Malasanità? Di moda il legale gratis

TRENTO
14 domenica 27 aprile 2008
IN TRIBUNALE
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Una ventina i trentini seguiti da uno studio di Padova legato all’Adoc
Malasanità? Di moda il legale gratis
Le cause contro i medici sono in aumento, la
disponibilità al dialogo tra camici bianchi e
pazienti sembra affievolirsi e comunque sembra venuto meno quel rapporto di fiducia che
prima era la base per una buona medicina. In
questo clima si è inserito un nuovo fenomeno. Quello degli studi legali che gratuitamente offrono ai cittadini che si ritengono torteggiati dalle strutture sanitarie la possibilità di
avere giustizia, o comunque di provare a far
sentire le loro ragioni. Ai pazienti spettano lo
spese vive di cancelleria e in caso di risarcimento allo studio va una percentuale di quanto incassato per l’errore medico o presunto
tale.
In questi mesi, anche sul nostro giornale, sono comparse alcune inserzioni pubblicitarie
di studi legali che offrivano consulenze gratuite in casi di malasanità. Anche l’Adoc si è
organizzata in tal senso e ancora nel novembre 2006 ha stipulato una convenzione con
lo studio Omega (Osservatorio medico-giuridico assicurativo) di Padova. Anche in questo caso i pazienti vengono difesi gratis, ovviamente se i legali ravvisano una qualche
forma di responsabilità medica.
«Il nostro obiettivo è usare lo strumento della conciliazione così come previsto dall’articolo 696 bis - spiega l’avvocato Matteo Miotto dello studio Omega di Padova. - Il problema è che questo strumento giuridico è stato
accolto da tutti i tribunali d’Italia a ha Trento c’è stato un giudice che l’ha respinto. E’
evidente che se la conciliazione fallisce poi
si arriva alle cause penali o civili» - prosegue
Mion.
Di fronte alla consulenza gratis per coloro
che vogliono ottenere un risarcimento per
presunti episodi di malasanità medici e anche qualche avvocato storcono il naso. «Perché il tutto viene vissuto in modo sbagliato puntualizza Mion - soprattutto dai medici che
non hanno l’esatta percezione delle richieste. Quando si parla di malasanità si parla di
attacco diretto ai medici ma una cosa sono
le cause penali e un’altra è il tentativo di conciliazione. Il problema è che dopo due anni
non siamo ancora riusciti a sederci con
l’Azienda sanitaria trentina al tavolo della
conciliazione. Dopo di ché è ovvio che le posizioni si inaspriscono. Il nostro studio, comunque, non fa mai azioni contro i singoli in
medici».
In pratica, ci tiene a sottolineare Mion che
con Vittorio Feltri sta scrivendo un libro sull’argomento, il problema sono le compagnie
assicurative che non vogliono risarcire mai
nulla. Che negano anche l’evidenza. «Sul trentino - aggiunge - abbiamo un caso di un paziente operato alla corda vocale sbagliata.
Anche in questo caso è stata negata l’evidenza dei fatti. C’è proprio una chiusura totale e
in Trentino questa è particolarmente forte».
l'Adige