Teoria del campo cristallino Il valore di Do ha effetti su: • Colore • Proprietà magnetiche • Proprietà strutturali • Proprietà energetiche Complessi ad alto e basso spin Complessi ad alto e basso spin Complessi ad alto e basso spin Complessi ad alto e basso spin Alto spin: l’energia spesa per accoppiare gli elettroni (P) è maggiore della separazione energetica tra gli orbitali (Do) Complessi ad alto e basso spin Basso spin: l’energia spesa per accoppiare gli elettroni (P) è minore della separazione energetica tra gli orbitali (Do) Complessi ad alto e basso spin Alto spin: l’energia spesa per accoppiare gli elettroni (P) è maggiore della separazione energetica tra gli orbitali (Do) Complessi ad alto e basso spin Basso spin: l’energia spesa per accoppiare gli elettroni (P) è minore della separazione energetica tra gli orbitali (Do) Complessi ad alto e basso spin I complessi tetraedrici sono sempre ad alto spin!!! Complessi ad alto e basso spin Qualunque sia la configurazione elettronica, la disuguaglianza tra Do e P è sempre il fattore discriminante ai fini dell'energia • Per Do < P : è sempre più stabile la configurazione ad alto spin • Per Do > P : è sempre più stabile la configurazione a basso spin Complessi ad alto e basso spin d4 d5 d6 P (kJ/mol) Cr2+ 284.3 6 H2O 168.2 Alto spin Mn3+ 338.8 6 H2O 254.1 Alto spin Mn2+ 308.5 6 H2O 94.4 Alto spin Fe3+ 363.0 6 H2O 165.8 Alto spin Fe2+ 213.0 6 H2O 125.8 Alto spin 6 CN– 399.3 Basso spin 6 F– 157.3 Alto spin 6 NH3 278.3 Basso spin 6 H2O 112.5 Alto spin Co3+ d7 Do (kJ/mol) Ione Co2+ 254.1 272.2 Stato di spin Complessi ad alto e basso spin • F– è un legante debole • CN– è un legante forte Energia Alto e basso spin [FeF6]3– P > Do • F– è un legante debole • CN– è un legante forte [Fe(CN)6]3– P < Do Un esempio di riempimento Fe2+, d6 Un esempio di riempimento Fe2+, d6 Un esempio di riempimento Distribuzione degli elettroni Un esempio biologico…l’emoglobina Ioni metallici con carica 2+ Il raggio ionico del Fe2+ diminuisce passando da una situazione a alto ad una a basso spin!!! Un esempio biologico…l’emoglobina Un esempio biologico…l’emoglobina Un esempio biologico…l’emoglobina I momenti magnetici • Il momento magnetico si misura con la bilancia di Gouy, dotata di un elettromagnete • La bilancia si calibra con una sostanza avente suscettività magnetica M nota (Hg[Co(NCS)4]) • Il campione si pesa in assenza e in presenza di un campo magnetico • Dalla differenza si ricava il valore di M del complesso in esame I momenti magnetici M Nμ 2 ΧM H 3 kT • M = Suscettività magnetica • M = magnetizzazione • N = numero di Avogadro • m = momento magnetico • k = costante di Boltzmann • T = temperatura (K) I momenti magnetici Sostanze diamagnetiche Sostanze paramagnetiche • M < 0 • M > 0 • M indipendente da H • M indipendente da H • M indipendente da T • M 1/T • M ~ 10–6 • M ~ 10–3 - 10–5 • Origine: carica elettrica • Origine: presenza di elettroni spaiati Sostanze ferromagnetiche Sostanze antiferromagnetiche • M > 