Matematica e Statistica per Scienze Ambientali Derivate - Appunti E NRICO R OGORA1 1 Dipartimento di Matematica ”Sapienza”, Università di Roma Roma, Novembre 2013 E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Retta secante un grafico e rapporto incrementale Sia f una funzione e x0 un punto del suo dominio. Supponiamo che anche x0 + h appartenga al dominio di f per tutti i numeri h sufficientemente piccoli. La retta per i punti (x0 , f (x0 )) e (x0 + h, f (x0 + h)) è una secante il grafico di f . Il suo coefficiente angolare è f (x0 + h) − f (x0 ) ∆f = ∆x h detto anche rapporto incrementale della funzione tra i punti x0 e x0 + h. Il rapporto incrementale misura quanto rapidamente cresce la funzione nel passaggio da x0 a x0 + h rispetto all’incremento h. E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Rapporto incrementale 0.0 Rapporto incrementale -0.6 f(x) -0.4 -0.2 (x0+h,f(x0+h)) (x0+h,f(x0)) -1.0 -0.8 (x0,f(x0)) -1.0 -0.8 -0.6 -0.4 -0.2 x E NRICO R OGORA Matematica e Statistica 0.0 Derivata: limite del rapporto incrementale e coefficiente angolare della retta tangente Sia f una funzione e x0 un punto del suo dominio. Definiamo derivata della funzione in x0 il limite, se esiste, del rapporto incrementale f (x0 + h) − f (x0 ) h→0 h lim Indichiamo la derivata di f in x0 con il simbolo f 0 (x0 ) (notazione di df Newton) o con il simbolo dx (notazione di Leibniz), o ancora con Df . La derivata è il coefficiente angolare della retta tangente. Per illustrare questo fatto, possiamo vedere come ingrandendo sempre di più una funzione vicino ad un punto, questa funzione diviene presto indistinguibile da una retta, che rappresenta la nostra intuizione di retta tangente. Possiamo sperimentare questo fatto con il codice della slide successiva il cui output viene riportato nella slide ancora successiva. E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Codice per ingrandire un grafico nell’intorno di un punto par(mfrow=c(2,2)) curve(f(x),from=x0-3,to=x0+3) abline(v=c(x0-1,x0+1)) points(x0,f(x0)) curve(f(x),from=x0-1,to=x0+1) abline(v=c(x0-1,x0+1)) abline(v=c(x0-1/10,x0+1/10),col="red") points(x0,f(x0)) curve(f(x),from=x0-1/10,to=x0+1/10) abline(v=c(x0-1/10,x0+1/10),col="red") abline(v=c(x0-1/100,x0+1/100),col="blue") points(x0,f(x0)) curve(f(x),from=x0-1/100,to=x0+1/100) abline(v=c(x0-1/100,x0+1/100),col="blue") points(x0,f(x0)) E NRICO R OGORA Matematica e Statistica 0.8 f(x) 0.6 0.0 -1.0 0.4 -0.5 f(x) 0.5 1.0 1.0 Ingrandimento del grafico di una funzione vicino ad un punto -1 0 1 2 3 4 0.5 1.0 2.0 f(x) 0.9840 0.9855 0.995 0.985 0.975 0.965 f(x) 1.5 x 0.9870 x 1.30 1.35 1.40 1.45 1.50 x E NRICO R OGORA 1.390 1.395 1.400 x Matematica e Statistica 1.405 1.410 La derivata di una funzione quadratica e il vertice della parabola Il rapporto incrementale della funzione f (x) = ax 2 + bx + c nel punto x vale ∆f a((x + h)2 − x 2 ) + b(x + h − x) ha(2x + h) + bh = = = 2ax+h+b ∆x h h e