Piano di attività - Università di Bologna

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TUTOR
Roberta Bonfiglioli
TITOLO DEL PROGETTO
Sviluppo di un modello per la valutazione integrata del carico biomeccanico in
attività lavorative che comportano la movimentazione di carichi e sua applicazione
per il monitoraggio dei disturbi e delle malattie muscoloscheletriche
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Stato dell’Arte e Razionale
L’industria tessile rappresenta un settore critico per quanto concerne i disturbi muscolo-scheletrici
occupazionali. Infatti, è stato dimostrato come specifiche lavorazioni comportino un aumento dei
disturbi agli arti superiori. Tali disturbi sono diversi a seconda delle postazioni di lavoro. Ad
esempio, la lavorazione a macchina da cucire è associata allo sviluppo di disturbi alla mano e al
polso; l’attività alla pressa comporta la comparsa di disturbi al polso e al gomito. I compiti di
rifinitura sono associati allo sviluppo di sintomi riferibili a STC (Punnett et al., 1985). Tuttavia,
tale settore è caratterizzato anche dalla presenza di operazioni che comportano movimentazione
manuale dei carichi e da attività che non prevedono compiti manuali.
Nell’ottica di migliorare la comprensione del potenziale sovraccarico biomeccanico dell’arto
superiore durante lo svolgimento di attività manuali che prevedono l’uso di forza, come accade ad
esempio in azioni di sollevamento, appare necessario un approccio di tipo integrato che consideri
simultaneamente l’effetto che tali attività possono comportare all’apparato muscolo-scheletrico nel
suo insieme. È auspicabile pertanto che siano esaminati parametri che comportano una
sollecitazione delle strutture muscolo-scheletriche dell’arto superiore accanto all’analisi delle
condizioni che costituiscono un fattore di rischio per il rachide lombare.
I metodi osservazionali possono essere soggetti ad eccessiva variabilità, hanno mostrato una
concordanza con le misure effettuate mediante video-analisi maggiore per le macro-posture;
viceversa le micro-posture, come quelle del polso, della mano e del collo, sembrano più difficili da
osservare con accuratezza. Inoltre, i metodi osservazionali presentano una bassa concordanza
rispetto alle misure strumentali (Takala, 2010).
Il progetto si propone di monitorare lo stato di salute dei lavoratori addetti a compiti manuali e non
e utilizzando dati di esposizione ricavati dall’analisi del contenuto biomeccanico del lavoro,
attraverso l’ausilio di dispositivi innovativi, non invasivi e di facile utilizzo, per la misurazione di
parametri biomeccanici in modo riproducibile, così da ridurre la quota di soggettività insita nei
metodi di valutazione puramente osservazionali.
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
SEDE AMMINISTRATIVA C/O AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA – POLICLINICO S. ORSOLA–MALPIGHI
VIA MASSARENTI 9, PADIGLIONE 11 - 40138 BOLOGNA - ITALIA
Obiettivi
-Identificare e misurare la frequenza degli effetti sull’apparato muscolo-scheletrico correlabili
all’esposizione a sovraccarico biomeccanico.
-Confrontare la prevalenza di disturbi muscolo-scheletrici nella popolazione lavorativa addetta a
compiti manuali con quella non addetta a tali attività.
-Definire le caratteristiche e i criteri di applicazione di nuovi sistemi per l’analisi posturale e per la
misura della forza manuale impiegata durante le attività che comportano compiti manuali.
-Identificare i compiti a maggior rischio ed eventuali fattori personali che possono modificare
l’effetto dell’esposizione lavorativa.
