CAPITOLO 5 Analisi dei transitori Paragrafo 5.2: Scrittura delle equazioni differenziali per circuiti contenenti condensatori e induttori Problema 5.1 Soluzione: Quantità note: L=0.9 mH, Vs=12 V, R1 = 6 kΩ, R2 = 6 kΩ, R3 = 3 kΩ Trovare: L’equazione differenziale per t>0 (interruttore aperto) del circuito di figura 5.21. Analisi: Applichiamo la LKC al nodo superiore (analisi nodale) per scrivere l’equazione circuitale. Notate che la tensione al nodo superiore è la tensione sull’induttore, vL. Ora, utilizziamo la definizione di tensione sull’induttore per eliminare la variabile vL dall’equazione al nodo: Sostituendo i valori numerici, otteniamo la seguente equazione differenziale: Problema 5.2 Soluzione: Quantità note: V1=12 V, C= 0.5 F, R1 = 0.68 kΩ, R2 = 1.8 kΩ Trovare: L’equazione differenziale per t>0 (tasto chiuso) del circuito di figura 5.23. Analisi: Applichiamo la LKC al nodo superiore (analisi nodale) per scrivere l’equazione circuitale. Notate che la tensione al nodo superiore è la tensione sul condensatore, vC. Ora, utilizziamo la definizione di corrente nel condensatore per eliminare la variabile iC dall’equazione al nodo: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Sostituendo i valori numerici, otteniamo la seguente equazione differenziale: _________________________________________________________________________ Problema 5.3 Soluzione: Quantità note: V1=12 V, R1 = 0.68 kΩ, R2 = 2.2 kΩ, R3 = 1.8 kΩ, C= 0.47 F Trovare: L’equazione differenziale per t>0 (interruttore chiuso) del circuito di figura 5.27. Analisi: Applichiamo la LKC al secondo nodo (analisi nodale) per scrivere l’equazione circuitale. Notate che la tensione al nodo n. 1 è la tensione sul condensatore, vC. Per il nodo n.1: Per il nodo n.2: Risolvendo il sistema: Ora, utilizziamo la definizione di corrente nel condensatore per eliminare la variabile iC dall’equazione al nodo: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Sostituendo i valori numerici, otteniamo la seguente equazione differenziale: ________________________________________________________________________________ Problema 5.4 Soluzione: Quantità note: VS2=13 V, L= 170 mH , R2 = 4.3 kΩ, R3 = 29 kΩ Trovare: L’equazione differenziale per t>0 (interruttore aperto) del circuito di figura 5.29. Analisi: Applicando la LKT otteniamo: Ora, utilizziamo la definizione di tensione sull’induttore per eliminare la variabile vL dall’equazione al nodo Sostituendo i valori numerici, otteniamo la seguente equazione differenziale: Problema 5.5 Soluzione: Quantità note: Io=17 mA, C= 0.55 F, R1 = 7 kΩ, R2 = 3.3 kΩ, Trovare: L’equazione differenziale per t>0 del circuito di figura 5.32. Analisi: Applicando la definizione di corrente nel condensatore: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Sostituendo i valori numerici, otteniamo la seguente equazione differenziale: Problema 5.6 Soluzione: Quantità note: VS2=11 V, C= 0.5 nF, R1 = 14 kΩ, R2 = 13 kΩ, R3 = 14 kΩ, Trovare: L’equazione differenziale per t>0 (interruttore chiuso) del circuito di figura 5.34. Analisi: Applichiamo la LKC al nodo superiore (analisi nodale) per scrivere l’equazione circuitale. Notiamo che la tensione nodale v1 è uguale a: Sostituendo la tensione nodale v1 nella prima equazione: Ora, utilizziamo la definizione di corrente nel condensatore per eliminare la variabile iC dall’equazione al nodo: Sostituendo i valori numerici, otteniamo la seguente equazione differenziale: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Problema 5.7 Soluzione: Quantità note: VS= 20 V, R1 = 5 Ω, R2 = 4 Ω, R3 = 3 Ω, R4 = 6 Ω, C1= 4 F, C2= 4 F, IS= 4 A. Trovare: L’equazione differenziale per t>0 (interruttore chiuso) del circuito di figura 5.41 Analisi: Applichiamo la LKC a due nodi (analisi nodale) per scrivere l’equazione circuitale. Notiamo che la tensione del nodo n.1 è uguale a quelle ai capi dei due condensatori, vC1 = vC2 = vC. Per il nodo n.1: Per il nodo n.2: Risolvendo il sistema: Ora, utilizziamo la definizione di corrente nel condensatore per eliminare le variabili iCi dall’equazione nodale: Sostituendo i valori numerici, otteniamo la seguente equazione differenziale: ______________________________________________________________________ Problema 5.8 Soluzione: Quantità note: C1= 1 F, RS = 15 kΩ, R3 = 30 kΩ. Trovare: L’equazione differenziale per t>0 (interruttore chiuso) del circuito di figura 5.47. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Ipotesi: Assumiamo che VS= 9 V, R1 = 10 kΩ, R2 = 20 kΩ. Analisi: Applichiamo la LKC al nodo superiore (analisi nodale) per scrivere l’equazione circuitale. 1. Prima dell’apertura dell’interruttore. Applichiamo la LKC al nodo superiore (analisi nodale) per scrivere l’equazione circuitale. Ora, utilizziamo la definizione di corrente nel condensatore per eliminare la variabile iC dall’equazione nodale: Sostituendo i valori numerici, otteniamo la seguente equazione differenziale: 2. Dopo l’apertura dell’interruttore. Applichiamo la LKC al nodo superiore (analisi nodale) per scrivere l’equazione circuitale. Ora, utilizziamo la definizione di corrente nel condensatore per eliminare la variabile iC dall’equazione nodale: Sostituendo i valori numerici, otteniamo la seguente equazione differenziale: ______________________________________________________________________________ Problema 5.9 Soluzione: Quantità note: I valori della tensione del generatore di tensione, delle induttanze e delle resistenze Trovare: L’equazione differenziale per t>0 (interruttore aperto) del circuito di figura 5.49. Analisi: Applichiamo la LKC al nodo superiore (analisi nodale) per scrivere l’equazione circuitale. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Osserviamo che la tensione del nodo v1 è uguale a: Sostituendo il valore della tensione nodale v1 nella prima equazione: Ora, adoperando la definizione di tensione sull’induttore per eliminare la variabile vL dall’equazione nodale: _______________________________________________________________________________________________________________________ Problema 5.10 Soluzione: Quantità note: IS= 4 A, L1 = 1 H, L2 = 5 H, R = 10 kΩ, Trovare: L’equazione differenziale per t>0 (interruttore aperto) del circuito di figura 5.52. Analisi: Applichiamo la LKC al nodo superiore (analisi nodale) per scrivere l’equazione circuitale. Osserviamo che la tensione del nodo v1 è uguale a: Sostituendo il valore della tensione nodale v1 nella prima equazione: Ora, adoperando la definizione di tensione sull’induttore per eliminare la variabile vL dall’equazione nodale: Sostituendo i valori numerici, otteniamo la seguente equazione differenziale: _______________________________________________________________________________ G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Paragrafo 5.3: Soluzione stazionaria in DC di circuiti contenenti induttori e condensatori. Condizioni iniziali e finali Problema 5.11 Soluzione: Quantità note: L = 0.9 mH, VS= 12V, R1 = 6 kΩ, R2 = 6 kΩ, R3 = 3 kΩ. Trovare: Le condizioni iniziali e finali del circuito di figura 5.21. Analisi: Prima di essere aperto, l’interruttore è rimasto chiuso per un lungo intervallo di tempo. Abbiamo, quindi, una condizione stazionaria, e trattiamo l’induttore come un corto circuito. La tensione ai capi dei resistori R1 e R3 è uguale a zero, poiché essi sono in parallelo al corto circuito, sicché tutta la corrente attraversa il resistore R2 : Dopo che l’interruttore è rimasto aperto per un lungo intervallo di tempo, abbiamo una condizione stazionaria e trattiamo l’induttore come un corto circuito. Quando l’interruttore è aperto, la sorgente di tensione non è connessa al circuito. Quindi: Problema 5.12 Soluzione: Quantità note: V1= 12V, C = 0.5 F, R1 = 0.68 kΩ, R2 = 1.8 kΩ Trovare: Le condizioni iniziali e finali del circuito di figura 5.23. Analisi: Prima di essere chiuso, l’interruttore è rimasto aperto per un lungo intervallo di tempo. Abbiamo, quindi, una condizione stazionaria, e trattiamo il condensatore come un circuito aperto. Quando l’interruttore è aperto, la sorgente di tensione non è connessa al circuito. Quindi: Dopo che l’interruttore è rimasto chiuso per un lungo intervallo di tempo, abbiamo una condizione stazionaria, e trattiamo il condensatore come un circuito aperto. La tensione ai capi del condensatore è uguale e quella ai capi del resistore R2 : G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Problema 5.13 Soluzione: Quantità note: V1= 12V, R1 = 0.68 kΩ, R2 = 2.2 kΩ, R3= 1.8 kΩ, C = 0.47 F Trovare: Le condizioni iniziali e finali del circuito di figura 5.27. Analisi: Prima di essere chiuso, l’interruttore è rimasto aperto per un lungo intervallo di tempo. Abbiamo, quindi, una condizione stazionaria, e trattiamo il condensatore come un circuito aperto. Quando