COMUNICATO STAMPA I
SEMINARIO
DANTE SULLE COLLINE
Con la collaborazione del Comune di San Salvatore e il sostegno della Fondazione
“Cassa di Risparmio di Alessandria”, il comitato scientifico della Fondazione “Carlo
Palmisano - Biennale Piemonte e Letteratura” inaugura una nuova forma seminariale,
rivolta a una fascia più ampia di pubblico: i giovani delle scuole della provincia di
Alessandria e gli adulti delle Università della terza età.
Gli incontri di perfezionamento linguistico-letterario di Villa Gropella – che
prevedevano la presenza dell’autore e dei suoi critici – ripartiranno dal prossimo anno,
con una formula rinnovata e aperta agli italianisti stranieri.
L’incontro si svolgerà il 25 ottobre alle ore 21 e il 26 ottobre alle ore 10 nel Teatro
Comunale di San Salvatore Monferrato.
Il seminario avrà come titolo
GUIDO,I’VORREICHETUELAPOEDIO
Le tenzoni poetiche di Dante
Lezione-Recital dalle Rime di Dante Alighieri
Testidi
DanteAlighieri,GuidoCavalcanti,CinodaPistoia,
ForeseDonati,DantedaMaiano
Voci recitanti:
Giorgio Boccassi, Donata Boggio Sola, Nazzareno Luigi Todarello
Voce narrante:
Vincenzo Jacomuzzi
Realizzazione scenica: Compagnia teatrale Coltelleria Einstein
Collaborazione tecnica: Massimo Rigo
Le voci di Dante Alighieri e dei suoi più fedeli amici e grandi poeti, da Guido
Cavalcanti a Cino da Pistoia, risuonano ancora forti e chiare nella nostra
contemporaneità.
Sono le loro voci che animano questo recital Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io (titolo
di uno dei più celebri sonetti delle rime sparse dantesche), che mette in scena alcune
delle più note “tenzoni” poetiche medievali come forma di corrispondenza e confronto
artistici fra i loro autori, come testimonianza viva e attuale del quotidiano dibattito
poetico ma anche dei loro reali, appassionati rapporti personali.
Sul palco, guidati da un discreto commento critico, gli attori dialogheranno e
disputeranno a nome loro, e a volte cercheranno di prevalere l’uno sull’altro
replicando e interpretando i loro versi.
Al centro dello spettacolo, quasi come al centro di un ideale “ring” poetico, si colloca la
celebre tenzone fra Dante e l’amico Forese Donati, che troverà la sua naturale
conclusione nell’ancor più celebre episodio dell’incontro fra i due amici di gioventù in
Purgatorio, nel grandioso affresco del canto XXIII della seconda cantica della Divina
Commedia.
Sarà l’occasione per scoprire e riscoprire insieme stupefacenti (e nascosti) gioielli della
poesia italiana, tra passioni d’amore e comiche contese.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento
e messi in un vasel ch’ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio;
sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento,
anzi, vivendo sempre in un talento,
di star insieme crescesse il disio.
E monna Vanna e monna Lagia poi,
con quella ch’è sul numer de le trenta,
con noi ponesse il buono incantatore:
e quivi ragionar sempre d’amore,
e ciascuna di lor fosse contenta
sì come credo che saremmo noi.
Per comprendere il motivo per cui dopo sette secoli Dante continua a essere letto
nelle piazze e nei teatri bisogna ritornare nel tempo in cui visse, quando erano ancora
pochi coloro che potevano accedere ai testi scritti e le opere circolavano solo grazie
alle penne e ai pennini dei copisti. L’unica forma di comunicazione, che permetteva la
diffusione dei saperi anche all’esterno delle torri d’avorio degli addetti ai lavori era
infatti la lettura pubblica e la Divina Commedia era stata composta con questo
intento, per tramettere a uomini di diverse culture un progetto di arte, giustizia e
amore universale.
Proprio per assolvere questo compito il poema è stato scritto in una lingua
“universale”, che tutti potessero comprendere, non in latino, dunque, che ai suoi
tempi era la lingua dei dotti. Questa lingua è stata teorizzata e forgiata con molte
sperimentazioni, che restano impresse nelle sue rime giovanili e ai suoi tempi
circolavano grazie alle “tenzoni”, scambi per le rime tra i cultori di questa arte,
raffinata e innovativa.
