TUTOR Prof. Nicola Rizzo TITOLO DEL PROGETTO Farmaci anti-epilettici in gravidanza: uno studio epidemiologico di popolazione sugli outcome materno-fetali e sui pattern di prescrizione farmacologica ABSTRACT DEL PROGETTO L’assunzione di farmaci anti-epilettici (FAE) in gravidanza rappresenta una problematica ancora aperta. Sono numerosi gli studi sul rischio di malformazioni congenite (MC) associate, sebbene le informazioni sulle classi di nuova generazione siano limitate e gli altri esiti sfavorevoli poco indagati. L’obiettivo del presente progetto è di valutare la prevalenza di esposizione a FAE durante la gravidanza e nel periodo pre-concezionale (tre mesi antecedenti) in donne con e senza epilessia in Emilia-Romagna, valutandone il tasso di eventi sfavorevoli e gli schemi terapeutici. Il progetto sarà coordinato dall’Istituto delle Scienze Neurologiche (Bologna) e prevedrà la collaborazione del Servizio Sistema informativo sanità e politiche sociali (Regione EmiliaRomagna), del Dipartimento di Farmacologia (Bologna) e del Dipartimento di Scienze Ginecologiche, Ostetriche e Pediatriche (Bologna). E’ stato disegnato uno studio retrospettivo includente donne in terapia con FAE, che abbiano avuto una gravidanza tra Gennaio 2009 e Dicembre 2011 in Emilia-Romagna. Come fonte dati, saranno utilizzati i seguenti registri: CEDAP (Certificato di Assistenza al Parto), IMER (Indagine Malformazioni Congenite Emilia-Romagna), AFT (Assistenza Farmaceutica Territoriale), DD (Distribuzione Diretta) e DPC (Distribuzione Per Conto). Outcome primario dello studio è il rischio di MC associate (mono versus politerapia), valutando inoltre la prevalenza di esposizione a FAE in gravidanza. Outcome secondari sono il rischio di MC dopo esposizione a qualsiasi FAE e il rischio di altri esiti sfavorevoli (aborto spontaneo e volontario, ritardo di crescita e di morte fetali). Sulla base dei dati regionali pubblicati (www.saluter.it), ci attendiamo nel periodo di studio circa 120.000 parti e 900 aborti. Riteniamo di poter dimostrare circa un raddoppiamento del rischio di MC (minimo rischio relativo identificabile pari a 1.9 con errore beta al 20% ed errore alfa al 5%), considerando di includere almeno 600 gravide esposte a FAE (0,5% delle gravidanze totali, come riportato in letteratura). PIANO DELLE ATTIVITÀ DELL’ASSEGNISTA Il piano delle attività dell’assegnista nel presente progetto prevede la collaborazione alla raccolta e all’analisi dei dati ostetrici (materni e fetali) della popolazione di studio. L’attività principale dell’assegnista consisterà nel raccogliere i dati sulle interruzioni volontarie di gravidanza. L’aborto volontario è una procedura sottoposta ad anonimato, la cui rilevazione è eseguita a puro fine statistico (ISTAT). Previa autorizzazione del Comitato Etico (Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, Bologna), l’assegnista ginecologo-ostetrico consulterà i registri di reparto (Dipartimento di Ginecologia, Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, Bologna) e le cartelle cliniche per valutare la prevalenza di esposizione a farmaci anti-epilettici nelle donne che hanno interrotto volontariamente la gravidanza nel primo e nel secondo trimestre. L’assegnista parteciperà alla costruzione del database al fine di individuare nei vari registri utilizzati (CEDAP e IMER, in particolare) le informazioni ostetriche rilevanti per gli obiettivi dello studio. In questa fase preliminare, l’assegnista ginecologo-ostetrico contribuirà all’identificazione di eventuali fattori confondenti, come le co-morbilità materne ad alto rischio di malformazioni congenite associate. Tale informazione sarà utile per definire quali prescrizioni farmaceutiche considerare in aggiunta a quelle dei farmaci epilettici. Dopo aver inserito nel database i dati (materni, fetali e neonatali) ottenuti mediante il collegamento tra i vari registri (CEDAP, IMER, AFT, DD e DPC), l’assegnista contribuirà a recuperare i dati ostetrici mancanti attraverso la consultazione diretta delle cartelle cliniche e parteciperà all’analisi dei risultati definitivi allo scopo di interpretare l’effetto dei vari fattori confondenti, come ad esempio, l’età materna, lo stato sociale, l’abitudine al fumo, la parità e gli esiti di gravidanze precedenti. Parallelamente al presente progetto, l’assegnista collaborerà alla gestione delle gravide in terapia con farmaci anti-epilettici seguite presso l’Istituto delle Scienze Neurologiche (Bologna), come descritto in Allegato 2. Tale attività potrebbe rappresentare una fase prospettica del progetto, finalizzata a confermare i dati sugli outcome materno-fetali raccolti in maniera retrospettiva. PIANO DELLE ATTIVITÀ ASSISTENZIALI DELL’ASSEGNISTA ATTIVITÀ N. ORE SETTIMANA Gestione delle gravide in terapia con farmaci anti-epilettici (ambulatoriale 12 e/o in regime di ricovero) Monitoraggio ecografico per la diagnosi di malformazioni fetali nelle 6 gravide in terapia con farmaci anti-epilettici