Metodologia (descrizione del campione, principali tecniche utilizzate, aspetti biostatistici, fattibilità…)
- Raccolta di informazioni inerenti lo stato di salute dei lavoratori addetti a compiti manuali e non;
- Esecuzione della valutazione del carico biomeccanico mediante metodiche osservazionali;
- Esecuzione della valutazione del carico biomeccanico mediante metodiche innovative non
invasive (test in laboratorio per simulare diverse attività lavorative e test sul campo in azienda)
- Analisi dei dati raccolti
Risultati attesi
Lo studio permetterà di identificare e monitorare nel tempo la frequenza di disturbi e patologie
muscolo-scheletriche negli addetti a compiti manuali e in lavoratori non esposti a fattori
biomeccanici lavorativi che operano nel medesimo contesto aziendale. Tali dati potranno essere
usati per effettuare interventi ergonomici mirati ed eventualmente identificare valori “soglia”, che
se superati configurino un rischio per la popolazione lavorativa in esame. Inoltre, l’applicazione di
strumenti di valutazione del carico biomeccanico utilizzando metodiche innovative, non invasive e
di facile utilizzo, permetterà di ridurre la quota di soggettività insita nei metodi osservazionali.
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ DELL’ASSEGNISTA
L’assegnista dovrà possedere conoscenze riguardo: le principali patologie e disturbi muscoloscheletrici associati all’esposizione a fattori di rischio biomeccanici e agli strumenti di valutazione
della disabilità. Inoltre, l’assegnista dovrà possedere esperienza riguardo l’applicazione dei
principali sistemi di valutazione del rischio biomeccanico.
La gestione dei dati clinici relativi alla presenza di patologie muscolo-scheletriche nei lavoratori
addetti a compiti manuali necessita di un’analisi accurata del rischio biomeccanico e della presenza
di fattori individuali che possano modificare gli effetti del lavoro sulla salute, pertanto l’assegnista
dovrà esaminare oltre agli aspetti clinici, anche gli aspetti organizzativi/ergonomici del lavoro
e successivamente indagare le specifiche problematiche di salute del lavoratore associate ai
fattori di rischio lavorativi.
Collaborerà alla predisposizione del setting sperimentale in laboratorio per simulare diversi contesti
lavorativi
Inoltre, l’assegnista, sarà di supporto alle attività di valutazione del carico biomeccanico che
consistono:
- nella raccolta di informazioni circa il flusso di attività e la sua suddivisione in compiti con la
relativa durata;
- nell’analisi delle postazioni di lavoro mediante progressivi livelli di approfondimento che vedono
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
SEDE AMMINISTRATIVA C/O AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA – POLICLINICO S. ORSOLA–MALPIGHI
VIA MASSARENTI 9, PADIGLIONE 11 - 40138 BOLOGNA - ITALIA
l’applicazione di liste di controllo (Washington State Ergonomic Checklist) e successivamente,
qualora necessario, l’applicazione di uno o più metodi, tra quelli disponibili in letteratura (es.
REBA; ACGIH HAL TLV; NIOSH lifting equation);
- nell’approfondimento dell’analisi dei compiti non frequenti (es. assunzione di posture che
implichino l’uso di forza) mediante l’uso di modelli biomeccanici (3D Static Strength Prediction
Program)
- nell’analisi delle attività lavorative mediante nuovi sistemi di rilevazione della forza manuale e
delle posture.
L’assegnista inoltre collaborerà alla realizzazione dei test sul campo.
Nella fase conclusiva del progetto l’assegnista parteciperà alla stesura di un articolo scientifico che
riporterà i risultati dello studio.
Al termine del progetto l’assegnista:
avrà approfondito la relazione tra l’esposizione a fattori biomeccanici e l’insorgenza di disturbi
muscolo-scheletrici; sarà in grado di applicare i principali metodi di valutazione del carico
biomeccanico in autonomia; avrà acquisito competenze riguardo l’applicazione di modelli per
l’analisi statistica.
Scheda attività assistenziale (se prevista)
PIANO DELLE ATTIVITÀ ASSISTENZIALI DELL’ASSEGNISTA
ATTIVITÀ
N. ORE SETTIMANA
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
SEDE AMMINISTRATIVA C/O AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA – POLICLINICO S. ORSOLA–MALPIGHI
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