quindi la derivata è ∆f df = lim = lim (2ax + b + h) = 2ax + b. h→0 ∆x h→0 dx È intuitivamente evidente che il vertice di una parabola con l’asse parallelo all’asse delle y è caratterizzato dal fatto che la retta tangente è parallela all’asse delle x. Questa intuizione è conformata dal fatto che la derivata prima 2ax + b si annulla per il punto di ascissa x = −b/2a che è appunto l’ascissa del vertice della parabola. Il fatto che la derivata si annulli nell’ascissa di un punto di massimo o di minimo è il teorema di Fermat che vedremo più avanti. E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Derivata numerica e grafico della derivata Possiamo visualizzare il grafico di una funzione e della sua derivata utilizzando il seguente codice. der=function(f,x,epsilon=0.000001){ return((f(x+epsilon)-f(x))/epsilon) } f=function(x)sin(x) a=0;b=2*pi;t=0.01; curve(f(x),from=a,to=b) xx=seq(a,b,t) df=der(f,xx) points(xx,df,t="l",col="red") E NRICO R OGORA Matematica e Statistica La derivata della funzione logaritmo Ricordiamo che con log x indichiamo il logaritmo in base e, loge x. Il rapporto incrementale della funzione f (x) = log x nel punto x vale ∆f ∆x log(x + h) − log x h = log(1 + xh ) h = = 1 log 1 + h x x h x Poiché log 1 + h x h x 1 log(1 + y) = lim log(1 + y ) y = y →0 y →0 y z 1 1 log lim (1 + y ) y = log lim 1 + = log e = 1 z→∞ y→0 z = lim abbiamo che ∆f 1 = h→0 ∆x x (log x)0 = lim E NRICO R OGORA Matematica e Statistica La derivata della funzione seno Ricordiamo le formule di prostaferesi. Sottraendo a sin(α + β) = sin α cos β + cos α sin β la relazione sin(α − β) = sin α cos β − cos α sin β otteniamo sin(α + β) − sin(α − β) = 2 cos α sin β e ponendo p = α + β e q = α − β e quindi α = sin p − sin q = 2 cos( p+q 2 eβ= p−q 2 abbiamo finalmente p+q p−q ) sin( ). 2 2 Utilizzando questa formula, il rapporto incrementale del seno si può esprimere come „ « sin(x + h) − sin(x) h sin h/2 = 2 cos(x + ) h 2 h da cui (sin x)0 = lim h→0 „ « sin(x + h) − sin(x) h sin h/2 = lim cos(x + ) · lim 2 = h→0 h 2 h→0 h „ « h sin w ponendo w = = cos(x) · lim = cos x · 1cos x w→0 w 2 E NRICO R OGORA Matematica e Statistica La derivata della funzione x n Utilizzando la formula per lo sviluppo delle potenze del binomio, il rapporto incrementale della funzione x n in x è xn + (x + h)n − x n = h e quindi, n 1 x n−1 h + n 2 x n−2 h2 + · · · + nn hn − x n = h n n−2 x + ··· nx n−1 + h 2 (x + h)n − x n = nx n−1 h→0 h (x n )0 = lim E NRICO R OGORA Matematica e Statistica f derivabile in x, implica f continua in x Sia f una funzione derivabile in x, e sia f 0 (x) = lim h→0 f (x + h) − f (x) h Abbiamo allora che lim f (x + h) − f (x) = lim f 0 (x) · h = 0 h→0 h→0 da cui lim f (x + h) = lim f (x) = f (x) h→0 h→0 e quindi f è continua in x. E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Proprietà della derivata 1 (f + g)0 (x) = f 0 (x) + g 0 (x) 2 (f · g)0 (x) = f 0 (x)g(x) + g 0 (x)f (x) 3 (f /g)0 (x) = (f (x)g 0 (x) − g(x)f 0 (x))/g(x)2 4 (g ◦ f )0 (x) = g 0 (f (x)) · f 0 (x) 5 (f −1 )0 (f (x)) = 1 f 0 (x) Derivate di ordine superiore 0 Si definisce induttivamente f (n) = f (n−1) . E NRICO R OGORA Matematica e Statistica (f · g)0 (x) = f 0 (x)g(x) + g 0 (x)f (x) Il rapporto incrementale di f · g in x è: (f (x + h) · g(x + h) − f (x) · g(x) (f · g)(x + h) − (f · g)(x) = = h h (f (x + h) · g(x + h)−f (x) · g(x + h)+f (x) · g(x + h) − f (x) · g(x) = h f (x + h) · g(x + h) − f (x) · g(x + h) f (x) · g(x + h) − f (x) · g(x) + = h h g(x + h) − g(x) f (x + h) − f (x) g(x + h) + f (x) h h Prendendo il limite del rapporto incrementale abbiamo quindi (f ·g)0 (x) = lim h→0 f (x + h) − f (x) g(x + h) − g(x) · lim g(x+h)+ lim · lim f (x) h→0 h→0 h→0 h h = f 0 (x) · g(x) + g 0 (x) · f (x) E NRICO R OGORA Matematica e Statistica (g ◦ f )0 (x) = g 0 (f (x)) · f 0 (x) Sia f una funzione derivabile in x e sia g una funzione derivabile in f (x). La funzione composta g ◦ f è derivabile in x e vale (g ◦ f )0 (x) = g 0 (f (x)) · f 0 (x). Argomento di plausibilità Il rapporto incrementale dela funzione composta è g(f (x + h)) − g(f (x)) g(f (x + h)) − g(f (x)) f (x + h) − f (x) = · h f (x + h) − f (x) h Ora, f (x + h) = f (x) + k con k(h) 7→ 0 quando h 7→ 0. Allora il limite del rapporto incrementale, per h che tende a zero è lim k →0 g(f (x) + k ) − g(f (x)) f (x + h) − f (x) · lim = g 0 (f (x)) · f 0 (x) h→0 k h Per esercizio, indicare i punti dove questo argomento di plausibilità deve essere modificato per ottenere una dimostrazione soddisfacente di questo risultato. E NRICO R OGORA Matematica e Statistica (f −1 )0 (f (x)) = 1/f 0 (x) ovvero (f −1 )0 (y) = 1/f 0 (f −1 y) Teorema Se f ha derivata non nulla nel punto x0 , la funzione inversa φ(y ) è derivabile nel punto y0 = f (x0 ) e vale φ0 (y0 ) = 1 f 0 (x0 ) Dimostrazione Siano ∆x = φ(y0 + ∆y ) − φ(y0 ) e ∆y = f (x0 + ∆x) − f (x0 ). Essendo entrambe le quantità diverse da zero per valori abbastanza piccoli degli incrementi, 1 ∆x = ∆y ∆y ∆x Inoltre, ∆x e ∆y tendono simultaneamente a zero. prendendo i limiti dei due quozienti si ha l’asserto. E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Derivata della dfunzione inversa 0.0 Derivata della funzione inversa -0.6 y=f(x) -0.4 -0.2 (x0+h,f(x0+h))=(phi(y0+k),y0+k) -1.0 -0.8 (x0,f(x0))=(phi(y0),y0) (x0+h,f(x0))=(phi(y0+k),y0) -1.0 -0.8 -0.6 E NRICO R OGORA -0.4 -0.2 Matematica e Statistica 0.0 Derivata di ey . La funzione y = log(x) ha come funzione inversa la funzione x = ey . Dal teorema di derivazione della funzione inversa abbiamo allora che (ey )0 = 1 (log x)0 (ey ) e quindi (ey )0 = E NRICO R OGORA 1 1 ey = ey . Matematica e Statistica Derivata di arctan y. La funzione y = tan x ha come funzione inversa la funzione x = arctan y. Dal teorema di derivazione della funzione inversa abbiamo allora che (arctan y)0 = 1 (tan x)0 (arctan y ) = 1 1 = cos2 (arctan y) cos2 (arctan y ) Ora, detto α = arctan y , tan α = y e quindi tan2 α = y 2 , ovvero sin2 α/ cos2 α = y 2 e infine (1 − cos2 α)/ cos2 α = y 2 , da cui, ricavando cos2 α, abbiamo cos2 α = 1 1 + y2 e quindi (arctan y)0 = E NRICO R OGORA 1 . 