0 • M > 0 • M dipendente da H • M dipendente da H • Comportamento ferromagnetico sotto TC (temperatura di Curie) e paramagnetico sopra TC • Comportamento antiferromagnetico sotto TN (temperatura di Néel) e paramagnetico sopra TN • M ~ 103 - 104 • M ~ 10–1 - 10–2 • Origine: interazioni tra momenti magnetici atomici (costante di scambio J > 0) • Origine: interazioni tra momenti magnetici atomici (costante di scambio J < 0) I momenti magnetici I momenti magnetici I momenti magnetici Sostanze ferromagnetiche I momenti magnetici Sostanze antiferromagnetiche I momenti magnetici Sostanze antiferromagnetiche I momenti magnetici Sostanze diamagnetiche • • Subiscono una piccolissima repulsione da parte di un campo magnetico esterno Pesano poco di meno che in assenza di campo magnetico Sostanze paramagnetiche • Subiscono un’attrazione da parte di un campo magnetico esterno • Pesano di più che in assenza di campo magnetico I momenti magnetici Momento magnetico dovuto allo momento angolare di spin elettronico S μ g eβS μ g e S(S 1) β μ g e S(S 1) β 2 2 2 Momento magnetico dovuto al momento angolare orbitale L μ βL μ L(L 1) β 2 2 μ L(L 1) β Momento magnetico totale μ g e S(S 1) L(L 1) β 2 2 2 μ g e S(S 1) L(L 1) β 4 S(S 1) β 2 In molti complessi metallici delle serie di transizione il contributo del momento angolare orbitale è rimosso (L ~ 0) Perché il campo cristallino “congela” il valore di L? Se due autofunzioni di Lz sono degeneri: A e im A e im Se un’autofunzione di Lz non è degenere deve essere reale (ML e la funzione |0> devono essere reali): Lˆz M L Se | > è reale deve rispettare la condizione di hermicità: Lˆz Lˆz * * Se | > è reale: Lˆz Lˆz Ma Lz vale: Cioè Lˆ z i x y x y Lˆz e: Lˆz , da cui * Lˆ z Lˆ z ML Perciò, ML = 0, L = 0! ML M L M L Da ricordare…. Lˆ2 Sˆ 2 2 L( L 1) Lˆ2 L( L 1) S ( S 1) Sˆ 2 S ( S 1) 2 In unità di ħ Lˆz M L Lˆz M L Sˆz M S Sˆz M S I momenti magnetici Nμ 2 ΧM 3 kT • M = Suscettività magnetica • N = numero di Avogadro • k = costante di Boltzmann • T = temperatura (K) • m = momento magnetico • n = numero di elettroni spaiati μ 3 kT/N Χ M μ 4 S(S 1) β 4 n/2 (n/2 1) β n (n 2) β I momenti magnetici Conf. n S mS () moss () VO2+, Ti3+ d1 1 1/2 1.73 1.7-1.8 Cu2+ d9 1 1/2 1.73 1.7-2.1 Ti2+, V3+ d2 2 1 2.84 2.8-3.1 Ni2+, Cu+ d8 2 1 2.84 2.9-3.9 Cr3+ d3 3 3/2 3.87 3.7-3.9 Co2+ d7 3 3/2 3.87 4.1-5.2 Mn3+ d4 4 2 4.90 4.8-4.9 Fe2+, Co3+ d6 4 2 4.90 5.0-5.4 Mn2+, Fe3+ d5 5 5/2 5.92 5.9-6.0 Ione I momenti magnetici Le transizioni alto-basso spin S N S R S N R S S CH3O S Complessi di Fe3+ (3d5) con leganti con donatori allo S Le transizioni alto-basso spin Un altro esempio di transizione di spin è il complesso del Fe2+ (3d6) con due leganti difenilterpiridile, che è a basso spin (S = 0) al di sotto dei 300 K e a alto spin (S = 2) al di sopra dei 323 K I complessi a alto spin sono favoriti da basse pressioni e alte temperature Effetti strutturali Raggi ionici relativi di ioni bivalenti della I serie di transizione, in complessi ottaedrici