Analisi Matematica I Calcolo integrale INTEGRALI Test di autovalutazione 1. Sia f una funzione continua su R, e F una primitiva di f tale che F (2) = 5. Allora necessariamente: (a) (b) esiste k ∈ R tale che F (x) − f (x) = k , ∀x ∈ R Zx F (x) = f (t) dt 2 (c) (d) non è detto che F sia derivabile in x0 = 2 Zx f (t) dt F (x) = 5 + 2 2. Sia F (x) = x2 + ex + 1 una primitiva di f (x). Allora necessariamente: Z x (a) f (x) = F (t) dt 1 Z x (b) F (x) = f (t) dt 1 Z x (c) non esiste nessun valore di a ∈ R per cui F (x) = f (t) dt a (d) f (x) = 2x + ex + c , ∀c ∈ R Z x√ t2 − 9 dt. Allora: 3. Si consideri la funzione integrale F (x) = 5 (b) 1 (F −1 ) ′(0) = 4 la tangente al grafico di F nel punto x0 = 5 ha equazione y = 5+4(x−5) (c) F ha un punto critico in x0 = 5 (a) (d) F è invertibile su R Z 1 √ 3 x5 dx, allora: 4. Se A = −1 (a) A=2 Z 1 √ 3 x5 dx 0 (b) (c) (d) A=0 3 8 A = x3 8 Z 1 √ 3 A=x x2 dx −1 c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo integrale 5. L’area A compresa tra il grafico di f (x) = √ x ∈ [−2, 0], vale: (a) (c) A = −1 Z −2 x √ A= dx 1 + 2x2 0 non è limitata (d) A=0 (b) x e l’asse delle x, per 1 + 2x2 6. Sia f (x) = x + 1, e sia µ la media integrale di f su [0, 2]. Allora: (a) la funzione g(x) = f (x) + 3 ha la stessa media integrale su [0, 2] (b) µ=4 (c) se c = 1 si ha f (c) = µ (d) esiste un punto c ∈ (0, 2) tale che f (c) = 7. Sia f (t) = sin t se 0 ≤ t < π4 cos t se π4 ≤ t ≤ π2 f (2) − f (0) 2−0 Z x f (t) dt . Allora: e sia F (x) = π 4 π 4 (a) F è continua e derivabile in (b) F è continua ma non derivabile in (c) f non è né continua né derivabile in π 4 π 4 f è continua e derivabile in π4 Z 1 8. L’integrale improprio log x dx (d) 0 (a) diverge a − ∞ = lim+ log x x→0 (b) è positivo (c) converge a 1 (d) è uguale al valore del seguente limite: c 2006 Politecnico di Torino lim (t − t ln t − 1) t→0+ Analisi Matematica I 9. L’integrale Z Calcolo integrale 9 0 √ 1 dx x−3 (a) ha un valore finito (b) diverge (c) rappresenta l’area compresa tra il grafico della funzione √ 1 e l’asse x−3 delle x, per x ∈ [0, 9) Z 9 1 √ dx converge, converge anche l’integrale (d) poiché l’integrale x 0 Z 9 1 √ dx x−3 0 Z +∞ sin t dt 10. L’integrale improprio 1 + t2 0 (a) è convergente, ma non assolutamente convergente (b) è assolutamente convergente (c) è oscillante (d) è divergente 11. Sia f una funzione continua sull’intervallo I= [2, +∞[. (a) Se lim f (x) = 0 allora f è integrabile impropriamente su I x→+∞ (b) Se f non è integrabile impropriamente su I, neppure |f | lo è (c) Se f è integrabile impropriamente su I, anche |f | lo è (d) Se f è integrabile impropriamente su I, allora f ha ordine di infinitesimo k > 1 per x → +∞ 12. Sia f una funzione derivabile infinite volte su R, positiva e limitata su R, il cui sviluppo di Maclaurin di ordine 3 è f (x) = 5x3 +o(x3 ). Allora necessariamente: Z 1 f (x) √ (a) l’integrale improprio dx è convergente 5 0 x x Z 1 f (x) √ (b) l’integrale improprio dx è nullo 5 0 x x Z +∞ f (x) √ dx è divergente (c) l’integrale improprio x x5 1 Z +∞ f (x)(2 + 3 sin x) √ dx è oscillante (d) l’integrale improprio x x5 1 c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo integrale 1. Sia f una funzione continua