La credibilità della fede, la credibilità della scienza …e Darwin Punti di vista diversi all’interno del mondo non credente: R. Dawkins e S. J. Gould Di Chiara Fracon Affrontare questo tema, già più volte trattato nel corso della storia, potrebbe portare il lettore, al di là del risultato finale dell’argomentazione, a focalizzare sulla possibilità dell’esistenza di un conflitto fra la ragione e la fede. Non è certo questo lo scopo della presente tesi e se si è scelto di ragionare su questi argomenti è esclusivamente per rispondere ad un’esigenza ben precisa: sostenere la dignità del credere di fronte a chi ritiene la fede una sorta di superstizione, a chi equipara l’esistenza di Dio a quella di fate, gnomi e folletti. Secondo alcuni autori infatti l’avere fede in Dio non solo è una fra le tante scelte personali che ciascuno può fare ma è una scelta totalmente assurda, non degna di un uomo maturo e dotato di intelletto. É comunque interessante notare come, pur restando all’interno del mondo non credente, vi siano modi diversi di approcciarsi al tema. C’è chi è teologicamente scettico e non praticante, eppure è aperto al dialogo sulla trascendenza, e c’è chi considera l’apertura alla trascendenza un infantilismo, quando non un male da contrastare con forza. Il rendere ragione della speranza che è in noi è quanto ci viene richiesto dalla stessa lettera di Pietro che, in un importante passaggio del capitolo 3 (1Pt 3,8-16), considerato la magna carta della teologia fondamentale, invita a testimoniare la fede, che è radicata nella risurrezione. É compito di ciascun cristiano dunque, in virtù del carattere sacerdotale derivante dal battesimo, annunciare al mondo questa “buona novella”; anche laddove tale annuncio non venga accolto, poiché certo non può essere imposto, è comunque importante mostrarne la credibilità. Per far ciò fondamentale è la testimonianza; in questa sede si vuole comunque, in riferimento alla “credibilità del credere”, spendere anche qualche parola. Il primo capitolo del presente lavoro intende inquadrare da un punto di vista storico le diverse modalità con cui l’uomo si è rapportato alla fede, il forte influsso che nel XVIII secolo ebbe la corrente illuministica, la nascita dell’ateismo e i primi scontri, alle volte anche forti e accesi, fra il cristianesimo e le scienze naturali. In particolare, fra questi scontri, si è approfondito il caso scoppiato a seguito della pubblicazione, nel 1859, dell’opera darwiniana L’origine delle specie indagando in particolare la posizione di Darwin e le reazioni del magistero, focalizzando infine sulle posizioni magisteriali attuali, inerenti l’evoluzionismo e l’origine dell’uomo. Nel secondo capitolo si sono analizzate le posizioni di due autori che non appartengono al mondo credente e che, basandosi anche sulla creazione del mondo e sull’evoluzionismo, in modi diversi hanno espresso il loro agnosticismo. In particolare di Richard Dawkins si è analizzata l’opera L’illusione di Dio, dove l’agnosticismo dell’autore tende con forza alla possibilità di evolversi, in un prossimo futuro, in un convinto ateismo. Di Stephen Jay Gould si è invece esaminato I pilastri del tempo, focalizzando in particolare sulla sua teoria dei magisteri non sovrapposti. Infine il terzo capitolo vuole essere luogo di riflessione: a partire dalle posizioni degli autori sopracitati si sottolinea come, all’interno del mondo non credente, sia possibile approcciarsi a questi temi in modi molto diversi. Si vuole inoltre dare una giustificazione, partendo da un approccio antropologico, alla religione, vista come uno dei modi possibili per mettere in atto la propria religiosità; infine, dopo aver sottolineato cosa si intenda, da un punto di vista credente, quando si parla di Dio creatore del mondo, si affronta il tema della credibilità della fede da un punto di vista teologico, appoggiandosi anche alle riflessioni di Karl Rahner. Le conclusioni, oltre a tirare le fila, vogliono fornire uno spunto inerente l’attualità dei temi trattati. Bibliografia essenziale N. BOBBIO, «Religione e religiosità», in MicroMega (2000) 2, pp.7-10. R. DAWKINS, L’illusione di Dio. Le ragioni per non credere, Mondadori, Milano 2007. A. DI CHIARA, Lo spazio della trascendenza. La prospettiva estetica ed etico-religiosa di Alberto Caracciolo, Il melangolo, Genova 2001. S. J. GOULD, I pilastri del tempo. Sulla presunta inconciliabilità tra scienza e fede, Il Saggiatore, Milano 2000. S. OTTO HORN, S. WIEDENHOFER (cur.), Creazione ed evoluzione. Un convegno con papa Benedetto XVI a Castel Gandolfo, EDB, Bologna 2007. K. RAHNER, Corso fondamentale sulla fede. Introduzione al concetto di cristianesimo, Paoline, Alba 1977. I. SANNA, Chiamati per nome. Antropologia teologica, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1994. A. TONIOLO, Cristianesimo e verità, Messaggero, Padova 2008.