I punti per Cr2+ e Cu2+ sono solo approssimati perché è difficile ottenere complessi ottaedrici per questi ioni (effetto Jahn-Teller) • A partire da Ca2+ (t2g0 eg0) fino a Zn2+ (t2g6 eg4), la diminuzione regolare attesa per il raggio ionico si osserva solo per il Mn2+ (t2g3 eg2) (in questi tre casi la distribuzione della densità elettronica è sferica perché tutti gli orbitali d o non sono occupati o sono egualmente occupati) • I raggi di tutti gli altri ioni sono più piccoli rispetto al valore atteso (linea bianca). Ciò è dovuto al fatto che in questi ioni gli elettroni negli orbitali d non sono distribuiti uniformemente, ovvero sfericamente Effetti strutturali (teorema di Jahn-Teller) H. Jahn and E. Teller, Stability of Polyatomic Molecules in Degenerate Electronic States. I. Orbital Degeneracy, Proc. R. Soc. London 1937, A161, 220-235 • Una molecola non lineare in uno stato elettronicamente degenere non è stabile e subisce una distorsione che ne riduce la simmetria, rimuove la degenerazione e abbassa l’energia Effetti strutturali (teorema di Jahn-Teller) Effetti strutturali (teorema di Jahn-Teller) La elongazione dei legami assiali Cu-X’ in complessi esacoordinati di Cu2+ con alogenuri è un esempio di effetto Jahn-Teller Dati strutturali dei complessi esacoordinati di Cu2+ con alogenuri (distanze di legame in Å) Effetti strutturali (teorema di Jahn-Teller) Configurazione d1 dz2 dx2 -y2 dx2 -y2 dx2 -y2 1/2 dz2 dz2 1/2 dx2 -y2 dxz dxy dyz 2/3 2/3 2/3 dxy dxz dyz Ione libero Ottaedro Ottaedro elongato Guadagno energetico: 2/3 1/2 dxz dyz dxy dxz dxy dyz 1/2 dz2 Ione libero Ottaedro Ottaedro compresso Guadagno energetico: 22/3 2/3 Effetti strutturali (teorema di Jahn-Teller) Configurazione d2 dz2 dx2 -y2 dx2 -y2 dx2 -y2 1/2 dz2 dz2 1/2 dx2 -y2 dxz dxy dyz 2/3 2/3 2/3 dxy dxz dyz Ione libero Ottaedro Ottaedro elongato Guadagno energetico: 22/3 1/2 dxz dyz dxy dxz dxy dyz 1/2 dz2 Ione libero Ottaedro Ottaedro compresso Guadagno energetico: 2/3 2/3 Effetti strutturali (teorema di Jahn-Teller) Configurazione d4 dz2 dx2 -y2 dx2 -y2 dx2 -y2 1/2 dz2 dz2 1/2 dx2 -y2 dxz dxy dyz 2/3 2/3 2/3 dxy dxz dyz Ione libero Ottaedro Ottaedro elongato Guadagno energetico: 1/2 1/2 dxz dyz dxy dxz dxy dyz 1/2 dz2 Ione libero Ottaedro Ottaedro compresso Guadagno energetico: 1/2 2/3 Effetti strutturali (teorema di Jahn-Teller) Forma Mn-Oeq (Å) Mn-Oax (Å) Distorsione 1.944 / 1.988 2.012 Ortorombica 1.932 / 1.938 2.111 Ottaedrica elongata 2.005 / 2.040 1.916 Ortorombica 2.024 / 2.022 1.939 Ottaedrica compressa 1.965 / 1.980 2.033 Ottaedrica elongata 2.001 / 2.014 1.972 Ottaedrica compressa 1.916 / 1.980 2.109 Ortorombica 1.920 / 1.983 2.086 Ortorombica [MnIII(acac)3] Effetti strutturali (teorema di Jahn-Teller) • t2g6 eg3: Cu2+ (elongazione, compressione) • t2g3 eg (alto-spin): Cr2+, Mn3+ (elongazione, compressione) • t2g6 eg (basso-spin): Co2+, Ni3+ (elongazione, compressione) • t2g1: Ti3+ (compressione) Dato che in complesso ottaedrico solo gli orbitali eg puntano