LA TERAPIA MEDICA
DELLE ULCERE DEGLI
ARTI INFERIORI
DR.SSA LUCIANI LINA
CURE DOMICILIARI/FERITE DIFFICILI
LIVORNO, 20 GIUGNO 2015
L’ULCERA E’
SOSTENUTA DA
UNA PATOLOGIA,
CURANDO QUELLA
PATOLOGIA NOI
CUREREMO
L’ULCERA, O
MEGLIO
AIUTETEREMO
L’ORGANISMO A
SVOLGERE LA
FUNZIONE DI
AUTORIPARARSI
EUROPEAN WOUND MANAGEMENT ASSOCIATION
IL CONTESTO IN CUI SI SVILUPPA LA
CRONICIZZAZIONE DI UNA FERITA DI UN
PAZIENTE È INFLUENZATO DA UNA SERIE DI
FATTORI:
CORREGGERE LA PATOLOGIA SOTTESA ALLA
FERITA O QUALSIASI COMORBILITÀ
ESISTENTE RAPPRESENTA UN ASPETTO
ESSENZIALE DELLA GESTIONE DELLA FERITA:
LE ULCERE CUTANEE AGLI ARTI INFERIORI, NEL
95% DEI CASI DIPENDONO DA PROBLEMI
VASCOLARI. TRA QUESTE, IL MAGGIOR NUMERO È
CAUSATO DA PROBLEMI DI NATURA VENOSA, IL
RESTANTE DA DISTURBI DI NATURA ARTERIOSA, SE
NON ADDIRITTURA DI AMBEDUE LE CAUSE INSIEME,
LE ULCERE MISTE.
L’ENDOTELIO DELLA PARETE DEI VASI NON E’ UN SEMPLICE
RIVESTIMENTO, MA UN VERO E PROPRIO ORGANO CAPACE DI
SECERNERE, IN RISPOSTA AD UNA GRANDE VARIETA’ DI SEGNALI,
NUMEROSI
MEDIATORI
CHIMICI:
VASODILATATORI,
VASOCOSTRITTORI, ANTIPROLIFERATIVI, ANTITROMBOTICI ED
ANTIATEROGENI. PERCIO’ GIOCA UN RUOLO FONDAMENTALE NEL
MANTENERE LA FLUIDITÀ DEL SANGUE E NEL MODULARE
L’ATTIVAZIONE DELLA COAGULAZIONE O DELLA FIBRINOLISI.
IN PRESENZA DI
DISFUNZIONE
DELL’ENDOTELIO SI
CREANO SITUAZIONI
NOCIVE, IN QUANTO
QUEST’ULTIMO PUO’
PRODURRE SOSTANZE
VASOCOSTRITTIVE,
PROAGGREGANTI E
PROINFIAMMATORIE.
PATOLOGIA VENOSA
LA MODERNA TERAPIA FARMACOLOGICA
DELLA MVC SI RIVOLGE SPECIFICATMENTE
ALL’EZIOPATOGENESI PRIMARIA,
SOPRATTUTTO ALLE LUCE DEI NUOVI
ORIENTAMENTI FISIOPATOLOGICI.
RISTABILIRE LA NORMALE
FUNZIONE
DELL’ENDOTELIO VASALE,
TRAMITE LA RIDUZIONE
DELL’INFIAMMAZIONE E IL
RIPRISTINO DELLA
PERMEABILITÀ SELETTIVA.
COLLEGIO ITALIANO DI FLEBOLOGIA ACTA
PHLEBOL 2013;14(Suppl. 1 al N. 2):1-160 G. B. AGUS,
C. ALLEGRA, G. ARPAIA, S. DE FRANCISCIS, V.
GASBARRO
LINEE GUIDA Collegio Italiano di Flebologia
Revisione 2013
LA TERAPIA FARMACOLOGICA DEVE
ESSERE CONSIDERATA FIN DAI PRIMI
STADI DELLA MALATTIA VENOSA, MA NON
DEVE ESSERE ALTERNATIVA AD ALTRI
TRATTAMENTI: COMPRESSIVI,
CHIRURGICI, ENDOVASCOLARI.
