Trattamento chirurgico della patologia varicosa

MODULO
Degenza Breve Chirurgica/day
Surgery
Trattamento chirurgico della
patologia varicosa
M/P01/07
Rev. 1
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Per patologia varicosa si deve intendere una malattia delle vene superficiali degli arti
inferiori, vene grande e piccola safena e loro collaterali.
La patologia colpisce circa il 30% della popolazione con prevalenza di quella femminile.
Può esser di origine primitiva (la più frequente) o secondaria ad uno stato di ipertensione
venosa, gravidanza, contraccettivi orali; prolungata stazione eretta e familiarità sono
fattori predisponenti.
La patologia ha carattere cronico e progressivo con sfiancamento della parete venosa e
conseguente ristagno ematico venoso causato dalla perdita di funzionalità del sistema
valvolare antireflusso.
Tra i sintomi, oltre la presenza di varici, pesantezza delle gambe, crampi notturni, prurito
ed edema degli arti inferiori.
Si può giungere fino a quadri di flebiti (infiammazione della parete venosa con trombosi
all’interno) e ulcere cutanee che si localizzano al terzo inferiore della gamba e alla caviglia.
Il trattamento chirurgico della patologia varicosa ha lo scopo di impedire che si evidenzino
i sintomi sopra indicati o, qualora presenti, di ridurne l’estensione.
Tipologia di trattamento
Molteplici sono le metodiche di trattamento in funzione di tipo clicoco delle varici, età e
condizioni generali del paziente:
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Varicectomia isolata (incisione cutanea con asportazione del gavocciolo varicoso).
Safenectomia che consiste nello sfilare(stripping) la vena grande o piccola safena
con alcune collaterali.
Crossectomia , che ottiene la deconnesione della vena safena dal circolo generale
ed impedisce il reflusso ed il ristagno di sangue.
C.H.I.V.A.
S.E.P.S. metodica mini invasiva di tipo endoscopico
Obliterazione endovenosa con radiofrequenza
Terapia sclerosante in cui preceduto da uno studio con E.C.D. si ottiene una mappa
delle varici da trattare e si programma la sede delle punture.
La terapia sclerosante è eseguita sotto controllo ecografico ed in tal modo è possibile
controllare con precisione gli effetti del farmaco, seguirne la progressione all’interno della
vena e prevederne i risultati terapeutici .
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Complicanze intra/post operatorie immediate
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Per quanto rarissimi , nella letteratura internazionale sono segnalati episodi di
mortalità legati ad embolia polmonare secondaria a trombosi venosa profonda
Emorragia intraoperatoria
Lesioni iatrogene della vena femorale o poplitea
Deiscenze , sepsi e raccolte ematiche e linfatiche in sede di ferite chirurgiche
Complicanze tardive ( anche anni)
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Recidiva , ovvero ricomparsa delle varici
Discromie in sede di cicatrice
Cheliodi in sede di cicatrici
Lesione del nervo safeno con conseguenti parestesie
Linfedema , cioè stasi linfatica, con gonfiore dell’arto operato.
Il trattamento chirurgico rappresenta la strategia più efficace qualora la terapia medica
non si più in grado di prevenire o limitare l’evoluzione della malattia e delle sue
complicanze.
Una volta superato l’intervento è fondamentale che il paziente segua le indicazioni
terapeutiche consigliate ma anche che adotti uno stile di vita adeguato.
Si ricorda che l’insufficienza venosa solo raramente è completamente guaribile con
l’intervento chirurgico che presenta possibilità di recidiva anche se correttamente trattata .
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Paziente……………………………………………………….