IN CONDOMINIO... VIETATO VIETARE! IMPORTANTI INFORMAZIONI PER TUTTI I PROPRIETARI DI ANIMALI CHE VIVONO IN CONDOMINIO: LA LEGGE È CAMBIATA E NON CI SONO PIÙ LIMITAZIONI. I regolamenti condominiali non possono più “vietare di possedere o detenere animali domestici”. Una battaglia di anni è finalmente diventata legge. Mai più cause per far allontanare cani, gatti o coniglietti dalle case. Tirano un sospiro di sollievo le tantissime famiglie italiane che vivono in casa (gli animali in condominio sono quasi 20 milioni): è la vittoria di una battaglia iniziata nelle assemblee condominiali e nei Tribunali e poi portata avanti in Parlamento. È stata definitivamente approvata la Riforma dei Condomini con un’integrazione all’articolo 1138 del Codice Civile secondo la quale “le norme del Regolamento condominiale non possono vietare di possedere o de-tenere animali domestici”. Il diritto alla cittadinanza dei nostri amici a quattrozampe fa un altro passo avanti, mettendo fine a una discriminazione contro chi vive con animali domestici. Di fatto questo nuovo principio legislativo mette anche uno stop alle cause riguardanti al possibilità di portare gli animali sulle scale e o negli ascensori. Una linea precisa che dovrà essere rispettata da tutti, senza pericolo di dubbi o differenti interpretazioni. L’approvazione di questa nuova legge fa venir meno inutili controversie giuridiche, con grande vantaggio per la cosiddetta “macchina della giustizia”. Naturalmente rimangono tutte le forme di tutela civile e penale che l’ordinamento già prevede a favore di coloro che concretamente subiscano un danno dall’animale (es. inquinamento acustico, problemi igienico-sanitari certificati, spazi comuni imbrattati). Per gli eventuali danni, ovviamente, il proprietaio o detentore dell’animale rimane responsabile. Ma il pet non può essere allontanato. Cosa cambierà? Nei regolamenti di condominio non potranno più essere inserite disposizioni volte a limitare, in qualunque modo, il diritto di ciascun condomino a possedere o a detenere un animale domestico. Ogni eventuale clausola in contrasto con tale divieto si considererà come non apposta. Non solo, la norma avrà anche efficacia retroattiva, determinando l’automatica caduta di tutti quei divieti e/o limitazioni attualmente in vigore. In altri termini, i divieti oggi vigenti si dovranno considerare automaticamente nulli. L’affermazione del “diritto all’animale domestico” include, necessariamente, l’esercizio di tutte le facoltà a esso inerenti, tra cui il diritto al transito nelle parti comuni degli edifici, come scale o ascensori. E non si potrà più nemmeno contestare nulla ai condomini che abbiano realizzato sul balcone una struttura in plexiglass a protezione della gattina. L’intera riforma del Codice Civile sul condominio, come nuova Legge dello Stato, entrerà in vigore sei mesi dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, quindi tra inizio/metà giugno 2013 ma i principi in essa contenuti possono essere fatti valere da subito. NOVITÀ IMPORTANTI • I regolamenti di condominio non possono più limitare il diritto dei condomini a possedere un animale domestico • La norma ha efficacia retroattiva determinando l’automatica caduta di tutti i divieti e/o limitazioni attualmente in vigore.