Questa prima rappresentazione di “Dante sulle colline” intende proprio cominciare
dalle prime esperienze poetiche di Dante, raramente portate in scena, ma necessarie
perché permettono di comprendere il grande stile che formerà il tessuto della Divina
Commedia
Abbiamo scelto voci sapienti, perché una buona lettura è già una parafrasi, ma è
anche la prova che Dante, come tutti i grandi classici, non deve essere privato dal
mirabile chock della lettura diretta, che è canto, musica, danza, mistero.
Notizie sui partecipanti:
Il curatore
Vincenzo Jacomuzzi ha insegnato letteratura presso le Università di Santiago de
Compostela e di Napoli. È autore di testi critici e divulgativi su classici italiani, e tra
questi ha curato per la SEI Editrice i commenti alla Divina Commedia (con Attilio
Dughera e Giovanna Ioli) e ai Promessi Sposi.
Vincenzo Jacomuzzi
SEI Editrice - Corso Regina Margherita, 176
10152 - Torino tel. 011.52271 - [email protected]
Gli attori
Giorgio Boccassi attore, regista e autore di teatro, nasce e vive ad Alessandria.
Dirige insieme a Donata Boggio Sola la compagnia teatrale Coltelleria Einstein,
fondata nel 1985. In questa compagnia svolge la sua attività teatrale percorrendo
l’Italia e l’Europa con i propri spettacoli.
Con questa compagnia ha anche ottenuto importanti premi nazionali di teatro e ha
presentato spettacoli in alcuni fra i più importanti festival nazionali ed europei.
Giorgio Boccassi si è laureato in Scienze Politiche, con una tesi in sociologia del
cinema.
Da questi studi e dall’attenzione ai temi sociali nasce il percorso prima di autore
teatrale e poi di regista e attore. Diventato professionista, si specializza nel teatro
comico e di movimento.
Come comico partecipa anche ad alcuni programmi televisivi sia sulla Rai che su
Mediaset.
E’ attore in alcuni film con registi quali Ermanno Olmi, Mimmo Calopresti, Guido
Chiesa.
In tutto il proprio percorso, lo sguardo artistico di Giorgio Boccassi è sempre verso un
segno “internazionale”, attento ai movimenti “nuovi”. L’obiettivo è realizzare un teatro
che incuriosisca e affascini il pubblico ma anche lo faccia stare ben desto, lo stupisca
e lo faccia pensare a un modo “diverso” di essere ed esistere.
Donata Boggio Sola attrice, autrice e animatrice, nasce a Tortona.
Laureata in lingue, si forma teatralmente dal 1980 con corsi e seminari con
importanti maestri del teatro italiano ed europeo.
Professionalmente lavora in teatro dal 1984 come attrice, autrice e animatrice.
Nella scuola opera con progetti teatrali e corsi di formazione.
Con Giorgio Boccassi (attore, regista, drammaturgo) fonda nel 1985 la compagnia
teatrale Coltelleria Einstein che ha sede in Alessandria.
Per la compagnia scrive e interpreta spettacoli che girano l'Italia e l'Europa e
partecipa ad importanti festival di teatro. Collabora con altre compagnie come attrice
e autrice.
Come attrice partecipa ad alcuni film e programmi televisivi.
compagniateatraleColtelleriaEinstein
La compagnia teatrale Coltelleria Einstein nasce ad Alessandria nel 1985 come
progetto teatrale di due artisti: Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola.
L'attività si sviluppa come fucina di idee e di creazioni teatrali sulla vita
contemporanea.
La ricerca si indirizza al teatro comico d'autore, al teatro di movimento e al percorso
interpretativo.
La compagnia crea anche progetti teatrali e artistici di intervento sul territorio
nazionale per bambini e adulti.
Gli spettacoli girano sia in Italia che in Europa (Francia, Inghilterra, Germania,
Svizzera) partecipando ad alcuni importanti festival di teatro: Avignone,
Santarcangelo, Polverigi, Giocateatro (Torino), AstiTeatro, Muggia, Festival delle
Colline dello Stabile di Torino, Festival de la Cité Lausanne.
Nel 1999 si aggiudica il 1° premio al concorso “ 7 autori, 7 commedie” della Biblioteca
per ragazzi “De Amicis” di Genova - col testo teatrale “Stile libero” pubblicato dalla
casa editrice ERGA di Genova. Nel 2004 con lo spettacolo “Polvere umana” riceve la
menzione speciale al Premio Nazionale
E.T.I. Stregagatto– sezione giovani. Lo
spettacolo “Cappuccetto Rosso e il lupo solitario” nel 2010 viene nominato per il Prix
Tournesol – Avignon Off – Francia.
La compagnia è presente con il suo repertorio nelle principali reti televisive RAI
e Mediaset e saltuariamente nel cinema.