su R, e F una primitiva di f tale che F (2) = 5. Allora necessariamente: (a) (b) esiste k ∈ R tale che F (x) − f (x) = k , ∀x ∈ R Zx F (x) = f (t) dt 2 (c) (d) non è detto che F sia derivabile in x0 = 2 Zx F (x) = 5 + f (t) dt 2 RISPOSTA ESATTA: (d). La risposta (a) è errata: si ha f (x) = F ′ (x); non è detto pertanto che la differenza F (x) − F ′ (x) sia costante: come controesempio, è sufficiente considerare le funzioni f (x) = 1 e F (x) = x + 3. La risposta (c) è errata in quanto, essendo f continua su R, per definizione di primitiva, si ha F ′ (x) = f (x), ∀x ∈ R; dunque F è derivabile con derivata continua su R. Rx La risposta (b) è errata in quanto, se F (x) = 2 f (t)dt, si ha F (2) = 0. Questa osservazione mostra anche che la risposta (d) è esatta, in quanto, se Rx F (x) = 5 + 2 f (t)dt, si ha F (2) = 5, e inoltre F ′ (x) = f (x), per il Teorema fondamentale del calcolo integrale. c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo integrale 2. Sia F (x) = x2 + ex + 1 una primitiva di f (x). Allora necessariamente: Z x (a) f (x) = F (t) dt 1 Z x (b) F (x) = f (t) dt 1 Z x (c) non esiste nessun valore di a ∈ R per cui F (x) = f (t) dt a (d) x f (x) = 2x + e + c , ∀c ∈ R RISPOSTA ESATTA: (c). La risposta (a) è errata: per definizione di primitiva, si ha F ′ (x) = f (x), mentre dalla (a) si avrebbe (per il Teorema fondamentale) f ′ (x) = F (x). Rx La risposta (b) è errata: infatti F (1) = 2+e, mentre se fosse F (x) = 1 f (t) dt si avrebbe F (1) = 0. La risposta (c) è esatta, in quanto F (x) non si annulla per nessun valore di a ∈ R. La (d) è errata, in quanto f (x) = F ′ (x) = 2x + ex . c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I 3. Si consideri la funzione integrale F (x) = Calcolo integrale Z x√ 5 t2 − 9 dt. Allora: (b) 1 (F −1 ) ′(0) = 4 la tangente al grafico di F nel punto x0 = 5 ha equazione y = 5+4(x−5) (c) F ha un punto critico in x0 = 5 (d) F è invertibile su R (a) RISPOSTA ESATTA: (a). √ 1 Infatti (F −1 )′ (0) = ′ , in quanto F (5) = 0. Inoltre F ′ (x) = x2 − 9 F (5) √ ′ e dunque F (5) = 25 − 9 = 4. Dunque (a) è vera e (c) è falsa, perché F ′ (5) 6= 0. La tangente al grafico di F nel punto di ascissa x0 = 5 è la retta di equazione y = F (5) + F ′ (5)(x − 5) ossia y = 4(x − 5). Pertanto la risposta (b) è errata. √ La risposta (d) è errata: è vero che F ′ (x) = x2 − 9 > 0, ∀x ∈ dom F , ma dom F 6= R. c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I 4. Se A = (a) Z 1 √ 3 Calcolo integrale x5 dx, allora: −1 A=2 Z 1 √ 3 x5 dx 0 (b) (c) (d) A=0 3 8 A = x3 8 Z 1 √ 3 x2 dx A=x −1 RISPOSTA ESATTA: (b). √ 3 La funzione f (x) = x5 è dispari. Dunque (b) è esatta, mentre (a) è errata. La (c) è palesemente errata: si pensi al solo fatto che A è un numero reale e non una funzione! La (d) è errata, perché x non può essere portata fuori dal segno di integrazione (e, nuovamente, A non è una funzione!). c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I 5. L’area A compresa tra il grafico di f (x) = √ x ∈ [−2, 0], vale: (a) (c) A = −1 Z −2 x √ A= dx 1 + 2x2 0 non è limitata (d) A=0 (b) Calcolo integrale x e l’asse delle x, per 1 + 2x2 RISPOSTA ESATTA: (b). x La funzione f (x) = √ è continua. Dunque l’area cercata ha un valore 1 + 2x2 finito, e (c) è falsa. Si osservi che f (x) assume valori negativi se x ∈ [−2, 0]. Pertanto l’area richiesta è data da Z −2 Z 0 x x √ √ dx = dx . A=− 2 1 + 2x 1 + 2x2 0 −2 Dunque (b) è vera. Eseguendo il calcolo, si trova: Z −2 i−2 1 h√ x √ A= dx = = 1. 