la prevenzione delle ldp Aloi [modalità compatibilità]

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La prevenzione delle lesioni da pressione
a cura di Eleonora Aloi
Coord. Inf.
Lungodegenza
Le lesioni da pressione:
Sono aree localizzate di danno della cute e
del tessuto sottostante che si realizzano per
effetto della pressione in combinazione con
altri fattori.
La necrosi cellulare tende a svilupparsi
quando i tessuti molli vengono compressi
tra una prominenza ossea ed una superficie
solida per un tempo determinato.
Il paziente con lesioni cutanee, già
compromesso da altre patologie, può andare
incontro alle seguenti complicanze:
• infezione
• disidratazione
• perdita di elettroliti e proteine
• anemia
• dolore
• alterazione della propria immagine corporea.
Tutto ciò comporta un decadimento psicofisico
della persona
... la miglior cura per le lesioni da pressione
è evitare che esse insorgano...
• chi previene ?
• come ?
• quando?
Il primo obiettivo dell’intervento preventivo è
identificare le persone a rischio
di contrarre lesioni.
Attività svolta dal personale infermieristico
attraverso l’utilizzo di scale di valutazione.
Ruolo dell’infermiere:
• individuare i pazienti a rischio, attraverso l’utilizzo delle
scale di valutazione;
• fornire gli ausili al paziente;
• pianificare l’assistenza.
Ruolo dell’OSS:
• mettere in atto le procedure di prevenzione;
• verificare se i presidi antidecubito esplicano il loro effetto;
• collaborare con gli altri operatori sanitari per personalizzare
l’assistenza e riferire ogni cambiamento che si verifica
... muoversi è un bisogno primario...
... e favorisce la vascolarizzazione.
a letto ...
• i soggetti allettati vanno mobilizzati almeno
ogni 2 ore utilizzando un programma scritto
• ricordarsi, nel cambio delle posture, la
corretta successione delle 4 posizioni:
decubito supino, fianco dx, decubito prono
(se possibile e gradito dal paz.te), fianco sx.
• utilizzare dispositivi per evitare il contatto
diretto tra le prominenze ossee (ad es. cuscini
o schiume tra le ginocchia o le caviglie)
• utilizzare ausilii per alleviare la pressione
sui calcagni oppure tenerli sollevati dal letto
con un supporto (se il letto non ha un
materasso anti-decubito)
• il soggetto a rischio va coricato su ausilii
anti-decubito
• non utilizzare presidi come la ciambella o i
velli
• mantenere la testata del letto al più basso
grado di inclinazione, tenendo conto delle
condizioni cliniche
• evitare il posizionamento ad angolo retto
sul trocantere
•utilizzare gli ausilii per muovere il paz.te
(sollevatore, teli...) per evitare il
trascinamento
in carrozzina ...
• la posizione in sedia o carrozzina non deve
essere mantenuta per periodi di tempo troppo
lunghi
• alternare i punti di pressione almeno ogni
ora oppure riportare il paz.te a letto;
insegnare a chi è in grado a spostare il peso
ogni 15 minuti
• è consigliato l’uso di ausilii (cuscini in gel,
aria, schiuma ...); è sconsigliato l’uso della
ciambella
... la cute, la nostra barriera di protezione...
• effettuare ispezione completa di tutto il
corpo almeno 1 volta al giorno, controllando
in particolare secchezza, fissurazioni,
screpolature ed eventuali edemi
• la cute va pulita non appena si sporca e ad
intervalli regolari
• ridurre al minimo l’esposizione della cute
all’umidità causata da incontinenza,
sudorazione o secrezione della ferita
• evitare acqua troppo calda ed utilizzare un
detergente delicato che riduca al minimo
l’irritazione e la secchezza della pelle
• è utile l’impiego di sostanze emollienti ed
idratanti quando la cute è secca
• evitare il massaggio in corrispondenza di
prominenze ossee
• è utile l’uso di pellicole protettive
(membrane semipermeabili in film di
poliuretano) per proteggere i punti di
maggiore frizione
... il cibo: indispensabile per la salute ...
è necessario individuare tempestivamente il
paz.te malnutrito o a rischio nutrizionale
• se l’alimentazione è inadeguata si
dovrebbero prendere in considerazione
interventi nutritivi ...
• occorre valutare gli introiti rispetto ai
fabbisogni calorico-nutrizionali del soggetto ;
il paz.te va incoraggiato ad arricchire la sua
alimentazione e controllato nei
comportamenti alimentari
... la piaga da decubito è una malattia di
devastante gravità per il paz.te...
... ma è PREVEDIBILE
ed è soprattutto
PREVENIBILE
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