La compagnia organizza da anni rassegne di teatro e laboratori teatrali sul
territorio nazionale.
compagnia teatrale Coltelleria Einstein Soc.Coop. p.iva 01851020063
via Serra 9 - 15122 Valmadonna (AL) – tel/fax 0131 507162 – e mail:
[email protected]
direzione artistica: Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola tel/fax 0131 325602 cell
348 8720266
Nazzareno Luigi Todarello
Nazzareno Luigi Todarello dopo la laurea in lettere con una tesi su Igor Stravinski, si
è occupato di musica, studiando composizione con GILBERTO BOSCO, e di teatro,
ambito nel quale ha condotto diverse esperienze, anche con il LIVING THEATRE di
JULIAN BECK e con il LABORATORIO DI WROCLAV di JERZY GROTOWSKI. È stato
aiuto regista di Ennio Dollfus, Mario Missiroli, Filippo Crivelli, Antonio Calenda. Dal
1979 si occupa professionalmente di teatro, lavorando come attore e regista in Italia,
Olanda e Spagna.
• Ha diretto 92 spettacoli di prosa e lirici in vari teatri, in Italia, Olanda e Spagna
• Ha diretto il LABORATORIO DI DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA dell’ATA,
Azienda Teatrale Alessandrina
• Ha diretto la Scuola di Teatro Ennio Dollfus presso il TEATRO COMUNALE DI
ALESSANDRIA
• Ha insegnato Regia teatrale presso il LICEO TOSCHI DI PARMA Indirizzo
DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO
• Ha partecipato come giurato a concorsi internazionali di canto lirico e ha tenuto
master classes in Italia e in Corea del Sud (Università di Busan)
• Ha scritto i testi di sei commedie musicali per bambini, tutte messe in scena, tra
cui la fiaba con musica CAPPUCCETTO ROSSO E IL LUPO (diecimila spettatori
paganti in varie stagioni al Teatro Comunale di Alessandria)
• Ha tradotto in versi testi drammatici del Barocco europeo tra cui PHÈDRE di Jean
Racine, messa in scena al TEATRO COMUNALE DI ALESSANDRIA e pubblicata da
GUERINI EDITORE di Milano, 1991
• È autore del CORSO DI DIZIONE E DI FONETICA edito da DE VECCHI Milano,
1997
• È autore di LE ARTI DELLA SCENA – DA ESCHILO AL TRIONFO DELL’OPERA,
LATORRE EDITORE, Novi Ligure, 2006.
• Attualmente è direttore artistico di NLOM NOVI LIGURE OPERA MASTER che
organizza corsi internazionali di canto e arte scenica, ed è docente di ARTE SCENICA
al CONSERVATORIO DI PARMA, Istituto di Alta Formazione Musicale
[email protected]
L’immagine di Dante su programmi e manifesti è un’opera di Flavio Costantini
FLAVIO COSTANTINI
e le sue opere per la Biennale “Piemonte e Letteratura”
Flavio Costantini (Roma, 21 settembre 1926 – 20 maggio 2013) cominciò a dedicarsi
alla pittura nel 1959, rivelando la fonte primaria della sua ispirazione: la letteratura.
Famoso per ritratti di scittori e poeti, dal 1991 ha cominciato a dedicare i suoi “studi
dipinti” anche per la Biennale Piemonte e Letteratura, interpretando i temi dei
convegni con immagini di grande rilevanza culturale e artistica.
Le riproduzioni dei suoi lavori sul frontespizio dei programmi, delle cartelline, dei
manifesti e dei volumi di Atti, non hanno, dunque, una semplice funzione decorativa,
ma rappresentano piuttosto una vera e propria relazione figurata.
In un misto di ironia, citazione e interpretazione, per Dante - l’autore prediletto - ha
immaginato una doppia “terzina” di invenzioni che attraversano i tempi storici
richiamando l’idea del bene e del male, del bello e del buono: figure di estremi che non
intaccano la centralità del suo volto, stagliato in tutte le gradazioni di celeste.
In uno scritto, che introduce il catalogo di una trionfale mostra alla Galleria Davico di
Torino (20 gennaio – 19 febbraio 2005), Lele Luzzati racconta di avere spesso usato
elementi di Costantini per le sue scenografie, da La coscienza di Zeno di Svevo a La
lezione di Jonesco, perché nei suoi quadri “c’è una vitalità, una forza, una bellezza
estetica nei suoi colori, nelle sue forme distorte, ma classiche, che stimolano e
invitano alla riflessione”.
www.archivioflaviocostantini.org