Ripartizione delle spese condominiali anche senza le tabelle

Ripartizione delle spese condominiali anche senza le tabelle millesimali
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RIPARTIZIONE DELLE SPESE CONDOMINIALI ANCHE SENZA LE TABELLE MILLESIMALI
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Ripartizione delle spese condominiali anche senza le tabelle
millesimali
(07/03/2012)
Cass. civile, sez. II, sentenza del 16 febbraio 2012, n. 2237
La ripartizione di una spesa condominiale può essere deliberata anche in mancanza di appropriata
tabella millesimale purché nel rispetto della proporzione tra la quota di essa posta a carico di ciascun
condomino e la quota di proprietà esclusiva a questi appartenente, dato che il criterio per determinare le
singole quote preesiste ed è indipendente dalla formazione della tabella derivando dal rapportala il
valore della proprietà singolare quello dell’intero edificio. Ne consegue che il condomino, il quale ritenga
che la ripartizione della spesa abbia avuto luogo in contrasto con tale criterio, è tenuto ad impugnare la
deliberazione indicando in quali esatti termini la violazione di esso abbia avuto luogo e quale pregiudizio
concreto ed attuale gliene derivi.
Nella specie, la corte di merito ha evidenziato come i ricorrenti non avessero indicato per quali concreti
motivi, con riferimento a violazione di specifici parametri tecnici, la ripartizione di spesa approvata
dall’assemblea fosse lesiva dei loro diritti, per cui la domanda, presentandosi generica per
indeterminatezza della questione già posta in sede di merito, riprodotta negli stessi termini nel ricorso,
rappresenta motivo di inammissibilità della doglianza, in quanto in contrasto con il principio di
autosufficienza del ricorso per cassazione, non è formulata in guisa da consentire al giudice di legittimità
la valutazione, sia pure in astratto, della questione ai fini di una pronuncia della controversia in senso
difforme da quella cui è pervenuto il giudice del merito .
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