I FLAVONOIDI, COME LA DIOSMINA-ESPERIDINA
E
L’OXERUTINA,
HANNO
AZIONE
CAPILLAROPROTETTRICE E VASOTONICA:
AGISCONO
SULLA
PARETE
DEI
VASI
RIPRISTINANDO UN NORMALE TONO VENOSO E
LINFATICO E RIDUCENDO LA PERMEABILITA’
ENDOTELIALE.
DIMINUISCONO IL RILASCIO DEI MEDIATORI
DELL’INFIAMMAZIONE.
INIBISCONO I RADICALI LIBERI E RIDUCONO
L’ADESIONE DEI GLOBULI BIANCHI.
I
GLICOSAMINOGLICANI,
COME
SULODEXIDE E L’EPARANSOLFATO:
IL
AZIONE
ANTITROMBOTICA ATTRAVERSO
L’INIBIZIONE DELL’ADESIVITA’ PIASTRINICA
IL SULODEXIDE E’
RACCOMANDATO CON ALTO
GRADO DI EVIDENZA IN
ASSOCIAZIONE AL
TRATTAMENTO
COMPRESSIVO PER IL
TRATTAMENTO DELLE
ULCERE VENOSE
LE SAPONINE COME L’ ESCINA, HANNO
ATTIVITÀ ANTINFIAMMATORIA,
VASOPROTETTRICE E VASOCOSTRITTRICE.
AGISCONO
INDUCENDO
LA
SINTESI
DELL’OSSIDO
NITRICO
ENDOTELIALE
RENDENDO LE CELLULE ENDOTELIALI PIÙ
PERMEABILI AL CALCIO, INDUCENDO ANCHE IL
RILASCIO DI PROSTAGLANDINE
SONO INDICATI NEL TRATTAMENTO DELLA
FRAGILITÀ CAPILLARE, IN PARTICOLARE IN
CASO
DI
PRESENZA
DI
MACCHIE
EMORRAGICHE, PETECCHIE, ECCHIMOSI ED
EMATOMI
PATOLOGIA ARTERIOSA
LA DISFUNZIONE DELL’ENDOTELIO VIENE
ATTUALMENTE CONSIDERATO IL PRIMO
STEP NELL’INSORGENZA DELLA
ARTERIOPATIA OBLITERANTE CRONICA
FORMAZIONE DI AGGREGATI
FIBROCALCIFICI (PLACCHE
ATEROSCLEROTICHE)
DETERMINANO
UN PROGRESSIVO
RESTRINGIMENTO DEL LUME
ARTERIOSO CON CONSEGUENTE
DIMINUIZIONE DEL FLUSSO
SANGUIGNO A VALLE.
IL TRATTAMENTO DELL'ARTERIOPATIA
OBLITERANTE CRONICA PERIFERICA CONSTA DI
DUE BRANCHE: MEDICA E CHIRURGICA,
QUEST'ULTIMA ULTERIORMENTE SUDDIVISA IN
CHIRURGICA STANDARD ED ENDOVASCOLARE.
LA TERAPIA MEDICA VIENE RISERVATA AI
PAZIENTI CON PATOLOGIA ARTERIOSA NELLE FASI
INIZIALI O CON SINTOMATOLOGIA STABILE E NON
INVALIDANTE E IN CASI COSÌ AVANZATI DA ESSERE
ORMAI NULLA OGNI POSSIBILITÀ DI
RIVASCOLARIZZAZIONE. ESSA INOLTRE INTEGRA
SEMPRE IL TRATTAMENTO CHIRURGICO.
CAPOSALDO DELLA TERAPIA MEDICA DELLE
ARTERIOPATIE È LA CORREZIONE DEI FATTORI DI
RISCHIO:
STOP FUMO
CONTROLLO FARMACOLOGICO DEI VALORI PRESSORI
ADEGUATO CONTROLLO DEI VALORI GLICEMICI
TERAPIA DIETETICA E/O FARMACOLOGICA DELLE
DISLIPIDEMIE (STATINE...)
