PREIS PREMIO 2010
Haus 37 in Laatsch Casa 37 a Laudes
Gemeinde Mals Comune di Malles Venosta
Architektur & Energiekonzept Architettura e Concetto energetico: Arch. Christian Kapeller
Bereits 1582 bestand ein Gebäude mit etwa den heutigen Ausmaßen auf dem Grundstück
in Laatsch. Im Barock wurde ein Erker angebaut und die Fassade überformt. Weitere Veränderungen erfolgten 1799 und im Historismus.
Beim Umbau von Christian Kapeller stand die Restaurierung des denkmalgeschützten
Objekts im Vordergrund, praktische Bedürfnisse wurden hintan gestellt. Die Kastenfenster
wurden mit den alten Profilstärken nachgebaut und es wurde gedämmt, wo der Bestand
es zuließ (Dach, Kellerboden, erdberührende Wände). Auch hinter der Täfelung wurde in
verschiedenen Räumen eine Dämmung eingebracht. Ansonsten wurde auf eine Innendämmung zugunsten der schönen Putzflächen verzichtet. Die neue Pelletheizung speist eine
Fußbodenheizung in allen Räumen mit Kalkestrich, während in den Räumen mit Holzboden
eine Sockelheizung montiert wurde. Dies führt zur Entfeuchtung der Mauern und zu einer
gesteigerten Behaglichkeit, obwohl die Wände nicht gedämmt wurden.
Juryurteil: Der Schutz der historischen Substanz, die architektonische Gestaltung und die
Energieeffizienz stehen sich bei diesem Projekt nicht im Weg. Der Wohnkomfort geht nicht
auf Kosten von Ästhetik und Denkmalpflege. Gestalterisch wird u. a. das „Möbel“ mit Schrank
und WC der Vinschger Künstlerin Esther Stocker hervor gehoben, das sich mit Leichtigkeit
und Eleganz in den Bestand fügt. Die Qualität der Restaurierung und der neu hinzu gekommenen Bauteile (z. B. unter Dach) ist allgemein sehr hoch und es entsteht ein dichtes, mit
lebendigen Oberflächen angereichertes Ambiente.
Das Projekt ist in jeder Hinsicht prämierungswürdig. Architektur, Denkmalschutz und Energieeinsparung sind vorbildlich aufeinander abgestimmt und gewähren die hohe Qualität
und Nachhaltigkeit der Sanierung.
Abteilung Wasser und Energie
Abteilung Denkmalpflege
Ripartizione Acque pubbliche
ed energia
Ripartizione Beni culturali
Unter der Schirmherrschaft der
Kammer der Architekten,
Raumplaner, Landschaftsplaner
und Denkmalpfleger der
Provinz Bozen und der Stiftung
der Kammer der Architekten
Con il patrocinio dell‘ordine
degli Architetti, Pianificatori,
Paesaggisti e Conservatori
della Provincia di Bolzano e
della Fondazione dell‘Ordine
degli Architetti
Già nel 1582 sorgeva sul terreno a Laudes un edificio delle attuali dimensioni. All’epoca
barocca risalgono l’aggiunta di un erker e la modifica della facciata. Altre modifiche furono
apportate nel 1799 e durante lo Storicismo. Nel corso della ristrutturazione ad opera
di Christian Kapeller il restauro dell’edificio sotto tutela costituisce l’istanza principale,
tralasciando le esigenze pratiche. Le finestre a cassetta sono state sostituite con altre dallo
spessore originale dei profili, e si è coibentato ove la sostanza edilizia lo consentiva (tetto,
soletta cantina, pareti a contatto del terreno). L’isolazione termica è stata applicata anche
dietro i rivestimenti in legno in diverse stanze, rinunciando altresì alla coibentazione delle
superfici interne intonacate per conservare la loro bellezza. Il nuovo impianto a pellet
alimenta un riscaldamento a pavimento in tutti i locali con pavimento in battuto a base di
calce, mentre nei locali pavimentati in legno ci si avvale di un riscaldamento a battiscopa.
Questo accorgimento permette di asciugare i muri esterni e apporta un maggiore benessere,
anche quando le pareti non sono isolate.
Giudizio della giuria: In questo progetto, conservazione della sostanza storica, architettura
ed efficienza energetica vanno di pari passo. Estetica e tutela architettonica non penalizzano il comfort abitativo. Dal punto di vista compositivo, si sottolinea tra le altre cose il “mobile„ con armadio e WC dell’artista della val Venosta Esther Stocker, inserito con leggerezza
ed eleganza dell’esistente. La qualità del restauro e dei nuovi elementi di architettura (ad es.
nel sottotetto) è in genere molto elevata, e crea un ambiente denso, valorizzato dalla vitalità
delle superfici. Da ogni punto di vista, il progetto merita un premio. Architettura, tutela degli
edifici e risparmio energetico interagiscono in maniera esemplare e garantiscono elevata
qualità e sostenibilità a questa ristrutturazione.
Fabbisogno termico annuo per riscaldamento prima della ristrutturazione = 132 kWh/m²a - dopo = 65 kWh/m²a
Texte, testi: Susanne Waiz Foto: Renè Riller designed by Studio Waiz, Johanna Abram
Jahresheizwärmebedarf vor der Sanierung = 132 kWh/m²a - nach der Sanierung = 65 kWh/m²a
PREIS PREMIO 2010
Wohnhaus Silbergasse Edificio residenziale in via d’Argento
Gemeinde Glurns Comune di Glorenza
Architektur & Energiekonzept Architettura e Concetto energetico: Arch. Jürgen Wallnöfer
Bauuntersuchung Indagine conoscitiva dell’edificio: Dr. Martin Mittermair
Das Haus wurde vermutlich im 16. Jh. erbaut und nach dem Brand im Jahr 1930 umgebaut.