1 + y2 Matematica e Statistica Altre derivate elementari 1 2 3 4 5 (cos x)0 = − sin x. Da cos x = sin( π2 − x) utilizzando la formula per la derivata della funzione composta. (tan x)0 = cos12 x . Da tan x = derivata di un quoziente. sin x cos x utilizzando la formula per la α (x α )0 = αx α−1 . Basta osservare che x α = elog x = eα log x e usare la regola per la derivazione delle funzioni composte. (x x )0 = (x x )(1 + log x). Analogo al precedente. (arcsin x)0 = √ 1 . Analogo al caso della derivata 1−x 2 6 dell’arcotangente. (arccos x)0 = − √ 1 1−x 2 . Analogo al caso della derivata dell’arcotangente. E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Teorema di Fermat Sia f una funzione reale definita su un insime E ⊆ R. M ∈ E si dice: punto di massimo per f in E se f (x) ≤ f (M) per ogni x in E; punto di minimo per f in E se f (x) ≥ f (M) per ogni x in E; punto di massimo locale per f in E se esiste un intervallo I ⊆ E tale che f (x) ≤ f (M) per ogni x ∈ I; punto di minimo locale per f in E se esiste un intervallo I ⊆ E tale che f (x) ≥ f (M) per ogni x ∈ I. Teorema Sia f (x) una funzione derivabile, e quindi continua, in un punto x0 interno al dominio. Se x0 è un punto di massimo o di minimo locale per la funzione allora la derivata della funzione in x0 è nulla, cioè f 0 (x0 ) = 0. Se x0 è un massimo (risp. minimo) allora esiste δ > 0 tale che per ogni x ∈ (x0 − δ, x0 ) e quindi limx→x + 0 limx→x − 0 f (x)−f (x ) limx→x − x−x 0 ≤ 0 0 f (x)−f (x0 ) ≥ 0 (risp. ≤ 0). Allora, se x−x0 f (x)−f (x0 ) f (x)−f (x ) ≤ 0 e limx→x + x−x 0 x−x0 0 0 f (x)−f (x0 ) ≤ x−x0 0 (risp. ≥ 0) 0 (risp. ≥ 0). Analogamente, x0 è un punto di massimo, da ≥ 0, poiché limite destro e limite sinistro devono coincidere per la derivabilità in x0 , deve essere f 0 (x0 ) = 0. Analogamente se f (x)−f (x ) f (x)−f (x ) x0 è un punto di minimo, limx→x − x−x 0 ≥ 0 e limx→x + x−x 0 ≤ 0 e f 0 (x0 ) = 0. 0 0 E NRICO R OGORA 0 Matematica e Statistica 0 Teorema di Rolle Teorema Sia f (x) una funzione continua nell’intervallo chiuso [a, b] e derivabile nell’intervallo aperto (a, b). Se f (a) = f (b) allora esiste almeno un punto x ∈ (a, b) dove la derivata prima f 0 (x) si annulla. Per il Teorema di Weierstrass esistono M e m dove f assume il suo valore massimo e il suo valore minimo, rispettivamente. Se cadono entrambi agli estremi, la funzione è costante e quindi la derivata si annulla in tutti i punti interni all’intervallo. Se uno almeno cade all’interno, per il teorema di Fermat la derivata si annulla in tale punto. -1.5 -1.0 -0.5 0.0 0.5 1.0 1.5 Teorema di Rolle 0 1 2 E NRICO R OGORA 3 4 5 6 Matematica e Statistica Teorema di Lagrange Teorema Sia f (x) una funzione continua nell’intervallo chiuso [a, b] e derivabile