LABORATORIO DI ELETTROTECNICA
ISTITUTO TECNICO
INDUSTRIALE
“E. AGNELLI ”
Esercitazione N. 1
Classe : 3a ELN
Torino 22-10-2007
Allievo: Zaza Paolo
Gruppo: 4
Voto: 6 ½
Oggetto: Misure della resistenza e della potenza con il test voltamperometrico.
Dati caratteristici: Resistenza 10 Ω e intensità di corrente massima 7,06 A.
Schema Elettrico:
A
220 V
AS
30 V =
V
R
A
MCP
-
1,25
2,5
5
Amperometro Elettromagnetico SEB Milan
V
Voltmetro
R
Resistenza
220
-
125
con raddrizzatore
SEB Milan
-
-
15
30
75
Legge di
Ohm
Refil’s
Pavia
-
7,06
-
Magnetoelettrico
N.div.
Elettronico
A(I) V(V)
150
-
-
Classe
Alimentatore
Stabilizzato
Ditta
Costruttrice
N.
Fabbr.
AS
Principio di
funzionamento
8525
Rif Denominazione
Portata
Costante
Elenco delle apparecchiature e degli strumenti
Osservazioni
-
Voltmetro e
Amperometro
0,01
Scala a
0,02 0,5 specchio; indice
a coltello
0,04
0,1
0,2
0,5
-
-
Scala a
specchio; indice
a coltello
-
10 Ω Reostato
Toroidale
-Lo scopo della prova è la verifica delle leggi di Joule e Ohm.
Perciò prendiamo in esame una resistenza con i seguenti dati di targa:
R = 10 Ω & I = 7,06 A
-Abbiamo eseguito la prova usando un reostato, ossia una resistenza
variabile, che però abbiamo utilizzato come una normale resistenza.
-In base a questi valori sceglieremo:
1° Alimentatore Stabilizzato con le seguenti caratteristiche:
-Tensione di Alimentazione
-Tensione massima
V1= 200 V
V2 = 30V
2° Voltmetro con portate di fondo scala di:
(15 – 30 – 75) V
(15 – scelta
30 – conoscendo il valore della
>Abbiamo effettuato questa
75)V
tensione massima dell’Alimentatore
Stabilizzato (30 V).
3°Amperometro
>Secondo la legge di Ohm è stato effettuato il calcolo di massima
corrente:
R
V
V 30V
allora I  
= 3A
I
R 10
corrente massima
-Secondo questo valore abbiamo scelto un amperometro con i
seguenti valori di fondo scala:
(1,25 - 2,5 – 5) A
-In quanto non incontreremo
superiori a 3 A.
(15 mai
– 30correnti
–
75)V
-Il circuito è alimentato in corrente continua , perciò abbiamo utilizzato
strumenti con i seguenti principi di funzionamento:
a) Amperometro: elettromagnetico
b) Voltmetro: magnetoelettrico con raddrizzatore
-Per verificare le due leggi dobbiamo tracciare due grafici
scegliendo i seguenti valori di tensione a cui corrispondono dei
valori di intensità di corrente.
(5-10-15-20-25-30) V
Strumenti simili a quelli effettivamente utilizzati:
Alimentatore Stabilizzato
Amperometro
Resistenza
Voltmetro
1) Azzeriamo gli strumenti.
2) Calcoliamo il valore delle costanti (valore delle linee di divisione
della scala degli strumenti in base alla portata).
3) Abbiamo contato il numero di divisioni e poi lo abbiamo moltiplicato
per la costante.
Calcolo della costante:
K
N
nd
dove:
K = costante
N = portata
Nd = numero di divisioni
N
1
2
3
4
5
6
AMPEROMETRO
NA
KA
IA
VOLTMETRO
NV
KV
V[V]
Ad
Vd
R
P
[I]
[V]
[Ω]
[W]
44
92
66
85
107
72
50
100
150
100
125
150
0,42
0,83
1,28
1,72
2,15
2,61
5
10
15
20
25
30
11,9
12
11,7
11,6
11,7
11,5
2
8,2
19
34
53
79
0,01
0,01
0,02
0,02
0,02
0,04
0,44
0,92
1,32
1,7
2,14
2,88
0,1
0,1
0,1
0,2
0,2
0,2
Significato dei simboli:
N = numero delle prove
Ka e Kv = costanti
I = Intensità di corrente
V = Tensione
R = Resistenza
P = Potenza
5
10
15
20
25
30
In questa esercitazione di laboratorio abbiamo trascurato alcuni errori:
a) errori di precisione degli strumenti;
b) errori dovuti al metodo.
>Per verificare se la nostra prova è riuscita correttamente dobbiamo tracciare i
due grafici della resistenza e quello della potenza.
Il primo deve essere una retta che ha origine in (0,0),
il secondo una parabola con origine in (0,0).
La resistenza è R = VI (y = mx + q)
l’equazione della retta.
In questo caso q è uguale a 0 in quanto indica il punto di intersezione con l’asse
delle ascisse.
L’equazione della parabola è y = ax2 che è uguale a P = Ri2
Dove:
R = resistenza
i= intensità.
V
I
P
I