l’interruttore è aperto, la sorgente di tensione non è connessa al circuito. Quindi: Dopo che l’interruttore è rimasto chiuso per un lungo intervallo di tempo, abbiamo una condizione stazionaria, e trattiamo il condensatore come un circuito aperto. Poiché la corrente che attraversa il resistore R2 è nulla, la tensione ai caoi del condensatore è uguale a quella ai capi del resistore R3 : Problema 5.14 Soluzione: Quantità note: Vs2= 13V, L = 170 mH, R2 = 4.3 kΩ, R3= 29kΩ. Trovare: Le condizioni iniziali e finali del circuito di figura 5.29. Analisi: In condizioni stazionarie possiamo trattare l’induttore come un corto circuito. Prima della commutazione dell’interruttore, applicando la LKT otteniamo: Dopo un lungo intervallo di tempo dalla commutazione dell’interruttore, abbiamo una condizione stazionaria, e trattiamo l’induttore come un corto circuito. Quindi, applicando la LKT abbiamo: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Problema 5.15 Soluzione: Quantità note: I0= 17 mA, C = 0.55 F, R1 = 7 kΩ, R2 = 3.3 kΩ. Trovare: Le condizioni iniziali e finali del circuito di figura 5.32. Analisi: Prima della commutazione dell’interruttore, il condensatore è sconnesso dal circuito, per cui non abbiamo alcuna informazione sulla sua condizione iniziale. Dopo la commutazione dell’interruttore, la sorgente di corrente e il condensatore saranno in serie così che la coreente attraverso il condensatore risulterà costante. Pertanto, la velocità di accumulo della carica sulle armature del condensatore sarà anch’essa costante e, di conseguenza, la tensione ai capi del condensatore crescerà ad un tasso costanre, senza mia raggiunfere un punto di equilibrio. ________________________________________________________________________________ Problema 5.16 Soluzione: Quantità note: Vs2= 11V, C = 0.5 nF, R1 = 14 kΩ, R2 = 13 kΩ, R3 = 14kΩ. Trovare: Le condizioni iniziali e finali del circuito di figura 5.34. Analisi: In condizioni stazionarie possiamo trattare il condensatore come un circuito aperto. Prima della commutazione dell’interruttore, applicando la LKT abbiamo che la tensione ai capi del condensatore è uguale alla tensione della sorgente Vs1 : Dopo un lungo intervallo di tempo dalla commutazione, abbiamo una condizione stazionaria, e trattiamo il condensatore come un circuito aperto. Poiché la corrente attraverso il resistore R2 è uguale a zero, la tensione ai capi del condensatore è uguale a quella ai capi del resistore R3 : Problema 5.17 Soluzione: Quantità note: Vs= 20V, R1 = 5Ω, R2 = 4Ω, R3 = 3Ω, R4 = 6Ω, C1 = 4F, C2 = 4F, IS = 4A. Trovare: Le condizioni iniziali e finali del circuito di figura 5.41. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Analisi: L’interruttore S1 è sempre aperto e quello S2 si chiude nell’istante t=0. Prima di chiudersi, l’interruttore S2 è rimasto aperto per un lungo intervallo di tempo. Quindi abbiamo una condizione stazionaria, e trattiamo i condensatori come circuiti aperti. Quando l’interruttore S2 è aperto, la sorgente di corrente non è connessa al circuito. Allora, Dopo che l’interruttore S2 è rimasto chiuso per un lungo periodo di tempo, abbiamo una condizione stazionaria, e trattiamo i condensatori come circuiti aperti. Entrambe le tensioni ai capi dei condensatori sono uguali alla tensione ai capi del resistore R3 : Problema 5.18 Soluzione: Quantità note: C = 1 F, RS = 15 kΩ, R2 = 30 kΩ. Trovare: Le condizioni iniziali e finali del circuito di figura 5.47. Ipotesi: Assumiamo che VS= 9 V, R1 = 10 kΩ, R2 = 20 kΩ. Analisi: Prima della chiusura, l’interruttore è rimasto aperto per un lungo intervallo di tempo. Abbiamo, quindi, una condizione stazionaria, e trattiamo il condensatore come un circuito aperto. La tensione ai capi del condensatore è uguale a quella ai capi del resistore R1. Allora, Dopo che l’interruttore è stato chiuso per un lungo periodo di tempo, abbiamo una condizione stazionaria, e trattiamo il condensatore come un circuito aperto. La tensione ai capi del condensatore è uguale a quella ai capi del resistore R1. Allora: Problema 5.19 Soluzione: Quantità note: Tensione della sorgente, induttanze e resistenze del circuito. Trovare: Le condizioni iniziali e finali del circuito di figura 5.49. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Analisi: Prima della commutazione dell’interruttore, applichiamo la LKC al nodo superiore (analisi nodale) per scrivere l’equazione del circuito. Dopo la commutazione, applichiamo la LKC al nodo superiore (analisi nodale) per scrivere l’equazione del circuito. _________________________________________________________________________ Problema 5.20 Soluzione: Quantità note: IS= 5 A, L1 = 1H, L2 = 5H, R = 10 kΩ. Trovare: Le condizioni iniziali e finali del circuito di figura 5.52. Analisi: Prima della chiusura, l’interruttore è rimasto aperto per un lungo periodo di tempo. Qiundi, abbiamo una condizione stazionaria, e trattiamo gli induttori come corto circuiti. I valori delle due resistenze sono uguali così che la corrente che attraversa gli induttori è: Dopo che l’interruttore è rimasto chiuso per un lungo intervallo di tempo, abbiamo una condizione stazionaria, e trattiamo gli induttori come corto circuiti. In questo caso i resistori sono cortocircuitati sicchè tutta la corrente attraversa gli induttori Paragrafo 5.4: Risposta transitoria nei circuiti del primo ordine Problema 5.21 Soluzione: Quantità note: L = 0.9 mH, VS= 12 V, R1 = 6 kΩ, R2 = 6 kΩ, R3 = 3 kΩ. Trovare: Se esistono, le condizioni stazionarie immediatamente prima dell’apertura dell’interruttore. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Ipotesi: iL = 1.70 mA appena prima dell’apertura dell’interruttore in t=0 Analisi: Determiniamo le corrente stazionaria nell’induttore per t<0. Se questa corrente è uguale alla corrente ipotizzato, si è in condizioni stazionarie; viceversa, l’apertura dell’interruttore interrompe un transitorio in atto. Per determinare il valore della corrente stazionaria nell’induttore immediatamente prima dell’apertura dell’interruttore, sostituiamo all’induttore il suo equivalente stazionario, un corto circuito, e calcoliamo la corrente che lo attraversa. In condizioni stazionarie, l’induttore è rappresentato da un corto circuito: Allora, la corrente di corto circuito nell’induttore è semplicemente quella che attraversa R2 il cui valore può essere determinato applicando le Leggi di Kirchhoff e la Legge di Ohm. Applichiamo la LKT : Applichiamo la LKC: La corrente stazionaria reale che attraversa l’induttore è maggiore di quella ipotizzata. Pertanto, appena prima dell’apertura dell’interruttore, il circuito non è in condizioni stazionarie. Problema 5.22 Soluzione: Quantità note: VS1= 35V, VS2= 130V, C= 11 μF R1 = 17 kΩ, R2 = 7 kΩ, R3 = 23kΩ. Trovare: In t=0 la corrente iniziale che attraversa il resistore R3 subito dopo che l’interruttore ha cambiato stato. Ipotesi: Nessuna Analisi: Per risolvare questo problema, determiniano la tensione di regime stazionario ai capi del condensatore prima della comutazione. Poichè la tensione sul condensatore non può cambiare istantaneamente, questa tensione sarà quela sul condensatore immediatamente dopo la commutazione dell’interruttore. In quell’istante, il condensatore è rappresentato da un circuito aperto: Applichiamo la LKT: Nell’istante t=0: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Applichiamo la LKT: Problema 5.23 Soluzione: Quantità note: V1= 12V, C= 0.5 μF, R1 = 0.68 kΩ, R2 = 1.8 kΩ. Trovare: La corrente attraverso il condensatore subito prima e subito dopo che l’interruttore venga chiuso Ipotesi: Il circuito è in regime stazionario per t<0. Analisi: Per t=0- ipotizziamo che sia verificata la condizione di regime stazionario. Se la carica elettrica è accumulata sulle armature del condensatore, allora ci sarà energia immagazzinata nel campo elettrico all’interno del condensatore e una d.d.p. ai suoi morsetti. Questo originerà una corrente attraverso R2 che dissiperà energia fino a quanto ne sarà presente nel condensatore, esaurita la quale la corrente e la tensione ai morsetti del condensatore saranno nulli. Queste sono le condizioni stazionarie: Per t=0, l’interruttore si chiude e inizia il transitorio. La continuità richiede: In quest’istante, trattiamo il condensatore come una sorgente di tensione DC di valore nullo cioè come un cortocircuito. Pertanto, tutta la tensione V1 è ai morsetti del resistore R1 e la corrente risultante attraverso R1 è la corrente nel condensatore. Applichiamo la LKC: (Somma delle correnti in uscita dal nodo superiore) La CORRENTE attraverso il condensatore NON è continua ma cambia da 0 a 17.65 mA quando l’interruttore si chiude. La tensione ai capi del condensatore è continua perché l’energia accumulata NON PUO’ VARIARE ISTANTANEAMENTE. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Problema 5. 24 Soluzione: Quantità note: V1= 12V, C= 150 μF, R1 = 400 mΩ, R2 = 2.2 kΩ. Trovare: La corrente attraverso il condensatore subito prima e subito dopo che l’interruttore venga chiuso. Ipotesi: Il circuito è in regime stazionario per t<0. Analisi: Per t=0- ipotizziamo che sia verificata la condizione di regime stazionario. Se la carica elettrica è accumulata sulle armature del condensatore, allora ci sarà energia immagazzinata nel campo elettrico all’interno del condensatore e una d.d.p. ai suoi morsetti. Questo originerà una corrente attraverso R2 che dissiperà energia fino a quanto ne sarà presente nel condensatore, esaurita la quale la corrente e la tensione ai morsetti del condensatore saranno nulli. Queste sono le condizioni stazionarie: Per t=0, l’interruttore si chiude e inizia il transitorio. La continuità richiede: In quest’istante, trattiamo il condensatore come una sorgente di tensione DC di valore nullo cioè come un cortocircuito. Pertanto, tutta la tensione V1 è ai morsetti del resistore R1 e la corrente risultante attraverso R1 è la corrente nel condensatore. Applichiamo la LKC: (Somma delle correnti in uscita dal nodo superiore) La CORRENTE attraverso il condensatore NON è continua ma cambia da 0 a 30 A quando l’interruttore è chiuso. La tensione ai capi del condensatore è continua perché l’energia accumulata NON PUO’ CAMBIARE ISTANTANEAMENTE. Problema 5. 25 Soluzione: Quantità note: V1= 12V, L= 0.9 mH, R1 = 6 kΩ, R2 = 6 kΩ, R3 = 3 kΩ. Trovare: La tensione ai capi di R3 subito dopo che l’interruttore è aperto. Ipotesi: iL = 1.70 mA prima dell’apertura dell’interruttore a t=0. Analisi: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Quando l’interruttore è aperto la sorgente di tensione è sconnessa dal circuito e non gioca alcun ruolo. Poichè la corrente attraverso l’induttore non può cambiare istantaneamente la corrente nell’induttore per t=0 è ancora 1.70 mA. In quest’istante, trattiamo l’induttore come una sorgente DC di corrente e determiniamo la tensione su R3 con il partitore di corrente o la LKC e la Legge di Ohm. Assumiamo la polarità della tensione ai capi di R3 Applichiamo la LKC: (Somma delle correnti in uscita dal nodo superiore) Problema 5. 26 Soluzione: Quantità note: V1= 12V, L= 100 mH, R1 = 22 kΩ, Rs = 0.7 kΩ. Trovare: La tensione ai capi dell’induttore subito prima e subito dopo che l’interruttore cambi stato. Ipotesi: Il circuito è in condizioni stazionarie per t<0. Analisi: In condizioni stazionarie l’induttore agisce come un cortocircuito e non presenta tensione ai suoi capi per t<0. Comunque, la sua corrente non è nulla e coincide con quella erogata dalla sorgente Vs e che attraversa Rs . Quando l’interruttore cambia stato la corrente attraverso l’induttore non muta poiché essa non può cambiare istantaneamente. Osserviano, inoltre, che dopo la commutazione dell’interruttore la corrente in R1 coincide sempre con quella nell’induttore e che la d.d.p. su R1 è sempre uguale a quella ai capi dell’induttore. Allora, per t=0 la tensione sull’induttore deve essere non nulla. Questo è possibile poiché la tensione ai capi di un induttore può mutare istantaneamente. Assumiamo una polarità per la tensione ai capi dell’induttore. t=0-: esistono le condizioni stazionarie. L’induttore può essere modellato come un cortocircuito con: Applichiamo la LKT: Per t=0, inizia il transitorio. La continuità richiede: Applichiamo la LKT: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Problema 5. 27 Soluzione: Quantità note: V1= 12V, R1 = 0.68 kΩ, R2 = 2.2 kΩ, R3 = 1.8 kΩ, C= 0.47 μF. Trovare: La corrente attraverso il condensatore a t=0, subito dopo la chiusura dell’interruttore. Ipotesi: Il circuito è in condizioni stazionarie per t<0. Analisi: Per t<0, l’interruttore è aperto e nessuna sorgente di potenza è connessa alla parte sinistra del circuito. In condizioni stazionare, per definizione, tensione e corrente nel condensatore devono essere costanti. In assenza di una sorgente di potenza che compensi l’energia dissipata dai resistori, quei valori costanti devono essere zero. D’altra parte, se il condensatore erogasse corrente, la sua tensione decrescerebbe al diminuire della carica immagazzinata, e l’energia associata verrebbe dissipata dai resistori. Il processo continuerebbe fino alla scomparsa della carica sulle armature corrispondente ad un livello di tensione pari a zero. In condizioni stazionarie, allora, la tensione sul condensatore è nulla Per t=0, la tensione ai capi del condensatore è ancora nulla in quanto essa non può cambiare istantaneamente. In quell’istante, il condensatore può essere considerato come un generatore di tensione di valore nullo (cortocircuito). Comunque, la corrente attraverso il condensatore può mutare istantaneamente da zero ad un nuovo valore. In questo problema essa cambierà quando l’interruttore si chiude perché il generatore di tensione V1 erogherà corrente attraverso R1 e il parallelo di R2 e R3 . La corrente in R2 coincide con quella nel condensatore. Applichiamo la LKT: Ricordiamo che le tensione sul condensatore (Volts = Jouls/Coulombs) rappresenta l’energia immagazzinata nel campo elettrico compreso fra le armature del condensatore. Il campo elettrico è determinato dalla quantità di carica immagazzinata nel condensatore e non è possibile rimuovere istantaneamente carica elettrica dalle armature del condensatore. Pertanto, la tensione sul condensatore non può cambiare istantaneamente quando l’interruttore si chiude. Comunque, la velocità con la quale la carica elettrica è rimossa dalle armature del condensatore (cioè la corrente nel condensatore) può cambiare istantaneamente quando il circuito è sede di commutazione. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Notiano anche che queste condizioni sono valide solo per t=0. Per t>0, durante la carica del condensatore, tutte le tensioni e le correnti tendono esponenzialmente al loro valore finale o valore stazionario. Applichiamo la LKT: Problema 5. 28 Soluzione: Quantità note: VS1= 35V, VS2= 130V, R1 = 17 kΩ, R2 = 7 kΩ, R3 = 23 kΩ, C= 11 μF. Trovare: La costante di tempo del circuito per t>0. Ipotesi: Il circuito è in condizioni stazionarie per t<0. Analisi: Per t>0, il transitorio è in corso. La costante di tempo è una misura relativa dellla velocità alla quale le tensioni e le correnti stanno variando durante la fase transitoria. La costante di tempo di un sistema con una sola capacità è ReqC dove Req è la resistenza equivalente di Thevenin vista dal condensatore, cioè rispetto alla porta o ai morsetti del condensatore. Per calcolare Req si spegne (si pone a zero) il generatore ideale indipendente di tensione e si risponde alla domanda “ Qual è la resistanza complessiva equivalente incontrata procedendo all’interno del circuito da un morsetto del condensatore all’altro?”. Allora: Problema 5. 29 Soluzione: Quantità note: VS1= 13V, VS2= 13V, L= 170 mH, R1 = 2.7 kΩ, R2 = 4.3 kΩ, R3 = 29 kΩ.. Trovare: La costante di tempo del circuito per t>0. Ipotesi: Il circuito è in condizioni stazionarie per t<0. Analisi: Per t>0, il transitorio è in corso. La costante di tempo è una misura relativa dellla velocità alla quale le tensioni e le correnti stanno variando durante la fase transitoria. La costante di tempo di un sistema con una sola capacità è ReqC dove Req è la resistenza equivalente di Thevenin vista dal G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 condensatore, cioè rispetto alla porta o ai morsetti del condensatore. Per calcolare Req si spegne (si pone a zero) il generatore ideale indipendente di tensione e si risponde alla domanda “ Qual è la resistanza complessiva equivalente incontrata procedendo all’interno del circuito da un morsetto del condensatore all’altro?”. Allora: Problema 5. 30 Soluzione: Quantità note: V1= 12V, C= 0.47 μF, R1 = 680 Ω, R2 = 2.2 kΩ, R3 = 1.8 kΩ.. Trovare: La costante di tempo del circuito per t>0. Ipotesi: Il circuito è in condizioni stazionarie per t<0. Analisi: Per t>0, il transitorio è in corso. La costante di tempo è una misura relativa dellla velocità alla quale le tensioni e le correnti stanno variando durante la fase transitoria. La costante di tempo di un sistema con una sola capacità è ReqC dove Req è la resistenza equivalente di Thevenin vista dal condensatore, cioè rispetto alla porta o ai morsetti del condensatore. Per calcolare Req si spegne (si pone a zero) il generatore ideale indipendente di tensione e si risponde alla domanda “ Qual è la resistanza complessiva equivalente incontrata procedendo all’interno del circuito da un morsetto del condensatore all’altro?”. Allora: Problema 5. 