Linguaggio
Facoltà umana di straordinaria complessità
Si sviluppa in
tempi brevi
Non necessita di insegnamento esplicito
Linguaggio
Meccanismi specifici, geneticamente predeterminati
in grado di processare set di informazioni,
distinti da quelli che
garantiscono lo sviluppo
motorio e cognitivo,
Fonologia e morfosintassi
= cuore del linguaggio
governate da un sistema di regole che prescinde dal
significato
Semantica e narrazione: vincolate al significato e
necessitano di essere interfacciate
cognitività
con la
CLASSIFICAZIONE dei disturbi di linguaggio
L I N G U A G G I O
COMPRENSIONE
PRODUZIONE
DISTURBO MISTO
DISTURBO MORFOSINTATTICO
DISTURBO LESSICALE
DISTURBO
FONOLOGICO
Perché un bambino non
parla?
Funzioni correlate:

Abilità senso-percettive

Abilità prassico-motorie

Abilità cognitive

Aspetti affettivo-relazionali

Capacità attentive e mnesiche
???
Terapisti di provata esperienza talora
non sanno spiegare perchè utilizzano
una determinata
strategia riabilitativa.
Se io lavoro con un bambino per fargli
fare alcune cose ho l’obiettivo di
reimpostare una capacità carente.
Il quesito è proprio questo: qual
questa capacità?
è
Disturbo del linguaggio
In presenza di disturbo del linguaggio è necessario
comprendere esattamente quale
o quali
sottocomponenti funzionali sono
danneggiate per poter impostare un trattamento
quanto più mirato possibile
PROGRAMMI RIABILITATIVI
Programmi riabilitativi più simili a progetti
di
tortura che a strategie di riorganizzazione di una
funzione
Sproporzione tra impegno richiesto
e risultato ottenuto
Sindrome dell’X-fragile
Estrema variabilità interindividuale:
Cognitività
Linguaggio
Apprendimento
Motricità fine e grossolana
Attenzione
Memoria
Relazione
Progetto Riabilitativo Individuale
P.R.I.
Avere in comune una patologia(Xfragile) non significa avere profili
neuropsicologici uguali
Non si può impostare il P.R.I. in base alla patologia ma in
base al profilo neuropsicologico del bambino
Dobbiamo conoscere il nostro bambino e sapere
come funziona
Diagnosi clinica
E’ la prima tappa per arrivare a progettare un percorso
terapeutico: non è la semplice etichetta ma
funzionamento di un
determinato sistema
richiede la conoscenza del
necessita di strumenti
in esame
adatti a verificare la funzione
Inversione di prospettiva
Non basta usare i test e usare le tecniche riabilitative
(un metodo!) ma bisogna provare a chiedersi:
1. Quale funzione è compromessa
2. Come faccio a testare quella funzione
3. Come faccio a correggere quel tipo particolare di
difficoltà.
INTERNATIONAL CLASSIFICATION OF FUNCTIONING
DISABILITY AND HEALT
I.C.F.
Sposta l’attenzione da ciò che “manca” al bambino alle sue
abilità residue e alle opportunità di partecipazione sociale
STATO DI SALUTE
È il grado di adattamento di un individuo
all’ambiente in cui vive considerando il
rapporto tra disabilità e abilità presenti
Check list ICF
assegnazione di un punteggio da 0 a 4
alle varie aree che definiscono le componenti della salute:
FUNZIONI MENTALI
ATTENZIONE
MEMORIA
PERCEZIONE
GIOCO
APPRENDIMENTO
VITA FAMILIARE
ISTRUZIONE
Profilo funzionale
fissa gli obiettivi prioritari di un trattamento
è plurispecialistico in quanto richiede l’intervento di più professionisti
ecologico: considera il soggetto nella sua globalità e non solo in rapporto alle
singole abilità specifiche
monitorare i cambiamenti in modo dinamico
economico in termini di tempo: in fase di rivalutazione, possono essere
permette di
considerate solo le abilità già risultate deficitarie nella prima valutazione
STRUMENTO COMPLETO PER:
• valutare il profilo di funzionamento della
persona e le sue reali capacità
• stabilire dei criteri di appropriatezza del setting