Der Denkmalschutz ist bei diesem Gebäude eher im Sinn von Ensembleschutz aufzufassen. Beim letzten Umbau durch Jürgen Wallnöfer wurden ein hofseitiger hölzerner Zubau
im Obergeschoss und der Dachstuhl abgebrochen und wieder neu errichtet. Das Dachgeschoss wurde ausgebaut und dient heute als Wohnraum, die Schlafräume liegen im Geschoss darunter. Die vorhandenen Kastenfenster konnten saniert werden. Das Dach wurde
mit Schafwolle gedämmt, nur die Gaupen wurden zugunsten einer schlanken Proportion
mit Vakuumplatten gedämmt. Das Holz kommt aus dem Gemeindewald und steht für die
ökologische Nachhaltigkeit bei der Wahl der Baustoffe.
Juryurteil: Das Beispiel dieses Hauses zeigt, dass an der Schnittstelle zwischen Denkmalund Ensembleschutz auch ohne weiteres mehr zeitgemäße architektonische Qualität zugelassen werden kann. Die Fassade samt Kastenfenstern wurde zwar behutsam saniert, doch
an der Hofseite und im Inneren war wegen der fehlenden Ausstattung eine größere gestalterische Freiheit möglich. Durch die Entscheidung zum Wohnen „von Oben nach Unten“
wurde diese Situation auch energetisch sinnvoll genutzt. Der offene Wohnraum überzeugt
durch seine schlichte Eleganz und selbstbewusste gestalterische Details, die spielerisch den
historischen Bezug suchen, wie beispielsweise die abgerundeten Raumkanten, die eine diskrete Analogie zu den Gesimsen an der Fassade bilden. In Glurns ist die Belebung eines
innerörtlichen Ensembles gelungen, das durch kluge Nutzung und einige beherzte architektonische Eingriffe zu einer neuen Identität findet.
Architektur, Denkmalschutz und Energieeinsparung sind vorbildlich aufeinander abgestimmt und gewähren die hohe Qualität und Nachhaltigkeit der Sanierung.
Abteilung Wasser und Energie
Abteilung Denkmalpflege
Ripartizione Acque pubbliche
ed energia
Ripartizione Beni culturali
Unter der Schirmherrschaft der
Kammer der Architekten,
Raumplaner, Landschaftsplaner
und Denkmalpfleger der
Provinz Bozen und der Stiftung
der Kammer der Architekten
Con il patrocinio dell‘ordine
degli Architetti, Pianificatori,
Paesaggisti e Conservatori
della Provincia di Bolzano e
della Fondazione dell‘Ordine
degli Architetti
La casa, verosimilmente risalente al 16° secolo, fu ristrutturata dopo l’incendio del 1930. Per
questo edificio la conservazione va intesa piuttosto come tutela degli insiemi. Nel corso
dell’ultima ristrutturazione ad opera di Jürgen Wallnöfer, sono state demolite e ricostruite
un’aggiunta in legno verso il cortile al piano superiore, nonché la carpenteria del tetto. Oggi
il sottotetto ristrutturato ospita il soggiorno, mentre le camere sono situate al piano inferiore. È stato possibile risanare le finestre a cassetta preesistenti. La coibentazione del tetto
è in lana di pecora, mentre l’utilizzo di pannelli isolati evacuati per gli abbaini consente di
mantenere le proporzioni slanciate. L‘utilizzo di legname proveniente dal bosco comunale
risponde a criteri di sostenibilità nella scelta dei materiali.
Giudizio della giuria: L’edificio dimostra in modo esemplare che, nel punto di contatto fra
tutela architettonica e degli insiemi, è senz’altro possibile realizzare progetti di architettura
contemporanea più ambiziosa. Nonostante il risanamento della facciata con le finestre a
cassetta, si è potuto intervenire con maggiore libertà sul lato cortile e negli spazi interni
privi di particolari architettonici rilevanti. La scelta di abitare “dall’alto verso il basso„ ha consentito di sfruttare tale situazione in modo avveduto, anche dal punto di vista del risparmio
energetico. Il grande respiro del volume del soggiorno convince per la sua sobria eleganza,
allo stesso modo dello studio dei dettagli architettonici in dialogo creativo con la storia,
come ad esempio gli spigoli arrotondati degli spazi, che instaurano una velata analogia con
i profili del prospetto. A Glorenza è riuscita la rivitalizzazione di un ensemble in un centro
storico, con un’identità nuova grazie a un utilizzo ingegnoso e alcune coraggiose invenzioni
architettoniche. Da ogni punto di vista, il progetto merita un premio. Architettura, tutela
degli edifici e risparmio energetico interagiscono in maniera esemplare e garantiscono elevata qualità e sostenibilità a questa ristrutturazione.
Fabbisogno termico annuo per riscaldamento prima della ristrutturazione = 337 kWh/m²a - dopo = 58 kWh/m²a
Texte, testi: Susanne Waiz Foto: Renè Riller designed by Studio Waiz, Johanna Abram
Jahresheizwärmebedarf vor der Sanierung = 337 kWh/m²a - nach der Sanierung = 58 kWh/m²a