31 Soluzione: Quantità note: VS = 12V, L= 0.9 mH, R1 = 6 kΩ, R2 = 6 kΩ, R3 = 3 kΩ.. Trovare: La costante di tempo del circuito per t>0. Ipotesi: La corrente nell’induttore è iL = 1.70 mA prima dell’apertura dell’interruttore per t=0. Analisi: Per t>0, il transitorio è in corso. La costante di tempo è una misura relativa dellla velocità alla quale le tensioni e le correnti stanno variando durante la fase transitoria. La costante di tempo di un sistema con una sola capacità è ReqC dove Req è la resistenza equivalente di Thevenin vista dal condensatore, cioè rispetto alla porta o ai morsetti del condensatore. Per calcolare Req si spegne (si G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 pone a zero) il generatore ideale indipendente di tensione e si risponde alla domanda “ Qual è la resistanza complessiva equivalente incontrata procedendo all’interno del circuito da un morsetto del condensatore all’altro?”. Allora: Problema 5. 32 Soluzione: Quantità note: Vc(0–) = - 7 V, Io=17 mA, C= 0.55 μF, R1 = 7 kΩ, R2 = 3.3 kΩ, Trovare: La tensione Vc(t) ai capi del condensatore per t>0. Ipotesi: Appena prima che l’interruttore cambi stato la tensione sul condensatore è - 7 V. Analisi: Il generatore di corrente ed il condensatore saranno in serie in modo che la corrente nel condensatore sarà costante e pari a Io. Pertanto, la velocità di accumulo della carica sul condensatore sarà anch’essa costante e, di consequenza, la tensione ai capi del condensatore crescerà a velocità costante. La forma integrale del legame i-V sul condensatore esprime al meglio la dinamica di questo processo di accumulo della carica. La continuità della tensione ai capi del condensatore richiede: Problema 5. 33 Soluzione: Quantità note: VS1= 23V, VS2= 20V, L= 23 mH, R1 = 0.7 kΩ, R2 = 13 kΩ, R3 = 330 kΩ.. Trovare: La corrente iR3(t) attraverso il resistore R3 per t>0. Ipotesi: Il circuito è in condizioni stazionarie per t<0. Esso è di natura resistiva con un solo componente conservativo (l’induttore) per cui una soluzione possibile è della forma G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Analisi: L’approccio alla risoluzione richiede d’apprima di determinare la condizione iniziale dell’induttore in t=0+ al fine di adoperarla per calcolare la corrente iniziale attraverso il resistore R3. In seguito, di determinare la condizione stazionaria di regime del circuito per t>0. Per fare questo, si fa uso semplicemente dell’analisi circuitale in regime DC per determinare la corrente in R3 sostituendo l’induttore con un cortocircuito. Infine, determinare la costante di tempo del circuito per t>0. Ciascuno di questi tre risultati è necessario per ricavare la soluzione completa del transitorio. Per t = 0- : Ipotizziamo che esista la condizione stazionaria. In tal caso, l’induttore è modellato da un cortocircuito. Applichiamo la LKT: Questa corrente fluisce nella direzione che va dall’induttore all’interruttore. Determiniamo Io per t = 0+: La continuità della corrente attraverso l’induttore richiede: Determiniamo ISS per t → : Ipotizziamo che sia passato un tempo sufficiente per il raggiungimeto delle condizioni di regime stazionario. In tal caso l’induttore è modellato da un cortocircuito; pertanto la tensione ai suoi morsetti è zero. Ne risulta una semplice connessione serie fra i resistori R2 ed R3. La corrente che scorre in R3 si determina utilizzando direttamente la Legge di Ohm. Determiniamo per t > 0: Per determinare la costante di tempo è dapprima necessario determinare la resistenza equivalente di Thevenin vista dai morsetti dell’induttore. Per fare questo, si pongono a zero tutte le sorgenti ideali indipendenti e si determina la resistenza equivalente “vista” dall’induttore, cioè valutata rispetto ai morsetti dell’induttore: Ora la risposta completa può essere scritta facendo uso della soluzione per i transistori di tensione e corrente nei circuiti del primo ordine. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 ___________________________________________________________________________________________________________________ Problema 5. 34 Soluzione: Quantità note: VS1= 17V, VS2= 11V, R1 = 14 kΩ, R2 = 13 kΩ, R3 = 14 kΩ., C= 70 nF. Trovare: a. V(t) per t>0. b. Il tempo necessario affinchè la tensione V(t) raggiunga il 98% del suo valore di regime Ipotesi: Il circuito è in condizioni stazionarie per t<0. Esso è di natura resistiva con un solo componente conservativo (il condensatore) per cui una soluzione possibile è della forma Analisi: In generale, l’approccio a problemi di questo tipo richiede d’apprima la determinazione della condizione iniziale del condensatore in t=0+ al fine di adoperarla per calcolare la tensione iniziale ai capi del resistore R3. In seguito, è necessario ricavare la condizione stazionaria di regime del circuito per t>0. Per fare questo, si fa uso semplicemente dell’analisi circuitale in regime DC per determinare la tensione sul resistore R3 (sostituendo il condensatore con un circuito aperto). Infine, determinare la costante di tempo del circuito per t>0 trovando la resistenza equivalente di Thevenin RTH vista ai morsetti del condensatore. Ciascuno di questi tre risultati è necessario per ricavare la soluzione completa del transitorio. a. Per t = 0–: La condizioni di regime stazionario sono specificate. A regime, il condensatore si può schematizzare come un circuito aperto: Applichiamo la LKT: Per t = 0+: La tensione ai capi del condensatore rimane la stessa: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Applichiamo la LKC: Per t > 0: Determiniamo le resistenza equivalente vista dal condensatore, cioè rispetto ai morsetti el condensatore. Sopprimendo le sorgenti ideali indipendenti di tensione: Per t → : Il circuito ha raggiunto il regime. In tale condizione il condensatore è schematizzabile con un circuito aperto: Poiché le corrente che attraversa il lato capacitivo è nulla, a regime la tensione ai capi di R3 può essere immediatamente ricavata facendo uso del partitore di tensione La risposta completa per t>0 è allora: b. Il tempo necessario affinché V(t) ragginga il 98% del suo valore fianle si ricava da: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Ovvero ___________________________________________________________________________________________________________________ Problema 5. 35 Soluzione: Quantità note: VG = 12V, RG = 0.37Ω, R = 1.7 kΩ.. Trovare: Il valore di L e di R1. Ipotesi: La tensione VR fra gli elettrodi della candela subito dopo lo scatto dell’interruttore è 23 kV e tale tensione decresce esponenzialmente con una costante di tempo = 13 ms. Analisi: Per t = 0–: Ipotizziamo che esista la condizione di regime stazionario. In tale condizione l’induttore è schamatizzabile con un cortocircuito: La corrente attraverso l’induttore a questo punto è espressa direttamente dalla Legge di Ohm: Per t = 0+: La continuità della corrente attraverso l’induttore richiede che: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Notiamo che la tensione fra gli elettrodi VR è stata scritta come -23 kV in quanto la corrente nell’induttore ha un verso opposto a quello associato alla polarità assunta per VR; cioè la polarità reale della tensione ai capi di R è opposta a quella mostrata in figura. Per t > 0: Determiniamo la resistenza equivalente di Thevenin come “vista” dall’induttore, cioé rispetto alla porta o ai morsetti dell’induttore: _______________________________________________________________________________ Problema 5. 36 Soluzione: Quantità note: Quando iL≥ + 2 mA, il relè entra in funzione. VS= 12V, L = 10.9 mH, R1 = 3.1 kΩ. Trovare: R2 tale che il relè funzioni nell’istante t = 2.3 s. Ipotesi: Il circuito è in condizioni stazionarie per t<0. Analisi: In questo problema la corrente attraverso l’induttore è chiaramente nulla prima della commutazione dell’interruttore. Lo scopo del problema è determinare il valore della resistenza R2 tale che la corrente attraverso l’induttore possa raggiungere in 2.3 secondi il valore di 2 mA. Di nuovo, dobbiamo trovare la soluzione transitoria completa, questa volta per la corrente attraverso l’induttore. Assumiamo una soluzione della forma: Per t = 0–: La corrente attraverso l’induttore è nulla in quanto nessuna sorgente è connessa al circuito. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Per t = 0+: Per t > 0: Determiniamo la resistenza equivalente di Thevenin come “vista” dall’induttore, cioé rispetto alla porta o ai morsetti dell’induttore: E quindi, Per t → : La condizione di regime stazionaria è stata raggiunta. In tale condizione l’induttore è rappresentabile come un cortocircuito. Allora, la corrente attraverso R2 è zero e la correnteattraverso l’induttore è data da Sostituiamo la precedente quantità nella espressione della soluzione completa ed imponiamo che la corrente nell’induttore sia pari a 2 mA per un tempo di 2.3 s. O O = 3.16 secondi risolvendo rispetto a R2: O G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Problema 5. 