TERAPIA VITAMINICA PER LA NORMALIZZAZIONE DEI
VALORI DI OMOCISTEINA (VIT B12, FOLATI...).
L'ESERCIZIO FISICO QUOTIDIANO, INOLTRE, APPARE IL
PRINCIPALE PRESIDIO NON FARMACOLOGICO
DISPONIBILE.
LA TERAPIA FARMACOLOGICA
FARMACI
ANTIAGGREGANTI
L'ACIDO ACETILSALICILICO (ASA)
RAPPRESENTA ANCORA LA PRIMA SCELTA.
PAZIENTI INTOLLERANTI ALL'ASA DEVONO
ESSERE TRATTATI CON TIENOPIRIDINE
(TICLOPIDINA, CLOPIDOGREL).
AGISCONO SULLA FASE PIASTRINICA DELLA
FORMAZIONE DEL TROMBO IMPEDENDO
QUINDI LA FORMAZIONE DI MICROTROMBI A
LIVELLO VENULO-CAPILLARE
VASODILATATORI
LE PROSTAGLANDINE (ILOPROST, ALPROSTADIL
ALFACICLODESTRINA) SONO SOMMINISTRATE PER VIA ENDOVENOSA
E RISERVATE A TRATTAMENTI IN AMBIENTI OSPEDALIERI DI
ARTERIOPATIE CON SCARSA POSSIBILITÀ DI RIVASCOLARIZZAZIONE
O COME COADIUVANTI A TERAPIE CHIRURGICHE ESTREME.
HANNO AZIONE TERAPEUTICA MULTIFATTORIALE:
INCREMENTO DELLA DEFORMABILITÀ DEI G.R.,
RIDUZIONE DELLA MIGRAZIONE LEUCOCITARIA,
INIBIZIONE DELL’AGGREGAZIONE PIASTRINICA E DELLA SINTESI DI
TROMBOXANO A2,
EFFETTO MIORILASSANTE SULLA PARETE VASALE A LIVELLO DEGLI
SFINTERI PRECAPILLARI CON CONSEGUENTE RIDUZIONE DELLE
RESISTENZE VASCOLARI PERIFERICHE.
EMOREOLOGICI
PENTOXIFILLINA E CILOSTAZOLO SONO DI LARGO
USO NONOSTANTE MANCHINO SEVERI STUDI CLINICI
CHE NE COMPROVINO L'EFFICACIA.
TUTTAVIA UNA CERTA PERCENTUALE DI PAZIENTI
TROVA GIOVAMENTO E MIGLIORAMENTO DELLA
SINTOMATOLOGIA DURANTE LA LORO
SOMMINISTRAZIONE.
CARATTERISTICA DI QUESTI FARMACI È LA CAPACITÀ
DI RIDURRE LA VISCOSITÀ EMATICA, INCREMENTARE
LA DEFORMABILITA’ ERITROCITARIA ED INIBIRE
L’AGGREGAZIONE PIASTRINICA E CAPACITA’
VASODILATATORIA.
FIBRINOLITICI
MAGGIORI: STREPTOCHINASI E UROCHINASI
MINORI: DEFIBROTIDE
FAVORISCONO LA LISI DEI TROMBI,
SOPRATTUTTO QUELLI DI RECENTE
FORMAZIONE, AGENDO SUI FISIOLOGICI
MECCANISMI DI FIBRINOLISI.
ANTICOAGULANTI
EPARINA A BASSO PESO MOLECOLARE
(MUCOPOLISACCARIDE ANIONICO CHE INIBISCE
L’AZIONE DELLA TROMBINA)
ANTICOAGULANTI ORALI (ANTAGONISTI DELLA VIT. K)
CHE INIBISCONO LA SINTESI DI ALCUNI FATTORI
DELLA COAGULAZIONE (II, VII, IX, X); I PIÙ UTILIZZATI
SONO I CUMARINICI (DICUMAROLO, WARFARIN).
