Cielo di Gennaio 2009
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
1 GENNAIO - INIZIA L'ANNO INTERNAZIONALE DELL'ASTRONOMIA
SOLE
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al 19, quando passa nella costellazione del
Capricorno.
• 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.51
• 15 gennaio: il sole sorge alle 7.38; tramonta alle 17.06
• 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.26
La durata del giorno aumenta di 49 minuti dall'inizio del mese.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Il 4 gennaio la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147,1
milioni di km.
LUNA
Le Fasi:
• Primo quarto il 4
• Luna piena l'11
• Ultimo quarto il 18
• Luna nuova il 26
OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: i primi giorni dell’anno sono abbastanza favorevoli per tentare di individuare il
pianeta sull’orizzonte occidentale dopo il tramonto del Sole. Mercurio raggiunge la massima
elongazione serale il giorno 4, trovandosi ad oltre 19° dal Sole. Nei giorni seguenti il pianeta si
riavvicina alla nostra stella, fino alla congiunzione del giorno 20. Alla fine del mese Mercurio
ricompare al mattino, poco prima del sorgere del Sole, ad oriente.
Venere: Il fulgore di Venere dominerà le prime ore delle notti di gennaio, mese di migliore
osservabilità del pianeta. Infatti Venere arriverà alla massima elongazione est la sera del 14
gennaio, ad una distanza angolare di oltre 47° dal Sole. Qualche giorno dopo, il 20 gennaio, si
verificherà la migliore visibilità: alla latitudine 42° Nord, Venere tramonterà ben quattro ore
dopo il Sole. Nelle prime settimane dell’anno Venere attraversa per intero la costellazione
dell’Acquario; il 23 fa il suo ingresso nei Pesci.
Marte: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, il pianeta rosso è ancora confuso tra
le luci dell’alba. Con l’aumentare della sua distanza angolare dalla nostra stella, a fine mese
potremo tentare di scorgerlo sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. Marte si
trova nella costellazione del Sagittario.
Giove: Dopo aver trascorso tutto il 2008 nella costellazione del Sagittario, Giove entra il 4
gennaio nel Capricorno, costellazione che lo ospiterà tutto l’anno. Il pianeta gigante è però
ormai inosservabile: sarà infatti in congiunzione con il Sole il 24 gennaio.
1
Saturno: dopo diversi mesi di attesa, il pianeta con gli anelli torna a sorgere nelle prime ore
della notte, rendendo possibile la sua osservazione prima della mezzanotte, quando è possibile
vederlo mentre si eleva ad Est guadagnando, notte dopo notte, una sempre maggiore visibilità.
Saturno si trova ancora nel Leone, costellazione che lo ospita da oltre due anni.
Urano: l'osservabilità del pianeta è ormai ridotta a poche ore dopo il tramonto del Sole. A fine
mese sarà ormai molto basso sull'orizzonte occidentale. La luminosità del pianeta è comunque
al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi necessario il telescopio per
osservarlo. Urano si trova ancora nella costellazione dell'Acquario, nei pressi del confine con i
Pesci.
Nettuno: precedendo Urano di circa 1 ora e mezza nell'orario del proprio tramonto, Nettuno
alla fine del mese diventa praticamente inosservabile, immergendosi nelle luci del crepuscolo
serale. Anche nel 2009 il pianeta rimarrà nella costellazione del Capricorno. Per la sua bassa
luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone: Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno.
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi.
Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di
questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Plutone si trova infatti nella costellazione del Sagittario dove rimarrà fino al 2023! Dopo la
congiunzione con il Sole del mese scorso, è ancora praticamente inosservabile. A fine mese
ricompare al mattino molto basso sull’orizzonte ad oriente. Per osservarlo è comunque
indispensabile l'uso di un telescopio.
CONGIUNZIONI
Mercurio - Giove: come inizia dal punto di vista astronomico il 2009, Anno internazionale
dell'Astronomia? Ecco la mappa del cielo serale, poco dopo il tramonto del 1 gennaio. Ci vorrà
un po' di fortuna e un cielo limpido per riuscire ad individuare, molto bassi sull'orizzonte, tra le
luci del crepuscolo, i pianeti Mercurio e Giove. La congiunzione vera e propria in realtà è
avvenuta il giorno prima, il 31 dicembre. Il 1° gennaio i due pianeti si trovano proprio al
confine tra due costellazioni: Giove nel Sagittario e Mercurio nel Capricorno. Più in alto
potremo ammirare l'inconfondibile splendore di Venere, appena entrato nell'Acquario.
Luna – Saturno: nelle ore centrali della notte tra il 14 e il 15 è possibile osservare la Luna in
congiunzione con Saturno, nella costellazione del Leone.
Luna – Venere: la Luna e Venere saranno in congiunzione, nella costellazione dei Pesci, la
sera del giorno 30.
COSTELLAZIONI
Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e,
di seguito, il Leone.
A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più
estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente
prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso.
Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima
galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo,
e appena più un basso, sopra i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a
pentagono.
La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La
mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di
sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista
incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.
2
Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del
quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix,
in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra
a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka.
Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per
ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.
Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane
Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore,
dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione.
Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella
Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile
forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la
Giraffa.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo,
consultate la pagina 575 di Televideo.
APPRENDISTA ASTROFILO
Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo
telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi
stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni
fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.
L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo
telescopio (per molti oggetti é sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice
appassionato ad astrofilo esperto.