nell’intervallo aperto (a, b). Esiste almeno un punto x0 ∈ (a, b) t.c. f (b) − f (a) = f 0 (x0 ). b−a Basta applicare il teorema di Rolle alla funzione F (x) = f (a) + f (b) − f (a) (x − a). b−a 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 Teorema di Lagrange 0 1 2 E NRICO R OGORA 3 4 5 6 Matematica e Statistica Conseguenze del teorema di Lagrange Sia f derivabile su (a, b), t.c. f 0 (x) = 0 per ogni x ∈ (a, b). Allora f è costante. Sia f 0 (x) ≥ 0 per ogni x ∈ (a, b). Allora f è crescente in (a, b) ovvero x < y implica f (x) ≤ f (y ). Sia f 0 (x) ≤ 0 per ogni x ∈ (a, b). Allora f è decrescente in (a, b) ovvero x < y implica f (x) ≥ f (y). E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Teorema di Cauchy Siano f (x) e g(x) funzioni continue nell’intervallo chiuso [a, b] e derivabili nell’intervallo aperto (a, b), con g 0 (x) diversa da zero in ogni punto dell’intervallo. Allora esiste almeno un punto x0 ∈ (a, b) t.c. f 0 (x0 ) f (b) − f (a) = 0 g(b) − g(a) g (x0 ) Conseguenza del teorema di Cauchy: Regola di de l’Hopital Siano f e g due funzioni derivabili (e quindi continue) in un punto a 0 per cui f (a) = g(a) = 0. Se esiste limx→a gf 0(x) (x) allora esiste anche limx→a f (x) g(x) e f (x) f 0 (x) = lim 0 x→a g(x) x→a g (x) lim E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Generalizzazione del teorema di de l’Hopital Siano f e g due funzioni derivabili per x ∈ (a − δ, a) (per un opportuno δ > 0) e sia limx→a− f = +∞ e limx→a− g = +∞. Se esiste 0 f (x) − limx→a− gf 0(x) (x) allora esiste anche limx→a g(x) e lim x→a− f (x) f 0 (x) = lim 0 − g(x) x→a g (x) La stessa tesi si ha anche quando si considerano limiti destri invece che sinistri e quando uno o entrambi i limiti valgono −∞ invece che +∞. Vale anche quando invece invece del limite per x che tende ad a si considera il limite per x che tende a ±∞, sia quando limx→±∞ f = limx→±∞ g = 0 sia quando limx→±∞ f = limx→±∞ g = ±∞. E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Applicazioni del teorema di de l’Hopital Applicazioni del teorema di de l’Hopital alla risoluzione della forma di indeterminazione 00 . (1 + x)n − 1 n(1 + x)n−1 = (H) = lim =n x→0 x→0 x 1 lim lim x→0 lim x→0 sin x cos x = (H) = lim =1 x→0 x 1 x − sin x 1 − cos x = (H) = lim = (H) = x→0 x3 3x 2 sin x cos x 1 lim = (H) = lim = x→0 6x x→0 6 6 E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Applicazioni del teorema di de l’Hopital Applicazioni del teorema di de l’Hopital alla risoluzione della forma di indeterminazione ∞ ∞. ex ex = (H) = lim = +∞ x→+∞ x x→+∞ 1 lim Iterando l’applicazione della regola di de l’Hopital si dimostra che x per n > 0, limx→+∞ xen = 0, cioè la funzione esponenziale cresce più rapidamente di ogni potenza positiva di x, al crescere di x. 1 log x x = (H) = lim =0 x→+∞ x n x→+∞ nx n−1 lim (n > 0) cioè la funzione logaritmo cresce più lentamente di ogni potenza positiva di x, al crescere di x. E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Applicazioni del teorema di de l’Hopital Forme di indeterminazione che si possono ridurre alla forma 0 0 o ∞ ∞. 