INTERFERISCONO CON IL PROCESSO
EMOCOAGULATIVO, IMPEDENDO L’ACCRESCIMENTO
DEL TROMBO NEOFORMATO E LIMITANDO LA
POSSIBILITÀ DI FORMAZIONE DI NUOVI COAGULI.
FITOTERAPICI
I RIMEDI FITOTERAPICI SONO
PARTICOLARMENTE INDICATI IN
CASO DI INSUFFICIENZA VENOSA
SONO ESTRATTI NATURALI AD AZIONE
CAPILLAROTROPA-PROTETTIVA, AUMENTANO
LA RESISTENZA CAPILLARE E FAVORISCONO
IL DRENAGGIO LINFATICO.
ANANAS
L’ANANAS CONTIENE BROMELINA CHE
HA AZIONE ANTINFIAMMATORIA, MA
ANCHE ANTIEDEMATOSA ,
ANTITROMBOTICA, ANTIAGGREGANTE
PIASTRINICA E MODULANTE LA
COAGULAZIONE.
AESCULUS HIPPOCASTANUM
DETTO VOLGARMENTE
“IPPOCASTANO”
CONTIENE SAPONINE
AUMENTA LA RESISTENZA CAPILLARE,
RIDUCE LA PERMEABILITÀ
CAPILLARE ED ESPLICA UN'AZIONE
ANTINFIAMMATORIA E DI DRENAGGIO
LINFATICO
CENTELLA ASIATICA
DETTA VOLGARMENTE “TIGRE DEL
PRATO”
CONTIENE TRITERPENOIDI
PENTACICLICI
HA AZIONE LINFODRENANTE E
STIMOLANTE LA PRODUZIONE DI
COLLAGENE
MELILOTUS OFFICINALIS
E’ UNA SPECIE ERBACEA
CONTIENE FLAVONOIDI E CUMARINA
HA AZIONE DI AUMENTO DELLA
RESISTENZA DELLE PARETI DEI CAPILLARI,
DI DIMINUIRE LA PERMEABILITÀ
VASCOLARE, DI FAVORIRE IL RITORNO
VENOSO E DI INCREMENTARE LA
CIRCOLAZIONE LINFATICA.
RUSCUS ACULEATUS
DETTO VOLGARMENTE “PUNGITOPO”
CONTIENE TRITERPENOIDI
PENTACICLICI
HA AZIONE LINFODRENANTE E
STIMOLANTE LA PRODUZIONE DI
COLLAGENE
RUTINA
CONTENUTO NEL GRANO SARACENO,
NELLA VITE ROSSA, NELLA MENTA
PIPERITA O NELL’EUCALIPTO
E’ UN GLICOSIDE FLAVONOICO
HA AZIONE RINFORZANTE LA PARETE
DEI CAPILLARI, LINFODRENANTE E
STIMOLANTE LA PRODUZIONE DI
COLLAGENE
VACCINIUM MYRTILLUS
DETTA VOLGARMENTE “MIRTILLO
NERO”
CONTIENE ANTOCIANINE E GLICOSIDI
FLAVONOICI
HA AZIONE CAPILLARO-PROTETTIVA
E BENEFICA SULLA
MICROCIRCOLAZIONE
VITIS VINIFERA
E’ UN ARBUSTO RAMPICANTE DELLA
FAMIGLIA VITACEE
CONTIENE POLIFENOLI AD AZIONE
ANTIOSSIDANTE
HA AZIONE DI PROTEZIONE
DELL’ENDOTELIO E REGOLAZIONE
DELLA MATRICE EXTRACELLULARE.
I PRINCIPI ATTIVI
ESTRATTI DALLE PIANTE
POSSONO ESSERE
SFRUTTATI,
SINGOLARMENTE O IN
ASSOCIAZIONI,
SOTTOFORMA DI CREME
AD APPLICAZIONE TOPICA
O DI COMPRESSE
REPERIBILI IN FARMACIA O
ERBORISTERIA .
GRAZIE PER L’ATTENZIONE