I MASS MEDIA COME MEZZI DI CONTROLLO DELLE MASSE I mass media, mezzi di comunicazione quali i film, la radio, i giornali, le riviste, i libri, i dischi e internet, sono canali attraverso i quali viene trasmesso un messaggio univoco che raggiunge un vasto pubblico: il mittente comunica con i destinatari (spesso a livello nazionale o mondiale) che ricevono passivamente (senza possibilità di replicare) il messaggio. Nel xx secolo la radio (inventata da Tesla nel 1893 e le cui prime trasmissioni andarono in onda negli anni ’20), la televisione (che conobbe una diffusione capillare nel dopoguerra tendendo sempre più a sostituire radio e giornali), i giornali (che esistevano già nel 1600 ma che si diffusero come mass medium nel ‘900 con il quotidiano) e internet (il sistema world wide web fu introdotto nel 1991 ed è tuttora il mezzo di comunicazione più utilizzato) fecero il loro ingresso nella vita quotidiana delle persone. In questo articolo si vuole dimostrare come i mass media, siano sfruttati dai “poteri forti” , termine che si riferisce all’ “élite mondiale” (potenti multinazionali, istituzioni politiche, banche e istituti finanziari) per condizionare i comportamenti della popolazione. «Le "forze impersonali", sulle sulle quali non abbiamo quasi alcun controllo, sembrano spingere tutti noi nella direzione di uno spaventoso "Audace Mondo Nuovo", e questa spinta impersonale viene consapevolmente accelerata dai rappresentanti delle organizzazioni commerciali e dai politici che hanno sviluppato una serie di nuove tecniche per manipolare, nell'interesse di qualche minoranza, i pensieri e i sentimenti delle masse» Aldous Huxley, A brave new world L’ informazione nelle mani di pochi I mass media, che nella nostra società sono vincolo di modelli comportamentali e culturali (mode, tendenze in fatto di abbigliamento, musica, cinema e letture ci vengono imposte da Tv, radio e giornali), e condizionano il pensiero delle masse, creando un pensiero “unificato”, incitando al consumismo e al conformismo, sono controllati da un élite mondiale. Questa teoria è facilmente dimostrabile osservando l’ organizzazione delle società che controllano i media: nel grafico sottostante si può osservare che negli USA dal 2004 5 giganti finanziari hanno il controllo su tv, giornali, cinema musica, libri e agenzie fotografiche. Aol time warner, ad esempio, è il primo gruppo mediale del mondo nato nel 2000 dalla fusione di america online e time warner, e controlla aziende cinematografiche leader come la warner bros, 64 riviste (tra cui time e life), e bay, amazon, canali televisivi come CNN e Cartoon network e possiede quaranta etichette discografiche e i diritti di artisti come Madonna e Sean paul. L’ istituto bancario BancorpSouth è invece uno dei principali investitori del gruppo di telecomunicazioni AT and T e american express è azionista di maggioranza della stessa aol time warner. In Italia invece i mass media sono controllati da cinque grandi gruppi: il “gruppo Berlusconi” (che comprende italia 1, canale 5, italia 1), Rai, Rcs, Telecom italia e Sky italia. Il pensiero massificato Questi grandi gruppi mediatici impongono modelli di comportamento “universali”, che tendono a escludere l’ individualità e a incoraggiare comportamenti di massa. Nella maggiorparte dei casi questi modelli spingono al consumismo e sono imposti tramite la pubblicità, che ci spinge all’ acquisto di prodotti spesso inutili. Da questo punto di vista è interessante il concetto di pubblicità occulta, che non viene segnalata come tale (come la presenza di marchi famosi in scene di film: ad esempio nel film Iron man sono presenti cinque inquadrature del marchio audi e nel film E.T. si vedono le caramelle Reise’s Pieces, le cui vendite dopo l’ uscita della pellicola sono cresciute dell’ 80%) . Il destinatario, nel caso della pubblicità occulta, non è propriamente consapevole del messaggio ma lo percepisce comunque (se ad esempio vedo un determinato attore, che per me è un modello, fumare una determinata marca di sigarette, associo le sigarette all’ attore ed è facile che prediliga quella marca). Pubblicità occulta della marca pepsi a x factor: il famoso talent show è stato denunciato da Codacons Lo spettatore diventa dunque passivo, e senza criteri personali e individualità è preso dal desiderio di possedere