriginose, di forma ovoidale o circinata, di tipo eritemato-papuloso o a placche, ricoperte da squame spesse, argentee, micacee o traslucide e leggermente opalescenti. La psoriasi eritrodermica (dermatite psoriasica esfoliativa) può essere refrattaria alla terapia. L'intera superficie cutanea ha uno sfondo eritematoso coperto da fini squame; le lesioni caratteristiche psoriasiche possono essere mascherate o del tutto assenti. Può portare a una debilitazione generale e alla necessità di ricovero ospedaliero. La psoriasi pustolosa è una varietà caratterizzata dalla comparsa di pustole sterili su tutta la superficie cutanea o in sede palmo-plantare, in questa varietà possono mancare le tipiche lesioni psoriasiche. Diagnosi La psoriasi può essere confusa con la dermatite seborroica, con il carcinoma squamocellulare in situ, con la sifilide secondaria, con le dermatofitosi, con il lupus eritematoso cutaneo, con l'eczema, con il lichen ruber planus, con la pitiriasi rosea o con forme circoscritte di dermatite da grattamento (lichen simplex cronico). Comunque la diagnosi, anche con la semplice ispezione, risulta raramente difficoltosa; p. es., le lesioni con contorni netti, secchezza e facilità di scollamento e con l'aspetto delle larghe squame argentee, sono generalmente distinguibili dalla comune forfora grassa e dalle squame giallastre della dermatite seborroica. Sebbene i risultati ottenuti con la biopsia delle classiche aree siano solitamente caratteristici, le lesioni atipiche presentano aspetti anomali tali da rendere l'esame bioptico poco utile; altre patologie cutanee possono avere aspetti istologici psoriasiformi, che rendono a volte equivoca o difficoltosa la diagnosi all'esame microscopico. Prognosi e terapia La prognosi dipende dalla estensione e dalla gravità dell'iniziale coinvolgimento del distretto cutaneo. In genere, più è precoce l'età d'insorgenza, maggiore sarà il livello di gravità. In pazienti con un numero limitato di lesioni sarebbe auspicabile cominciare con l'utilizzo di farmaci più semplici quali lubrificanti, cheratolitici, corticosteroidi topici, derivati della vitamina D, antralina. L'esposizione alla luce solare risulta benefica, anche se talvolta piccole ustioni possono provocare esacerbazioni. Tumori Cutanei Come in tutte le specialistiche mediche, anche nella dermatologia possiamo fare una distinzione su tumori maligni e benigni. TUMORI CUTANEI BENIGNI Cisti Le cisti cutanee sono cavità cutanee rivestite di epitelio che contengono materiale liquido o solido, sono molto comuni e possono essere descritte come tumori rilevati e compatti a crescita lenta e si sviluppano soprattutto sul viso, collo, torace o dorso. Il trattamento consiste nella rimozione chirurgica. Cheratosi attinica o seborroica Hanno un aspetto simile alle verruche, sono di dimensioni variabili e colore che va dal marrone al nero. Di solito si trovano sul viso, spalle, torace e dorso, il trattamento e di tipo chirurgico e la finalità è esclusivamente estetica Verruche Sono causate da infezioni da papilloma virus, possono essere colpite persone di tutte le età. Sono in genere asintomatiche e possono essere trattate con l’azoto liquido o l’elettrodissecamento. Si formano in genere nei genitali e nella zona perianale, sono meglio conosciuti come condilomi, sono trasmesse sessualmente. Angiomi Sono tumori vascolari che interessano la cute e il tessuto sottocutaneo, il loro aspetto è di macchie piatte rosso viola, si può intervenire con il laser. Nevi pigmentati Sono tumori cutanei molto comuni di varia forma e colore, la maggior parte di loro non è pericolosa, ma si possono verificare dei cambiamenti che portano alla formazione di melanomi maligni. Cheloidi Sono escrezioni di tessuto fibroso che si sviluppano nella sede di una cicatrice o di un trauma, il trattamento consiste in una escissione chirurgica. TUMORI CUTANEI MALIGNI Carcinoma a cellule basali e a cellule squamose Quello a cellule basali e il carcinoma cutaneo più frequente, si sviluppa in aree esposte al sole. Si presenta come un piccolo nodulo ceroso con bordi arrotondati, traslucidi e perlati, si sviluppa più spesso sul viso, spesso erode i tessuti vicini ma metastatizza con difficoltà. Quello a cellule squamose si sviluppa nell’epidermide, è più grave del precedente perche è più invasivo e metastatizza nel sangue e nei tessuti linfatici. Ha l’aspetto di lesioni ruvide e spesse che possono essere asintomatiche o sanguinanti. La terapia consiste nell’escissione chirurgica. Melanoma È una neoplasia dove sono presenti melanociti atipici sia nell’epidermide che nel derma.