37 Soluzione: Quantità note: V1= 12V, C= 150 μF, R1 = 400 mΩ, R2 = 2.2 kΩ. Trovare: La corrente attraverso il condensatore subito prima e subito dopo che l’interruttore venga chiuso. Ipotesi: Il circuito è in regime stazionario per t<0. Analisi: Per t=0- ipotizziamo che sia verificata la condizione di regime stazionario. Se la carica elettrica è accumulata sulle armature del condensatore, allora ci sarà energia immagazzinata nel campo elettrico all’interno del condensatore e una d.d.p. ai suoi morsetti. Questo originerà una corrente attraverso R2 che dissiperà energia fino a quanto sarà presente energia nel condensatore, esaurita la quale la corrente e la tensione ai morsetti del condensatore saranno nulli. Pertanto, in questo circuito, e negli altri simili che non presentano sorgenti prima del cambiamento di stato dell’interruttore, la condizione stazionaria è rappresentata da correnti e tensioni nulle. Per t=0, l’interruttore si chiude e inizia il transitorio. La continuità richiede: Poiché la tensione ai capi del condensatore è nulla in quest’istante, la tensione sul resistore R2 è ancora nulla e questo comporta che nessuna corrente attraversa il resistore in t=0. Pertanto, per t=0, la corrente erogata dalla sorgente coincide con quella nel condensatore. La CORRENTE attraverso il condensatore NON è continua ma cambia da 0 a 17.65 mA quando l’interruttore è chiuso. La tensione ai capi del condensatore è continua perché l’energia accumulata NON PUO’ CAMBIARE ISTANTANEAMENTE. Problema 5. 38 Soluzione: Quantità note: VS= 12V, RS = 0.24Ω, R1 = 33 kΩ, L = 100 mH. Trovare: La tensione ai capi dell’induttore subito prima e subito dopo che l’interruttore cambi stato. Ipotesi: Il circuito è in condizioni stazionarie per t<0. Analisi: La soluzione di questo problema può essere visualizzata notando che prima della commutazione dell’interruttore il circuito si trova presumibilmente in condizioni di regime DC. Pertanto prima della commutazione dell’interruttore l’induttore può essere rappresentato come un cortocircuito G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 avente una tensione ai morsetti pari a zero. Di conseguenza, la corrente nell’induttore prima del cambiamento di stato dell’interruttore è data semplicemente dall’espressione VS/RS. Immediatamente dopo la commutazione, la corrente attraverso l’induttore deve rimanere la stessa in quanto una corrente in un induttore non può cambiare istantaneamente. Comunque, dopo la commutazione dell’interruttore questa corrente coincide con quella che attraversa R1 in quanto l’induttore ed il resistore risultano in serie fra loro. Infine, la tensione ai capi dell’induttore è sempre uguale a quella ai capi del resistore R1, che è semplicemente pari al prodotto di iL e R1. allora, la tensione ai capi dell’induttore immediatamente dopo la commutazione dell’interruttore deve essere iL (t = 0+) per R1. In termini quantitativi, in t = 0-: Per t = 0+, e L’elevato valore di questa tensione è riferito al terminale di massa a causa del verso di percorrenza assunto dalla corrente che attraversa R1. RISPOSTA: 0V, - 1.65 MV Problema 5. 39 Soluzione: Quantità note: V1= 12V, C= 150 μF, R1 = 4 MΩ, R2 = 80 MΩ, R3 = 6 MΩ. Trovare: La costante di tempo del circuito per t > 0. Ipotesi: Il circuito è in regime stazionario per t<0. Analisi: Per t=0+, immediatamente dopo che l’interruttore si è chiuso, inizia il transitorio. Poiché questo è in circuito del primo ordine (esiste una singola capacità indipendente) il transitorio evolverà in maniera esponenziale con una data costante di tempo. Tale costante di tempo è il prodotto della capacità del condensatore e della resistenza equivalente di Thevenin vista ai morsetti del condensatore. Per trovare la resistenza equivalente di Thevenin, sopprimiamo la sorgente ideale indipendente di tensione il che equivale a sostituirla con un cortocircuito. Allora, ai morsetti del condensatore: La costante di tempo è data semplicemente da G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Notiamo che questo valore è del tutto indipendente dall’entità della sorgente di tensione. RISPOSTA: 2.36 ks = 206.0 min = 3.433 hr. ________________________________________________________________________________ Problema 5. 40 Soluzione: Quantità note: VS= 12 V, L= 100 mH, R1 = 400Ω, R2 = 400Ω, R3 = 600Ω.. Trovare: La costante di tempo del circuito per t > 0. Ipotesi: iL = 1.70 mA immediatamente prima che l’interruttore venga aperto in t = 0. Analisi: Per t=0+, immediatamente prima che l’interruttore sia aperto, inizia il transitorio. Poiché questo è in circuito del primo ordine (esiste una singola induttanza indipendente) il transitorio evolverà in maniera esponenziale con una data costante di tempo. Tale costante di tempo è il prodotto dell’induttanza dell’indutttore e della resistenza equivalente di Thevenin vista ai morsetti dell’induttore. In questo problema la determinazione della resistenza equivalente di Thevenin è particolarmente facile in quanto non ci sono sorgenti connesse. Rispetto ai morsetti dell’induttore: La costante di tempo è data semplicemente da RISPOSTA: 291.7 ns. _____________________________________________________________________________ Problema 5. 41 Soluzione: Quantità note: VS= 20V, R1 = 5Ω, R2 = 4Ω, R3 = 3Ω., C1= 4F, C2= 4F, IS= 4A. Trovare: a. La tensione sul condensatore VC(t) per t=0. b. La costante di tempo per t ≥0. c. L’espressione di vC(t) e disegnare la funzione. d. Trovare vC(t) per ciascuno dei seguenti valori di t: 0, , 2, 5, 10. Ipotesi: L’interruttore S1 è sempre aperto e che l’interruttore S2 si chiuda per t = 0. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Analisi: a. Senza generatori applicati, le tensioni stazionarie di regime nel circuito sono nulle indipendentemente dalla dissipazione energetica nei resistori. Quando la condizione iniziale da cui si origina un transitorio è nulla, la soluzione generale del transitorio si semplifica in b. I due condensatori in parallelo possono essere combinati in un condensatore equivalente di 8 F. La resistenza equivalente di Thevenin vista da tale condensatore si trova sopprimendo il generatore di corrente (cioè sostituendolo con un circuito aperto) e calcolando R2 + R3 // R4. c. La tensione di lungo termine di regime ai capi dei condensatori si determina sostituendoli con circuiti aperti e calcolando la tensione ai capi di R3. Questa tensione si trova immediatamente applicando il partitore di tensione Sostituendo nell’espressione generale data precedentemente si ottiene d. ******************************************************************************** Problema 5. 42 Soluzione: Quantità note: VS= 20V, R1 = 5Ω, R2 = 4Ω, R3 = 3Ω., R4 = 6Ω., C1= 4F, C2= 4F, IS= 4A. Trovare: a. La tensione sul condensatore VC(t) per t=0. b. La costante di tempo per t ≥0. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 c. L’espressione di vC(t) e disegnare la funzione. d. Trovare vC(t) per ciascuno dei seguenti valori di t: 0, , 2, 5, 10. Ipotesi: L’interruttore S1 è rimasto aperto per un lungo intervallo di tempo e si chiude in t = 0; invece l’interruttore S2 è rimasto chiuso e si apre per t = 0. Analisi: a. La tensione sui condensatori immediatamente dopo che S1 si chiuda e S2 si apra è uguale a quella esistente sugli stessi quando il primo era aperto ed il secondo chiuso. Poiché il secondo interruttore è rimasto chiuso per un lungo periodo di tempo si può ipotizzare che la tensione sui condensatori abbia raggiunto il valore di regime stazionario. Questo valore si trova sostituendo entrambi i condensatori con circuiti aperti e calcolando la tensione ai capi di R3. Questa tensione si trova immediatamente applicando il partitore di tensione b. La resistenza equivalente di Thevenin vista dal parallelo dei condensatori è (R2 + R3 ) // R1. c. La soluzione dinamica generale del transitorio è La tensione di regime stazionario ai capi dei condensatori si determina sostituendoli con circuiti aperti e calcolando la tensione ai capi di R3. Questa tensione si trova immediatamente applicando il partitore di tensione. Allora, Sostituendo nell’espressione generale data precedentemente si ottiene d. ________________________________________________________________________ Problema 5. 43 Soluzione: Quantità note: VS= 20V, R1 = 5Ω, R2 = 4Ω, R3 = 3Ω., R4 = 6Ω., C1= 4F, C2= 4F, IS= 4A. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Trovare: a. La tensione sul condensatore VC(t) per t=0. b. L’espressione di vC(t) e disegnare la funzione. Ipotesi: L’interruttore S2 è rimasto sempre aperto; l’interruttore S1 è rimasto chiuso per un lungo intervallo di tempo e si apre in t = 0. L’interruttore S1 si chiude ancora per t = t1 = 3 (NOTA mia: 3 s) Analisi: L’approccio al problema consiste quì nel trovare la soluzione transitoria nell’intervallo 0 < t <3 secondi e far uso di quella soluzione per determinare le condizioni iniziali (tensione sul condensatore) esistenti all’inizio del nuovo transitorio originato dalla richiusura di S1. a. S1 è rimasto chiuso per lungo tempo e in regime stazionario i condensatori possono essere sostituiti da circuiti aperti. Allora, per il partitore di tensione b. Come detto in precedenza, per determinare la soluzione transitoria completa per t > 0 è necessario trovare la tensione sui condensatori quando S1 si chiude a t = 3 s. Per fare questo, è d’apprima necessario trovare la soluzione transitoria completa quando l’interruttore è aperto. La tensione di regime stazionario sui condensatori quando l’interruttore è aperto è zero. La costante di tempo è semplicemente RTH CEQ = 56 s. Allora, la soluzione transitoria completa per i primi 3 secondi è Per t = 3 s, la tensione sul condensatore è Quando t = 3 s l’interruttore S1 si richiude. La continuità della tensione sui condensatori fa si che Con l’interruttore chiuso la tensione di regime stazionario sui condensatori è la stessa calcolata al punto a. La nuova costante di tempo si trova sopprimendo la sorgenti indipendenti di tensione (cioè sosstituendole con cortocircuiti) e determinando la resistenza equivalente di Thevenin vista dai condensatori. e secondi Infine, la soluzione transitoria per t > 3 s è G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Si noti l’uso della traslazione nella scala dei tempi (t-3) nell’esponenziale. _____________________________________________________________________________ Problema 5. 44 (Questo problema è uguale a quello P5.42. assumiamo che entrambi gli interruttori chiudano a t=0) Soluzione: Quantità note: VS= 20V, R1 = 5Ω, R2 = 4Ω, R3 = 3Ω., R4 = 6Ω., C1= 4F, C2= 4F, IS= 4A. Trovare: a. La tensione sul condensatore VC(t) per t=0. b. La costante di tempo per t ≥0. c. L’espressione di vC(t) e disegnare la funzione. d. Trovare vC(t) per ciascuno dei seguenti valori di t: 0, , 2, 5, 10. Ipotesi: Entrambi gli interruttore S1 e S2 si chiudono in t = 0. Analisi: Senza alcuna sorgente di potenza connessa al circuito le tensioni di regime stazionario sono zero a causa della completa dissipazione di tutta l’energia del circuito nei resistori. Quando le condizioni iniziali del transitorio sono nulle, la soluzione generale del transitorio si semplifica così b. I due condensatori in parallelo possono essere combinati in un unico condensatore equivalente di 8 F. La resistenza equivalente di Thevenin vista da tale condensatore si trova sopprimendo le sorgenti indipendenti (cioè sostituendo il generatore di corrente con un circuito aperto e quello di tensione con un corto circuito) e calcolando R1 // ( R2 + R3 // R4 ). c. A questo punto solo la tensione di regime stazionario del condensatore è necessaria per esprimere la soluzione transitoria completa. In regime DC il condensatore si può modellare con un circuito aperto. Inoltre, il parallelo R3 // R4 può essere sostituito da un’unica resistenza equivalente. Tale resistenza è in parallelo con un generatore di corrente per cui facendo uso del equivalente di Thevenin possiamo sostituire ad essi la serie di un appropriato generatore di tensione con in serie la stessa resistenza. Effetuata la sostituzione è agevole con il partitore di tensione determinare la tensione sul condensatore. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 La trasformazione equivalente della sorgente assegna un valore di 8 V al generatore di tensione in serie con questa resistenza. Allora, usando il partitore di tensione Ora sostituendo nell’espressione generale della soluzione transitoria si ottiene d. ______________________________________________________________________________ Problema 5. 45 Soluzione: Quantità note: VS= 20V, R1 = 5Ω, R2 = 4Ω, R3 = 3Ω., R4 = 6Ω., C1= 4F, C2= 4F, IS= 4A. Trovare: a. La tensione sul condensatore VC(t) per t=0. b. La costante di tempo per 0 ≤ t ≤ 48 s. c. L’espressione di VC(t) valida per 0 ≤ t ≤ 48 s. d. La costante di tempo per t > 48 s. e. L’espressione di VC(t) valida per t > 48 s. f. Disegnare VC(t) per tutti gli istanti di tempo. Ipotesi: L’interruttore S1 apre a t = 0; l’interruttore S2 apre per t = 48 s. Analisi: L’approccio al problema consiste quì nel trovare la soluzione transitoria nell’intervallo 0 < t < 48 secondi e far uso di quella soluzione per determinare le condizioni iniziali (tensione sul condensatore) esistenti all’inizio del nuovo transitorio originato dalla apertura di S2. a. S1 e S2 sono stati chiusi per lungo tempo e in condizioni di regime stazionario i condensatori possono essere sostituiti con circuiti aperti. Allora, facendo uso dell’analisi nodale G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 b. I due condensatori in parallelo possono essere combinati in un unico condensatore equivalente di 8 F. La resistenza equivalente di Thevenin vista da tale condensatore si trova sopprimendo le sorgenti indipendenti (cioè sostituendo il generatore di corrente con un circuito aperto) e calcolando ( R2 + R3 // R4 ). c. Come detto in precedenza, per trovare la soluzione transitoria completa per t > 0 è necessario trovare la tensione sul condensatore quando S2 apre per t = 48 s. per far ciò occorre prima trovare la soluzione transitoria completa riferita alla sistuazione in cui solo S1 è aperto (cioè come se l’interruttore S2 non si aprisse mai) . La soluzione generalizzata per il transitorio è La tensione di regime stazionario ai capi dei condensatori si trova sostituendo ad essi circuiti aperti e calcolando la tensiona ai capi di R3. questa tensione si trova per mezzo del partitore di corrente. Allora, Ora sostituendo nella soluzione generalizzata data in precedenza si trova Per t = 48 s, la tensione sul condensatore è La continuità della tensione sul condensatore fa si che d. I due condensatori in parallelo possono essere combinati in un unico condensatore equivalente di 8 F. Quando entrambi gli interruttori sono aperti, non ci sono sorgenti indipendenti connesse al circuito. Allora, la resistenza equivalente di Thevenin vista da tale condensatore si trova calcolando (R2 + R3 ). e. La soluzione generalizzata del transitorio è La tensione di regime stazionario sul condensatore dopo l’apertura dell’interruttore è zero poiché non ci sono sorgenti indipendenti connesse al circuito e tutta l’energia iniziale nel circuito è stata eventualmente dissipata dia resistori. Allora, Sostituendo nella soluzione generalizzata data in precedenza si trova G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 f. L’andamento della VC(t) per tutti gli istanti è mostrato nella figura seguente. Problema 5. 46 Soluzione: Quantità note: VS= 20V, R1 = 5Ω, R2 = 4Ω, R3 = 3Ω., R4 = 6Ω., C1= 4F, C2= 4F, IS= 4A. Trovare: a. La tensione del condensatore b. La costante di tempo c. L’espressione per d. La costante di tempo e. L’espressione per f. Disegna per valida per per valida per per ogni istante di tempo. Ipotesi: Switch S 1 apre at t = 0; switch S 2 apre a t =48s. Analisi: L’approccio è trovare la soluzione transitoria nell’intervallo 0 < t < 48 secondi e usare quella soluzione per determinare la condizione iniziale (tensione sul condensatore) per il nuovo transitorio dopo che lo switch S2 apre. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 a. S 1 e S 2 sono stati chiusi per un lungo tempo e in DC il condensatore può essere sostituito con un circuito aperto. Quindi, dall’analisi nodale b. I due condensatori in parallelo possono essere combinati in un condensatore equivalente da 8 F. la resistenza equivalente di Thevenin vista dalla capacità di 8F può essere trovata eliminando le sorgenti indipendenti e calcolando (R2 + R3||R4). c. Come menzionato sopra, per trovare la risposta completa per for t > 0 è necessario trovare la tensione del condensatore quando lo switch S2 apre a t = 48 s. A tal fine è necessario trovare la soluzione transitoria completa quando il solo switch S1è aperto. La soluzione generalizzata per il transitorio è: La tensione a regime sui condensatori è trovata sostituendoli con Circuiti aperti e determinando la tensione su R3. Questa tensione può essere determinate col partitore. Utilizzando tale espressione per quella precedente A t=48sec, la tensione sul condensatore è: Dalla continuità per la tensione: d. I due condensatori in parallelo possono essere combinati in uno equivalente da 8F. Quando entrambi gli switch sono aperti, non ci sono sorgenti indipendenti connesse al circuito. Quindi, la resistenza equivalente di Thevenin vista dal condensatore equivalente può essere determinata come (R2 + R3). e. La soluzione generalizzata è: f. La tensione sul condensatore a regime dopo l’apertura dello switch è zero poichè non ci sono sorgenti indipendenti connesse e tutta l’energia inziale nel circuito è eventualmente dissipata dai resistori. Quindi Mettendo nella soluzione generale : g. Il diagramma di VC(t) è riportato nella figura seguente G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Problema 5. 