verso i leganti l’effetto è particolarmente evidente per le configurazioni d4 (alto-spin), d7 (bassospin) e d9 Per le configurazioni d1, d2, d4 (basso-spin) e d5 (basso-spin), la distorsione è difficilmente misurabile Effetti energetici (CFSE o LFSE) L’energia di stabilizzazione dovuto al campo cristallino o al campo dei leganti è indicata con CFSE energia o LFSE (la versione della teoria del campo cristallino basata sugli orbitali molecolari) Numero di elettroni d 0, 5, 10 CFSE ottaedrica CFSE tetraedrica Differenza ottaed. - tetraed. 0 0 0 1, 6 -(2/5) DO -(3/5) Dt -(6/45) DO 2, 7 -(4/5) DO -(6/5) Dt -(12/45) DO 3, 8 -(6/5) DO -(4/5) Dt -(38/45) DO 4, 9 -(3/5) DO -(2/5) Dt -(19/45) DO Effetti energetici (CFSE o LFSE) -0.4 -0.8 -1.2 -0.6 -0.4 -0.8 -1.2 -0.6 -1.6 + P -2.0 + 2P -2.4 + 2P -1.8 + P Effetti energetici (CFSE o LFSE) CFSE (LFSE) per configurazione d6 0.60 Do CFSE = 4 × -0.4 Do + 2 × 0.6 Do = -0.4 Do -0.40 Do 0.60 Do -0.40 Do CFSE = 6 × -0.4 Do + 2 P = -2.4 Do + 2 P Effetti energetici (CFSE o LFSE) • In azzurro: ottaedro • In rosso: tetraedro Effetti energetici Entalpia di idratazione per la reazione: M2+ + 6H2O M(H2O)62+ d1 d2 d3 d4 d5 d6 d7 d8 d9 d10 Effetti strutturali/energetici (serie di Irving-Williams) L’aumento della stabilità termodinamica dei complessi formati da ioni M2+, illustrato dalla serie di Irving-Williams, segue la CFSE (LFSE) e la diminuzione delle dimensioni del raggio ionico (il metallo diventa più acido e attrae di più la coppia di elettroni del legante) Lo ione Cu2+ fa eccezione perché presenta distorsione Jahn-Teller d0 d0 d0 d0 d5 d6 d7 d8 d9 d10 Geometrie preferite per i complessi metallici 1. Cr3+, Co3+ b.s., Pt4+ b.s., Fe2+ b.s. (configurazione d3 e d6): ottaedrica 2. Ni2+, Pd2+, Pt2+, Au3+, Rh+, Ir+ (configurazione d8): ottaedrica e quadrato planare 3. VV, CrVI, MnVII, Mn2+ a.s., Fe3+ a.s., Cu+, Ag+, Au+, Zn2+, Cd2+, Hg2+ (configurazione d0, d5 e d10, ioni sferici): ottaedrica ~ tetraedrica; con numero di coordinazione 6 ottaedrica, con numero di coordinazione 4 tetraedrica ma non quadrato planare 4. Ti3+, V3+, Fe2+ a.s., Co2+ a.s. (configurazione d1, d2, d6, e d7): ottaedrica tetraedrica 5. Mn3+ b.s., Mn2+ b.s., Fe3+ b.s., Co2+ b.s. (configurazione d4, d5 e d7): ottaedrica >> tetraedrica 6. I complessi [MX4]2–, con X alogeno, sono generalmente tetraedrici per la prima serie di transizione Geometrie preferite per i complessi metallici 1. Cr3+, Co3+ b.s., Pt4+ b.s., Fe2+ b.s. (configurazione d3 e d6): ottaedrica Il semiriempimento o il riempimento totale degli orbitali t2g producono un’extra-stabilizzazione energetica Geometrie preferite per i complessi metallici 2. Ni2+, Pd2+, Pt2+, Au3+, Rh+, Ir+ (configurazione d8): ottaedrica e quadrato planare CFSE = -1.20 Do 0.60 Do • Consideriamo P costante (P ~ 200 kJ/mol) • Per [Ni(NH3)x]2+ Do è 132 kJ/mol: la CFSE è 158 kJ/mol per un complesso ottaedrico {(6 × -0.4 Do) + (2 × 0.6 Do)} e 122 kJ/mol per uno planare quadrato {(4 × -0.51 Do) + (2 × -0.43 Do) + (2 × 0.23 Do + P)} = -2.44 Do + P} -0.40 Do 1.23 Do CFSE = -2.44 Do + P • Consideriamo P costante (P ~ 200 kJ/mol) • Per [Pt(NH3)x]2+ Do è 359 kJ/mol: la CFSE è 431 kJ/mol per un complesso ottaedrico e 676 kJ/mol per uno planare quadrato 0.23 Do -0.43 Do -0.51 Do Solo con leganti molto forti (cioè quelli che danno un valore di Do molto alto) sono possibili complessi quadrato planari con il Ni2+! Geometrie preferite per i complessi metallici 3. VV, CrVI, MnVII, Mn2+ a.s., Fe3+ a.s., Cu+, Ag+, Au+, Zn2+, Cd2+, Hg2+ (configurazione d0, d5 e d10, ioni sferici): ottaedrica ~ tetraedrica; con numero di coordinazione 6 ottaedrica, con numero di coordinazione 4 tetraedrica ma non quadrato planare • In azzurro: ottaedro • In rosso: tetraedro • Per le configurazioni sferiche la CFSE (LFSE) e la differenza di CFSE (LFSE) tra geometria ottaedrica e tetraedrica è 0 • Dato che non si ha CFSE (LFSE), quando il numero di coordinazione è 4 si ottiene la geometria aspettato dalla teoria VSEPR (tetraedrica), cioè quella che assicura la massima distanza tra le coppie di legame • Mn2+: [Mn(H2O)6]2+ (ott.) e [MnCl4]2 (tetr.) • Fe3+: [Fe(H2O)6]3+ (ott.) e [FeCl4] (tetr.) Geometrie preferite per i complessi metallici 4. Ti3+, V3+, Fe2+ a.s., Co2+ a.s. (configurazione d1, d2, d6, e d7): ottaedrica tetraedrica Per le configurazioni d1, d2, d6, e d7 ad alto spin, è minima la differenza di CFSE (LFSE) tra geometria ottaedrica e tetraedrica Co2+: [Co(H2O)6]2+ (ott.) e [CoCl4]2 (tetr.) • In azzurro: ottaedro • In rosso: tetraedro L’OSPE (octahedral site preference energy) indica qual è la preferenza per la geometria ottaedrica rispetto alla tetraedrica per le differenti configurazioni elettroniche 0.60 Do 0.18 Do -0.27 Do -0.40 Do CFSE = 4 × -0.4 Do + 2 × 0.6 Do = -0.4 Do CFSE = 3 × -0.27 Do + 3 × 0.18 Do = -0.27 Do Differenza ottaedro (a.s.) tetraedro: -0.13 Do 0.60 DDoo 0.60 0.18 Do -0.27 Do -0.40 DDoo -0.40 CFSE = 6 × -0.4 Do + 2 P = -2.4 Do + 2 P CFSE = 3 × -0.27 Do + 3 × 0.18 Do = -0.27 Do Differenza ottaedro (b.s.) tetraedro: -2.13 Do (trascurando P) Geometrie preferite per i complessi metallici 5. Mn3+ b.s., Mn2+ b.s., Fe3+ b.s., Co2+ b.s. (configurazione d4, d5 e d7): ottaedrica >> tetraedrica Geometrie preferite per i complessi metallici 6. I complessi [MX4]2–, con X alogeno, sono generalmente tetraedrici per la prima serie di transizione [TiIVX4], [VIVX4], [MnIIX4]2–, [FeIIIX4]2–, [CoIIX4]2–, [NiIIX4]2–, [CuIX4]2– Questo dipende dal fatto che i quattro leganti X (dotati di quattro coppie elettroniche) tendono a disporsi alla massima distanza possibile per minimizzare le repulsioni elettrostatiche Pertanto, la geometria tetraedrica è preferita su quella quadrato planare (numero di coordinazione 4) e su quella ottaedrica (numero di coordinazione 6, che comporterebbe sei leganti X attorno al metallo con angoli di 90° invece che 109°) Per la seconda e terza serie di transizione, le maggiori distanze MX permettono anche la geometria quadrato planare e quella ottaedrica