Misure di tensione e corrente Prima parte: Come prima operazione è necessario scegliere gli strumenti per eseguire la misura e imparare ad utilizzarli correttamente. Pertanto si rimanda alla scheda: classificazione e uso degli strumenti Seconda parte: Questa semplice prova consente di misurare tensioni e correnti in un circuito alimentato in corrente continua. Lo schema è il seguente. Come si può notare l’amperometro viene inserito in serie, mentre il voltmetro è collegato in parallelo. Le caratteristiche di questi due strumenti consentono, infatti, di inserire gli strumenti nei circuiti senza alterare particolarmente i parametri reali; infatti l’amperometro ha una resistenza molto bassa, mentre il voltmetro ha una resistenza elevatissima. La lettura negli strumenti digitali è semplice poiché, se viene impostata una portata adeguata, il valore misurato appare sul display. Diversamente, negli strumenti analogici è necessario compiere un’operazione in più. Si tratta di determinare K (costante dello strumento) definita come portata / n° delle divisioni di fondo scala. K è il valore, espresso in V/div o A/div, che va moltiplicato per ciò che indica la lancetta dello strumento (questo valore si chiama elongazione e si indica con λ, la lettera greca lambda); la misura finale è pertanto: K* λ. Esempio: nello caso illustrato in figura la costante dello strumento K vale 140mV/35 div = 4 mv/div. La lancetta dello strumento indica λ=15 div; il risultato finale è: 4 mV/div * 15 div = 60 mV . Per utilizzare i due strumenti contemporaneamente si può scegliere tra due circuiti. I due schemi sono rappresentati in figura. Poiché la resistenza interna dell’amperometro ha un valore piccolo il circuito di destra, voltmetro a monte, risulta più idoneo nel caso di una R di valore grande poiché la caduta di tensione dovuta alla resistenza interna dell’amperometro è praticamente trascurabile in confronto con una R molto grande. Se invece si utilizza il circuito di sinistra una R elevata potrebbe far passare una parte della corrente misurata dall’amperometro all’interno del voltmetro. In conclusione, quindi: con R piccola si utilizza il voltmetro a valle, con R grande si utilizza il voltmetro a monte. Vediamo un esempio concreto: Voltmetro a valle: è necessario che il valore della Ia sia il più prossimo possibile a quello della Ir, in altre parole Ir deve essere molto più grande di Iv. Ciò avviene se R è di gran lunga più piccola della resistenza interna del voltmetro. Voltmetro a monte: la V misurata dal voltmetro deve avere un valore il più vicino possibile a quello della caduta di tensione ai capi di R, cioè Vr. Ciò avviene se il valore di Va, caduta di tensione ai capi della resistenza interna dell’amperometro è praticamente trascurabile rispetto a Vr, in altre parole se R è molto grande. In pratica il montaggio del circuito per eseguire le misure è il seguente: IMPORTANTE: Il voltmetro è collegato in parallelo e l’amperometro in serie