In particolare, per la stagione invernale, l'AA propone queste osservazioni: Programma
osservazioni invernali (file pdf, 780kB). La costellazione di Cassiopea, circumpolare, e' alta nel
cielo con la sua caratteristica forma a W. La zona tra Cassiopea e Perseo, immersa nella Via
Lattea, é ricca di ammassi stellari, ottima per l'esplorazione binoculare. Sempre più alto nel
cielo anche Orione, con la nota nebulosa M42 e l'ammasso delle Pleiadi nella costellazione del
Toro, come pure la galassia di Andromeda, tutti ottimi obiettivi per l'esplorazione binoculare.
OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Beta Orionis.
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione
generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale
Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale
Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto
luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo
repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
3
COMETE DEL MESE
Gennaio 2009
Con questo mese inizia lo show della C/2007 N3 (LULIN): fino all'8 Gennaio circa, la cometa
si può già tentare di rintracciare nel cielo del mattino poco prima dell'alba, senza il disturbo
della luce lunare, bassa verso sud-est, nella costellazione della Bilancia. Alle ore 6 locali, si
troverà a circa 15 gradi di altezza sull'orizzonte. Inizialmente la cometa potrebbe essere un po’
deludente (la magnitudine totale prevista per l’inizio del mese dalle effemeridi dovrebbe
attestarsi tra la settima e l’ottava magnitudine) ma le premesse per una discreta cometa
osservabile da fine Gennaio ad inizi Marzo ci sono tutte, anche se il condizionale è d’obbligo,
considerato che le comete sono notoriamente degli astri piuttosto imprevedibili. Tuttavia un po’
di speranza di poter vedere una bella cometa ci sono: l’astrofilo spagnolo Juan Jose Gonzalez
Suarez è stato il primo a riosservare la cometa dopo la sua congiunzione col Sole, lo scorso 21
Dicembre, e tramite un binocolo 25x100 l’ha stimata di magnitudine 7,6 (dunque quasi una
magnitudine e mezza più brillante del previsto) ed una chioma avente 2,5 arcmin di diametro,
modestamente condensata.
Dal 9 Gennaio, la Luna inizierà a disturbare l’osservazione dell’astro chiomato, fino al 23
Gennaio, quando sorgerà sufficientemente in ritardo rispetto alla cometa; per allora, la sua
visibilità dovrebbe essere aumentata in maniera significativa, sia perché la cometa si sorgerà
in anticipo, sia grazie al suo maggiore splendore, che a fine mese dovrebbe toccare la settima
magnitudine e mezza. A Febbraio ci si aspetta che la cometa Lulin possa superare la soglia di
visibilità ad occhio nudo (ma su questo vi aggiorneremo successivamente).
Il perielio (punto dell’orbita cometaria più vicino al Sole sarà toccato il 10 Gennaio, ad 1,2
Unità Astronomiche di distanza dalla nostra stella. La cometa Lulin si muove attorno al Sole
lungo una traiettoria parabolica (eccentricità praticamente uguale ad 1), e la sua orbita è
retrograda (ovvero in senso contrario rispetto al senso di rotazione dei pianeti del Sistema
Solare) con un’inclinazione di 178 gradi rispetto al piano dell’eclittica. Guardando le foto
d’archivio di questa cometa: http://comete.uai.it/2007n3/index.htm si direbbe che fino a tre
mesi fa circa, la chioma esibiva un aspetto piuttosto compatto; c’erano promettenti indizi di
una discreta coda di polveri in via di formazione quando la Lulin stava a circa 2,4 UA dal Sole
prima del perielio: http://comete.uai.it/2007n3/C2007N3_080819.jpg Speriamo che queste
premesse vengano rispettate, in modo tale che nel mese di Gennaio la coda si possa osservare
discretamente anche con piccoli strumenti (in tal caso essa dovrebbe puntare
approssimativamente in direzione Ovest).
Per coloro che non intendono farsi una levataccia, consigliamo di attendere il mese di Febbraio,
quando la cometa Lulin diventerà facilmente osservabile nel cielo della sera, transitando
velocemente dalla costellazione della Bilancia a quella della Vergine ed, infine, del Leone.
Invece per i più coraggiosi, che riusciranno a sfidare il freddo del mattino a caccia della cometa
Lulin, consigliamo di rintracciarla utilizzando inizialmente un buon binocolo (basterà un comune
10x50), per poi passare eventualmente ad osservala con il telescopio, sempre ad
ingrandimenti medio-bassi (circa tre ingrandimenti per ogni centimetro di apertura del
telescopio) possibilmente da luoghi privi di inquinamento luminoso (anche una cometa di sesta
magnitudine appare come un oggetto indistinto se la si osserva dalla città).
Segnaliamo che all’interno della Sezione Comete UAI si è deciso di istituire un apposito
progetto osservativo per seguire l’evoluzione della cometa, sia dal punto di vista scientifico
(con misure fotometriche della sua luminosità e del tasso di produzione delle polveri) che
didattico (per fare dei confronti sull’osservazione visuale attraverso vari tipi di strumenti). Chi
fosse interessato a saperne di più può seguire l’evoluzione degli eventi consultando la
homepage della sezione: http://comete.uai.it/
Effemeridi ed elementi orbitali aggiornati di questa cometa sono disponibili sul sito internet del
Minor Planet Center: http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2007N3.html
Estratto da "http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Gennaio_2009"
4