La musica racconta il mondo e più precisamente racconta l`Uomo

annuncio pubblicitario
La musica racconta il mondo e più precisamente racconta l’Uomo: gli permette di ritrovare o di
conservare l’armonia del mondo in cui vive…Ecco un riassunto di ciò che hanno pensato i vari
partecipanti romanofoni nei forum consacrati a questo tema:
En effet, la musique permet aussi bien pour le chanteur que pour celui qui l’écoute, d’exprimer
des émotions, des sentiments et parfois, la mélodie remplace meme le langage verbal comme
l’explique YolandaR : « pienso que la musica no solo es un lenguaje universal, sino que
ademas es imprescindibile para suplir las carencias del lenguaje verbal. La musica trasmite
cultura, sentimientos. La musica relaja, invita a la accion, seduce…
En ocasiones, incluso, produce reacciones que de ninguna manera el lenguaje podria producir
por si mismo. » la meme idée est également partagée par Valentino, lequel nous propose une
citation de l’acteur italien Roberto Benigni:
Quanto t’ho amato e quanto t’amo non lo sai non l’ho mai detto e non te lo
dirò mai nell’amor le parole non contano conta la musica.
Combien de “j’ai aimé” et combien de “je t’aime” ne me connaissez pas à lui
n’avez jamais dit que lui et vous que je ne dirai jamais dans l’amor les mots
comptent pas la musique de comptes.
Quanto eu tenho amou e quanto eu te amo nao lhe me conhecem nunca nao disseram que ele e
você que eu nunca nao direi no amor as palavras nao contam a musica das contagens.
Cuanto tengo amo y cuanto te amo no me conocen a el nunca no han dicho que el y usted que
nunca no diré en amor las palavras no cuentan musica de las cuentas.
En ce sens, la musique pourrait être considérée comme un véritable moyen d’expression
universelle de l’âme, du cœur permettant de ce fait, de connaître des personnes…
Donc la musique « parle » et son langage apparaît d’autant plus universel lorsqu’elle permet de
réunir des personnes et, plus globalement des peuples. Par exemple, les textes musicaux en
langue espagnole concernent aussi bien l’Espagne qu’une grande partie de l’Amerique latine ;
l’on pense alors à des chanteurs comme
Ricky Martin
ou Julio Iglesias
La musique permet donc de réunir des peuples sous une même identité culturelle et exprime la
culture du chanteur et de tout un peuple ; parfois elle peut même réunir des cultures différentes
lorsqu’un chanteur par exemple, comme nous le fait noter Adriana, décide de traduire un succès
musical dans d’autres langues ou bien choisi de faire un duo avec un chanteur étranger… Par
exemple, le célébrissime tube italien Ti Amo que Umberto Tozzi chante avec la chanteuse
française Lena Ka. La musique, alors, devient un véritable dialogue multiculturel, entraînant nos
oreilles dans un autre monde…
E poi la musica fa parte della nostra vita quotidiana e per molte persone è impossibile
immaginare un mondo, una vita o magari un giorno senza musica. E per poter apprezzarla,
hanna-fl si chiede “ pero yo os planteo una pregunta; e salgo innato?? Quieto decir, necesitamos
una educacion musical para apreciar e significado?”; no, non ci vuole un’educazione musicale
per poterne apprezzare tutto il significato ma semplice lasciarsi andare come ce lo propone
Rossella: “ stendevi su un prato, chiudete gli occho e lasciatevo coinvolgere della musica che ci
circonda…il sole vi riscalderà e il respiro sarà più regolare…sentirete persino il battito del
cuore…lavita è musica!”.
Infatti, risale in molti casi, l’aspetto terapeutico della musica che rilassa; un aspetto che risale
all’Antichità; allora la musica e la medicina erano tutt’uno nelle diverse culture. Aristotele e
Platone erano convinti che il nostro cosmo fosse diretto dal ritmo e l’armonia.
Oggi è la musicoterapica a fare liberare, mediante la musica l’armonia in
diversi soggetti (nevrosi, autisti, disabili, durante la gravidanza delle
donne…). Debbie ci informa che il termine musicoterapia deriva dai
concetti di musikè (rappresentazione dell’uomo in parola, suono e
movimento) e therapeia (assistenza, cura, guarigione).
Generalmente una seduta di musicoterapica si svolge in uno studio che deve avere determinante
caratteristiche; in modo particolare, deve essere isolato acusticamente e non vi devono essere
oggetti o arredamenti che ostacolino il movimento del paziente. Il setting può però essere
costituito anche all’aperto.
In definitiva, oggidì la musica appare spesso liberatrice per l’uomo;
elimina i vari ostacoli tra l’uomo e l’ambiente e gli consente di ritrovare
l’armonia del mondo in cui vive.
Scarica