1 + 2x2 2 0 1 + 2x2 0 Dunque (d) è falsa. Si poteva asserire che (d) è falsa anche per il solo fatto che la funzione f (x) ha segno costante su I=[−2, 0] e non è nulla. Dunque il suo integrale definito su I non può essere nullo. La risposta (a) è errata, in quanto un’area per definizione è un numero positivo. c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo integrale 6. Sia f (x) = x + 1, e sia µ la media integrale di f su [0, 2]. Allora: (a) la funzione g(x) = f (x) + 3 ha la stessa media integrale su [0, 2] (b) µ=4 (c) se c = 1 si ha f (c) = µ (d) esiste un punto c ∈ (0, 2) tale che f (c) = f (2) − f (0) 2−0 RISPOSTA ESATTA: (c). Per definizione 1 µ= 2 Z 0 2 1 (x + 1) dx = 2 = f (1) 6= 2 Z 2 (x + 4) dx . 0 Dunque (c) è vera mentre (a) e (b) sono false. f (2) − f (0) = 1. Ora f (x) = 1 se e solo se La risposta (d) è falsa in quanto 2−0 x = 0, ma 0 ∈ / (0, 2) . Si ricordi che, per il Teorema di Lagrange, esiste invece un punto c ∈ (0, 2) f (2) − f (0) tale che f ′ (c) = . 2−0 c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I 7. Sia f (t) = sin t se 0 ≤ t < π4 cos t se π4 ≤ t ≤ π2 Calcolo integrale e sia F (x) = Z x f (t) dt . Allora: π 4 π 4 (a) F è continua e derivabile in (b) F è continua ma non derivabile in (c) f non è né continua né derivabile in (d) f è continua e derivabile in π 4 π 4 π 4 RISPOSTA ESATTA: (a). h πi π ma non è derivabile in x = . Dunque La funzione f (t) è continua su 0, 2 4 (c) e (d) sono false. Essendo f (t) continua, per il Teorema fondamentale del calcolo h π iintegrale la funzione integrale F (x) è derivabile (e dunque continua) in 0, . 4 Dunque (a) è vera mentre (b) è falsa. c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I 8. L’integrale improprio Calcolo integrale Z 1 log x dx 0 (a) diverge a − ∞ = lim+ log x x→0 (b) è positivo (c) converge a 1 (d) è uguale al valore del seguente limite: lim (t − t ln t − 1) t→0+ RISPOSTA ESATTA: (d) Infatti Z 1 log x dx = lim+ t→0 0 = Z 1 log x dx t lim [x log x − x]1t = lim+ (−1 − t log t + t). t→0+ t→0 Si osservi che le risposte (b) e (c) sono da scartare perché f (x) = log x ≤ 0 su (0, 1], e dunque l’integrale definito tra 0 e 1 non può essere positivo. c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I 9. L’integrale Z 0 Calcolo integrale 9 √ 1 dx x−3 (a) ha un valore finito (b) diverge (c) rappresenta l’area compresa tra il grafico della funzione √ 1 e l’asse x−3 delle x, per x ∈ [0, 9) Z 9 1 √ dx converge, converge anche l’integrale (d) poiché l’integrale x 0 Z 9 1 √ dx x−3 0 RISPOSTA ESATTA: (b) Infatti 9 √ 1 x+3 6 √ = ∼ ,x → 9. x−3 x−9 x−9 6 dx diverge, per il Criterio del confronto asintotico anche 0 Zx − 9 9 1 √ l’integrale dx diverge. x−3 0 Poiché Z Pertanto (a) è errata e (b) è esatta. √ √ (d) è errata perché x −3 non è equivalente a x, né per x → 0 né per x → 9. (c) è errata perché l’integrale improprio è divergente (e comunque è una quantità negativa). c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I 10. L’integrale improprio Calcolo integrale Z +∞ 0 sin t dt 1 + t2 (a) è convergente, ma non assolutamente convergente (b) è assolutamente convergente (c) è oscillante (d) è divergente RISPOSTA ESATTA: (b) Studiamo la convergenza assoluta dell’integrale improprio. Si ha sin t 1 1 + t2 ≤ 1 + t2 Z +∞ 1 e dt è convergente. 