TERAPIA INDIVIDUALE DISTURBI PSICOSOMATICI “E’ più di un mese che mi cadono ciocche di capelli, mi vergogno quando vado nei diversi posti, lascio sempre una traccia….mi guardo allo specchio tutti i giorni per capire se stanno diminuendo, se si vedono delle chiazze…internet dice che per ogni capello caduto ne ricrescono degli altri…” Gli stretti collegamenti tra pelle, cervello e mente è da anni studiata. Si parla di psoriasi, dermatiti atopiche, alopecia, acne. La causa dove nasce dalla pelle o dalla mente? Capire da dove parte non è importante ma quello che conta è considerare il fatto che una vulnerabilità individuale, specifici eventi e situazioni di vita, possono causare uno stato di stress particolarmente acuto o prolungato. Questo ultimo attraverso una complessa rete neuroendocrina induce un danno alla salute dei tessuti cutanei. Tutto ciò influisce sulla qualità della vita, la difficoltà di gestire una malattia visibile a tutti, la paura di essere stigmatizzati, la sofferenza emotiva. Nei disturbi psicosomatici rientrano anche delle patologie a carico del SISTEMA RESPIRATORIO, DELL’APPARATO GASTROINTESTINALE, DEL SISTEMA ENDOCRINO E IMMUNITARIO. DISTURBI DI PERSONALITA’ La personalità è lo stile personale di un soggetto, il risultato di una serie di operazioni mentali che l’individuo elabora nel corso della sua esistenza. La persona costruire una immagine di sé (chi sono, cosa faccio, cosa voglio), da significato alle cose che gli accadono, agisce, si relaziona con gli altri, trova soluzioni ai problemi. Ogni persona definisce il suo stile, si auto-organizza per il suo adattamento e la sua evoluzione. Il modo in cui si costruisce la personalità è un discorso molto complesso che andrebbe ricercato nell’infanzia e nelle prime relazioni con le figure di riferimento. Si parla di DISTURBI DI PERSONALITA’ nel momento in cui una persona adulta (dai 18 anni in su) non riesce a fare questo, ma è strutturata (stabilità del tempo) con un modo di pensare rigido, inflessibile, che comporta un disagio in molte aree che la circondano (affetti, lavoro, scuola, famiglia, amici, ecc), impedendogli così di agire in maniera efficace nel mondo. Come se la persona rimanesse imbrigliata in una serie di significati, di percezioni che non gli permettono né di stare bene con sé stessa, né con gli altri. Il tutto con una grande sofferenza personale. Tra i disturbi: DISTURBO EVITANTE quando la persona manifesta una inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza e di eccessiva sensibilità ai giudizi negativi. Ha paura di sentirsi inadeguata e in imbarazzo, prova paura e vergogna. Ciò comporta che la persona evita di parlare in pubblico, di fare confidenze, così come trovarsi al centro dell’attenzione o avere dei rapporti stretti. DISTURBO DIPENDENTE quando la persona ha un bisogno eccessivo di assistenza che conduce ad un comportamento sottomesso per paura di essere abbandonata. E’ chiusa, schiva e si sente indifesa. DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO DI PERSONALITA’ la caratteristica principale è il perfezionismo, l’inflessibilità e un senso del dovere molto radicato. La persona è molto esigente verso se stessa e verso gli altri, è sempre preoccupata di fare la cosa giusta al momento giusto, molto scrupolosa. E’ intransigente e moralista fino al punto di essere insensibile verso di se e verso gli altri. Molto controllata nella manifestazione degli affetti e con difficoltà riesce a rilassarsi. DISTURBO PARANOIDE quando la persona tendenzialmente è sospettosa e diffidente nei confronti degli altri. Teme di essere derisa dall’esterno per cui si focalizza sull’ipotesi che il gesto di una persona che ha incontrato, oppure di colleghi, sia segno di sberleffo nei suoi confronti. Avendo una eccessiva fiducia nella propria convinzione tenderà a cercare prove che gli confermino la sua opinione. DISTURBO NARCISISTA ha come stato desiderato quello grandiso, in cui si percepisce forte, superiore, distante, onnipotente, inattaccabile. Non accede alle emozioni di paura, fragilità. Se percepisce che l’altro non conferma la propria immagine si sentirà sfidato, minacciato nel suo valore. DISTURBO BORDERLINE la caratteristica principale è la variabilità, l’instabilità: nell’immagine che la persona ha di sé, nelle relazioni affettive e sociali e nell’umore. La persona oscilla tra momenti in cui ha una buona immagine di se, ad altri in cui ha una visione nettamente opposta; momenti in cui si sente competente, ad altri in cui si sente vulnerabile; momenti in cui idealizza l’altro ad altri in cui lo svaluta. Il quadro clinico che cambia rapidamente è aggravato da una marcata impulsività (cibo, sostanze psicotrope, furti, gesti autolesionistici, suicidio, ecc) e da una instabilità emotiva e da sentimenti cronici di vuoto. DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE ANORESSIA (mancanza di appetito), BULIMIA ( fame da bue), OBESITA’ (grasso, grosso, paffuto) sono patologie diverse tra di loro che hanno cause diverse e vanno affrontate con trattamenti terapeutici diversi. Sono disturbi che sebbene in passato erano più diffusi tra le donne, ora si osservano anche tra gli uomini. Si manifestano durante l’adolescenza ma i prodromi si rintracciano nell’età puberale se non prima. Una cosa in comune tra le 3 patologie è l’analoga difficoltà che hanno queste persone a percepire e mentalizzare la dimensione dell’immagine corporea con degli effetti sull’autostima. Tutte e 3 le patologie comportano delle grosse conseguenze sul piano fisico. In genere l’intervento psicologico viene dopo una presa in carico medica (nutrizionista, dietologo, medico di base, psichiatra, endocrinologo, ginecologo). Può anche essere il contrario ma l’intervento efficace per queste patologie è quello di equipe. LA SINTOMATOLOGIA PSICOTICA Anche le patologie psicotiche hanno una loro classificazione in base alla sintomatologia predominante. I sintomi che ritroviamo si dividono in SINTOMI POSITIVI (allucinazioni, deliri, alterazione del comportamento) e SINTOMI NEGATIVI (appiattimento emotivo, ritiro dalle relazioni sociali, apatia, incapacità di provare interesse e piacere, disorganizzazione del pensiero e dell’eloquio). E’ molto difficile che un paziente con questi sintomi chieda aiuto, in genere sono i familiari che si accorgono di comportamenti strani e si rivolgono allo specialista.