47 Soluzione: Quantità note: Trovare: Il valore dei resistori R1 e R2 Analisi: Prima che lo switch apra: Dopo che lo switch ha aperto: Risolvendo il sistema si ottiene: Problema 5. 48 Soluzione: Quantità note: Trovare: Il valore della tensione sul condensatore dopo t = 2.666 ms. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Analisi: Prima di aprire, lo switch è stato chiuso per un lungo period. Quindi si ha una condizione di regime, e il condensatore può essere considerato come un circuito aperto. La tensione sul condensatore è uguale alla tensione su resistore R1. Quindi: Dopo che lo switch ha aperto, la costante di tempo del circuito è: La soluzione generale per il transitorio è: La tensione a regime sui condensatori è trovata sostituendoli con circuiti aperti e determinando la tensione su R1. Questa tensione può essere determinata col partitore di tensione. Quindi Mettendo nella soluzione generale : Infine: Problema 5. 49 Soluzione: Quantità note: come descritto in Fig. P5.49 Trovare: L’istante in cui la corrente di induttore è uguale a 5°, e l’espressione iL (t) per t ≥ 0. Analisi: A t < 0: Usando il partitore di corrente: A t > 0: Usando il partitore di corrente: Per trovare la costante di tempo del circuito dobbiamo trovare la resistenza di Thevenin vista dall’induttore: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 La soluzione è: Risolvendo l’equazione: Il diagramma di iL(t) è riportato nella figura seguente Problema 5. 50 Soluzione: Quantità note: come descritto in Fig. P5.49 Trovare: L’espressione di iL (t) per La massima tensione tra i morsetti durante i 5 ms. Ipotesi: L’azione meccanica dello switch richiede 5 ms. Analisi: a. A t < 0: Usando il partitore di corrente: Per : G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 La corrente di induttore a regime dopo che lo switch è stato aperto è zero poichè nessuna sorgente indipendente è connessa al circuito e tutta l’energia iniziale nel circuito è eventualmente dissipata dal resistore. Quindi, Per trovare la costante di tempo del circuito dobbiamo trovare la resistenza di Thevenin vista dall’induttore: La soluzione è: b. La tensione tra i morsetti durante i 5 ms è uguale a: Dove, Quindi, La massima tensione tra i morsetti durante i 5 ms è: Problema 5. 51 Soluzione: Quantità note: Come descritto in P 5.51. lo switch chiude quando la tensione sul condensatore raggiunge Lo switch apre quando la tensione sul condensatore raggiunge 200 ms. . . Il periodo della forma d’nda della tensione è Trovare: La tensione Ipotesi: La tensione iniziale sul condensatore è V 1 e lo switch ha appena aperto. Analisi: Con lo switch aperto: Ora dobbiamo determinare l’istante in cui Usando l’espressione per la tensione sul condensatore: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Con lo switch chiuso, il condensatore vede l’equivalente di Thevenin definito da: (partitore di tensione) Il valore iniziale di questa parte del transitorio è l’espressione: a t = t0. Con questi valori possiamo scrivere La fine di un intero ciclo della forma d’onda sul resistore da 10Ω accade quando il secondo transitorio raggiunge . Detto t1 l’istante al quale accade tale evento, allora: e così Graficamente, le soluzione è l’intersezione tra le seguenti funzioni: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 che corrisponde a Problema 5. 52 Soluzione: Quantità note: Come descritto in P 5.52. A t=0 lo switch chiude. Trovare: a. iL (t) per t ≥ 0. b. VL1 (t) per t ≥ 0. Ipotesi: Analisi: a. A regime DC dopo che lo switch è chiuso gli induttori possono essere modellati come corto circuiti e così tutta la corrente dalla sorgente atraverserà gli induttori. Dopo aver soppresso la sorgente di corrente (trattata come un circuito aperto) la resistenza equivalente di Thevenin vista dagli induttori in serie e la costante di tempo associata sono: b. La tensione sugli induttori è derivata direttamente dalla relazione differenziale tra corrente e tensione per un induttore. Problema 5. 53 Soluzione: Quantità note: Come descritto in P 5.52. A t=0 lo switch chiude. Trovare: La tensione su resistore da 10-kΩ in parallelo con lo switch for t ≥ 0. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Analisi: Quando lo switch chiude a t = 0, il resistore da 10-kΩ è in parallelo con un corto-circuito, così la sua tensione è uguale a zero per tutti gli istanti (t ≥0). Paragrafo 5.5: Risposta transitoria dei circuiti del secondo ordine Problema 5.54 Soluzione: Quantità note: Trovare: Tensione sul condensatore e corrente nell’induttore e in RS2 per t→ ∞. Ipotesi: Il circuito è a regime per t < 0. Analisi: La condizione a t < 0 non ha effetti sulle condizioni a regime a lungo termine. A regime DC l’induttore si comporta come un corto circuito e il condensatore come un circuito aperto. In questo caso, l’induttore corto-circuita il ramo R1 e il ramo R2 C. Quindi, la tensione su questi lati e la corrente in essi sono zero. In altre parole, tutta la corrente prodotta dalla sorgete da 9V attraversa l’induttore. Naturalmente questa corrente è anche la corrente attraverso il resistore da 290 Ω. E poiché la tensione sull’induttore a regime DC è zero (corto-circuito) Problema 5.55 Soluzione: Quantità note: Trovare: Tensione sul condensatore e corrente nell’induttore per t→ ∞. Ipotesi: Il circuito è a regime per t < 0. Analisi: La condizione a t < 0 non ha effetti sulle condizioni a regime a lungo termine. A regime DC l’induttore si comporta come un corto circuito e il condensatore come un circuito aperto. In questo caso, l’induttore corto-circuita il ramo R1 e il ramo R2 C. Quindi, la tensione su questi lati e la corrente in essi sono zero. In altre parole, tutta la corrente prodotta dalla sorgete da 12V attraversa l’induttore. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Naturalmente questa corrente è anche la corrente attraverso il resistore da 290 Ω. E poiché la tensione sull’induttore a regime DC è zero (corto-circuito) Problema 5.56 Soluzione: Quantità note: Trovare: Corrente nell’induttore e tensione sul condensatore su R1 per t→ ∞. Analisi: Per t→ ∞, il circuito tornerà in condizioni di regime DC. A regime DC l’induttore si comporta come un corto circuito e il condensatore come un circuito aperto. Quindi, la corrente in R2 è zero e la tensione sul condensatore dev’essere uguale alla tensione su R1. Inoltre, la corrente nell’induttore e in R1 è semplicemente VS/(RS + R1). E Problema 5.57 Soluzione: Quantità note: Trovare: Corrente nell’induttore e tensione sul condensatore e su R1 per t→ ∞. Analisi: Per t→ ∞, il circuito tornerà in condizioni di regime DC. A regime DC l’induttore si comporta come un corto circuito e il condensatore come un circuito aperto. Quindi, la tensione sul condensatore dev’essere uguale alla tensione su R2. Inoltre, la corrente nell’induttore e in R2 è semplicemente VS/(R1 + R2). G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 E Tutte le risposte sono positive indicando che le direzioni delle correnti e le polarità delle tensioni assunte inizialmente sono corrette Problema 5.58 Soluzione: Quantità note: Trovare: Corrente nell’induttore e tensione sul condensatore per t→ ∞. Analisi: Per t→ ∞, il circuito tornerà in condizioni di regime DC. A regime DC l’induttore si comporta come un corto circuito e il condensatore come un circuito aperto. Quindi, la tensione sul condensatore dev’essere uguale alla tensione su R2. Inoltre, la corrente nell’induttore e in R2 è semplicemente VS/(R1 + R2). E In teoria, quando lo switch è aperto, la corrente nell’induttore deve continuare a fluire, almeno momentaneamente. Comunque, l’induttore è in serie con un interruttore aperto attraverso il quale la corrente non può fluire. Ciò che la teoria non predice è che una tensione molto elevata si manifesta ai capi del circuito aperto e ciò crea un arco con cuna corrente. L’energia immagazzinata nel campo magnetico dell’induttore è rapidamente dissipata nell’arco. Lo stesso effetto sarà importante più tardi quando si discuterà dei transistors come interruttori. Problema 5.59 Soluzione: Quantità note: Trovare: Tensione iniziale su R2 subito dopo la commutazione dello switch. Ipotesi: A t < 0 il circuito è a regime e la tensione sul condensatore è + 7V . Analisi: É importante ricordare solo per i valori della tensione sul condensatore e della corrente nell’induttore è garantita la continuità dall’istante immediatamente prima a quello immediatamente successivo alla commutazione. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Quindi, per determinare la tensione iniziale su R2 è necessario prima determinare la tensione iniziale sul condensatore e la corrente iniziale nell’induttore. Assumi che prima della commutazione dello switch si era in condizioni stazionarie. A regime DC l’induttore può essere modellato come un corto-circuito e il condensatore come un circuito aperto. La tensione iniziale su C vale +7V. La corrente iniziale nell’induttore è uguale alla corrente in R3, che è data dalla legge di Ohm. e Applica la LKC É possibile anche determinare VR2 con il principio di sovrapposizione Problema 5.60 Soluzione: Quantità note: Trovare: Corrente e tensione di induttore e condensatore e corrente in Rs2 a t=0. Ipotesi: A t < 0 il circuito è a regime DC. Analisi: Since this was not done in the specifications above, you must note on the circuit the assumed polarities of voltages and directions of currents. At t = 0-: Assumi che ci siano le condizioni a regime. Induttore modellato come un corto-circuito e condensatore come un circuito aperto. Fissa un nodo di riferimento. Note che non c’è caduta di tensione dal nodo in alto rispetto a massa (a causa dell’induttore). G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Applica la LKC Applica la LKT A t=0+ Applica la LKT Applica la LKC Applica la LKT di nuovo Problema 5.61 Soluzione: Quantità note: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Trovare: Tensione su condenstaore e corrente nell’induttore per t tendente all’infinito. Ipotesi: A t < 0 il circuito è a regime DC. Analisi: Le condizioni per t < 0 non hanno affetto sulle condizioni all’infinito. Poiché a regime DC l’induttore può essere modellato come un corto-circuito e il condensatore come un circuito aperto, l’induttore corto-circuita i lati R1 e R2 C. Quindi, la tensione su questi lati e la corrente in essi sono nulle. In altre parole tutta la corrente erogata dalla sorgente a 12 V scorre nell’induttore. Applica la LKC Applica la LKT Problema 5.62 Soluzione: Quantità note: Come descritto in Fig. P5.62. Trovare: L’espressione per la corrente di induttore per t ≥ 0 . Ipotesi: Lo switch è stato chiuso per lungo tempo; è aperto repentinamentea t=0 e qundi richiuso a t=5s Analisi: Per 0 ≤ t ≤ 5 : Definisci le correnti di maglia in senso orario. Le equazioni di maglia sono: Dalle quali si determina che: La corrente nell’induttore è della forma: Dalle condizioni iniziali: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Risolvi le seguenti equazioni: La tensione sul condensatore avrà la stressa forma: Dalle condizioni iniziali: Risolvi le seguenti equazioni: Dai risultati: Queste sono le condizioni iniziali per la soluzione dopo che lo switch è richiuso. Per t > 5 Le equazioni di maglia sono: Dalle quali si determina che La corrente nell’induttore è della forma: Dalle condizioni iniziali: Risolvendo le equazioni: Da cui si ottiene la soluzione completa. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Problema 5.63 Soluzione: Quantità note: Come descritto in Fig. P5.63. Trovare: determina se il circuito è sovra o sotto-smorzato e il valore della capacità per ottenere lo smorzamento critico. Ipotesi: Il circuito inizialmente non immagazzina energia. Lo switch è chiuso a t=0. Analisi: a. Per t ≥ 0 : Il polinomio caratteristico è: Il rapporto di smorzamento: Il sistema è sotto-smorzato, infatti: b. il valore del condensatore è: Problema 5.64 Soluzione: Quantità note: Come descritto in Fig. P5.63. Trovare: La tensione sul condensatore per t tendente all’infinito, la tensione sul condensatore dopo 20 μs e il valor massimo della sua tensione. Ipotesi: Il circuito inizialmente non immagazzina energia. Lo switch è chiuso a t=0. Analisi: a. Per t ≥ 0 : Il polinomio caratteristico è: La soluzione è della forma: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Dalle condizioni iniziali: Risolvendo le equazioni: a. la tensione sul condensatore per t tendente all’infinito è: b. la tensione sul condensatore dopo 20 μs c. graficamente la tensione massima è: Problema 5.65 Soluzione: Quantità note: Come descritto in Fig. P5.65. Trovare: L’espressione per la tensione sul condensatore per t ≥ 0 . Ipotesi: Il circuito inizialmente nonimmagazzina energia, lo switch S1 è aperto e S2 chiuso. Il primo si chiude a t=0 mentre il secondo si apre a t=5s. Analisi: Il circuito nell’intervallo 0 ≤ t ≤ 5s ha la stessa configurazione del circuito del problema 5.39 per t>5s. Le radici del polinomio caratteristico saranno le stesse: sono: Per 0 ≤ t ≤ 5s Le condizioni iniziali sono: Risolvendo le equazioni: Nota che Per t > 5s Semplice decadimento RC: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Problema 5.66 Soluzione: Quantità note: C = 1.6nF ; Dopo che lo switch è chiuso a t=0, la tensione del condensatore raggiunge un valore di picco iniziale di 70V quando ed eventualmente a regime raggiunge 50V Trovare: Valori di R e L . Analisi: Risolvendo per Il periodo è: Le caratteristiche polinomiali del circuito sono: Confrontando con la forma standard di un polinomio caratteristico di un circuito RLC Problema 5.67 Soluzione: Quantità note: Come P5.66, ma i primi due picchi accadono a e Trovare: Spiega come modificare il circuito per soddisfare le specifiche Ipotesi: Il valore di C non può essere cambiato Analisi: Assumendo doi voler avere la stessa ampiezza, procediamo così: Il nuovo periodo è: Da cui la nuova frequenza G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 In questo caso il valore di è dato da: Il polinomio caratteristico è: Da cui: troviamo Nota che la frequenza per questo problema è un terzo di quella del problema 5.66, l’induttanza è 3 volte così come la resistenza. Problema 5.68 Soluzione: Quantità note: Trovare Analisi: La condizione iniziale per la tensione su C è . Applicando LKC Dove Quindi Dove Quindi Risolvendo l’equazione differenziale: Risolvendo per k1 e k 2 si ottiene G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Problema 5.69 Soluzione: Quantità note: Come in fig. P5.69 Trovare: Valor massimo di V . Ipotesi: Il circuito è a regime a t = 0− . Analisi: Applicando LKT Risolvendo l’equazione differenziale: Dalle condizioni iniziali: Il valor massimo di V è Problema 5.70 Soluzione: Quantità note: Come in fig. P5.70 Trovare: Valore di t tale che i = 2.5 A. Ipotesi: Il circuito è a regime a t = 0− . Analisi: A regime l’induttore si comporta da corto circuito. Applicando il metodo degli anelli, possiamo trovare le condizioni iniziali. Dopo che lo switch è chiuso, il circuito è modificato. Applicando l’analisi nodale: G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Risolvendo l’equazione differenziale: Dalle condizioni iniziali: Quindi, Problema 5.71 Soluzione: Quantità note: Come in fig. P5.71 Trovare: Valore di t tale che i =6 A. Ipotesi: Il circuito è a regime a t = 0− . Analisi: A regime l’induttore si comporta da corto circuito. Applicando il metodo degli anelli, possiamo trovare le condizioni iniziali. Dopo che lo switch è chiuso, il circuito è modificato. Applicando l’analisi nodale: Risolvendo l’equazione differenziale: Dalle condizioni iniziali: Quindi, Problema 5.72 Soluzione: Quantità note: Come in fig. P5.72 Trovare: Valore di t tale che V = 5.72 V. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Ipotesi: Il circuito è a regime a t = 0− . Analisi: A regime il condensatore si comporta da circuito aperto. Dal partitore di corrente: Dopo che lo switch è aperto, applicando LKC: Applicando LKT Applicando LKC Risolvendo l’equazione differenziale: Dalle condizioni iniziali: Quindi, Problema 5.73 Soluzione: Quantità note: Come in fig. P5.73 Trovare: Massimo valore di V e massima tensione tra i contatti degli interruttori. Ipotesi: Il circuito è a regime a t = 0− . L = 3 H. G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Analisi: A t = 0- : Dopo che lo switch è chiuso, applicando LKT: L’integrale particolare è zero per t > 0 perchè nell circuito non ci sono sorgenti. Dalle condizioni iniziali: + Sostituisci la soluzione nell’equazione di partenza LKC e valuta per t = 0 : Valore massimo assoluto di V: Valore massimo della tensione tra i morsetti degli interruttori: La tensione tra i contatti è costane. ______________________________________________________________________________________ Problema 5.74 Soluzione: Quantità note: Come in fig. P5.74 G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2 Trovare: V per t>0. Ipotesi: Il circuito è a regime a t = 0− . Analisi: A t = 0- : Per t>0. Risolvendo l’equazione differenziale: Quindi G. Rizzoni, Elettrotecnica. Principi e applicazioni, 3e - McGraw-Hill Education Italy srl © 2013 ISBN 978-88-386-66760-2