l’ oggetto pubblicizzato. Spesso per rendere il pubblico più emotivo e irrazionale lo si colpisce nel suo subconscio ( ad esempio per attirare il pubblico femminile spesso nelle pubblicità sono presenti dei neonati, che provocano nelle donne l’ istinto materno di curare e proteggere). James Mc Donald nel 1957 parla di percezione subliminale e di messaggi occulti perpetrati attraverso brevi immagini proiettati per un tempo tanto breve da far si che gli spettatori non se ne accorgano. «La percezione subliminale è un processo intenzionale creato dai tecnici della comunicazione, mediante il quale si risponde a determinate istruzioni senza esserne consapevoli» James Mac Donald Vance Packard nel suo libro i persuasori occulti (1957) divide la popolazione tra massa, manipolata attraverso tecniche come il déja vu (ripetizione ossessiva di messaggi brevi) e il concetto di dissonanza cognitiva e élite di manipolatori. Vance Packard, studioso di psicologia della pubblicità La manipolazione attraverso i mass media può avere anche fini politici: ne è un’ esempio la desensibilizzazione. Alcune verità scomode infatti vengono presentate dai media e ripetute fino ad essere “accettate” dal pubblico: ne è un’ esempi o l’ attenzione mediatica nei confronti di corruzione e sprechi nella politica, ormai all’ ordine del giorno o l’ uso di sostanze tossiche negli alimenti (es. l’ aspartame cancerogeno nelle cicche) che comunque compriamo quotidianamente. Un’ altro tipo di manipolazione può essere effettuata controllando le informazioni trasmesse su internet (recentemente ad esempio è sparito da Wikipedia l’ elenco dei politici che hanno avuto legami con Goldman Sachs, istituto bancario coinvolto nella crisi greca). Anche la manipolazione delle notizie televisive è molto facile: basti ricordare quando, durante la Guerra del Golfo del 1991, per screditare la figura del dittatore Saddam Hussein, i media mondiali diffondevano l’immagine del cormorano che non riusciva a volare per le ali intrise dal petrolio, un simbolo della distruzione causata dall’ esercito irakeno che bruciò i pozzi di petrolio: nel Golfo Persico, però, non vi sono cormorani. Per aumentare il consenso americano alla guerra, è stata inoltre mostrata l’ immagine di una ragazzina del kuwait in lacrime di fronte a soldati irakeni, si è dimostrato, poi, che la ragazzina, figlia dell’ambasciatore in USA, non era mai stata in Kuwait. Si è poi scoperto che persino i lampi dei missili durante i bombardamenti mostrati nei telegiornali erano finti. Gli studiosi delle comunicazioni di massa La radio fu la prima tecnologia di massa. Negli anni ’30 la fondazione Rockfeller finanziò degli studi sugli effetti della radio sulla popolazione, a capo del quale c’ era Paul Lazersfe che arrivò alla terribile conclusione che i mass media potevano essere utilizzati per automizzare gli individui influenzando la loro psiche. Theodor Adorno, fin dal ’39, anno in cui la TV fu lanciata come mass media per diffondere le immagini delle olimpiadi di Berlino, aveva intuito il potenziale di manipolazione psicologica dell’ apparecchio:«La televisione punta alla sintesi della radio e del cinema [...], ma le sue conseguenze sono enormi e promettono di intensificare l'impoverimento del contenuto estetico così drasticamente che da domani l'identità leggermente velata di tutti i prodotti della cultura industriale potranno uscire trionfalmente allo scoperto, portando a compimento in modo derisorio il sogno wagneriano del Gesamtkunstwerk, vale a dire la fusione di tutte le arti in un'unica opera». Emery e Trist nel 1975, anno in cui la tv poteva definirsi fenomeno di massa, scrissero nell’ opera “Future we are in”, che il numero delle ore passate di fronte alla tele non era più importante del contenuto dei programmi e affermarono che la tv causa dipendenza e danneggia il sistema nervoso. Possiamo dunque affermare che i mezzi di comunicazione sono da sempre utilizzati dall’ élite finanziaria e politica mondiale per controllare ed imporre modelli alla popolazione. Sitografia: http://jameslogancourier.org/index.php?blogid=1&archive=2011-05 http://it.wikipedia.org/wiki/Mezzo_di_comunicazione_di_massa http://paolofranceschetti.blogspot.it/2012/07/la-manipolazionespirituale-dei-mass.html http://nuovorisorgimentoblog.wordpress.com/category/controllomentale/