assistenziale
PROFILO FUNZIONALE
Percentili
26° percentile
= NORMALE
11°-25° percentile = RICHIESTA DI ATTENZIONE
10°-2,5° percentile = PATOLOGICO
< 2,5° percentile
= GRAVEMENTE PATOLOGICO
Come si costruisce un progetto riabilitativo?
si parte dal profilo funzionale, che rileva
ciò che il bambino sa o non sa fare
Si decidono le strategie al fine di stimolare le
funzioni carenti
Ruolo della genetica
Il bambino al momento della nascita possiede già un
repertorio di mattoni quindi deve apprendere a
selezionarli e combinarli.
Es.: Il neonato sostenuto per le ascelle sgambetta
come per camminare perché ha in sé dei pattern
motori fin dalla nascita
Ruolo dell’esperienza
Il fatto di avere alla nascita un repertorio completo
non ci dà la capacità immediata di costruire e
selezionare i programmi per le azioni
L’ESPERIENZA porta ad acquisire e stabilizzare dei
programmi che diventano degli automatismi
Fattore “tempo”
Violinisti di professione: ciò che li differenziava era
l'età d'inizio dello studio: alcuni avevano iniziato
intorno ai tre anni altri a sette otto anni.
RM funzionale facendo immaginare l’esecuzione di
un pezzo: i soggetti che avevano iniziato prima
avevano rappresentazione motoria più di
tre volte estesa rispetto quelli che avevano
cominciato dopo.
Ruolo della riabilitazione
forza le possibilità di riorganizzazione dei sistemi
neurofunzionali
ne accelera i tempi
riorganizza quello che c’è,
non quello che non c’è
A patto che:
Sia mirata
Sia attuata nei tempi
utili
equipe multidisciplinare
Audiofoniatra
ORL
NPI
Neurologo
Servizio di Logopedia
Valutazione
Linguaggio
abilità percett.uditive
prassie oro-verbali
deglutizione
abilità curricolari
scolastiche
abilità segniche
counseling
Servizio di psicologia
Valutazione
cognitiva
neuropsicologica
affettivo-relazionale
comportamentale
dello spettro
Educatori specializzati
completano il profilo:
Comunicazione
Comportamento
Relazione
Autonomie
Stile di
apprendimento
Servizio di audiometria
Servizio di Audioprotesi
Audiometria protesica
Taratura protesi
Counseling
Laboratorio di
neurofisiopatologia
Potenziali evocati uditivi
EEG e video EEG
Polisonnografia
Studio dei disturbi del sonno
Visita neurologica ed inquadramento
Video fibroendoscopia vie aeree superiori
Polisonnografia notturna
Counseling
Servizio di Vestibologia
Studio vestibolare nelle patologie
dell’equilibrio in età evolutiva
Videonistagmografia
Centro Ausilii
Prescrizione e adattamento degli
ausilii nel campo della comunicazione
e dell’apprendimento
Servizio di consulenza
Servizio di Bioingegneria
Gestione dei sistemi informativi
Assistenza ai dispositivi
elettromedicali ed informatici
UNA VOLTA COMPLETATO L’ITER DIAGNOSTICO:
Viene elaborato il progetto
riabilitativo
individuale
Viene attuato il counseling
famiglia
logopedico alla
Viene assicurata una continuità terapeutica attraverso una
stretta integrazione con i servizi
territoriali (incontri, videoconferenze, teleriabilitazione)
Vengono attuate periodiche
rivalutazioni
Assistente sociale
Valuta le problematiche relative
all’assistenza alla
famiglia
fornisce una guida alla gestione
delle risorse
territoriali
supporta l’integrazione scolastica e le
procedure di certificazione
coordinamento fra Servizi,
favorisce il
promuovendo la continuità terapeutica
Servizi di Riabilitazione
Logopedia
Fisioterapia
T. neuropsicologica
T. Occupazionale
Neuropsicomotricità
Psicoterapia
Obiettivi della riabilitazione logopedica
promuovere la stimolazione delle seguenti
aree:
Comunicazione
Prassie orali e verbali
Linguaggio in comprensione e produzione ai vari livelli
Apprendimenti curricolari
Prestazionalità generale
Grazie per l’attenzione
[email protected]