Partitura P Di Fabrizio Falco : La recensione di
UnfoldingRoma
02/04/2015
In scena dal 31/03/2015 al Teatro dell’Orologio in Roma, Partitura P. scritto e interpretato dal ventisettenne siciliano Fabrizio
Falco, che confermando le doti riconosciute dal premio Mastroianni, sceglie un Pirandello su tre atti dedicati ognuno a ben note
ma pur sempre attualissime novelle. Un percorso letterario difficile, quello pirandelliano, che il giovane attore ricostruisce su un
palco prevalentemente buio ma pieno di sorprese. Un inizio ansiogeno per il primo personaggio, caustica e melanconica la novella
centrale, veloce come il treno che ha fischiato quella in chiusura.
Una passione, quella per Pirandello, che trova le sue radici nella direzione artistica del maestro Luca Ronconi, passando per
l’audioletture di diverse novelle e giunge ora alla sperimentazione di monologhi teatrali.
"La morte addosso", "Una giornata" e "Il treno ha fischiato" le tre novelle scelte nel rispetto dei relativi testi per mettere in
scena la lanterninosofia dell'autore: “Assaporare la vita che ingorda di sé stessa non si lascia assaporare”.
La condizione umana nell’arte di Pirandello che sulla carta rimane un po’ afona ma nella rappresentazione di Falco dà una novità
forse senza precedenti: la musicalità che pur agevolata dai bravi fonici trova massima espressione nel ritmo della voce
dell’attore, in un andirivieni che ricorda Bach in musica e Escher in arte.
La musicalità è dunque l’ingrediente principe che ha determinato l’ottimo accoglimento dal pubblico in un lungo applauso,
nonostante la garanzia data dalla attualità dei testi scelti.
Per la prima volta anche senza aver letto l’opera originaria si può assistere ad un monologo intenso e a tratti vivace: chiudendo gli
occhi si può quasi arrivare ad ascoltare la voce del maestro di Girgenti.
Esemplare interpretazione: assolutamente da vedere.