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COS’ E’ LA LOGOPEDIA
La logopedia (dalle parole greche logos "discorso" e paideia "educazione") è una
branca della medicina che si occupa di patologie della voce, neurologiche, del
linguaggio e della comunicazione.
Il Logopedista , con laurea triennale e corsi periodici annuali obbligatori, educa
all’uso della parola e del discorso e provvede, con terapia specifica, a potenziare il
sistema linguistico in caso di particolari deficit in età evolutiva, adulta e geriatrica.
CATALOGO NOSOLOGICO

Disturbi della voce
DISFONIA: disturbo della voce parlata per cause organiche (disfonia organica data dalla presenza di noduli,
polipi, edema di Reinke, sulcus, laringectomia totale o ricostruttiva ecc..) o funzionali (disfonia disfunzionale
data da malmenage o surmenage vocale caratterizzata da quadro laringoscopico pressoché indenne)
DISODIA: disturbo della voce cantata
Disturbi della pronuncia da cause organiche del vocal tract

Disturbi organici e funzionali della deglutizione
DEGLUTIZIONE ATIPICA in quadro di SQUILIBRIO MUSCOLARE OROFACCIALE: persistenza della deglutizione
tipica della fase infantile in presenza o meno di malocclusioni dentarie
DISFAGIA: alterazione di una o più fasi della deglutizione in soggetti con oligofrenie, palatoschisi, turbe
neurologiche, meccaniche postoperatorie.
DEGLUTIZIONE ATIPICA in quadro di SQUILIBRIO MUSCOLARE OROFACCIALE: persistenza della deglutizione
tipica della fase infantile in presenza o meno di malocclusioni dentarie
DISFAGIA: alterazione di una o più fasi della deglutizione in soggetti con oligofrenie, palatoschisi, turbe
neurologiche, meccaniche postoperatorie.

Disturbi della fluenza
BALBUZIE: alterazione del flusso verbale fonoarticolatorio
TACHILALIA: aumento della velocità articolatoria
BRADILALIA: riduzione della velocità articolatori

Disturbi centrali della motricità dell’apparato fonoarticolatorio
DISARTRIA: disturbo del linguaggio conseguente ad alterazioni del controllo muscolare dell’apparato
pneumofonoarticolatorio.
ANARTRIA: assenza di movimenti articolatori nella produzione del linguaggio

Disturbi comunicativi da lesione sensoriale con preminenza per la SORDITA’ (pre, para e
postlinguale) e atti inerenti il loro emendamento (protesizzazione acustica, impianti cocleari)

Ritardi o Disturbi Specifici di Linguaggio: difficoltà di comprensione, produzione e/o uso del
linguaggio in una o più componenti linguistiche (disturbo fonologico, disprassia articolato ria,
dispercezione uditiva e visiva, disturbi semantici, morfo-sintattici, pragmatici)

Disturbi degli apprendimenti curricolari e non

DISLESSIA: disturbo della capacità di lettura

DISORTOGRAFIA: disturbo specifico della scrittura che non rispetta le regole di trasformazione del
linguaggio parlato in linguaggio scritto

DISGRAFIA: disturbo specifico della scrittura nella riproduzione grafica di segni alfabetici e
numerici.

DISCALCULIA: disturbo di calcolo automatico, numerazione progressiva, di procedure aritmetiche.

Disturbi comunicativi con alterazioni della relazione dualistica (sindromici e non)

Disturbi oligofrenici da “insufficienza mentale” e/o da demenza (Sindrome di Down, Alzaimer ecc)

Disturbi delle funzioni corticali superiori con specifica attenzione alla codifica e decodifica
AFASIA: disturbo causato da lesioni delle strutture cerebrali implicate nei processi di elaborazione
del linguaggio. La causa può essere vascolare (ictus), traumatica, neoplastica o degenerativa.
AMNESIA: perdita della capacità di fissare i ricordi relativi ad eventi e periodi di tempo precedenti
(amnesia retrograda) e/o successivi (amnesia anterograda) ad una lesione o ad un evento
traumatico
APRASSIA: incapacità di eseguire movimenti su richiesta
DISPRASSIA: mancata realizzazione di schemi motori autonomi o su richiesta verbale (aprassia
verbale, motoria, visiva, uditiva ecc…)
AGNOSIA: difficoltà nel riconoscimento di stimoli non verbali
EMINATTENZIONE O NEGLECT: mancanza di consapevolezza o di attenzione per un lato del corpo o
dello spazio o degli eventi che si verificano da quel lato, solitamente a sinistra.
Dopo una accurata anamnesi ed un colloquio conoscitivo con i parenti
dell’assistito, si effettua valutazione con test specifici in modo tale da poter fare al
meglio un piano d’intervento mirato e adeguato al singolo soggetto.
Per informazioni chiedere in segreteria della
dott.ssa Roberta Distante
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