1 + t2 0 Z +∞ sin t dt è assolutamente convergente, e quindi è convergente. Dunque 1 + t2 0 Pertanto la risposta (b) è esatta, mentre le risposte (a), (c) e (d) sono errate. c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo integrale 11. Sia f una funzione continua sull’intervallo I= [2, +∞[. (a) Se lim f (x) = 0 allora f è integrabile impropriamente su I x→+∞ (b) Se f non è integrabile impropriamente su I, neppure |f | lo è (c) Se f è integrabile impropriamente su I, anche |f | lo è (d) Se f è integrabile impropriamente su I, allora f ha ordine di infinitesimo k > 1 per x → +∞ RISPOSTA ESATTA: (b) La risposta (a) è errata: ad esempio la funzione f (x) = impropriamente su I, anche se lim f (x) = 0. 1 non è integrabile x x→+∞ La risposta (b) è esatta in quanto è la contronominale della proprietà che lega la assoluta integrabilità impropria con l’integrabilità impropria semplice, e afferma: Se |f | è integrabile impropriamente su un intervallo I, allora f è integrabile impropriamente su I. sin x è integrabile improLa risposta (c) è errata: ad esempio la funzione x sin x non lo è. priamente su I, mentre la funzione x sin x La risposta (d) è errata: ad esempio la funzione è integrabile improx priamente su I, ma non ha ordine di infinitesimo k > 1 per x → +∞. c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo integrale 12. Sia f una funzione derivabile infinite volte su R, positiva e limitata su R, il cui sviluppo di Maclaurin di ordine 3 è f (x) = 5x3 +o(x3 ). Allora necessariamente: Z 1 f (x) √ (a) l’integrale improprio dx è convergente 5 0 x x Z 1 f (x) √ dx è nullo (b) l’integrale improprio 5 0 x x Z +∞ f (x) √ (c) l’integrale improprio dx è divergente x x5 1 Z +∞ f (x)(2 + 3 sin x) √ (d) l’integrale improprio dx è oscillante x x5 1 RISPOSTA ESATTA: (a) Dallo sviluppo di Maclaurin di f (x), si ha f (x) ∼ 5x3 , per x → 0. Pertanto 5x3 5 f (x) √ ∼ 7 =√ , x → 0. x x x5 x2 Z 1 5 √ dx converge, allora (per il Criterio del Poiché l’integrale improprio x 0 Z 1 f (x) √ confronto asintotico) l’integrale improprio dx converge. 5 0 x x Pertanto la risposta (a) è esatta. La risposta (b) è errata in quanto la funzione integranda è identicamente nulla su I=(0, 1] e quindi l’integrale improprio nullo. Z +∞ La risposta (c) è errata, in quanto l’integrale improprio positiva e non non può essere f (x) √ dx conx x5 1 verge assolutamente. Infatti, poiché f (x) esiste una costante k > 0 è limitata, f (x) k per cui |f (x)| ≤ k , ∀x ∈ R, e pertanto √ ≤ √ , e l’integrale improprio x x5 x x5 Z +∞ k √ dx converge. x x5 1 La risposta (d) è errata in quanto anche questo integrale improprio è assolutamente convergente; infatti, analogamente a quanto detto a proposito della risposta (c), poiché |2 + 3 sin x| ≤ 5, si ha f (x)(2 + 3 sin x) 5k ≤ √ √ . x x5 x x5 c 2006 Politecnico di Torino