Principi di Economia - Microeconomia Esercitazione 5 Teoria della Produzione Soluzioni Daria Vigani Febbraio 2014 1. La Polverone s.p.a produce scope. La tabella seguente illustra la relazione tra numero di addetti e produzione giornaliera. Addetti 0 1 2 3 4 5 6 Prodotto 0 20 50 90 120 140 150 PMg FC VC TC AC MC (a) Completate la tabella, sapendo che un addetto costa e 100 al giorno e che l’impresa sostiene costi fissi in misura pari a e 200. Addetti 0 1 2 3 4 5 6 Prodotto 0 20 50 90 120 140 150 PMg 20 30 40 30 20 10 FC 200 200 200 200 200 200 200 VC 0 100 200 300 400 500 600 TC 200 300 400 500 600 700 800 AC 15 8 5.6 5 5 5.3 MC 5 3.3 2.5 3.3 5 10 (b) Rappresentate graficamente le curve di costo medio (AC) e marginale (MC) e commentate (anche in relazione al prodotto marginale). Il PMg è crescente fino all’utilizzo di tre addetti; questo può dipendere, ad esempio, dal processo produttivo adottato, in cui sono necessari almeno 3 addetti per far funzionare le attrezzature. 1 La curva di costo medio (AC) sarà dapprima decrescente, e poi crescente a partire dal 6 addetto (la curva che lo rappresenta ha la tipica forma a U). La curva del costo marginale (MC) ha lo stesso andamento di quella di AC, e speculare al PMg. Da notare che: • se M C < AC, allora la curva AC è decrescente; • se M C > AC, allora la curva AC è crescente. La curva MC incontra la curva AC nel punto di minimo di quest’ultima. 2. Considerate la seguente tabella di costo totale di lungo periodo per tre imprese diverse. Quantità Impresa A Impresa B Impresa C 1 60 11 21 2 70 24 34 3 80 39 49 4 90 56 66 5 100 75 85 6 110 96 106 7 120 119 129 Le tre imprese godono di economie o diseconomie di scala? Per rispondere alla domanda si può procedere in due diversi modi: • calcolare i costi medi e verificare se sono crescenti o decrescenti nell’output; • utilizzare l’indice delle economie di scala, dato dalla formula: S= AC C(q)/q = MC C 0 (q) Innanzitutto calcoliamo costi medi e marginali. Quantità 1 2 3 4 5 6 7 Impresa A AC MC 60 60 35 10 26.7 10 22.5 10 20 10 18.7 10 17.1 10 Impresa B AC MC 11 11 12 13 13 15 14 17 15 19 16 21 17 23 Impresa C AC MC 21 21 17 13 16.3 15 16.5 17 17 19 17.7 21 18.4 23 Nel caso dell’impresa A, il costo medio è decrescente e maggiore del costo marginale → economie di scala. L’indice delle economie di scala è infatti maggiore di 1. 2 Per l’impresa B, il costo medio è crescente e minore del costo marginale → diseconomie di scala. L’indice delle economie di scala è infatti minore di 1. L’impresa C infine presenta economie di scala per le prime tre unità prodotte, poi diseconomie di scala. 3. L’impresa Bologna S.p.A. produce condizionatori all’interno di un mercato perfettamente concorrenziale. Il prezzo di mercato dei condizionatori è pari a 120 euro. I dati sul costo totale sostenuto dall’impresa sono riportati nella tabella seguente: Qtà prodotta 0 1 2 3 4 5 Costo totale 50 100 170 250 370 500 Quanti condizionatori dovrebbe produrre l’impresa se ha come obiettivo la massimizzazione del profitto? Spiegate la vostra risposta. In un mercato perfettamente concorrenziale il problema di massimizzazione del profitto è max [p · qi − C(qi )] la cui condizione del primo ordine è: p − C 0 (qi ∗ ) = 0 ⇒ p = C 0 (qi ∗ ). Dunque la Bologna S.p.A. sceglierà di produrre una quantità di condizionatori tale che M C = 120, ovvero 4 unità (infatti per 4 unità il costo = 120. marginale sarà pari a 370−250 1 4. Aldo gestisce un servizio di falciatura prati in un contesto concorrenziale. Il suo compenso è di 27 euro a prato e ogni giorno riesce a falciare 10 prati, sostenendo un costo di 250 euro. Il costo di manutenzione della falciatrice e i costi di trasporto giornalieri sono 30 euro. Considerando l’obiettivo di massimizzazione del profitto, per Aldo è conveniente rimanere sul mercato nel breve periodo? E nel lungo periodo? Dai dati sappiamo che: F C = 30 V C = 250 T C = 280 P = 27 Q = 10 3 In mercati concorrenziali, nel breve periodo, per Aldo sarà conveniente rimanere nel mercato fintanto che P > min(AV C). Nel nostro caso i costi medi variabili sono pari a 250/10 = 25, dunque P > AV C e per Aldo è conveniente restare sul mercato. Nel lungo periodo, la condizione di uscita dal mercato è P < min(AC). I costi medi di lungo periodo sono pari a T C/Q = 28. Poiché Aldo percepisce solo 27 euro a prato, i ricavi generati dalla sua attività non sono sufficienti a coprire i costi nel lungo periodo, dunque Aldo sceglierà di rinunciare alla falciatura. 4