0·∞ lim+ x n log x = (H) = lim+ x→0 log x x→0 1 xn = lim+ x→0 1 x −n x n+1 = − lim+ x→0 xn =0 n 00 x x lim+ x x = elog limx→0+ x = elimx→0+ log x = elimx→0+ x log x = e0 = 1 x→0 E NRICO R OGORA Matematica e Statistica (n > 0) Osservazioni sul teorema di de l’Hopital Il teorema di de l’Hopital afferma che possiamo calcolare il limite di un rapporto calcolando il limite del rapporto tra le derivate se 1 Il limite del rapporto dà luogo ad una forma indeterminata del ∞ tipo 00 o ∞ . 2 Il limite delle derivate esiste. Il teorema di de l’Hopital NON DICE che se il limite delle derivate non esiste allora non esiste il limite delle funzioni, come mostra il seguente esempio lim x→∞ sin x x + sin x = lim (1 + )=1 x→∞ x x (Infatti, da −1/x ≤ sin /x ≤ 1/x, per il teorema dei carabinieri limx→∞ sinx x = 0). Prendendo invece le derivate del numeratore e del denominatore di x+sin x x otteniamo 1+cos che non ha limite. x 1 E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Teorema di Taylor Sia f : (a, b) → R una funzione n volte derivabile in (a, b) e sia x0 ∈ (a, b). Il Polinomio di Taylor di grado n centrato in x0 è Tn (f , x) = f (x0 )+f 0 (x0 )(x−x0 )+ f 00 (x0 ) f (n) (x0 ) (x−x0 )2 +· · ·+ (x−x0 )n 2! n! n X f (k ) (x0 ) (x − x0 )k = k! k=0 allora f (x) = Tn (f , x) + Rn (x) dove il resto Rn (x) è un infinitesimo di ordine superiore a (x − x0 )n cioè lim x→x0 Rn (x) =0 (x − x0 )n Se f è derivabile n + 1 volte, il resto può essere scritto nella forma di Lagrange: esiste un intorno I di x0 tale che per ogni x di I esiste ξ(x) ∈ [x0 , x] tale che Rn (x) = f (n+1) (ξ) (x − x0 )n+1 . (n + 1)! E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Taylor: Interpretazione geometrica curve(sin(x),from=0,to=pi,main="Polinomi di Taylor") curve(1*x,from=0,to=2*pi,col="green",add=TRUE) curve(x-xˆ3/6,from=0,to=2*pi,col="red",add=TRUE) curve(x-xˆ3/6+xˆ5/120,from=0,to=2*pi,col="blue",add=TRUE curve(x-xˆ3/6+xˆ5/120-xˆ7/factorial(7),from=0,to=2*pi,co 0.0 0.2 0.4 sin(x) 0.6 0.8 1.0 Polinomi di Taylor 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 x E NRICO R OGORA Matematica e Statistica Formula per il resto di Lagrange: Calcolo approssimato di e Il polinomio di Taylor di quarto ordine centrato nell’origine per la funzione f (x) = ex è Tf = 1 + x + x2 x3 x4 + + 2! 3! 4! Abbiamo allora che e = f (1) = Tf (1) + R4 (1) = 1 + 1 + 1 1 1 + + + R4 (1) 2 6 24 e quindi 65 | = |R4 (1)| 24 D’altra parte per la formula di Lagrange per il resto del polinomio di Taylor |e − R4 (1) = eξ 5 1 120 con ξ ∈ [0, 1]. Poiché eξ è una funzione crescente su [0, 1], R4 (1) ≤ 3 1 e ≤ = 120 120 40 Da questa stima dell’errore che commettiamo approssimando e con prima cifra decimale di e e di 65 = 2.708333 . . . coincidono. 24 E NRICO R OGORA Matematica e Statistica 65 24 segue che la